SALVE!!!
MI
DISPIACE PER AVERVI FATTO ASPETTERE COSI’ TANTO TEMPO, MA COME POTETE IMMAGINARE,
LA SCUOLA E’ MOLTO PESANTE, E TRA UNA VERIFICA E L’ALTRA NON HO MOLTO TEMPO,
CMQ SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA, COME SEMPRE PRIMA DI INCOMINCIARE
RINGRAZIO QUELLE MERAVIGLIOSE PERSONE CHE HANNO LASCIATO UN PICCOLO COMMENTO:
- Yunie the Black
Angel
- Obito
Uchiha
-
Angel23
-
Saku_piccina93
-
Ellychan91
-
Guerrina
-
Kitty1991
- Hele91
E RINGRAZIO ANCHE QUELLE 17 PERSONE CHE L’HANNO MESSA TRA I
PREFERITI
QUINTO CAPITOLO:
Sasuke,
dopo aver salito le scale, decise di farsi una bella doccia
rilassante,
l’incidente l’aveva abbastanza scosso, certo non si era
fatto male,
però…
Andò in bagno, si spogliò e si infilò sotto la doccia, aprì il rubinetto e il
getto d’acqua calda lo colpì in pieno. Ripensò agli avvenimenti successi, la gara
in moto con Naruto, il primo incontro con la ragazza con i capelli rosa, la
discussione con Sabaku e infine l’incidente, dove aveva potuto udire la sua
voce, la voce della ragazza della Konoha School.
Uscì dalla doccia, indossò l’accappatoio, lo
legò in vita e dopo di che prese
un asciugamano e lo passò sopra lo specchio che grazie al vapore
dell’acqua
calda si era
appannato.
Si guardò, i capelli neri grondanti d’acqua, la sua pelle
lattea, senza
imperfezioni, le sue labbra, il naso e infine i suoi occhi, neri come
la
pece.
Uscì dal bagno, e si
vestì.
Si coricò sul letto, iniziando a fissare il soffitto, senza sapere il motivo,
gli venne in mente il viso della ragazza.
I suoi capelli corti, di uno strano colore rosa, la sua pelle chiara, i
suoi
occhi smeraldo e le sue labbra, così belle, e in quei miseri
trenta secondi in
cui l’ha guardata, avrebbe voluto prenderla tra le sue braccia,
stringerla a se
e infine
baciarla.
Ma non poteva farlo, lui era Sasuke Uchiha, proveniva da una delle
famiglie più
ricche del paese, aveva una reputazione da
difendere.
Con questi pensieri si addormentò, dimenticandosi della cena e di tutto.
La mattina arrivò presto, e come ogni giorno di alzò
per andare a scuola.
Scese le scale, fece colazione e terminata, invece
che andare nel box a prendere la sua moto, si diresse verso il cancello
a
piedi, sua madre glielo aveva assolutamente proibito di prenderla, e
lui di
certo non osava contraddirla, sapeva di cos’era capace quella
donna.
Sorpassò il cancello e si diresse verso la scuola, ma quel giorno non aveva
voglia di andare, e così si non ci andò.
Dopo che diede la buona notte a Kiba, Sakura spense il computer e andò a
dormire.
Durante la notte, sognò quel misterioso ragazzo,
sognava che era sulla moto con lui, arrivarono davanti a una radura,
lei scese
dalla moto e si tolse il casco, facendo ricadere i suoi lunghi capelli
rosa, e
il ragazzo anche lui scese, e alzò la visiera del casco
rivelando quei
profondissimi occhi neri che tanto l’avevano colpita, ma proprio
mentre lui si
stava per togliere il casco e rivelare la sua identità, la
sveglia suonò,
facendo svanire il
sogno.
Maledì la sveglia, e contro voglia si alzò e si guardò allo specchio,
ricordandosi del sogno, li aveva i capelli lunghi, si vestì e uscì di casa, ma
a metà strada si ricordò di una cosa che aveva dimenticato e tutta di corsa
ritornò indietro.
Arrivò a scuola con 10 minuti di ritardo, per fortuna che quel giorno non aveva
scienze, la materia che insegnava Orochimaru.
Fu una giornata abbastanza leggera, per tutto il tempo però, pensò a quel
ragazzo, tra poco l’avrebbe finalmente rivisto…. Forse, perché con la “fortuna”
che aveva
lei…
Finalmente l’ultima ora suonò, e dopo aver salutato le amiche che molto gentilmente
l’avevano obbligata a giurare che, quando sarebbe ritornata a casa le avrebbe
chiamate per raccontarle tutto, tutto queste gentilissime parole erano uguale a
“se non ci racconti tutto ti tortureremo finchè non ci dirai
tutto…”.
Uscì da scuola e si diresse verso la scuola privata
Kyubi.
