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Autore: Shimba97    18/09/2015    1 recensioni
-no camilla non mi lasciare.. io ti amo-
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Pap. due cuori uniti'
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- Gaetano?- disse la ragazza evidentemente sorpresa - che ci fai qui?-
- Beh, tua madre mi ha dato le chiavi per prenderle qualche vestito.. Tra qualche giorno esce dall'ospedale e non vuole tornare qui..-
- Beh certo, stare in una casa con un uomo che dopo 20 anni di matrimonio ti tradisce con la sua amante che rimane pure incinta è davvero pesante..- disse sarcastica la ragazza.
- Livietta, so che non è facile da digerirla, ma devi cercare di perdonare tuo padre-
- Mi ha fatto troppo male. Non posso parlarne proprio adesso- disse con un nota di dolore lei.
- Beh capisco- concluse lui - adesso devo andare da tua madre, le piacerebbe se tu venissi a trovarla-
- Ci sono andata circa un'ora fa- disse sorridendo- ah, mi ha detto che ti avrei trovato qui.. Mi ha detto che starà da te per un pò di tempo, e che mi cominci a fare un'idea di te-
- un'idea di me?- disse spiazzato lui.
- Già.. Chissa cosa voleva dire Gaetano vero?- disse la ragazze ridendo alla vista della faccia mezza scioccata e imbarazzata del vicequestore.
- Beh.. Io non so proprio.. Cioè forse.. Ma..-
- Tranquillo Gaetano, lo so che ami mia madre. E lei ama da te. Da quando ti ha conosciuto. So che ero piccola ma vedevo tutto io. Le si illuminavano gli occhi quando era con te, e con mio padre non capitava da ormai troppo tempo.. Soprattutto quando ti guardava negli occhi-
- Cioè.. cosa? Ci hai visti? Non che abbia nulla da nascondere, perchè io a tua madre l'ho sempre rispettata e..- venne interrotto da Livietta- una volta vi ho visti insieme, eravate ad un tavolo del bar e parlavate chissà di cosa.. Vi guardavate come se vi volevate saltare addosso, ma allo stesso tempo vi studiavate, a mò di sfida- disse con un sopracciglio alzato lei.
- Io non volevo saltare addosso a tua madre, cioè si, mi sarebbe piaciuto.. Oh cavolo che sto dicendo..- disse mettendosi le mani davanti la faccia.
Livietta scoppiò a ridere e continuò il dialogo- Anzi, lei ti studiava, aveva il suo solito atteggiamento: "se ti studio più a fondo posso capirti meglio:, mentre tu, beh, tu avevi la sguardo:" se vuoi studiarmi meglio credo che tu ti debba avvicinare"- disse.
Gaetano era rosso come un peperone, e non sapeva cosa dire.
- Gaetano- disse lei seria - quella volta vi siete baciati in mezzo alla strada, lei stava per essere presa in piano da un camioncino-
Gaetano era scioccato, possibile che non si era reso conto che Livietta era là?
- Livietta posso spiegarti..- cercò di giustificarsi lui.
- Non c'è nulla da spiegare. Da quel bacio pieno di passione ho capito che mia madre era cotta a puntino.. Ma non poteva e non voleva lasciare papà.. Ecco perchè è scappata..-
- Scusa Livietta. Non avrei dovuto approfittarmi di tua madre sotto schock..- disse scusandosi Gaetano.
- Eh no Gaetano, stavolta devo corregerti: non sei stato tu a baciare mia madre, bensì lei- disse- chissà da quanto lo voleva fare, e chissà da quanto tu la provocavi - disse accennando un sorriso.
- l'ho provocata molto.. Anche quando non ci siamo visti per anni e poi ci siamo rivisti a Torino ho continuato a sedurla.. Pensa, quando tu una notta dormivi dalla tua amica, tuo padre era a Londra per lavoro, e siamo rimasti da soli perchè da me era scoppiato un piccolo incendio non ha ceduto.. Cioè diciamo..-
- Che vuoi dire con "diciamo"?- disse con un sopracciglio alzato lei.
- Mi sono avvicinato, e lei non si è mossa.. Le ho sfiorato le labbra e stavolta lei non si ritraeva, anzi, aveva chiuso gli occhi.. Ma..-
- Ma!?!?- disse impaziente Livietta.
