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Autore: ClairllMayne    14/09/2015    2 recensioni
Harry Styles, con due sogni nel cassetto, così diversi tra loro, ma destinarsi ad incastrarsi.
Il primo è diventare un bravo avvocato, giusto, rispettoso delle regole per sconfiggere il crimine e la parte malata della società.
Il secondo è trovare l'amore, ma non come tutti gli altri, vuole trovare gli occhi che completino i suoi, due stelle luminose nel buio più totale.
Louis William Tomlinson, una tuta arancione e un destino inverosimile sono le sue caratteristiche, insieme ad un giudizio che potrebbe spegnere per sempre quei due occhi che uno sconosciuto sta cercando da sempre.
L'avventura di Harry e Louis, della pace e della guerra, della giustizia e dei complotti, di un mondo egoista che cambierà il modo di pensare ad un avvocato eccellente vi terrà sempre col fiato sospeso.
L'assedio di una società malata influenzerà la vita di ogni personaggio della storia, in un destino che sembra in attesa di godersi ogni singolo passaggio.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Chapter 16-  GOODBYE MY LOVER

 

 

“Louis per favore non piangere”

 

 

 

 

Non apre gli occhi neanche quando una mano delicata raccoglie quelle lacrime stanche, facendolo rabbrividire.
Si lascia andare a quel contatto gentile, reclinando la testa contro il muro alle sue spalle, svuotando i polmoni e la mente in un sospiro.
Continua a tenere gli occhi chiusi, quando posa una mano piccola e libera dalle manette su quella più grande che continua ad accarezzargli il volto.
Riesce a sentire la superficie lavorata di un anello in metallo, quell’anello che già una volta aveva attirato la sua attenzione, al di là di un paio di sbarre scolorite.


“Ho paura Harry” 

Lo sussurra, tanto che quasi Harry fatica a sentirlo, nonostante il suo volto sia ad un palmo da quello di Louis.
Nonostante la punta del naso sfiori la sua, adesso.
Adesso che il tempo non esiste, adesso che le sue labbra carnose sfiorano quelle umide dell’altra metà di se stesso.

Louis non apre gli occhi, non ancora.

Vuole conservare quel momento per sempre, nonostante il suo per sempre non sia altro che adesso.
Questo è tutto quello che gli è concesso.
Questo è il loro attimo, quello che Harry non avrebbe dimenticato mai. Lo stesso che Louis non avrebbe mai potuto ricordare.

Non sanno quanto di preciso quell’attimo possa essere misurato nel tempo reale, ma nel loro, quell’attimo è infinito.
È il per sempre racchiuso in un unico singolo irripetibile istante.

Harry alleggerisce leggermente la pressione sulle labbra dischiuse di Louis, allontanandosi appena, per riuscire a perdersi in quell’abisso ancora una volta.
L’ultima volta.

“Loueh apri gli occhi” sussurra, senza smettere di accarezzare con il pollice il suo zigomo, la mano di Louis ancora aggrappata alla sua.
“Non posso Harry, non posso guardarti, fa troppo male” confessa, la voce spezzata dal pianto che trattiene con tutte le sue forze.

Harry si siede al suo fianco, in silenzio, e delicatamente fa in modo che Louis si distenda sul pavimento freddo, poggiando la testa sulle sue gambe distese.
Un frammento del suo cuore ormai distrutto si spezza, ancora una volta, quando con infinita delicatezza lascia che le sue dita affondino tra i suoi capelli lisci.

“So che non volevi che venissi e che probabilmente mi odi adesso, ma non potevo lasciarti andare senza prima averti salutato” 

Non smette mai di accarezzare i suoi capelli, come Louis non smette mai di sforzarsi dal crollare in un pianto di disperato.
Non sarebbe crollato, non adesso che era giunto alla fine.
Se ne sarebbe andato a testa alta, come fanno gli eroi, infondo aveva fatto una promessa a Sam.

“Non ti odio Harry, non provo niente in realtà, niente tranne la paura.
Non c’è nessun altro sentimento in me, ho solo un grande vuoto dentro, come un buco nero che dal mio petto si espande ovunque, impedendomi di sentire qualunque cosa.
Perfino pensare mi sembra una cosa inutile e superficiale. Non riesco a sentirmi, è come se il mio corpo e la mia mente fossero separati, non è semplice da spiegare”

“Credo di aver capito” sussurra allora Harry.

