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Autore: LA dreamer    10/02/2009    2 recensioni
Avevo vissuto a Los Angeles per 21 anni,amavo allora la mia vita come l'amavo adesso,ma come tutti,avevo avuto la mia crisi post adolescenziale ed ero scappata dalla grande metropoli per la spiaggia che avevo amato sin dalla prima volta.Huntington Beach era il mio rifugio personale.Prima Fiction sugli Avenged Sevenfold,spero che piacerà!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ragazze mie scusate il mio pesante ritardo ma la scuola non mi lasciava mai in pace,ora sono in stage quindi posso dedicarmi a questa storia e a voi che avete commentato!!!!
Grazie mille davvero mi fa sempre piacere leggere i commenti!!!!e ora il continuo!
Ps: ho fatto un piccolo cambiamento,gli A7X non sono al prima cd,ma al secondo e presto inizieranno il terzo,scusate,ma così mi rende la storia più semplice anche per i prossimi chap!
ENJOY IT

Intorno a me era tutto buio.
Non vedevo nessuna luce se non quella che stava infondo a questa specie di tunnel che mi vedeva protagonista.Avevo paura,paura di non riuscire a raggiungere quella luce e uscire da questo posto che non trasmetteva nulla di buono.
Solo paura,avevo paura,volevo Brian,volevo tornare da loro,ma per quanto corressi verso la luce,non mi avvicinavo di un millimetro.
Mi guardai intorno.
Solo nero e silenzio.
Non sembrava nemmeno esserci il pavimento dove correvo senza fiato.Le pareti,se così potevo chiamarle,non erano altro che un infinito di oscurità e silenzio,un silenzio che mi stava lentamente uccidendo.
Provai a toccare alla mia destra,ma uscì fuori strada e mi ritrovai ancora più immersa nel buio,feci subito un passo alla mia sinistra e rividi ancora quel piccolo puntino di luce,quella doveva essere la mia unica salvezza,dovevo solo trovare il modo di raggiungerla e abbandonare tutto questo.
Mi guardai ancora intorno prima di ripuntare la mia attenzione sul fascio di luce troppo lontano da me,e cercare di concentrarmi.Chiusi gli occhi e mi isolai da quel posto,ad un certo punto iniziai a sentire tante voci confuse,non le riuscivo a riconoscere,o meglio non riuscivo a capire di cosa parlassero,ma quelle voci mi stavano facendo tornare la forza di ricominciare a correre.
Così lo feci.
Ricominciai a correre a più non posso,indirizzata verso quelle voci;più correvo,più le sentivo nitidamente.
Mi fermai ancora una volta.La voce di Gena,stava piangendo e parlava con qualcuno che però non dava risposta,chiedeva cosa avevano detto i medici,già cosa mi stava succedendo?dove mi trovavo?perchè ero immersa in questa assurdità silenziosa priva di significato?
<< Ho paura,tanta paura >> le scappò un singhiozzo che fece sussultare anche me.No Gena non piangere,continua a parlare,sto tornando da te.<< sono fuori,fammi sapere se succede qualcosa. >>
Non te ne andare Gena,ti prego,non ora che ho bisogno di te.
La sua voce svanì seguita dal colpo di una porta chiusa con stanchezza e delusione.Era colpa mia,stavo facendo soffrire la mia migliore amica e non capivo ne come ne perchè.
Non avevo più fiato,ero stanca di correre,mi accasciai lentamente a terra iniziando un pianto silenzioso e privo di lacrime,provai ad urlare,ma nulla usciva dalla mia bocca,come se qualcosa mi impedisse di parlare,eppure avevo bisogno di urlare.
Le voci non cessarono,pian piano che parlavamo le riconoscevo,Zacky che parlava con Matt,Val che piangeva chiamando il mio nome,scusa Val non ti sento,non riesco a sentirti,non riesco a parlarti,ma vorrei tanto dirti che sto bene,che sto solo aspettando il momento giusto per tornare anche da te.
Abbassai la testa davanti all'oscurità,cercando di ignorare la luce che mi chiamava e le voci che ronzavano fastidiose nel tunnel,iniziai a fissare il braccialetto che mi aveva regalato Brian con incise le nostre iniziali,continuando così il mio pianto disperato,facendo crescere in me,la voglia di rimanere li,di non alzarmi più,di morire così.
Anche quelle voci se ne andarono.
Abbassai le spalle in segno di resa e rimasi li un tempo indefinito,convinta ormai di non farcela più.Volevo tornare da Brian,volevo guardarlo ancora negli occhi,cosa mi impediva tutto questo?
