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Autore: Somriure    13/09/2015    2 recensioni
Una vacanza per abbattere ogni pregiudizio.
Una vacanza per dimostrare la propria personalità.
Una vacanza per cambiare.
Harry, diciassettenne timido e impacciato con le ali tarpate dai genitori troppo severi e oppressivi.
Louis, ventunenne ribelle e solo, allontanato da tutti per stupide credenze e pregiudizi.
Sotto la luce del grande Faro si incontreranno e diventeranno amici.
Forse dalla loro amicizia nascerà qualcosa di più; forse la luce del Faro li farà scottare e allontanare per sempre.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Il tempo non promette niente di buono.- disse Ed alzando il capo per osservare meglio i pesanti nuvoloni che passavano veloci sopra le loro teste. -Siete proprio sicuri di voler fare un falò proprio stasera?- chiese a Liam e Zayn. I due si guardarono incerti e annuirono sconsolati.

-Sì, stasera. Non possiamo rimandare, dobbiamo dirvi una cosa importante.- mormorò Liam.

Liam, Zayn, Ed, Taylor, Niall ed Eleanor erano seduti attorno ad un tavolino del bar di Perrie, aspettavano che quest'ultima finisse di lavorare per andare a fare un giro per le bancarelle che avevano allestito per la festa del paese.

-Non credo che per quello che dovete dirci serva per forza un falò. Alla fine credo che vada bene un posto qualsiasi. E del cibo, sì, quello deve esserci. Decisamente.- convenne Niall, tutti gli altri scoppiarono a ridere.

-Il fatto è che non sappiamo dove potervi ospitare. Casa di Liam è troppo piccola e a casa mia... non se ne parla proprio.- sbuffò Zayn.

-Non c'è problema per questo! Casa mia è abbastanza grande per tutti!- esclamò Eleanor. -Possiamo fare una grigliata in giardino e se il tempo dovesse improvvisamente diventare cattivo, ci rifugiamo a casa.- disse soddisfatta.

-Non lo so, El, non vorremmo disturbare. Alla fine è una cosa che riguarda noi...- provò Liam.

-No, sciocchezze! Sono ben felice di ospitarvi! In verità, ora che ci penso, mia madre mi aveva fatto proprio una proposta del genere qualche giorno fa!-

-Oh, beh, in questo caso, accettiamo volentieri la tua proposta, El!- ringraziò Zayn. Gli altri iniziarono ad organizzare la serata soddisfatti, soprattutto Niall, che si offrì addirittura di andare a comprare la carne, per assicurarsi che fosse abbastanza.

Quando Perrie finalmente uscì dal locale cedendo il posto a sua zia, i ragazzi, tranne Liam, si incamminarono rumorosamente verso la piazza principale della città.


 

Liam aveva un appuntamento. Così lasciò i ragazzi per attraversare nervosamente il lungomare, con le mani in tasca e la testa colma di pensieri. Doveva lasciare Danielle, doveva farlo al più presto, ma non riusciva a togliere quel bel sorriso dalle labbra della ragazza, non voleva vederla triste. Le aveva dato un appuntamento, un ultimo appuntamento, nella barca abbandonata del Capitan Rogerton, doveva dirle tutto. Danielle meritava una spiegazione. Era una ragazza splendida: solare e altruista, la tipica ragazza che ognuno vorrebbe al proprio fianco. Lei non aveva nessuna colpa per tutta questa situazione e Liam si sentiva davvero male a doverle spezzare il cuore. Ma alla fine Louis aveva ragione: doveva essere lui a dirglielo e al più presto; non poteva certo farle questa “piacevole sorpresa” davanti a tutti.

Il cuore di Liam si strinse notevolmente quando notò la figura slanciata della ragazza che fino a qualche mese fa aveva creduto l'amore della sua vita, tutta incurvata su se stessa, seduta con le gambe a penzoloni sulla barca. Così si avvicinò con un passo incerto. Quando le fu accanto si sedette vicino a lei e poi la guardò. Danielle osservava il mare con gli occhi terribilmente lucidi; sembrava che non si fosse neanche accorta della presenza di Liam.

