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Autore: ImYoshiko    14/09/2015    0 recensioni
Voi credete al destino? Skye Margareth Hudson non più. Dopo la fine della sua storia d'amore col ragazzo che credeva l'amore della sua vita, Skye non riesce a fidarsi più di nessuno. Ha perso la fiducia sia negli altri che nell'amore, non crede che prima o poi ci sarà di nuovo qualcuno disposta ad amarla.
Eppure, il destino certe volte gioca brutti scherzi e Skye si ritrova a vivere l'anno più sconvolgente e pieno d'amore di tutta la sua vita. Come reagirà alle emozioni che prova? E soprattutto, riuscirà a fidarsi ancora una volta?
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Le ultime due settimane di novembre in tutti gli Stati Uniti è vacanza. Commemoriamo i morti di guerra e festeggiamo il giorno del Ringraziamento. Approfittammo tutti di questa pausa per fare un week end nella baita di Chris vicino al Lago Montezuma. Il lago distava circa due ore da Phoenix, ma fortunatamente non era un luogo troppo isolato. Quella mattina, Reyna e Tayla, vennero da me per aspettare Chris che ci passasse a prendere. Avevamo invitato anche Wes ed Aiden, che si sarebbe portato Alysha.

“Che intendi fare con Alysha?” mi chiese Tayla sgranocchiando delle patatine seduta sul mio letto.

“Non intendo fare proprio nulla” dissi, ma probabilmente questa frase risultò abbastanza comica alle due, infatti iniziarono a ridere.

“Sei troppo vendicativa per non far nulla” si intromise Reyna fra una risata e l'altra.

Purtroppo ero a corto di idee ed io non riuscii a trovare un modo adatto per vendicarmi di quell'arpia. Impiegai settimane a pensarci, fingendomi per niente offesa con Wes quando mi chiese se mi sarei vendicata.

“Le persone cambiano..” dissi prima di alzarmi da terra ed aprire l'armadio per scegliere i vestiti che mi sarei dovuta portare.

La temperatura era già calata rispetto ottobre ed essendo un luogo aperto ci sarebbe stato più freddo del solito. Presi maglioni e felpe. Abbandonai i miei adorati jeans perché probabilmente non avrebbero fatto altro che farmi sentire più freddo, così presi più leggins e un cappello.

Infilai tutto in un borsone dove avevo già riposto l'intimo e chiusi la cerniera.

“Anch'io non mi sono portata jeans, sentirei troppo freddo”

“Odio il freddo, spero ci siamo un camino” disse Reyna strofinandosi le mani per riscaldarsi.

“Ci sono già stata un paio di volte quando ero piccola. Io e Chris ci divertivamo a fare scherzi a Matt” sorrisi quando ripensai al passato e quasi sentii la mancanza di nonna Marion. Non era realmente mia nonna, ma una vecchia signora che abita nella casa accanto al lago Montezuma. Guardai l'orologio e vidi che erano le dodici e gli altri non sarebbero passati prima delle tre.

“Mangiamo qualcosa?” chiesi e dopo aver ricevuto l'approvazione delle due, andammo di sotto in cucina. Mio padre era rientrato presto da lavoro e lo trovai alle prese con i fornelli.

“Papà? Vuoi una mano?”

“Oh, Skye! Pensavo non ci fossi..” disse guardandomi come se fossi la sua salvatrice.

“Volevo cucinare qualcosa ma..ho fatto un disastro” e notai tutta la confusione che c'era in cucina. Se mamma avesse trovato questo caos non ci sarebbe stato futuro per nessuno dei due.

“Ci penso io papà” dissi accompagnandolo alla porta per fargli lasciare la cucina. Seguita da Tayla e Reyna iniziammo a cucinare della semplice pasta al pomodoro e dopo sistemammo tutta la confusione. Quando tornammo in salone, papà aveva già sistemato la tavola per quattro e poco dopo iniziammo a mangiare.