Mi stavo facendo tutte queste domande,ancora seduta su un pavimento inesistente,in mezzo al nulla,quando sentì un calore impossessarsi della mia mano.Il brivido che la percorse proseguì fino al braccio per poi passare al collo,non ci stavo capendo più niente,la mano sinistra era fredda,gelida,come se fossi morta,mentre quella destra,ora,risplendeva di un calore dolce che conoscevo bene.
Mi toccai la mano sentendola calda,poi la voce che più di tutti amavo,la voce che mi avrebbe aiutato in quella corsa contro la morte,arrivò come un lampo nel cielo.
Alzai di scatto la testa verso la luce senza smettere di ascoltare la melodia di quella parole dette a fior di labbra,in un sussurro che mi fece rabbrividire.
<< Non mi lasciare amore mio ti prego. >>
Mi bastò questo per rialzarmi in piedi e ricominciare a correre stavolta piangendo lacrime vere e calde.
Non smettere di parlare Brian,sto arrivando,ti prego non smettere,la tua voce mi sta riportando in vita.
Stavolta la mia corsa si stava rivelando giusta,man mano che poggiavo un piede a terra,vedevo la luce diventare più grande,più bianca e vicina a me.
<< ti prego apri gli occhi Bro e dimmi che stai bene >>
Continua Brian,continua,sto tornando.Te lo devo,per tutte le volte che ci sei stato,per tutte le volte che mi hai amato anche senza dirmelo,per tutte le volte che ti ho sognato.
Mancavano pochissimi passi,ancora poco e sarei potuta tornare da lui,dalle mie amiche,dai miei fedeli amici.
<< sto male amore mio,ho bisogno di te. >>
Solo un passo,solo una parola,ancora una lacrima,e finalmente uscì da quel tunnel senza fine.
Mossi lentamente le palpebre aprendole di poco,per poi richiuderle cercando di far abituare gli occhi alla luce del neon attaccato al soffitto.
Quando il dolore diminuì li riaprì del tutto osservando il soffitto bianco sopra di me.Sentì qualcosa scivolare sulla mia guancia e quando arrivò alla bocca,capì che era una lacrima.Il tunnel aveva lasciato spazio alla vita,ero tornata.
Abbassai lo sguardo e capì il calore che sentivo poco prima.La mia mano era intrappolata in quella di Brian che la stringeva tenendo la fronte appoggiata al materasso del mio letto.Il fastidioso Bip si faceva sentire a intervalli regolari,il battito del mio cuore stava bene,ora stava decisamente meglio.
Mi sentivo tutta indolenzita,da quanto dormivo?
Iniziai ad accarezzare il palmo della mano del mio ragazzo col pollice,finchè non lo vidi irrigidirsi e alzare di colpo la testa senza respirare.Ci guardammo negli occhi per qualche secondo,fino a che una lacrima non rigò il suo meraviglioso viso da angelo.Iniziai a piangere,felice di vederlo,felice di sapere che ero viva,che questo non era un altro incubo,ma anzi era la mia dolce realtà.
-Amore mio.-sussurrò venendomi vicino per darmi un bacio sulla fronte.Provai a parlare,ma questa volta non ci riuscì per davvero,c'era davvero qualcosa che mi impediva di farlo.-No amore calma,non puoi parlare,hai un tubo nella gola che ti aiuta a respirare,ma stai tranquilla piccola è tutto ok,stai bene,sei salva.-mi accarezzò i capelli dandomi un bacio sulla punta del naso.
Sul mio viso comparve un debole sorriso che contagiò anche lui.Ora era tutto perfetto.Brian sorrideva,la paura della sua voce era scomparsa.
-Vado a chiamare il medico.-gli strinsi ancora di più la mano,con la poca forza che avevo,non volevo che se ne andasse,l'ultima volta che era successo ero finita qui dentro,avevo paura senza di lui.-Ok chiamo Matt che è qui fuori.-recuperò il telefono dalla tasca dei jeans e componendo il numero tornò a fissarmi.Quanto mi era mancato il suo volto.-Matt sono io...
-Brian ti sei fottuto il cervello per caso?.-sentì il cantante urlare sia dal telefonino,che da fuori la porta.Brian sbuffò spanzientito roteando gli occhi,cosa che feci anche io,Matt non cambiava mai.
-No razza di un cretino senza cervello,ti volevo solo chiedere un favore,ma chiamo Zacky.
-Brian alt,mi spieghi perchè mi chiami quando ti basterebbe alzare il tuo dolce culo dalla sedia e ficcare la testa fuori dalla porta?.-io mi chiedevo invece perchè dovessero continuare quando Matt doveva solo fare due passi.