-So quello che stai per fare, Liam. Ti prego, non dire altro, ho capito. Solo... va via.- mormorò passando il palmo della mano sotto l'occhio per evitare che una lacrima portasse via il leggero trucco che aveva addosso. Un altro fattore che faceva salire enormemente Danielle nella classifica della brava ragazza, era sicuramente la sua intelligenza. Era molto perspicace, Danielle riusciva sempre a capire le cose prima degli altri, era una delle sue doti più belle, perché la rendeva comprensiva e premurosa.

-Ti prego, Dani. Lasciami spiegare.- sussurrò Liam con la voce spezzata.

-Spiegare cosa Li? Spiegarmi come sei riuscito a trovare un'altra ragazza che ti...-

-Ragazzo.- bisbigliò interrompendola.

-Cosa?-

-Niente.- era un codardo. Non riusciva neanche a dirle la verità.

Danielle lo guardò con un'espressione indecifrabile per dieci lunghi secondi, poi mormorò:

-Grazie per la tua sincerità.- e alzandosi si allontanò da Liam lasciando le sue impronte sulla sabbia bagnata.

-Aspetta Dani, non ho finito. Ti prego!- la implorò il ragazzo rincorrendola e prendendola delicatamente per un polso.

La ragazza si voltò senza guardarlo, la sua testa era bassa e i suoi capelli mossi volavano indispettiti, guidati dal forte vento.

-Sei stata importantissima per me, Dani. Non riuscirei a lasciarti andare via così, come se nulla fosse. Ti voglio ancora nella mia vita. Non sparire, ti prego.- sussurrò Liam con le lacrime agli occhi.

-Li,- mormorò la ragazza con la voce spezzata. -è davvero difficile per me. Io ti ho amato, ti amo ancora. Fa male.-

-Non sai quanto faccia male a me vederti in questo stato a causa mia, ma ti prego, ho ancora bisogno di te.-

-Come si chiama?- chiese la ragazza alzando leggermente il capo.

-Cosa?-

-Vorrei sapere il nome della ragazza che è riuscita a farti innamorare, Li.- disse Danielle in tutta tranquillità. Liam esitò. Il momento della verità era arrivato, non poteva tirarsi indietro.

-Mi sono innamorato di Zayn, e lui ama me.- disse allora il ragazzo con fermezza.

Danielle lo osservò con la sua solita espressione indecifrabile, lo stava studiando. Doveva capire se quella che aveva detto era una pura menzogna detta solo per togliersela dai piedi.

-Grazie.- disse allora. Poi sorrise e si allontanò, questa volta per sempre.

-Dani, stasera faremo una grigliata a casa di Harry ed Eleanor e lo diremo agli altri. Ti prego, vieni anche tu. Ho bisogno di te. Ho bisogno dei tuoi occhi rassicuranti e calmi per farlo. Ti prego, Dani, ho bisogno della tua benedizione per andare avanti.-

La ragazza si voltò e lo guardò per qualche istante prima di rispondere.

-Liam, hai la mia benedizione. Sono contenta di essere stata la ragazza che in un certo senso ti ha fatto scoprire il vero te stesso. Non sono arrabbiata, non come prima almeno. Ho bisogno di un po' di tempo per elaborare il tutto. Puoi concedermelo?-

Liam annuì correndo verso la ragazza e abbracciandola di slancio.

-Dani, sei la ragazza migliore che conosco. Troverai anche tu l'amore della tua vita e non ci metterai tanto perché sei perfetta e tutti dovrebbero volerti.-

-Puoi ben dirlo, sono uno schianto!- esclamò la ragazza indicandosi in modo poco modesto. Liam scoppiò a ridere. Ne era sicuro, Danielle non avrebbe trovato problemi nel cercare l'uomo perfetto, era eccezionale e lui l'avrebbe difesa per sempre. Restava pur sempre la sua migliore amica.