- Potty ha abbaiato e ha svegliato Tommy che dormiva nel divano accanto.. Ho dovuto portare Tommy a letto e tua madre mi ha consigliato di andare a letto.. le sue testuali parole: e dopo vai a letto, che è meglio così"..-
- Beh ma si può dire che mia madre è idiota!-
- Livietta!!!-
- E scusa va! 10 anni Gaetano che assisto ai continui litigi dei miei genitori! 1 separazione, 2 traslochi, poi ritornano insieme, e vado in giro per l'Italia come un pacco postale!- gridò irritata lei.
- Tua madre l'ha fatto per te.. Per voi- disse teso Gaetano.
- Non poteva rimettere assieme la famiglia se il marito è fedifrago e la moglie pensa ad un altro..- disse rassegnata lei.
- Livietta. Ho fatto di tutto per tenere tua madre fuori dalla mia vita. Ho cambiato città, l'ho allontanata, ma non è servito- disse con tono fermo e serio.
- Lo so.-
- Sapevo che era sposata e aveva una famiglia, l'ho saputo dal primo giorno che l'ho vista. E all'inizio la stuzzicavo, ma alla fine ho preferito staccarmi, allontanarmi da lei, per il bene di entrambi-
- E lei ha sofferto molto per questo- disse Livietta con tono accusatorio.
- Ho sofferto anche io. Molto-
- Ora però non dovete soffrire più. Hai campo libero Gaetano-
- Non riesco a capire se è ironico o serio- disse contrariato Gaetano.
Fu fulminato con lo sguardo dalla ragazza, che poi aggiunse:- sarà strano vedere mia madre con un altro uomo, ma lei sta bene con te e tu stai bene con lei, quindi-
- Quindi per te andrebbe bene?- disse lui stavolta con il sopracciglio alzato.
- Si- disse - basta che non vi vedo in atteggiamenti strani quando ci sono io- disse provocatoria.
- Sarà fatto!!- rispose con un sorriso a 36 denti.
I due si salutarono e Gaetano uscì dall'appartamento, doveva assolutamente parlare con Camilla di quanto era successo.
Arrivato in ospedale ebbe un brutto presentimento. Si avviò a passo veloce verso la camera di Camilla ed il suo presentimento era corretto: Renzo era dentro con Camilla ma lei era girata dall'altro lato come disturbata da quella presenza, mentre Renzo sicuramente stava spiegando le sue ragioni.
- Eravamo ubriachi! È stata una notte!- riuscì a sentire.
Poi vide Camilla sussurrare qualcosa, ma non riuscì a sentire, e subito dopo il suo viso si riempì di lacrime.
- Questo è troppo- disse Gaetano.
Entró nella stanza senza bussare, trovandosi addosso lo sguardo infuriato di Renzo e lo sguardo sollevato di Camilla.
- Adesso Camilla deve riposare, credo che per oggi l'hai fatta stancare abbastanza- disse tombario il vicequestore.
- Non sei nessuno per dirmi quando me ne devo andare- rispose a dentri stretti Renzo.
- Ma io si. Dopotutto sono ancora tua moglie . Esci dalla stanza e lasciaci soli- li interruppe Camilla- Per favore Renzo- concluse vedendo lo sguardo del marito spegnersi.
- Io me ne vado, ma dobbiamo parlare-
- Non oggi. Non si è ancora ripresa. Rispetta le sue scelte.- disse Gaetano.
- Come tu hai rispettato le sue eh?- rispose Renzo a mò di sfida.
- Senti chi parla- ribattè Gaetano- proprio tu non puoi parlare-
Renzo stava per ribattere ma fu di nuovo interrotto da Camilla - Adesso piantatela. Entrambi. Renzo esci-
Detto questo Renzo prese la sua valigetta e uscì.
- Scusa Camilla. Ho esagerato di nuovo..- cercò di giustificarsi Gaetano.
- Si. Hai esagerato, e non deve accadere più- disse lei- ma - continuò- hai fatto bene, quindi vieni qui- disse muovendo la mano verso il letto, facendogli posto.
Gaetano sorrise teneramente e si accomodò vicino a lei.
- A casa tua ho incontrato Livietta-
- Ah. È stata pacifica?- domandò Camilla un pò in apprensione.
- Beh, diciamo che è stata sincera-
- In che senso sincera?- domandò Camilla sgranando gli occhi.
- Mi ha detto che dovevi cedermi fin dall'inizio, almeno si risparmiava 2 traslochi e 1 separazione-
- L'ho fatta soffrire tanto- sussurrò stringendosi a Gaetano e accoccolandosi nel suo petto.