Non sa perché la sua voce roca si ostini a voler uscire in quel modo, quasi come avesse paura che il suono della sua voce potesse incrinare quell’atmosfera di assoluta intimità e  tensione. Come se interrompere quel silenzio volesse dire interrompere quel momento, per passare a quello successivo.

Quello che non sarebbe dovuto arrivare mai.

Louis si raggomitola su se stesso, voltandosi su un fianco, così che possa nascondere il suo volto contro la felpa di Harry, inspirando il suo profumo.

“Perché sei qui Harry?” 

 

Per dirti addio, Loueh.

 

Harry non risponde a quella domanda appena sussurrata.
Non può esprimere a parole quel pensiero tanto devastante.

“Sono qui perché non c’è nessun altro posto al mondo dove vorrei essere” risponde invece, piegando appena le gambe in modo da avvicinare di più Louis al suo petto, senza mai smettere di passare le dita tra i suoi capelli.

“Non avrei mai voluto che tu mi avessi incontrato, ti ho rovinato la vita e mi dispiace così tanto Harry, vorrei poter renderti felice, almeno una volta nella vita” confessa, e senza rendersene conto stringe forte la felpa nel piccolo pugno, quasi come volesse trattenerlo per sempre.

“Tu non mi hai rovinato la vita, non pensarlo neanche. Tu l’ha vita me l’hai regalata Loueh, e non so come sia potuto accadere, ma è successo, e non si torna indietro, anche se fa male”

“Vorrei poter vivere, vorrei poterti vivere, nel mondo reale” 

Louis confessa i suoi sentimenti, mentre continua a tenere gli occhi chiusi, sollevandosi appena, per poggiare la sua fronte contro quella di Harry, che inspira profondamente, cercando di non crollare, non ancora.
Non difronte a Louis.

 

“Tu sei speciale Harold, sei un angelo, il mio angelo” sussurra contro le sue labbra, immobile.

Non esiste tempo, in quell’attimo infinito in cui le labbra di Harry si posano ancora una volta sulle sue, complici di una promessa silenziosa.

 

“Ti salverò Louis William Tomlinson”

 

 

Harry e Louis non si erano mai baciati prima, eppure.

Eppure quel sapore amaro e dolce sembra così familiare, tanto quanto quella sensazione di vuoto allo stomaco.
Come lasciarsi cadere nel vuoto, con gli occhi chiusi, senza sapere quanto sia alto il salto, senza sapere quando toccherai il fondo, ed il fondo, non arriva mai.
Mai.

È così, il loro primo ultimo bacio. Un salto nel vuoto, con la paura di doversi separare, alla fine.

Le labbra di Louis si dischiudono delicate, lasciando che quelle di Harry possano aderire perfettamente alle sue, in una danza silenziosa, in un bisogno reciproco di appartenenza, stretti l’uno all’altro, sul freddo pavimento di una cella umida, incapaci di dirsi addio.

“Io non ti conosco” sussurra Louis contro le sue labbra, senza interrompere il contatto.
“Devi solo chiedere” 
“Qual’è il tuo film preferito?”
“Questo non posso proprio dirtelo, mi prenderesti in giro”
“Sei timido?”
“Tu mi rendi timido. Titanic.”
“Sei romantico”
“Tu mi rendi romantico”
“Adesso sei dolce, troppo”
“Hai ragione, scusa, ma è la verità. Tu riesci a tirare fuori la parte migliore di me”
“Credi che sia possibile innamorarsi di qualcuno che non si conosce?”
“Credo di si. Io mi sono innamorato dei tuoi occhi, all’inizio”
“E poi?”
“Sei curioso”
“Tu mi rendi curioso”
“Adesso sei stronzo. Mi prendi in giro!”
“Un po’. E poi?”
“E poi mi sono innamorato del tuo nasino” dice, seguendo con l’indice la linea dritta del suo naso per poi raggiungere le labbra arrossate.
“E poi mi sono perdutamente innamorato del tuo sorriso”.

Harry sa quanto tutto quello sia sbagliato, quanto sia devastante esprimere quei sentimenti che non sarebbero mai potuti vivere, non più di qualche minuto, racchiusi tra quelle mura, ma la necessità di esprimere tutto l’amore che prova per quel ragazzo è più forte, perfino della morte.