-.-.-.-.-.-.-.-.-

Harry e Louis passeggiavano per la piazza adorna di bancarelle. Harry era gioioso e rilassato, indicava felicemente ogni cosa che colpiva i suoi occhi e comprava ogni sorta di oggetto bizzarro. Louis invece era teso come una corda di violino. Erano quattro anni che non usciva così allo scoperto, erano quattro anni che si perdeva la festa del paese per non dover incontrare le facce dei suoi coetanei.

-Guarda Louis! Non è adorabile questa cornice rosa con dei piccoli gattini dipinti!- esclamò Harry prendendo in mano quell'inutilissimo oggetto e mostrandolo meglio al ragazzo.

-Harry, non credi di aver esagerato con le tue spese folli? Hai già comprato un servizio da the con i gattini che bevono il the, un foulard con i gattini che mangiano il pesce, il libro delle varie specie di gatto in tedesco e un ombrello a forma di gatto.-

-Ma a me piacciono i gatti!- esclamò con fare ovvio mettendo su il suo tenerissimo broncio. E Louis non riusciva proprio a controllarsi quando vedeva Harry assumere quella buffissima espressione. Così gli fece un buffetto sulla guancia sorridendogli dolcemente.

-Va bene, Haz! Hai ragione! Compra tutti i micetti che vuoi!- gli concesse.

Ogni tanto casualmente le loro mani si sfioravano e un brivido percorreva le schiene dei due ragazzi, ma per motivi diversi nessuno dei due prendeva coraggio e afferrava con decisione la mano dell'altro per mostrare a tutti con orgoglio che erano una coppia: Harry era troppo timido e non avrebbe mai preso una decisione così audace; Louis era troppo spaventato dal giudizio altrui, non voleva che le malelingue prendessero di mira anche Harry.

Nonostante tutto, Louis si sentiva più tranquillo con Harry al suo fianco. Sentiva tutti i muscoli distendersi e i nervi rilassarsi. Era sulla buona via per raggiungere la pace interiore.

-Ehi Harry! Louis!- esclamò una voce che ruppe tutta la dolce armonia che si era creata tra loro.

-Ciao ragazzi!- esclamò Harry. Louis fece un cenno di capo con una faccia decisamente poco contenta.

-Che ci fate qui?- chiese il riccio.

-Quello che stai facendo tu, immagino!- esclamò ridacchiando Ed.

-Beh, giust...-

-Ok, è stato un piacere. Addio.- eruppe Louis prendendo Harry per un braccio e passando tra i ragazzi per farsi strada lontano da loro.

-Aspettate!- li fermò Zayn. -Stasera faremo una grigliata a casa tua, Harry.- comunicò Zayn.

-Non credo ci sia bisogno di dirglielo, Zay. Harry vive con me e sarà alla nostra festa in ogni caso.- sbottò acidamente Eleanor per nulla contenta di dover invitare anche il suo fratellino.

-Sì, lo so. Volevo invitare anche Louis.- continuò Zayn abbassando il capo.

-Non verrò. Ora, se permettete.- disse allontanandosi.

-E' importante, Lou!- riprovò Zayn, ma un gesto secco della mano di Louis lo fece arrestare. Harry si voltò verso gli altri con un sorriso dispiaciuto prima di seguire Louis con la sua andatura sbilenca.

Camminarono per un bel po' in silenzio. Si allontanarono dalle bancarelle, dalla calca e dalla festa per raggiungere un posto ad Harry sconosciuto, dall'altra parte dell'isola.

-Lou, perché non...-

-Non adesso, Harry!- lo interruppe bruscamente Louis.

