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Autore: Helen24    18/09/2015    3 recensioni
Itachi è un tipo schivo, silenzioso, affascinante, circondato da ragazze, ma dedito solo allo studio e all'allenamento. Questo prima di incontrare Seiko, un'altra studentessa dell'accademia ninja. Nascerà qualcosa tra i due, ma Itachi diventerà un traditore e lascerà il villaggio. Cosa succederà quando i due, ormai adulti si incontreranno? Itachi continuerà a fingere o le svelerà il suo vero ruolo?
"Il Nukenin non resistette a quel richiamo. Portò nuovamente le labbra sulle sue e la baciò con passione. Subito la lingua chiese il permesso di entrare, permesso che non tardò ad arrivare. Di nuovo come tanti anni prima, non fu la mente a guidare le azioni, ma il corpo. Itachi portò le mani ai capelli di lei. Quanto le era mancata. Sentirla così vicino era come tornare a essere vivo. Niente lo avrebbe fermato in quel momento. Se fosse scoppiata la terza grande guerra ninja, in quel momento non sarebbe stato importante." (tratto dal capitolo 6)
Spoiler: verità su Itachi
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Capitolo 5 - Scontro

Legò i capelli, indossò la maschera da ANBU e senza perdere inutile tempo Seiko si mise in marcia. Vestita in quel modo non poteva essere riconosciuta, non si poteva nemmeno capire che fosse una donna.
Erano passati un bel po’ di anni dall’ultima volta che aveva visto Itachi. Si sorprese a pensare che probabilmente lui sarebbe stato ancora più bello prima. Del resto anche lei era cambiata, i capelli rossi erano più lunghi, più morbidi e avevano assunto un colore più vivo, il seno le si era ingrossato e i lineamenti del viso erano più fini. Gli occhi, i suoi brillanti occhi verdi erano rimasti gli stessi, solo vi era una luce diversa: erano più determinati ma nascondevano un po’ di delusione.

Sì, aveva raggiunto il suo obiettivo di diventare un forte ninja a servizio della Foglia, ma sentiva di non aver raggiunto la felicità. Sentiva che la colpa di tutto questo era Itachi. In fondo era colpa sua se non riusciva veramente a credere nel buon animo delle persone. Per questo il suo sogno aveva perso un po’ del suo valore, perché proteggere gli uomini se poi nei loro cuori c’era solo odio ed egoismo? In oltre per colpa sua non era riuscita ad amare nessun uomo. Era troppa la paura di scoprire che tutto era finto, come era stato con lui.
Sapeva che rivederlo non sarebbe stato facile. Ma si impose di svolgere la missione al massimo delle sue possibilità, senza indugiare troppo sui pensieri.

Arrivò al confine con la Nebbia. Diversi giorni si mise alla ricerca dei Nukenin senza risultato. Decise di riposarsi qualche ora, si nascose su un albero e si addormentò. A svegliarla fu una voce, una voce che conosceva bene.
“Kisame fermiamoci qui, riprenderemo il viaggio all’alba. Inizierò io il turno di guardia.”.

Era lui. Dopo tutti questi anni era lì a portata di kunai. Istintiva la mano si mosse all’arma, poi le tornarono in mente le parole dell’Hokage “non interagire con il nemico, tieniti sempre a distanza.”.
In effetti Seiko aveva avuto modo di leggere dai rapporti che Itachi non era certo un tipo sprovveduto, avrebbe sicuramente deviato il colpo. Così allentò la presa e stette ad osservare. Quanto le aveva fatto male quell’ uomo. Se ne stava lì tranquillo, completamente ignaro di chi lo stava guardando. Stava lì seduto fissando il cielo, pensando a chissà cosa. Forse a chi altro uccidere, a chi altro illudere e a chi altro portarsi a letto. Lo immaginò ridere di lei mentre scappava dalla sua finestra.
All’improvviso la rabbia prese il sopravvento su di lei, la mano si mosse rapida e il colpo andò a segno. Quel che vide fu il kunai conficcato nella schiena di quell’uomo che aveva tanto amato e tanto odiato. Il suo corpo cadde a terra. Seiko provò sentimenti contrastanti. Gioia, tristezza, soddisfazione, rancore, odio, amore, un turbine di emozioni la avvolse. Forse, dopo tutto, non voleva davvero ucciderlo.

“Chi sei? E cosa vuoi?” quel che sentì fu la pressione della lama sul suo collo e la calda, profonda voce di Itachi parlarle all’orecchio. Guardò verso il punto in cui aveva colpito, ma quel che vide fu solo un gruppo di corvi che presero il volo e se ne andarono.
Dannazione! Come aveva potuto essere così avventata! Era tutto sbagliato! Doveva seguire i consigli dell’Hokage, invece aveva dato retta all’istinto. Ormai si era accorto di lei e non l’avrebbe certo lasciata andare.
“Avanti rispondi!” le intimò lui.

Velocemente compose dei segni con le mani e il kunai si trasformò in acqua. Non perse tempo e gli tirò un deciso calcio sulla pancia. Itachi preso alla sprovvista incassò il colpo e fu scaraventato su un albero. Non che questo lo avesse minimamente scalfito.
Itachi rispose con una gigantesca palla di fuoco. Seiko si trovò costretta ad usare già una delle carte più forti che aveva, con un drago acquatico respinse l’attacco.

“Bene devo ammettere che te la sai cavare, ma non ti basterà. Vedi non ti ho ancora eliminato perché voglio sapere cosa vuoi. Non crederai che solo perché possiedi il chakra dell’acqua potrai vincere contro il mio fuoco.” Queste furono le parole atone di Itachi prima di avventarsi in un frontale contro l’ANBU.

Entrambi si colpirono con un pugno, ma la superiorità di Itachi era palese. Seiko cadde rovinosamente a terra, Itachi sembrò non accusare il colpo. Non si diede per vinta e con la forza della disperazione caricò la mano di chakra e sferrò un fortissimo pugno nel centro dello stomaco di Itachi. Ancora quei maledettissimi corvi. Non fece in tempo a girarsi che fu afferrata e stretta con forza da una mano gigantesca. Itachi aveva evocato il Susanoo.

“Non hai vie di scampo. Se non vuoi dirmi chi sei lo scoprirò da solo.”
La avvicinò a sé e allungò una mano per sfilarle la maschera. Itachi puntò i suoi occhi rossi su di lei. Non si era sbagliata. Itachi, come aveva immaginato, era diventato più bello. Incredibile dopo tutto quello che le aveva fatto, anche in punto di morte, lo trovava affascinante.
Itachi afferrò la maschera e la strappò con decisione. Lunghe ciocche rosse caddero sul suo viso.
“Se… Seiko” disse Itachi con voce rotta dalla sorpresa.
Il susanoo si dissolse e Seiko cadde a terra priva di sensi.

   
 
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