-Sei un rompi palle,e comunque Brooke si è svegliata,ma non posso uscire,MI CHIAMERESTI QUEL FOTTUTO MEDICO?.-strizzai gli occhi prima di sorridere,era sempre così con quei due.-non capisce niente.-lo sentì mormorare prima di sentire la porta spalancarsi e ritrovarmi l'impotente figura di Matt che urla ancora al telefono.Brian spense la telefonata scuotendo la testa sconsolato,mentre io tentai di ridere,con scarsi risultato.
-Brooke?.-esclamò Matt spegnendo la chiamata.
-COSA???.-sentì urlare da fuori prima di ritrovarmi Gena e Val completamente buttate sul letto,in lacrime,che mi stringevano con tutte le loro forze.Mi scappò un gemito di dolore,ma non volevo che se ne andassero,per quanto provassi dolore ovunque,volevo che rimanessero in quell'abbraccio.
-Ragazze piano le fate male.-Zacky sollevò la sua ragazza e l'amica,prima di avvicinarsi e darmi un bacio sulla fronte.-Eih bentornata dormigliona.-gli sorrisi facendogli l'occhiolino,volevo abbracciare tutti quanti,volevo parlare,perchè cazzo non potevo?
-JIMMY ATTENTO AL CARRE...-si sentì un boato assurdo provenire dal corridoio e roba mettalica cadere per terra.-al carrello ovviamente.-sbuffò il bassista andando incontro all'amico.-sei un coglione lo sai vero?
-Taci nano da giardino.-ruggì il batterista.
-Presumo sia arrivato Jimmy.-disse Brian facendosi scappare una risatina divertita.Non cambiare mai amore mio.
-Eccoci siamo arrivati.-esclamò Jimmy entrando in camera e correndo verso di me per lasciarmi un bacio sulla guancia.-sempre a dormire tu eh.-rise accarezzandomi i capelli.
-Entrata spettacolare eh Jimmy.-lo prese in giro Zacky rilassando le spalle.
-Cos'è tutto sto casino?.-chiese il dottore entrando in camera fulminando tutti con uno sguardo.-fuori tutti per favore.-strinsi la mano a Brian,stavolta capì senza troppa fatica.
-Le spiace se resto?non mi lascia andare via.-disse Brian mostrando la mia mano,mentre gli altri se ne andavano ridendo ancora per le cazzate di Jimmy.Il dottore sospirò e mi guardò sorridendo.
-No lei rimanga pure.Ok Brooke ascolta non puoi ancora parlare,ma presto ti toglieremo il tubo,ora ti farò delle domande,se è si sbatti una volta le palpebre,se è no le sbatti due volte ok?.-diedi un colpo di ciglia e lo vidi sorridere.-perfetto,ascolta ti ricordi chi sei?.-sbattei una volta le palpebre.-sai chi è il ragazzo accanto a te?.-ripetei il gesto di prima,come potevo dimenticarmi di quegli occhi che avevo sempre amato?.-se ti tocco qui.-mi appoggiò le mani fredde sul collo e iniziò a massaggiare.-fa male?.-stavolta sbattei due volte le palpebre.
Andò avanti per qualche minuto e alla fine parlò più con Brian che con me.
-Sembra essersi ripresa bene,il battito è regolare,il respiro anche,fra poco le farò togliere il tubo e potremo fare altre analisi,fino ad allora non la faccia stancare troppo e tenga lontano i suoi amici da qui.-fece uno sguardo severo prima di ridere insieme al mio ragazzo.Salutò e uscì dalla stanza lasciandoci nel nostro mondo.
Guardai il soffitto bianco ancora una volta prima di sentirlo vicino a me,col suo fiato sul collo che mi donava sollievo di tutto il dolore,che mi dava sicurezza e amore.
-Brooke.-mi voltai lentamente verso di lui cercando di muovere il meno possibile il collo.Mi sorrise dandomi un bacio sulle labbra.-Ti amo.
Strinsi la sua mano avvicinandola al mio cuore,facendogli sentire quanto il mio cuore battesse per lui,perchè grazie a lui ero arrivata alla luce,grazie a lui ero uscita da quel tunnel.
Sbattei le palpebre una volta e lo sentì ridere contro la mia guancia continuando a sentire i battiti del mio cuore.
Ti amo anche io Brian!
Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo pensai lasciando che un'altra lacrima scendesse dai miei occhi.

Ed ecco qui ragazze,spero che vi piaccia e che mi perdoniate il mostruoso ritardo.
WE LOVE YOU
LA dreamer!
  
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