Il riccio si ammutolì immediatamente, incastonando la testa tra le spalle. Ed ecco che si ripeteva la solita storia, quella storia che ormai era diventata la storia della sua vita: la gente si creava un posto nel suo cuore per poi distruggerlo dall'interno. Ed Harry sentì proprio qualcosa rompersi all'altezza del petto. Tutte le sue farfalle volarono verso l'alto, creando un forte peso all'altezza dello stomaco.

Louis si bloccò e si voltò verso Harry.

-Hazza, mi dispiace, non ce l'ho con te, tesoro.- disse provando ad accarezzargli la guancia, ma il riccio voltò la testa lasciando la mano di Louis sospesa in aria. Il ragazzo del faro però, non si perse d'animo e avvolse con le sue esili braccia il corpo del suo ragazzo.

-Harry, ascoltami. Sono stato un perfetto idiota, ok? Lo sai però che non volevo allontanarti.- disse prendendolo per le orecchie e lasciando un dolce bacio sulla sua guancia.

Harry annuì sorridendo leggermente, poi però la sua espressione tornò cupa.

-Louis, mi avevi promesso che non avresti più trattato male i tuoi amici.- mormorò il ragazzo. Louis sospirò.

-Lo so, Harry, ma è così dannatamente difficile! Ogni volta che me li ritrovo davanti mi viene voglia di prenderli a pugni per quello che mi hanno fatto.- Louis strinse i pugni per poi sbuffare.

Harry sospirò e tornò ad il suo ragazzo con un aria triste.

-Harry, ma perché te la prendi così tanto per questa cosa. Alla fine io non ti ho mai negato di stare con loro, puoi frequentarli quanto vuoi, sono delle brave persone dopotutto. Perché vuoi a tutti i costi farmi riallacciare i rapporti con loro?- chiese Louis fermandosi e allargando le braccia. Forse era stato un po' rude, forse avrebbe dovuto usare altre parole. Non voleva essere scortese con Harry, lui era l'unica persona al mondo che non meritava di soffrire, così per far vedere che le sue intenzioni erano buone, nonostante tutto, gli cinse i fianchi con le braccia.

-E' che... io...io... io tra qualche settimana... me ne andrò.. e tu... resterai qui, solo.- mormorò. -Non voglio dire che sei asociale e che mi fai pena!- si affrettò ad aggiungere. -Ma mi dispiacerebbe pensarti... da solo davanti al mare in tempesta. E poi i tuoi amici mi parlano spessissimo di te! Gli manchi tanto, Lou.-

Louis sospirò e si sedette sul ciglio della strada, facendo segno ad Harry di raggiungerlo. Il ragazzo seguì il suo esempio e si accomodò accanto a lui. I due rimasero in silenzio per un po', dopo qualche minuto Louis appoggiò la sua testa sulla spalla di Harry sospirando.

-Hai descritto pienamente i miei pomeriggi invernali, Hazza. Mi mancherai proprio tanto, lo sai?- sussurrò baciando il collo del suo ragazzo. Harry prese goffamente la mano di Louis e iniziò ad accarezzarla, soffermandosi il giusto tempo su ogni dito.

-E tu invece? Come passi le tue giornate, Haz?- chiese Louis strofinando il suo naso sulla guancia del ragazzo.

-Io... beh... io non... io non faccio niente. Proprio niente. Sto a casa e gioco con i videogiochi.- disse imbarazzato. Louis lo strinse forte, cercando di trasmettergli tutto il suo amore.

-Ci scriveremo, ok?- propose Louis.

-Lou, io non... lo sai... non... non scrivo.- mormorò Harry ancora più imbarazzato.

-Oh, è vero. Scusami tanto amore mio, sono stato uno stupido.- si affrettò a correggersi. -Vorrà dire che mi comprerò un telefono e ci sentiremo tutti i giorni.- Harry annuì soddisfatto e Louis gli scompigliò i capelli.

