Un po' perché l'intrigo del personaggio sta proprio nell'essere quel cinico bastardo che tutti noi conosciamo (e amiamo!!!), io ho risposto no ad entrambi ed ho pensato una 'soluzione' alternativa.
Non c'era bisogno di cambiare House, perché era perfetto così com'era e, restando com'era, poteva, al contempo, dar sollievo a se stesso e a qualcun altro.
Non poteva essere alcuna relazione di coppia stabile (al limite, questa avrebbe potuto aggiungersi dopo), perché c'era bisogno di un amore incondizionato, proveniente da qualcuno che non poteva cercare di meglio, perché non l'aveva sperimentato prima. Solo una come Joy poteva provarlo.
Lei, anche se non è semplice da comprendere, è grata ad House per due motivi: le ha dato la vita ed ha impedito che suo padre fosse un pedofilo, minimizzando il suo trauma infantile. Rimane una bimba abusata, ma 'dal marito di sua madre'. House riesce a darle sollievo senza fare nient'altro.
Ogni altra cosa svela serve solo ad attribuire che l'affinità tra i due sia dovuta al DNA condiviso, motivo che - forse - riesce a rendere più digeribile per House l'accoglienza di qualche cambiamento.
L'enigma di House non è risolvibile e lui è irrimediabilmente relazionato alla condizione di dolore. È possibile anche per lui, tuttavia, ricevere e dare sollievo. È possibile sorridere.
Si conoscono “effettivamente” solo quando la ragazza è adulta, perché non ce lo vedrei un House in-character che cambia pannolini. Non ama i bambini (l'unico bambino che House apprezza ha la sindrome di Asperger), né tanto meno gli adolescenti, ecco perché l'unica chance era una ragazza ormai sulla soglia della giovinezza. Pressoché indipendente, che ha bisogno di lui, quanto lui ha bisogno di lei, anche se entrambi faticano ad ammetterlo.
2. Ho preferito fare tanti capitoli tendenzialmente brevi, piuttosto che meno capitoli, però più lunghi. Mi sembrava più adatto per “fotografare” alcuni momenti di vita quotidiana. Alcuni sono più lunghi, per necessità di narrazione unitaria.
3. Mi sono volutamente concentrata sui dialoghi per due motivi principali: adoro la dialettica di House e mi volevo divertire.
4. Non ho approfondito nessuna ship perché mi piaceva, per quanto possibile, rimanere al personaggio originario ed ho, piuttosto, azzardato la soluzione di alcuni casi clinici (non sono un medico, tuttavia, mi sono discretamente documentata rispetto a droghe, medicine, loro effetti collaterali, malattie.
5. La storia nacque in contemporanea con l'uscita in Italia della serie (2009) e, prima di essere pubblicata, è stata revisionata.
6. Alcuni capitoli sono stati tradotti, perché originariamente ideati in inglese (nel tentativo di evidenziare coi dialoghi slang americano)
Recensite senza timore: ogni critica è una possibilità di migliorarsi! ;)