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Autore: _Mahel_    16/09/2015    0 recensioni
Ayla è una ragazza di 17 anni, pigra ma allo stesso tempo curiosa di sapere tutto quello che la circonda. Come in tutte le sue normali giornate, Alya va a scuola ma lungo il suo cammino troverà una piccola casa all'apparenza normale ma all'interno si nasconde un segreto. Pur essendo fifona non si lascia intimorire e seguirà i suggerimenti di una voce che la porterà a conoscenza di un qualcosa di straordinario.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage
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Apro gli occhi. Ho stranamente il fiatone, come se avessi corso per davvero. Guardo l'orologio appeso al muro di fianco al mio letto - Le 8- devo aver dormito un mucchio. Decido di alzarmi e di andare a farmi una doccia, poso i piedi sul pavimento e un rumore attira la mia attenzione. Abbasso lo sguardo ma non vedo nulla, mi accuccio e controllo sotto il letto - Ma..- proprio infondo ad esso c'è qualcosa, è un oggettino piccolo e ovale. Mi sdraio completamente e striscio sotto fino ad arrivare in prossimità dell'oggetto, lo prendo e lo osservo - Un sasso- è l'unica cosa che riesco a dire, è un piccolo sasso dal colore verde, grosso all'incirca quanto un tappo di una bottiglia. Esco da sotto il letto e mi metto in ginocchio per osservare meglio il sassolino;  lo sfioro con l'indice e seguo le varie curve, è liscio e azzarderei pure a dire che emana un lieve calore - Strano- lo avvicino al viso per guardarlo meglio e non so se dire di avere una nuova allucinazione ma intravedo qualcosa al suo interno. Una sottile linea bianca galleggia sinuosa dentro la pietra verdignola, fa piccoli cerchi e altre forme astratte, sono incantata. Ma ecco che la magia finisce - A tavola!- urla mia madre dall'altra stanza - Arrivo- rispondo e metto l'oggetto nella tasca dei miei pantaloni per poi alzarmi e andare in cucina a cenare. Come sempre mangio la mia cena in silenzio a pensare alla voce del mio sogno, cosa voleva? Mia mamma nota subito la mia espressione - Tutto bene? Com'è andata a scuola?-  chiede con un filo di preoccupazione. Lei è in grado di leggere il mio stato d'animo dalla mia faccia, mi si legge subito negli occhi se qualcosa non va ma devo cercare di non farglielo capire - Come sempre, compiti, compiti e compiti- rispondo pacata - I quali spero tu abbia fatto-, ops.. devo mentire ancora - Ovvio, non ho voglia di sentire le urla dei professori- ah ah! E con questa risposta vinco tutto! Stranamente ha davvero funzionato e la cena finisce in meglio. Corro in camera e chiudo a chiave la porta, ora a noi due pietra del mistero. Mi siedo con la schiena contro il muro, vicino alla finestra e tiro fuori l'oggetto, lo ruoto tra le mani, ci picchietto le dita sopra, gli faccio di tutto e di più ma sembra proprio che sia un banale sasso. Ma la cosa che non mi convince è quella sottile linea bianca al suo interno, avvicino nuovamente il viso ad esso e...

"Presto"

Scaglio la pietra lontano da me spaventata a morte per la voce improvvisa, - Che diavolo sei?- domando ancora inorridita - Ti ho sentita bene questa volta- mi rannicchio in un angolo della stanza per stare ancora più lontana dall'oggetto verdeggiante e lo fisso. 

Silenzio, non parla più. Mi avvicino titubante e raccatto la pietra, - Sto diventando matta o tu hai parlato davvero?- Magnifico ora parlo ai sassi, dovrebbero rinchiudermi. La cosa parlante non da più segni di vita, decido di infilarmi sotto le coperte visto l'orario e di dormire. Ovviamente non riesco ad addormentarmi subito, quello che mi è appena successo mi ha scombussolata molto; devo dormire di sicuro mi farà bene. Chiudo gli occhi e cerco di pensare ad altro. Finalmente il sonno incombe su di me e mi addormento dopo un po'.