“Dunque, chi siete da Chris?” mi chiese prima di prendere una forchettata. Non ero una cuoca a cinque stelle, ma il mangiare che cucinavo era passabile.

“Oltre noi tre e Chris, ci sono altri nostri tre amici” dissi fissandolo.

“Spero che non siano tutti maschi” mi disse fissandomi serio e autoritario.

“Tranquillo, siamo di più noi ragazze” e chiusi la conversazione lì.

Dopo aver sistemato la tavola, mi sdraiai sul divano mentre Reyna e Tayla erano sulle poltrone.

Erano già le tre passate ma di Chris non c'era neanche l'ombra, fin quando finalmente non suonò il campanello. Ci precipitammo a prendere i bagagli e dopo aver salutato mio padre uscimmo di casa.

“Chris, la prossima volta puoi fare più tardi” dissi mentre posato nel portabagagli il mio borsone, poi salii nel sedile posteriore insieme a Tayla mentre Reyna in quello accanto a Chris. Si scambiarono un tenero bacio sulle labbra e in quell'istante ripensai a Wes.

Non avevo neanche pensato che saremmo stati tre giorni sotto lo stesso tetto e mi venne il panico. Mi voltai verso Tayla con il panico dipinto in faccia e lei capì perfettamente.

“Merda..” sussurrammo entrambe all'uniscono e poi partimmo per raggiungere gli altri.

Ci ritrovammo con Wes e gli altri, sistemati in macchina con lui, a Washington St e dopo aver recuperato tutto il necessario, tra cui l'alcool, per vivere il santa pace quei tre giorni.

“Non posso credere che tu non mi abbia fatto salutare Wes!” dissi infuriata contro Chris.

“E' tardi, non potevamo fermarci per far salutare i due piccioncini”

“Tu potevi venire anche più tardi, non trovi?” sputai acida contro di lui, ma prima che lui dicesse qualcos'altro si intromise Tayla.

“Adesso basta! Chris ha ragione è tardi, ma è solo colpa sua se siamo in ritardo” disse indicandolo.

“Ha ragione tesoro..” continuò Reyna poggiando una mano sulla sua spalla.

“Questo è un complotto” aggiunse lui mentre io facevo un sorriso beffardo.

 

Dopo quasi due ore arrivammo finalmente a destinazione. Non appena scesi, Wes si avvicinò e mi diede un bacio in guancia per salutarmi. Quando sentii le sue labbra sulla mia pelle mi ricordai di quella meravigliosa sensazione nel sentirle sfiorare le mie labbra. Una sensazione imparagonabile ma me ne inebriai come se tutta la mia esistenza dipendesse da questo.

“Scarichiamo le cose ed entriamo” disse Chris e tutti ci mettemmo in spalla i bagagli. Anche Alysha, che pensavo avesse come minimo tre valigie, se ne spuntò con un borsone come tutte noi.

Quando Chris aprì la porta tutti rimasero sorpresi dalla maestosità di quella baita, tutti tranne me.

“Io mi prendo la camera più grande!” urlai e scattai come Usain Bolt di sopra.

“Stai giocando sporco, stronza!” sentii dire alle mie spalle da Reyna, ma arrivai prima io di lei e perciò mi beccai la stanza con balcone e vista sul lago. Anche se da tutte si vedeva il lago. Poco dopo anche gli altri si sistemarono e non ricordavo che in casa ci fossero abbastanza camere per tutti, ma probabilmente quando venni qui l'ultima volta ero troppo piccola.

Tayla e Reyna erano toccate nella stessa stanza, mentre Alysha aveva la singola. Sapevo benissimo che poi il trio si sarebbe riunito in camera mia perciò non mi preoccupai di rimanere sola.

Chris si sistemò in camera dei suoi genitori ed Aiden insieme a lui, a Wes invece toccò la camera di fronte la mia.

“La prossima volta facciamo a sorteggio” sentii dire a quella stronza con la voce da oca, ma non risposi neanche perché altrimenti avrei fatto solo il suo gioco e mi sarei arrabbiata per niente.