-Però, non voglio lo stesso che tu rimanga da solo. Tu avresti la possibilità di farti degli amici. Ti prego, Lou, dagli una chance, una sola.- disse Harry guardandolo negli occhi.

Louis non seppe mai come si ritrovò ad abbassare lo sguardo e ad annuire, ma lo fece e quando rialzò il capo vide la cosa che, in quel periodo, più gli faceva stringere il cuore: il sorriso del suo Harry.

-A che ora devo venire stasera?- chiese. Harry gli saltò addosso abbracciandolo.

-Alle 20.00, credo!- esclamò.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

-Ragazzi, ecco il cibo!- esclamò Niall correndo con tre buste stracolme verso Zayn che cercava di accendere il fuoco. Liam dietro di lui gli dava dei consigli non sempre molto pertinenti, sotto lo sguardo attento di Eleanor che controllava che tutto andasse bene e che nessuno facesse esplodere la sua casa.

Alla fine aveva deciso di presentarsi anche Danielle, non aveva molta voglia di parlare con gli altri, quindi si era seduta su una panchina bianca con la testa appoggiata sulla spalla di Perrie che la cullava dolcemente.

Ed canticchiava strimpellando la sua chitarra, osservando ogni tanto Taylor che era intenta ad apparecchiare la tavola.

Harry in camera sua era disperatissimo: che cosa doveva indossare in una cena tra amici? Tutti i suoi vestiti erano buttati alla rinfusa sul letto e il ragazzo, con un soffice accappatoio arancione, li osservava scartando i meno appropriati. Voleva fare una bella figura, ci sarebbe stato anche Louis e tutti li avrebbero visti insieme, non poteva apparire come il solito piccolo Harry.

Dopo circa 15 minuti, optò per dei pantaloni neri abbastanza stretti e una maglia bianca con delle scritte. Poi si tolse gli occhiali e, cercando di non infilare le dita negli occhi, applicò le lenti. Non poteva portarle spesso, i suoi occhi erano molto sensibili e dopo qualche ora iniziavano a bruciare, ma ogni tanto poteva fare questo sforzo, soprattutto se doveva passare la serata con il suo ragazzo.

Dopo essersi sistemato i capelli accuratamente, scese in giardino dai suoi amici.

-Ecco il mio amico Harry!- gli venne incontro Niall battendogli il cinque.

-Ehi Niall!- sorrise contento di tutte quelle attenzioni.

Ben presto tutti gli altri ragazzi furono intorno ad Harry. Il riccio non si era mai sentito così amato, era bello avere degli amici!

-Harry, vieni con me!- lo prese Ed per un braccio facendolo allontanare da tutti gli altri. -Guarda qui che cosa ho portato?- con un sorriso a 32 denti gli mostrò la sua chitarra porgendogliela.

-Posso...posso suonarla?-

-Ma certo! L'ho portata per questo!- esclamò. Harry si sedette su una sedia accanto ad Ed e iniziò a strimpellare qualcosa.

-Sei bravo! Hai una buona postura.- lo incitò il ragazzo dai capelli rossi. -Fammi sentire qualcosa.-

-Non lo so, è tanto che non suono!- borbottò Harry imbarazzato.

-Prova!- lo esortò Ed. Harry fece un respiro profondo e iniziò a fare qualche arpeggio. Gli piaceva moltissimo suonare la chitarra, non era poi così tanto bravo, ma almeno era appassionato.

-Non sapevo suonassi la chitarra!- lo interruppe una vocetta acuta. La sua voce preferita.

Louis in tutta la sua bellezza era lì davanti a lui, aveva dei pantaloni neri strettissimi e una maglietta bianca con sopra una camicia di jeans. Harry sorrise imbarazzato.

-Ciao Lou!- lo salutò incerto Ed.