La mattina arriva troppo in fretta per me, mi alzo controvoglia e dopo essermi messa le scarpe parto all'arrembaggio verso la scuola. Ho messo la pietra dentro ad una scatola nel mio armadio, se me la porto a scuola e quella comincia a parlare potrei dare di matto e non è il caso. Mi accorgo solo ora che sto ripassando dal ponte, non me ne sono resa nemmeno conto. Mi fermo proprio sopra la casa e riprendo a guardarla, fisso la finestra circondata dalle piante come per volerla proteggere. Mi appoggio alla balaustra del ponte e mi sporgo per vedere meglio. All'entrata regna il buio come sempre, strizzo gli occhi per riuscire a vedere meglio al suo interno.


"Presto, vieni"

La voce! L'ho sentita di nuovo! Mi alzo sulle punte e una luce verdignola come nel sogno si intravede poco dopo la soglia. Piego il busto e sono sicura di aver visto la lucetta fuggire - Hei! C'è nessuno?- chiedo alzando leggermente la voce, - Hai perso qualcosa, cara?- mi domanda qualcuno alle mie spalle, mi giro e un uomo anziano quasi pelato e con un buffo cappello rotondo in testa mi guarda curioso e direi divertito, mi ricompongo e scuoto la testa - No niente, la ringrazio- detto ciò torno sui miei passi per andarmene a scuola. Passo tutta la mattina a pensare cosa potrei fare, forse una piccola sbirciatina potrei darla, tanto non ci abita più nessuno e non faccio nulla di male. E se fosse davvero un fantasma che ora mi perseguita? Rabbrividisco subito al pensiero. 

Finisce la scuola e parto spedita verso la casetta, salgo sul ponte e via.Cerco con lo sguardo un modo per arrivare ad essa, magari passando sotto al ponticello. Come faccio? Non trovo il modo, accidenti! 

"Qui"

Certo che potrebbe aiutarmi questa voce, dice sempre le solite cose. Sbuffo e faccio la stessa cosa di stamattina, mi sporgo oltre e guardo la casa. Devo riuscire a raggiungerla ma come? Rimango sulle punte alla ricerca della soluzione, ma qualcosa nella mia tasca si muove. Metto la mano dentro e tiro fuori...la pietra? Ma come? Io l'avevo... Non ho il tempo di ragionare che una folata di vento mi fa cadere in avanti nel vuoto. Cosa? Sto cadendo? Morirò così!Ero troppo in alto, sono un incosciente! No...non posso morire, non voglio! Stringo la pietra al mio petto e chiudo gli occhi aspettando l'impatto contro il suolo, spero di soffrire il meno possibile. Ancora cado. Ma quanto era alto? Non ho il coraggio di aprire gli occhi ma ecco che mi schianto contro qualcosa. 
Buio.
E' tutto finito? Però, è stato veloce. Come se fossi caduta su qualcosa di morbido. Ok e ora dov'è la luce bianca? I cori angelici e tutto il resto? Sono ancora immersa in questa oscurità, mentre ragiono sento la mia voce eccheggiare nell'aria, come quando si sogna. E se stessi sognando? Oh ti prego fa che sia così!

Qualcuno sta premendo la mano sulla mia fronte, cavolo voglio svegliarmi! Sento accarezzarmi i capelli e la guancia - Svegliati- una voce sommessa e femminile mi chiede questo, ma non ci riesco, - Vecchia non lo vedi che è svenuta?- questa che sento ora invece è scheggiante e maschile, - Lasciamola riposare- riecco che parla la misteriosa donna. Sento dei passi allontanarsi, cerco di aprire gli occhi ma non ci riesco; tanto vale dormire sempre  se nei sogni si può, mi rilasso e cado in un lungo sonno. 
Voglio svegliarmi.
   
 
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