“Ora che si fa?” chiese Alysha guardando le foto appese al muro.

“Passeggiata sul lago?” proposi e tutti annuirono.

Durante la passeggiata io e Wes camminammo per tutto il tempo accanto e lui spesso mi circondava la vita col braccio.

“Sei uno scricciolo” disse prendendomi in giro.

“Scusa tanto se sono bassa” dissi mettendomi a ridere anch'io. Mi diede un bacio veloce in testa e continuò ad abbracciarmi.

Dopo la chiacchierata dell'ultima volta le cose fra noi due andavano decisamente meglio. Eravamo un po' più complici, sembravamo di più una coppia e tutti sapevano ormai che ci stavamo frequentando. Anche Alysha alla fine dovette accettare la situazione.

“Scusate, permesso!” sentii dire prima che qualcuno passasse proprio tra me e Wes.

“Ma fra tutto lo spazio che c'era dovevi proprio venirmi addosso?” dissi io infuriata urlando contro di lei.

“Scusami, ho per caso interrotto qualcosa? Di nuovo?” disse facendomi un ghigno ed io mi avvicinai pericolosamente a lei con uno sguardo furioso in viso. Sentii prendermi per il polso prima che arrivassi da lei e vidi Wes scuotere la testa.

“Non darle corda” disse e mi prese per mano. Quando sentii la sua stressa mi rilassai e cercai di non pensare a quell'arpia, ma in quel preciso istante decisi che mi sarei vendicata e Tayla e Reyna mi avrebbero aiutato.

Quando tornammo alla baita l'aria era più fresca del solito, anche in casa non c'era quel calduccio che ci aspettavamo e Chris scese in cantina per prendere la legna, ma quando tornò su non ne aveva con sé.

“Chi va a prendere la legna?” chiese, ma nessuno si offrì volontario, anzi, lo ignorammo tutti.

“Wes! Contento che tu ti sia offerto” disse poi e tutti ci voltammo verso Wes.

“Io non mi sono offerto..”

“Avanti, non fare il guastafeste” proseguì Chris.

Mi alzai dal divano dove ero comodamente seduta e raggiunsi il moro.

“Ti accompagno” dissi prima di uscire di casa insieme a lui.

Fuori faceva sempre più freddo e mi strinsi nella mia felpa.

“Senti freddo? Potevi stare in casa” disse preoccupandosi per me.

“Volevo accompagnarti” continuai e lo presi per mano sorridendo.

Ben presto iniziammo a raccogliere della legna. Io raccoglievo, lui li reggeva e devo ammettere che il lavoro sporco non lo facevo io.

“Non sei stanco?” chiesi quasi per beffarmi di lui visto che ero libera da ogni peso.

“Sono leggeri, vuoi provare?” e scoppiai a ridere insieme a lui.

Mentre raccoglievo una serie di legnetti sentii uno strano ronzio vicino il mio orecchio destro e quando mi rialzai vidi un insetto proprio davanti la mia faccia. Urlai per lo spavento. Odio gli insetti con tutta me stessa e la presenza ravvicinata di quello mi spaventò a morte. Corsi velocemente dietro le spalle di Wes e mi nascosi sperando che quel coso non si avvicinasse di nuovo.

“Skye, che ti prende?” disse mentre lo sentivo ridere.

“C-c'è un insetto!” esclamai terrificata.

“Non posso credere che tu hai paura degli insetti” disse allontanandosi da me, ma non appena si allontanò sentii subito la mancanza di protezione e mi aggrappai alla sua felpa con una mano mentre fissavo a destra e a sinistra. Sentivo ancora la sua stupida risata e poi lo vidi poggiare i legnetti a terra.

“Sta qui, raccolgo io gli altri” e iniziò a cogliere quelli più vicini sistemandoli insieme agli altri.

Così mentre io mantenevo la guardi alta, Wes fece tutto il lavoro e mi lasciai incantare dai suoi movimenti.