Shh non ho finito- le mise un dito sulle labbra che subito lei baciò suscitando un brivido in lui - ha detto che tu mi desideravi da tanto, e te lo si leggeva negli occhi.. Ha visto il nostro bacio Camilla, qualche anno fa.. E lei ha visto che tu mi baciasti.. Era carico di passione e desiderio- ma - aggiunse- ti sei sentita in colpa e sei scappata per lei, e per suo padre-
Camilla sgranò gli occhi, non aveva visto Livietta quel giorno, e non credeva che avesse visto tutta la scena. Aveva solo 10 anni all'epoca. Cosa poteva pensare una bambina di quella età vedendo sua madre baciare un uomo che non era suo padre?
Gaetano notò lo sguardo di lei e disse per rassicurarla - mi ha detto che non ha nessun problema a vederci insieme, ma che dobbiamo stare attenti a certi atteggiamenti che potrebbero traumatizzarla- le disse sorridendo.
- Aspet.. cosa? Ha detto questo?- domandò spiazzata.
- Ahimè si, e siccome domani si torna a casa lei non ci vedrà- disse lui con lo sguardo malizioso.
- ehi, che hai in mente?- disse lei con un sopracciglio alzato.
Lui le si avvicinò e le sussurrò all'orecchio- lo vedrai mia cara Camilla, lo vedrai- disse soffiandole nell'orecchio, scatenando in lei un brivido in tutta la spina dorsale.
Gaetano sentì lei ingoiare a vuoto, e capì che aveva raggiunto il suo obiettivo.
Passarono tutto il giorno a chiaccherare, e in certi momenti anche a flirtare, e il desiderio cresceva nei loro occhi ogni secondo di più.
Passó un giorno e finalmente Camilla potè lasciare l'ospedale con le rassicurazioni del medico di non fare sforzi e rimanere a riposo.
Quando finalmente raggiunsero l'appartamento di lui Camilla si bloccò.
- Qualcosa non va?- domandò Gaetano.
- No.. no.. sto bene- cercò di rassicurarlo ma non riuscendoci.
- Beh, dato che non vuoi entrare..- disse Gaetano, posando a terra i borsoni, caricandosi Camilla sulle spalle - ti faccio entrare io cara mia-
- noo lasciami!!- disse ridendo Camilla sbattendogli  leggeri pugni sulle spalle.
Quando furono dentro Gaetano la guardò con aria giocosa, come se l'azione di prima l'avesse fatta per dispetto un bambino.
Andò a prendere i borsoni e li portò dentro, dopodichè chiuse la porta.
Gaetano si appoggiò alla porta di ingresso, con Camilla di fronte a lui.
- Non mi scappi più professoressa- disse con voce roca che lei udì bene - io sono follemente innamorato di te- conclise scandendo bene le parole.
Gaetano cominciò ad avanzare verso di lei, mentre Camilla cominciò ad indietreggiare.
Lui continuò la sua avanzata, e Camilla indietreggiava, finchè lei non tocco un muro.
- Sei in trappola Camilla- disse lui avvicinandosi pericolosamente a lei.
Si fermò proprio davanti a lei, mettendo le mani sopra la sua testa, così da bloccarle eventuali vie di fughe.
- In quell'armadio ti sarei saltato addosso- sussurò nel suo orecchio.
Sentì Camilla trattenere il respiro e continuò la sua tortura.
- Quando mi hai levato il bavaglio mi hai sfiorato, ed in quel momento non ti avrei levato solo il bavaglio-
- Gaetano.. Per favore..- disse con aria supplichevole Camilla, che sentiva che tutta la loro tensione sessuale si stava accumulando in loro.
- Non posso smettere professoressa. Devo spiegarti. Quando mi hai levato il bavaglio poi io ho fatto lo stesso con te.. E quando sei stata liberata il tuo respiro era nel mio collo.. Mi hai fatto impazzire- disse con voce roca Gaetano, continuandole a parlarle all'orecchio.
A quel punto Gaeteno si mosse veloce, bloccando Camilla tra il muro e il suo corpo, cingendole i fianchi in una morsa salda.
A Camilla scappò un gridolino di sorpresa, cosa che compiacque a Gaetano.
- Gaetano.. Stai cercando di farmi impazzire?- disse la prof con occhi carichi di desiderio.
- Certamente prof, lo voglio follemente- disse Gaetano infilando una mano sotto la maglietta, accarezzandole la schiena.
A Camilla uscì un gemito che non riuscì a trattenere e subito dopo Gaetano perse la testa: la baciò con foga e passione infilando entrambi le mani sotto la sua maglietta.
Camilla non se lo lasciò ripetere due volte, slacciò la cravatta e la buttò nel pavimento passando alla camicia che immediatamente levò. Aveva davanti lo spettacolo più bello: Gaetano a petto nudo che la baciava con passione.
Gli passò le mani nel petto come a voler constatare che quei muscoli sono veri, non sono solo sogni.
Gaetano nel bacio sorrise.
Dopo averle levato la maglietta passò alla cintura dei pantaloni.
Vederla in intimo era estremamente eccitante.
Entrambi si tolsero i rispettivi pantaloni, rimanendo solo in intimo.
Gaetano la sollevò, facendole portare le gambe incrociate intorno a lui, per poi partire in direzione della camera da letto continuando a baciarla.

