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Autore: anaire_98    14/09/2015    3 recensioni
Hermione ha sempre disprezzato Draco Malfoy, ma qualcosa sembra essere cambiato con l'imminente inizio del loro sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Cosa significano quegli sguardi misteriosi che Malfoy le rivolge così spesso? Ma soprattutto... Hermione è davvero sicura che non stia solamente immaginando tutto?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Hermione assaporava i primi timidi raggi del sole che le scaldavano la pelle, avvertiva la luce premerle contro gli occhi, ma si ostinava a tenere le palpebre serrate.
Si sentì stranamente piena di energie, ma si concesse ancora qualche istante di riposo, crogiolandosi nel tepore del primo mattino.
Alzò pigramente una mano, che ricadde pesantemente accanto a sé.
Avvertì qualcosa di morbido e setoso al tatto e, con un sorriso stampato sul volto, iniziò a giocherellare e ad accarezzare quella chioma così attraente.
“Adoro accarezzare i capelli di Draco…” pensò, rigirandosi tra le dita una ciocca.
“In effetti adoro tutto di lui. Forse anche quel suo carattere strafottente” sorrise ancora e si rigirò per toccare di nuovo quel corpo, per avvertire di nuovo quella scossa, quel tremito, quella sensazione di piacere che non aveva mai avvertito con nessun altro.
Ma quello che sentì fu solo un dolore improvviso, un bruciore insopportabile.
Spalancò gli occhi all’improvviso e si mise a sedere tenendosi stretta la mano che poco prima aveva accarezzato i capelli di Draco Malfoy.
-Ma che diavolo succede?- esclamò, la voce ancora impastata dal sonno.
Non ottenne risposta. Ci volle qualche secondo per realizzare cosa stesse succedendo.
Per prima cosa si guardò esterrefatta la mano pulsante: era piena di graffi, i quali iniziavano a diventare rossi e a gocciolare sangue.
Che a Draco piacesse il sadomaso?
Interdetta, si girò, ma ciò che vide la lasciò, se così si può dire, ancora più sorpresa di poco prima: accanto a lei non c’era il Serpeverde tanto agognato… c’era una palla rossa con peli irti e arruffati, un muso felino che digrignava i piccoli ma aguzzi dentini con occhietti perfidi e neri.
-Grattastinchi?!- esclamò nuovamente, incredula.
Il gatto, per tutta risposta, le soffiò e scese dal letto con un balzo, continuando ad agitare nervosamente la coda pelosa.
Hermione si passò una mano tra i capelli… Proprio non capiva. Dov’era finito Draco?
-Hermione, perché diavolo urli a quest’ora del mattino? Di fastidioso ho già la mia sveglia! Non c’è bisogno che tu faccia tutto questo casino, soprattutto quando è il primo giorno- la voce soffocata di Lavanda Brown risuonò nella stanza.
Stanza… Lavanda Brown… Hermione finalmente si rese conto di trovarsi nel castello, ma soprattutto, di trovarsi esattamente nel suo letto.
Scosse la testa, incredula. Cosa era successo la notte prima? Perché non riusciva a ricordare altro che la chiacchierata con Malfoy sulle rive del lago, dopo la scenata nella Sala Grande?
Si alzò dal letto con una strana sensazione in corpo, uno strano miscuglio di ansia, paura e insicurezza. Con gambe tremanti si diresse nel bagno e si sciacquò più volte il viso.
Rimase immobile a fissare il suo riflesso sullo specchio e solo allora le tornarono in mente le parole biascicate di Lavanda Brown: “Non c’è bisogno che tu faccia tutto questo casino, soprattutto quando è il primo giorno”…
Il primo giorno?
Che diavolo le passava per la testa? Era passata già una settimana dal loro arrivo ad Hogwarts… Cercò di tranquillizzarsi: magari intendeva solamente il primo giorno della settimana. In effetti il lunedì non era il giorno preferito di nessuno, a parte quando erano in vacanza.
Tornò in camera per cambiarsi e si stupì di non ritrovarsi tra i piedi un Junko festoso con la lingua a penzoloni. Che fosse con Draco?
Probabilmente per qualche oscuro motivo quella notte alla fine l’aveva riaccompagnata nel dormitorio e poi, per non disturbarla, era tornato nella sua stanza portando con sé Junko. Magari era stata una nottata parecchio fredda… Ma quel discorso non faceva che confondere le idee alla Grifondoro: perché non si era accorta di nulla? Come aveva fatto Draco a portarla fin lì quando era palese che non conoscesse la parola d’ordine del ritratto?
Forse era sonnambula… Ma allora Draco doveva essere rimasto al lago… e anche Junko! Forse si era arrabbiato di non ritrovarla con sé quella mattina e così non avrebbe mantenuto fede alla sua promessa!
Hermione deglutì, ansiosa. Si vestì in fretta e scese le scale, decisa ad affrontare la situazione una volta per tutte e… Prima però avrebbe mangiato.
La ragazza sorrise imbarazzata fra sé e si disse che non sarebbe successo niente se prima avesse fatto un salto per fare colazione.
Hermione Granger entrò nella Sala Grande e si diresse con passo deciso verso la tavolata dei Grifondoro.
-Buongiorno- Harry le rivolse un sorriso striminzito e si coprì la bocca cercando di mascherare uno sbadiglio.
-Buong..Hermpf...-
La Grifondoro si bloccò di scatto quando sentì quelle voci, così naturali, così abituali, così…
-Harry? Ron?- chiese timidamente.
Aveva un’altra sensazione, sebbene ben diversa dalla prima. Era strana, come se avesse già vissuto quella scena.
-Beh, non ti siedi con noi a fare colazione?- chiese Harry.
-Cosa? Ma voi… non eravate arrabbiati con me?- indagò, stupefatta.
-Eh? E perché mai dovremmo?- Ron scoppiò a ridere e la ragazza si ritrovò a fissare il suo porridge sputacchiato sul tavolo. Le era completamente passato l’appetito.
-Io… io…- balbettò confusa.
Cosa stava succedendo? Perché improvvisamente i suoi due migliori amici le stavano rivolgendo la parola? E perché sembravano aver completamente rimosso la storia di Draco e tutti gli episodi successivi?
Si sedette titubante accanto ad Harry.
Il ragazzo le prese la borsa e vi frugò dentro, per poi tirare fuori il foglio con l’orario scolastico della giornata.
Hermione si avvicinò, sia per leggere, che per scrutare il suo amico che la stava facendo impazzire.
-Un momento… non dovremmo avere Cura delle Creature Magiche oggi? Dobbiamo riconsegnare i Crup ad Hagrid!- fece notare, un tantino nervosa.
-Cosa? Hagrid? I Crup? Cura delle Creature Magiche?- Harry sgranò gli occhi.
-Hai battuto la testa da qualche parte stamattina? Non ricordi? Siamo al sesto anno, Cura delle Creature Magiche era facoltativa e abbiamo scelto di non farla- Ron la guardò interdetto.
-Quando Hagrid lo scoprirà ci rimarrà malissimo…- Harry scosse la testa sconsolato.
Hermione credeva di stare per scoppiare.
Si era svegliata e accanto a lei c’era quella palla di pelo di Grattastinchi, Lavanda Brown aveva detto che quel giorno sarebbe stato il primo, Harry e Ron le parlavano e i Crup e le lezioni di Hagrid sembravano essere solo una sua fantasia.
Poi tutto avvenne in un attimo. Fu come un lampo a ciel sereno, un colpo di genio.
Finalmente tutto le apparve chiaro, nitido, anzi, trasparente.
Aveva sognato. Fin dall’inizio.
Ecco perché aveva quelle strane sensazioni di aver già vissuto quelle scene… erano semplicemente dei deja vu.
Sentì un tuffo al cuore, le voci di Harry e Ron le arrivarono ovattate alle orecchie, non riusciva ad ascoltarli.
L’angoscia la pervase: tutto quello che era successo con Draco… tutto ciò che avevano costruito insieme… era stato solamente frutto della sua immaginazione.
Non appena si sarebbero rivisti lui l’avrebbe insultata, com’era giusto e normale che facesse. Hermione invece non riuscì a concepirlo: davvero non si erano mai baciati? O visti in segreto?
Lui avrebbe continuato a prenderla in giro, ignaro dei sogni che ora tormentavano la Grifondoro.
Quell’anno non sarebbe cambiato, dopotutto.
Draco Malfoy non aveva visto niente di diverso in Hermione Granger.
Draco Malfoy non era attratto da lei.
Draco Malfoy era dannatamente Draco Malfoy.
Gli occhi si fecero lucidi, ma Hermione ricacciò prontamente le lacrime.
Doveva vederlo.
Hermione deglutì a fatica e si voltò in direzione della tavolata dei Serpeverde, già impegnati a fare baccano di prima mattina.
Due occhi grigi la stavano guardando, da lontano. Un sorriso stranamente sincero comparve sul volto di un alto ragazzo biondo con il mento appuntito.
“Calma Hermione, stai nuovamente immaginando tutto”
Si guardò le mani, convinta di scoprire che stava ancora sognando.
Ma quando abbassò lo sguardo non vide altro che le sue normalissime mani.
Titubante, rialzò il capo e tornò a fissare quel ragazzo dal fascino irresistibile.
Lui le stava ancora sorridendo.
Un sorriso che le ricordava i momenti passati da sola con lui, sebbene non fossero stati altro che sogni.
Lui le stava ancora sorridendo.
Ed Hermione non poté fare altro che sorridergli a sua volta.