-Ehi.- rispose il ragazzo del faro guardando con insistenza le sue scarpe. Ben presto anche gli altri ragazzi si avvicinarono a loro. Lentamente, con cautela, come se non volessero svegliare il leone dormiente. Danielle li raggiunse poco dopo con un sorriso stampato sul volto, poi guardò Harry con riconoscenza. Sapeva che sotto tutto questo ci fosse quel ragazzo timido.

-Loueh!- esclamò Niall saltandogli addosso. -Sei venuto allora! Sono felice! Ho comprato il cibo!- disse esultando l'irlandese.

Louis voleva mantenere la sua espressione da duro, voleva a tutti i costi e ce la stava mettendo tutta, ma non riuscì a resistere all'esuberanza di Niall, così scoppiò a ridere.

Improvvisamente l'aria tesa che si stava respirando, iniziò pian piano a diventare più leggera, tutti iniziarono a sorridere e a salutare calorosamente Louis. Il ragazzo del faro rimaneva ancora sulle sue, ma Harry sentiva che presto si sarebbe sciolto e avrebbe mostrato a tutti il suo lato tenero, il lato che lui amava.

-Cavolo! C'è puzza di bruciato qui!- urlò Niall correndo insieme ad Eleanor verso il barbecue, le altre ragazze li seguirono ridacchiando. Louis prese Liam e Zayn per un braccio e senza dire nulla li richiamò in disparte. Dopo qualche attimo di silenzio si schiarì la voce e disse:

-Non farei mai la cretinata di dire a tutti di voi due, se non vi sentite pronti per il coming-out, non fatelo. Io non sono così cattivo da obbligarvi. So più di tutti quanto sia difficile e quindi vi dico che se non vi sentite pronti non dovete farlo. Io non ero ancora pronto e... guardate come mi ritrovo ora!- disse sospirando. Liam gli posò una mano sulla spalla e con il pollice iniziò a fare dei movimenti circolari.

-Lou, grazie a te io e Zay abbiamo affrontato l'argomento e abbiamo deciso che non vogliamo più vivere nell'ombra, non vogliamo più nasconderci dietro profili non nostri, indossare una maschera che ci rende ogni giorno più distanti e meno veri. Noi vogliamo farlo. Ci sentiamo pronti.- disse Liam con sincerità. Zayn annuì.

-Sono felice che tu sia qui, veramente.- disse Zayn guardandolo profondamente negli occhi, come era solito fare un tempo, ormai troppo lontano. Louis annuì abbassando il capo. In quel momento sentì di essere tornato sulla via di casa, probabilmente era ancora distante dalla fine del percorso, la strada sarebbe stata lunga e in salita, ma sentiva che presto sarebbe arrivato a sentirsi di nuovo se stesso, di nuovo parte del mondo.

-E' qui la festa?- una voce irritante ruppe l'atmosfera di benessere che si era venuta a creare. Improvvisamente Harry corse vicino a Louis e gli prese la mano. Il ragazzo del faro sbuffò e gonfiò il petto per prendere sicurezza.

-Da stasera le cose cambieranno, Louis. Io e Liam stiamo per gettare le maschere che abbiamo portato per troppi anni. Da oggi in poi non sarai più solo.- disse Zayn con fermezza dando una pacca amichevole sul petto dell'amico. Louis sbuffò poco convinto. Non voleva certo essere il ripiego, la persona qualunque che spuntava come un fungo nel momento del bisogno. Era sicuro che presto avrebbe chiarito tutto questo con Liam e Zayn, ora era troppo occupato a pensare ad un modo per fronteggiare Nick e la sua banda, senza mandare in aria la festa e senza spaventare Harry.

-Dimmi Zayn, da quando facciamo partecipare i finocchi alle nostre feste?- chiese Nick con voce spezzante.

-Non oggi, Nick.- disse Liam con tranquillità. Zayn accanto a lui si irrigidì.

-Liam perché difendi quel frocio? Lo sei forse diventato anche tu? Ho sentito che hai lasciato Danielle, la bella e dolce Danielle.- disse dando il giusto peso ad ogni parola.