“Non dovresti amarmi, non così. Io non potrò mai darci ciò che ti meriti Harry, perchè io lo so, che tu ti meriti il meglio. Ti meriti una vita lunga e felice, ti meriti una persona accanto sempre pronta a sostenerti. Ti meriti il buongiorno alla mattina e la buonanotte la sera, ti meriti di essere amato immensamente, ed io tutto questo non posso dartelo, anche se vorrei” dice, allontanando il volto dal suo, per riuscire a guardarlo negli occhi.

Ed Harry ancora una volta si perde in quell’abisso, incapace di pensare una qualsiasi cosa che non sia una disperata richiesta di aiuto.

 



“È tutta la vita che ti aspetto Harry Edward Styles”

 

 

Harry poggia ancora una volta le labbra su quelle fini di Louis, alla ricerca disperata d’ossigeno, e per quanto sia impensabile, per un unico brevissimo istante, Harry è felice.

Felice di stringere tra le braccia quel ragazzo troppo magro, con i capelli troppo lunghi e la carnagione troppo chiara.
Felice di poter sentire il suo respiro calmo sulla pelle, nell’incavo del suo collo.
Felice di poter chiudere gli occhi, e sentirsi a casa, completo.
Perchè questo è Louis, l’altra metà esatta di Harry.
Ed è banale, perché non è forse così che si sento tutti gli innamorati?
Eppure Harry lo sa, quanto quell’amore sia tutt’altro che banale. Fuori dalle righe, non convenzionale.
Un amore destinato a finire, ancora prima di nascere, ma inarrestabile.
Perché come glie lo spieghi ad un cuore che scoppia d’amore, che no, non si può fare?
Come glie lo spieghi a due ragazzi che si amano che anche se sembra impossibile, dovrà finire?

Harry non vuole crederci, mentre si solleva in piedi ed aiuta Louis ad alzarsi, porgendogli la mano.

“Mi concede questo ballo signore?” chiede dolcemente, scostandogli un ciuffo dalla fronte.
“Non potrei mai declinare una richiesta tanto invitante avvocato” risponde serio, avvolgendo la vita di Harry, così che a sua volta possa posare le braccia sulle sue spalle, l’uno di fronte all’altro.

I primi passi sono incerti, sulle note di una canzone silenziosa, stretti in quell’abbraccio che non avrebbero mai spezzato.

“Sei un ottimo ballerino William” sussurra Harry tra i suoi capelli, lasciando che sia lui a portare.

Louis stringe forte il tessuto morbido della felpa tra le mani, abbandonando la testa contro il suo petto, gli occhi chiusi, quando una melodia leggera sussurrata tra i suoi capelli lo fa rabbrividire.

You touched my heart you touched my soul. 
You changed my life and all my goals. 
And love is blind and that I knew when, 
My heart was blinded by you.”

 

Harry intona le parole di quella canzone sottovoce, Goodbye my lover, e gli sembra così giusta, come se James Blunt avesse scritto quelle parole per loro, come se sapesse che un giorno, due ragazzi innamorati avrebbero lasciato scorrere lacrime silenziose, senza avere il coraggio di dirsi addio, senza avere la forza di allontanarsi l’uno dall’altro, stretti in un abbraccio che vorrebbero potesse non finire mai.

 

 

 

“Tomlinson siamo pronti, deve venire con noi, adesso.”

 

Adesso.

 

 

Harry vorrebbe lasciarsi cadere a terra e piangere, vorrebbe supplicare. Vorrebbe gridare tutta la sua rabbia e di il suo dolore, invece, con tutta la calma del mondo porta le mani tremanti al colletto della divisa arancione di Louis, sistemando con cura le pieghe, per poi passare entrambe le mani tra i suoi capelli, senza mai, per un solo istante smettere di guardarlo negli occhi.
Senza mai smettere di sussurrare quel sentimento che gli scoppia dentro.

“Ti amo Louis, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo” sussurra.

Ancora, ancora, ancora.

“Shhhhh”

Louis preme l’indice sottile contro le sue labbra, avvicinandosi di una passo, più vicino.