ANGOLO AUTRICE
In primis: chi vuole cogliere il vero collegamento dei deja vu etc, vada a rileggersi le prime righe del primo capitolo.

 

La mia mente non poteva partorire un finale più ingarbugliato di questo.
Ma nonostante ciò non posso negare che questa fan fiction decisamente fuori dal normale mi mancherà, dopotutto!
Chissà, magari potrei pensare ad un sequel o a qualcosa del genere, ma la scuola si è di nuovo impossessata della mia vita, quindi non so se avrò abbastanza tempo da dedicare ad un’altra storia a capitoli che possa risultare quantomeno decente. Ma prometto che cercherò di trovare del tempo, sempre se la cosa sarà gradita.
In effetti ora che ci penso ho già qualcosa di semi pronto da parte, ma anche quello non ha nulla a che fare con le solite storie che potete trovare qui su efp… si tratta di una parodia ancora in elaborazione di tutto il cast di HP. Pensate che possa essere una buona idea pubblicarla?
 

Ma bando alle ciance. Vorrei ringraziare di cuore coloro che sono rimasti con me dall’inizio fino alla fine e coloro che arriveranno in seguito e leggeranno la storia già completa.
Un grazie sincero a tutti, perché per una volta tanto mi sono sentita accettata e apprezzata.
Un grazie speciale a:
- 483_inter
-katherina23
-LieselRudy
-lily67
-Mayu_Marmalade
-Majomi
-the fire of the books
E’ solo grazie alle vostre recensioni se ho avuto il coraggio di continuare a pubblicare i miei capitoli.
Quindi che dire, se non ancora una quantità enorme di “grazie” fino a quando non mi prenderete a testate per farmi smettere?
Spero di rincontrarvi presto in giro su efp… Il mondo è piccolo dopotutto!

   
 
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