-E anche se fosse? Ci sarebbe qualche problema?- gli tenne testa il ragazzo. Ben presto tutti gli altri ragazzi si avvicinarono al gruppetto, incuriositi ma anche leggermente spaventati. Tutti sapevano cosa succedeva se Nick si arrabbiava.

-Liam, spero che tu ti stia rendendo conto di quello che hai appena detto. Certo che è un problema!- esclamò Josh provando a farlo ragionare.

-Io no credo che sia un problema. Non credo che sia un problema l'amore tra due persone. L'amore non è mai un problema.- affermò Zayn con fermezza. Questo non può essere considerato un problema.- disse prima di voltarsi verso Liam e afferrare con dolcezza la sua testa per lasciargli un dolce e passionale bacio sulle labbra.

I ragazzi trattennero il fiato. Molti di loro erano sorpresi, altri sconvolti. Le diverse emozioni che aleggiavano erano facilmente riconoscibili.

-Ok, finiamola con questa farsa!- sbottò Nick staccando di forza i due ragazzi. Zayn fissò Liam per qualche secondo prima di voltarsi verso gli altri per parlare loro in tutta sincerità, con il cuore aperto.

-Non è una farsa. Io amo Liam, da troppi anni ormai. Lo amo da quando quel giorno in prima elementare decise di rispondere male alla maestra per essere messo in punizione con me; beh, forse allora non era proprio amore, era più ammirazione. Ma oggi, dopo quindici anni che lo conosco posso dirlo: io amo Liam James Payne, e non mi vergogno. Per troppi anni l'ho tenuto nascosto. Ora voglio dirlo anche voi, che siete le persone più importanti della mia vita.- Zayn concluse il suo discorso lasciando un bacio sulla fronte del suo ragazzo che lo guardava con gli occhi lucidi e un labbro tremolante tra i denti.

-Zayn, non l'hai detto veramente.- mormorò Nick. -Ti stai schierando dalla parte sbagliata. Torna sulla retta via!- propose allungando la mano.

-No, Nick. Ora che ho capito la mia strada continuerò a percorrerla. Tu non potrai più impedirmelo.-

-E' tutta colpa tua!- urlò puntando il dito contro Louis. -Gli hai attaccato la tua malattia! Come hai fatto con mio fratello! La tua vita sarà un inferno, Louis Tomlinson. Te lo posso assicurare!- lo minacciò. -Andiamo ragazzi, venite con me! Non vorrete certo farvi contagiare da questi errori sociali!- esclamò allontanandosi. Olly e Josh furono subito al suo fianco.

-Voialtri? Non venite?- chiese rivolgendosi al resto dei ragazzi che guardava titubante i due ragazzi litiganti.

-Io sto con Liam, Zayn e Louis.- disse Niall con fermezza, avvicinandosi ai compagni di una vita. Subito Ed fu accanto a lui dando una pacca amichevole al petto di Liam. Danielle e Taylor corsero immediatamente verso Louis sorridendogli cordialmente. Harry si strinse di più al suo ragazzo dando un bacio sul suo collo.

Taylor era indecisa, estremamente indecisa. Sapeva che se si fosse schierata con Nick avrebbe goduto di una grande popolarità, ma dall'altra parte c'erano i suoi amici. Eleanor la fissava in attesa, lei avrebbe fatto fatto la stessa scelta dell'amica, quindi aspettava un verdetto.

-Tay, ti prego...- mormorò Ed. La ragazza si voltò e incontrò gli occhi del ragazzo che aveva amato per molti anni. In un istante capì che se gli avesse voltato le spalle lo avrebbe perso per sempre. Così prese Eleanor per il polso e si avvicinò al resto dei ragazzi che l'acclamarono con gioia.