L'appoggiò sul letto e cominciò a baciarla appoggiandosi sui gomiti, scese sul collo lasciando una scia di baci infuocati.
Camilla lo strinse a sè, cingendogli le spalle ma poco dopo cominciò a scendere: prima le spalle, poi la schiena e dopo il fondo schiena, stringendo l'unico indumento ancora addosso al suo uomo.
- Camilla..- sussurrò con voce roca Gaetano - così mi farai impazzire-
Camilla non ascoltò, continuando quello che aveva interrotto. Mollò la presa sui suoi boxer ma subito dopo infilò la mano dentro i boxer, disegnando dei piccolo cerchi concentrici nel suo gluteo.
A gaetano uscì un gemito grutturale, non poteva aspettare più.
Bloccò le mani di Camilla sopra la sua testa, sfilò il reggiseno e cominciò a darle piacere.
A quel punto non ci fu più tempo per pensare: Gaetano le sfilò gli slip e Camilla fece lo stesso: fece scendere i boxer lungo le sue gambe muscolose molto lentamente godendosi lo spettacolo del vicequestore nudo davanti a lei.
Subito dopo diventarono una cosa sola, una sensazione mai provata da entrambi.
Sapeva di amore, amore vero.
Camilla non aveva mai provato questo con Renzo anche quando erano una coppia felicemente sposata, anche quando avevano concepito Livietta.

 

Salve gente! Ecco il secondo capitolo! Dovevo pubblicarlo lunedì ma per impegni ho dovuto anticiparlo..Spero che vi piaccia!! :)Se volete lasciate un commento :) le critiche sono sempre bene accette per migliorare :) Ciao! :D

 

   
 
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