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Autore: N_faith    16/09/2015    2 recensioni
I. Si era procurato due sottili taglietti a causa dei bordi affilati della carta. Rivoletti di sangue sembrano tracciare dei sentieri rossi lungo le dita, gocciolando sul pavimento.
E ciò significava che al mondo non esisteva alcuna parvenza di fede.

II. Due, tre notti trascorse in quel modo. Un amplesso vissuto a volte con languida abolizione dei sensi, a volte con un ardore che traspariva dai loro movimenti bruschi, quasi stizzosi.
III. « La smetta di donare ciò che resta della sua vita a quel naturale evento atmosferico che tutti noi conosciamo come pioggia. La pioggia non perdona, e soprattutto non le restituirà mai ciò che lei ha perso anni addietro… Qualsiasi cosa sia. »
[...]
VI. Tuttavia l'idea di averla immaginata come un semplice bersaglio semovente col solo scopo di attirare allo scoperto il misterioso maniaco omicida, ora conosciuto come Hidan, aveva provocato in lui un minuscolo moto di preoccupazione.
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[ItaKonan] | Narutoverse
[Raccolta di flashfics/OS]
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Itachi, Konan
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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#4 You’re only sick as your secrets


Osservano con aria assente il soffitto, reso nero dal buio della notte. Sul piccolo comodino accanto al letto, una triste candela, sbilenca e quasi consumata, spargeva intorno una flebile fonte di luce giallognola. 
Stessa scena. Stesso letto disfatto, le coperte rimescolate alla confusa. Stessa atmosfera asfissiante, effimera.
I cuscini erano stati ammucchiati disordinatamente contro la testiera del letto.
Il corpo di Itachi era abbandonato contro i cuscini; il corpo di Konan, invece, contro quello del giovane. Entrambi non riescono a distogliere lo sguardo, tornare a registrare l’impercettibile presenza della realtà.
« Le finestre della nostra vita sono sempre chiuse. »
Le braccia dell’Uchiha aumentano di poco la stretta attorno alla vita sottile di lei.
« Non è che le tue finestre sono state chiuse apposta per non lasciar trapelare anche la più esile lama di luce? »
La donna inclina la testa contro la spalla di lui, sbirciandolo in volto, l’espressione indifferente.
Le labbra del ventunenne s’increspano leggermente. 
Non risponde. 
« Vorresti dire che tu lasci spontaneamente entrare un po’ di luce nella tua anima? » domanda Itachi qualche secondo dopo, il tono di voce che non cela il sarcasmo in esso recondito. Il suono della sua voce è più che mai simile a un’affilata lama.
« Non è luce. » replica lei, alzando le ginocchia. Aspetta di sentirsi chiedere il perché, invece capta la sua risatina beffarda, poi un colpo di tosse che suona attutito, forse a causa della mano pressata contro la bocca. « Sono segreti. » aggiunge senza neanche guardarlo. Insensibile al genere di risposta che verrà presto proferita; insensibile al calore dei loro corpi nudi; insensibile al dolore della sua anima mutilata.
« Segreti…? »
Lui le alza il mento con le dita, girandole la testa perché possa incrociare i suoi occhi.
« Tutti ne abbiamo… » sussurra la kunoichi, scrutando nelle profondità di quegli occhi ciechi dalla gelida impenetrabilità. « I segreti avvelenano l’anima perché non sono altro che luce mascherata da oscurità. Non possono essere rivelati, non possono convivere con chi se ne fa carico, perché annientano l’anima stessa. »
Il respiro sibilante di Itachi è appena percettibile alle proprie orecchie. 
« Tu sei malato a causa dei troppi segreti fusi nel tuo cuore. »







In questa flash ho usato il contesto del buio dell'anima. Per Itachi l'oscurità è sinonimo di segreti, seppur sia scettico a riguardo: lasciando aperto uno spiraglio, anche il più sottile, si rischia di vedere i propri segreti, i propri inconfessati desideri venire alla luce, esplorati da qualsiasi angolazione e infine giudicati a seconda del parametro di giudizio che ci viene inculcato nella testa fin dalla più tenera età. Per lui non esistono colori, vede tutto grigio, a volte bianco, nero quando il caso lo richiede. Konan, invece, crede che più l'anima viene oscurata, più uno o più segreti acquisiscono una spietata abnegazione verso la vita. Lei sembra non voler accettare delle simili confidenze per l'inespresso timore di perdere l'essenza della sua persona, lui ha accettato il segreto più gravoso di tutti per la ferma convinzione di essere nato per quel genere di "ruolo".
Ringrazio moltissimo GreenJade09 e Grovfannyle per aver recensito e Lory-Chan per aver inserito questa raccolta tra le Ricordate <3
   
 
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