Arrivò davanti all’edificio, era una struttura imponente, in stile antico,
dentro c’erano parcheggiate un sacco di macchine e moto costose, di tutti i
modelli.
Fuori non c’era ancora nessuno e così, attraversò il cancello e si appoggiò al
muro proprio difronte all’entrata.
Si sentiva il cuore battere a 1000, era agitatissima, le mani le iniziarono a
sudare, ma cercò di tranquillizzarsi, ma proprio mentre stava iniziando a
rilassarsi, la campanella suonò, si aprirono le porte le una valanga di ragazzi
uscì.
Indossavano tutti una camicia bianca, cravatta nera, e pantaloni dello stesso
colore, poi c’è chi era in ordine e chi no.
Sperò con tutto il cuore che Kiba uscisse al più presto, si sentiva gli sguardi
addosso di
tutti.
Finalmente senti una voce, si girò verso la persona che l’aveva chiamata
sperando che fosse il suo amico, invece si trovò davanti un ragazzo alto, con i
capelli rosso fuoco, la pelle chiara, gli occhi verde-acqua contornati dalla
matita nera e un tatuaggio sulla fronte
<< ehy… stai aspettando qualcuno? >> chiese
lui
<<
emh… beh si >>
disse lei tutta
imbarazzata
<<
se vuoi ti faccio compagnia, dolcezza >> disse il ragazzo
continuando ad avvicinarsi, finchè non la imprigionò
contro il
muro
<< eheh.. no grazie, penso proprio che il mio amico stia per uscire
>> cercò una scusa la rosa, per poi cercare di allontanarsi dal
rossino
<< e no mia cara >> le rispose lui prendendola per un polso e facendola
voltare
Ma
per fortuna in suo soccorso arrivò il suo
amico
<< lasciala in pace Sabaku >> disse in tono ringhioso
Kiba
<<
Kiba!! >> disse lei
entusiasta
<< non mi dire che stavi aspettando quel perdente, dolcezza >>
indicando il moro
<< vattene!! >> continuò minaccioso
<< Sakura stai bene? >> chiese
<< ok ok, me ne vado… spero di rivederti
presto… Sakura… >> disse infine in un ghigno, passandoli la lingua sul
labbro superiore
Quando Gaara se ne fu andato, Kiba si avvicinò alla ragazza chiedendo ancora
come stava
<<
va tutto bene, Kiba, non ti preoccupare >> sorrise
lei
<<
ok, mi dispiace per averti fatto aspettare >> si scusò
lui
<<
ma va, figurati
>>
<<
speravo proprio che tu non incontrassi quel cretino, e il peggiore
della scuola, cerca di starle lontano… il suo nome è
Sakabu No Gaara, ed è un
tipo molto pericoloso >> l’avvertì
Kiba
<<
so difendermi molto bene, Kiba te lo posso assicurare
>>
<<
con lui non si sa mai, allora pronta per andare ? >>
chiese
<<
certo..
>>
<< ero convinto che oggi venisse a scuola Sasuke, invece non è venuto,
così ti costa fare più strada.. >>
<< come mai non è venuto? >> chiese curiosa
<<
boh, non lo so, aspe… ehy Naruto!! >> Kiba chiamò
un ragazzo che
stava per montare sopra la sua moto nera e gialla, si voltò
verso di loro e
Sakura potè ammirare la bellezza di quel
ragazzo.
Era stupendo, occhi azzurri quasi blu, un fisico da mozzare il fiato e i
capelli biondi scompigliati che ricadevano ribelli sulla fronte, un vero figo
!!! (XDXD)
<<
ehy Kiba!!!
>>
<< sai perché Sasuke non è venuto a scuola? >> chiese all’amico
quando fu abbastanza vicino
<< mmh…
no è sembrato strano anche a me non vederlo… perché? >> chiese il
biondino
<<
lei dovrebbe restituirle una cosa >> disse il moro indicando la
ragazza, che fino a quel momento era stata in silenzio ammirando il
nuovo
arrivato
<< piacere bellezza, il mio nome è Naruto Uzumaky >> disse in un sorriso
<<
Sakura Haruno piacere >> rispose
lei
Naruto la fissò, poi si ricordò dove l’aveva già vista << tu vai alla
Konoha vero? >> chiese
<<
si
>>
<< posso sapere perché cerchi Sasuke? >>
<<
ieri ha perso il suo portafoglio e vorrei restituirglielo
>>
<< capisco.. >> sorrise lui << beh ora vado ci vediamo domani
Kiba, mi ha fatto piacere conoscerti Sakura >>
<<
anche a me
>>
Dopo che il biondino se ne fu andato, Kiba e Sakura si diressero verso la
Ferrari rosso fiammante del ragazzo
Fine 5° capitolo!!!
Come sempre aspetto i
Vostri commenti, alla prossima
Baci baci
Vampy ^__°