“Non avere paura Harold, se tu sarai con me, io non avrò paura”
“Non ho paura”
“Non dimenticarti di me”
“Non mi dimenticherò mai di te Loueh”
“Non dimenticarti mai neanche di noi, di quello che avremmo potuto essere”
“Promesso”
“Vuoi accompagnarmi Harry?”
“Sarebbe un onore”

Harry porge il braccio a Louis, con quell’eleganza scoordinata che lo fa sorridere, mentre incastra il braccio nel suo, ed insieme, escono da quella stanza, da quello che è stato e che non sarà mai.
Da quell’amore impossibile.

 

 

“Lei non può entrare qui avvocato, dovete salutarvi adesso, mi dispiace.”

 

Mi dispiace.

 

Harry rimane immobile, e l’aria gli manca, quando il suo sguardo si posa su quella porta socchiusa, ed un lettino si intravede appena, vicino, un monitor come quelli degli ospedali, per controllare il battito cardiaco, dietro, tre contenitori pieni. 

Riesce a sentire il respiro di Louis al suo fianco accelerare, e la sua mano stringere più forte la sua.

 

 

 

****

 

“La procedura ed il metodo di esecuzione adottati negli ultimi anni assomigliano alla tecnica per realizzare un'anestesia generale. Al condannato vengono iniettate in sequenza tre differenti sostanze: prima una dose molto elevata di Pentothal, seguita da una sostanza che rilassa i muscoli che paralizza il diaframma, in modo tale da impedire ai polmoni ogni movimento, e infine cloruro di potassio, che provoca l’arresto cardiaco. 

Al termine della procedura il cuore può continuare a battere per un periodo che può variare dai sei ai quindici minuti, dato che il condannato è dapprima messo in uno stato di incoscienza e poi viene ucciso lentamente prima per paralisi respiratoria e successivamente per paralisi cardiaca.

Alcuni esperti sostengono che l’iniezione letale sia la più umana tra le condanne a morte, considerando che il periodo di sofferenza del condannato è ridotto al minimo.

Spesso però non tutto va per il meglio: l’introduzione prolungata di droga per via endovenosa nei confronti del prigioniero può comportare la necessità di andare alla ricerca di una vena più profonda per via chirurgica; inoltre se il prigioniero entra in stato si shock e tende ad agitarsi il veleno può toccare un’arteria o una parte del tessuto muscolare e provocare dolore.

Altre complicazioni possono sorgere se le componenti letali non sono ben dosate o non si combinano tra loro nel tempo previsto: in questo caso la miscela può inspessire ed ostruire le vene, rallentando il processo e causando un dolore immane al condannato.

Anche l’anestetico deve compiere il proprio lavoro in fretta, o il prigioniero corre il rischio di essere cosciente mentre soffoca o mentre i suoi polmoni si paralizzano.

La dose letale di viene ritenuta poco efficiente perché allunga i tempi, per cui vengono aggiunti altri veleni.

Una particolare attenzione è rivolta a coloro che devono eseguire l’iniezione letale.

I giuristi americani si sono posto la domanda “Chi potrebbe sopportare il peso di aver ucciso qualcuno nonostante gli sia conferita questa competenza dall’ordinamento giuridico?” Gli Stati Uniti hanno risolto in modo molto pratico la questione. Durante il procedimento di esecuzione tre boia sceglieranno una delle siringhe, ma solo una ha contenuto letale.

La pratica richiama quella in cui, nelle fucilazioni, uno o più membri del plotone ha il fucile a salve, e nessuno è certo che il colpo letale sia partito dal proprio fucile.”

 

 

“Come al solito la sua esposizione è perfetta Styles, sono fiero di averla assistita nel suo percorso universitario, lei mi riempie di soddisfazioni. Ma adesso mi dica, secondo il suo parere personale, la pena di morte dovrebbe essere abolita definitivamente negli Stati Uniti D’America?”

 

 

“Si signore. Credo che la pena di morte sia profondamente ingiusta, ci sono altri modi per permettere ad una persona di redimersi e scontare la propria pena.
Io credo che il rischio di uccidere persone innocenti sia troppo elevato. Ci sono delle lacune nel nostro sistema giudiziario, e non sempre vengono condannati i veri colpevoli.
Se un giorno dovesse mai capitarmi di assistere un innocente, ugualmente condannato a morte, credo che farei qualunque cosa in mio potere per salvare quella vita, signore”

 

 

 

****

 


Non avere paura Loueh, ci sono io con te, fino alla fine” dice tra i suoi capelli, incapace di trattenere ancora quelle lacrime bollenti, mentre lo stringe forte a sé, e vorrebbe poterlo tenere per sempre con lui, vorrebbe poterlo stringere così forte da inglobarlo dentro di sé, uscire da quell’inferno e liberarlo soltanto quando sarebbero stati abbastanza lontani da non essere raggiunti mai più.