Vedevo perfettamente i muscoli delle sue braccia lavorare sebbene avesse addosso una felpa. Il corpo atletico che possiede potrebbe essere sicuramente considerato patrimonio dell'Unesco per quanto meraviglioso è da ammirare.

“Smettila di fissarmi o mi sciupi” sentii dire da lui, sebbene mi desse le spalle.

“Non ti stavo fissando” mentii e poi sorrisi. Eccome se lo stavo fissando.

Decisi di avvicinarmi a lui, cercando di lasciarmi alle spalle l'evento di prima ma poco dopo mi ritrovai lo stesso insetto di nuovo in faccia. Indietreggiai velocemente e poco dopo mi ritrovai per terra, accanto a Wes che avevo travolto.

Mi voltai per fissarlo e lui fece la stessa cosa, ma non riuscii a sostenere il suo sguardo seccato per la mia stupida fobia così scoppiai a ridergli in faccia.

Quando tornammo alla baita avevo i capelli pieni di rametti e di foglie che si erano incastrate dopo la caduta e durante il tragitto di ritorno.

“Pensavamo vi foste persi. Che fine avete fatto?” ci chiese Aiden mentre mi levava i rametti dalle mani, ignorando Wes che li aveva ancora con sé.

“A qualcuno non piacciono gli insetti” disse lui ed io gli feci una linguaccia.

La serata passò in fretta e presto arrivò l'ora dell'alcool. Aiden e Alysha avevano bevuto un bicchiere di troppo e stavano già iniziando a vedere le stelle. Chris insieme a Tayla e Reyna iniziarono a giocare ed io insieme a Wes dopo aver bevuto uno o due bicchieri ci sdraiammo sul divano precisamente lui con la testa sulle mie gambe mentre io gli accarezzavo i capelli.

Poco dopo dopo l'una decidemmo di andare a dormire, tranne Alysha che prima andò in bagno per fare una doccia e in quel momento mi venne un'idea. Mi si illuminò il volto e sia Tayla che Reyna capirono al volo. Feci pensare a Wes e a tutti gli altri che saremo andate a dormire e dopo avermi abbracciata e lasciato un bacio fra i capelli entrò in camera.

Poco dopo uscirono Tayla e Reyna e andammo di sotto in cucina a recuperare della farina, poi nella maniera più silenziosa possibile ci impossessammo dell'asciugacapelli di Alysha e rovesciammo la polvere nel cono del phon, poi ci allontanammo velocemente e lasciai uscire dei risolini. Ognuno andò in camera propria, ma fremevo dalla voglia di guardare la sua faccia quando tutta quella farina gli sarebbe finita sul volto.

Sentii l'acqua della doccia staccarsi e dopo circa dieci minuti, la sentii urlare. Come tutti gli altri ci precipitammo fuori dalla stanza e vedemmo lei ricoperta di polvere bianca. Scoppiai a ridere insieme a Chris, Tayla e Reyna. Wes cercava di trattenere le risate per non apparire scortese, ma non ci riuscì neanche lui e l'unico preoccupato fu solamente Aiden.

Alysha aveva capito perfettamente che ero stata io a farle quello scherzetto, lo capii dal suo sguardo inceneritore che mi aveva appena rivolto. Wes mi guardò scoraggiato, come se avessi pure potuto evitare di fare una cosa simile, ma quello sguardo durò pochissimo perché presto fu sostituito da un sorriso smagliante.

Quel sorriso mi lasciò spiazzata e continuai ad osservarlo anche quando lui rientrò in camera. Sebbene tutti fossero tornati ai loro letti io ero ancora in piedi fuori, inerme. Quel sorriso aveva colpito in pieno il mio cuore. Non l'avevo mai visto così felice e così divertito, nemmeno quella volta a cena quando cercava di trattenere le risate per le battutine che riservavo a quella bionda.

Portai le mani nei capelli e mi chiusi in stanza gettandomi presto sul letto e fissando il soffitto.

Che mi stava facendo?

   
 
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