-Bene! La situazione è questa?- chiese Nick con rabbia. -Ve ne pentirete. Giuro che ve ne pentirete!- così dicendo si allontanò da casa Styles con i suoi unici due compagni che lo seguivano come cagnolini.

I nove ragazzi sospirarono guardandosi negli occhi. Quel giorno avrebbe sancito un nuovo inizio, un inizio fatto di verità, lontano da ogni maldicenza e discriminazione.

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

-Guarda Des! Vieni alla finestra!- esclamò Anne emozionata. -Credo che il piccolo Harry abbia trovato un nuovo amico, più che amico!-

-Spostati, lasciami vedere.- disse Des scostando la tendina arancione per spiare i ragazzi in giardino. Louis e Harry erano leggermente in disparte rispetto agli altri ragazzi e, con in mano un bicchiere di plastica, parlavano scambiandosi dolci sguardi.

-Cavolo, non doveva andare così! Quello stupido ragazzino deve sempre mettersi in mezzo e rovinare i miei piani.- sbottò sbuffando visibilmente alterato.

-Ma Des, Harry è tuo figlio. Dovresti essere contento di lui!- provò Anne, mortificata.

-Tu non capisci niente quando si parla di affari! Vai a chiamarmi Eleanor!-

-Ma..-

-Renditi utile, Anne.- la interruppe bruscamente. La donna chinò il capo e uscì di casa per ubbidire al marito.

Dopo qualche istante Eleanor varcò la soglia, la sua espressione non era delle migliori, odiava essere interrotta o disturbata mentre era con gli amici.

-Spero che quello che tu voglia dirmi sia di vitale importanza!- sbottò svogliatamente.

-Voglio che tu faccia una cosa per me e per l'azienda. Se la porterai a termine in modo positivo ti aumenterò lo stipendio.- disse con calma, sedendosi placidamente sul divano di pelle. Eleanor lo imitò, immediatamente interessata al discorso.

-Allora, quello che devi fare è cercare di far innamorare di te il ragazzo di tuo fratello, Louis.- disse come se fosse la cosa più facile del mondo.

-Ma è assurdo! Lui è gay, papà. Come credi che possa riuscirci! E poi per quale folle motivo lo dovrei fare!?- esclamò allibita, ridacchiando nervosamente.

-Ti dice qualcosa: bel portamento, sguardo che cattura, corpo da modello? Sarebbe perfetto come tuo compagno! Non dovete stare insieme per forza, dovete solamente trovare il giusto feeling per lavorare inseme. Lo sai che per le mie collezioni migliori mi piace far sfilare una coppia e lui sarebbe perfetto per te!-

-Ma papà, è basso! E poi come riuscirai a tener fuori dai piedi quel mocciosetto di mio fratello?-

-L'altezza non è un problema, dovrà indossare delle scarpe con un leggero tacco, quindi sarbbe alto quanto te. Non devi preoccuparti di Harry, a lui penserò io.-

-Io ho già Max! Non puoi semplicemente licenziarlo! Lui è bravo e ormai stiamo inseme da molti anni, siamo una coppia affiatata e abbiamo trovato il giusto ritmo in passerella.-

-Ah è vero, tu hai già Max. Non ci avevo pensato.- borbottò l'uomo pensieroso. -Vorrà dire che passerò al piano B. Grazie Eleanor, puoi tornare dai tuoi amici.- la congedò velocemente l'uomo. Poi afferrò il suo telefono e scrisse un veloce messaggio, conciso e diretto.

 

-to: Briana Jungwirth

Ho un ragazzo per te. Raggiungimi domani mattina qui sull'isola.

Angoletto
Ecco qui, come promesso, il nuovo capitolo. Spero che vi piaccia, fatemi sapere.
Nel prossimo le cose inizieranno a complicarsi.... :)

Non mi dilungo molto, domani avrò il mio ultimo primo giorno di scuola e quindi vado a letto ora! ;)

A presto, Somriure <3

 

  
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