“Sorridi Harry”

“Loueh…”

“Ti prego Harry, sorridi per me”

E Louis può bearsi per l’ultima volta di quelle meravigliose fossette che compaiano agli angoli della sua bocca distesa in un sorriso che gli spezza il cuore.
Quel sorriso bagnato dalle lacrime. 

Solo per Louis.

Harry sorride solo per Louis.

 

“Ti amo anche io Harry Edwards Styles” sussurra, prima di poggiare delicatamente le labbra sulle sue.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando la guardia scorta Louis all’interno della stanza Harry muove un passo nella sua direzione.

Quando scuote il capo e chiude la porta Harry si lascia cadere sulle ginocchia.

Quando sente Louis piangere Harry si rannicchia su se stesso.

Quando le tendine vengono aperte e Louis è disteso sul lettino Harry si avvicina al vetro.

Quando la prima siringa viene iniettata nelle vene di Louis, Harry poggia una mano sulla superficie fredda.

Quando la seconda siringa viene iniettata nelle vene di Louis, Harry si aggrappa al suo personale orizzonte.

Quando la terza siringa viene iniettata nelle sue vene, Louis ringrazia Dio, per avergli concesso tanto.

Ringrazia l’universo, per avergli permesso di perdersi nella linea tra la poggia e di sole, prima di spegnersi per sempre.

Quando Louis chiude gli occhi Harry fa lo stesso.

Quando Louis muore Harry vorrebbe morire.

Quando Louis cessa di esistere, Harry è costretto a vivere.

Quando Harry vive, Louis è costretto a morire, lentamente, tra la pioggia ed il sole, perso in Harry, ed in ogni sua piccola cosa.

 

Addio, Louis William Tomlinson.

 

 

 

****

 

 

“Tieni la mia mano, non lasciarmi andare Zaynie. Non ancora”
“Questo non è un addio William” 
“Non sono pronto, non voglio morire, non adesso”
“Non avere paura, ci sono io con te, ci sono sempre stato”
“Come un super eroe”
“Come Batman”
“Come Batman.”
“Non è il momento William. Non ancora.”

 

 

 

****

 

Did I disappoint you or let you down? 

Should I be feeling guilty or let the judges frown? 

'Cause I saw the end before we'd begun, 

Yes I saw you were blinded and I knew I had won. 

So I took what's mine by eternal right. 

Took your soul out into the night. 

It may be over but it won't stop there, 

I am here for you if you'd only care. 

You touched my heart you touched my soul. 

You changed my life and all my goals. 

And love is blind and that I knew when, 

My heart was blinded by you. 

I've kissed your lips and held your head. 

Shared your dreams and shared your bed. 

I know you well, I know your smell. 

I've been addicted to you. 

 

Goodbye my lover. 

Goodbye my friend. 

You have been the one. 

You have been the one for me. 

 

I am a dreamer but when I wake, 

You can't break my spirit - it's my dreams you take. 

And as you move on, remember me, 

Remember us and all we used to be 

I've seen you cry, I've seen you smile. 

I've watched you sleeping for a while. 

I'd be the father of your child. 

I'd spend a lifetime with you. 

I know your fears and you know mine. 

We've had our doubts but now we're fine, 

And I love you, I swear that's true. 

I cannot live without you. 

 

Goodbye my lover. 

Goodbye my friend. 

You have been the one. 

You have been the one for me. 

 

And I still hold your hand in mine. 

In mine when I'm asleep. 

And I will bare my soul in time, 

When I'm kneeling at your feet. 

Goodbye my lover. 

Goodbye my friend. 

You have been the one. 

You have been the one for me. 

 

I'm so hollow, baby, I'm so hollow. 

I'm so, I'm so, I'm so hollow. 

I'm so hollow, baby, I'm so hollow. 

I'm so, I'm so, I'm so hollow.

 

 

 

 

Posso tenerti per sempre con me?

 

 

 

 

   
 
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