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Autore: H4ri3l_    20/09/2015    0 recensioni
Hyoyeon e Hyungsuk, dopo essere stati in vacanza, si trovano sulla via del ritorno.
La vacanza durata due mesi li aveva fatti divertire, rilassare e unire profondamente.
Ma tutto questo sta per essere sconvolto da un evento inaspettato.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Hyoyeon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Dr. Mopp
Capitolo 2


 
   «…i militari sfidano le bassissime temperature e la neve di petto. Nuovo anno al gelo: settimana sottozero, blocchi e ritardi in aeroporto, incidenti su strade ghiacciate.»
La televisione era stata accesa, a basso volume, alla fine dei titoli.
   «Buongiorno e benvenuti alla prima edizione del mattino!» disse la signorina in abito bianco con i capelli neri che le ricadevano sulle spalle.
   «Prima di iniziare con le notizie importanti, questi sono i giorni in cui le forze speciali si addestrano all'aperto con 20 gradi sotto zero! Il servizio di Kim Gi.» concluse la bella conduttrice del telegiornale offrendo un sorriso alle telecamere.
Prima che venisse inquadrata l’inviata, veniva mostrata la contea di Pyeongchang innevata.
   «Cosa c’è di meglio che guardare degli uomini a torso nudo?» disse una voce femminile fuori campo.
   «Sei in onda!» disse di rimando una seconda voce.
Quando finalmente le telecamere inquadrarono una ragazza tutta infagottata questa iniziò a parlare.
   «Come ogni anno le forze speciali della Corea del Sud svolgono delle rituali esercitazioni militari nella neve con l’obiettivo di testare la capacità dei soldati nell’adattarsi a condizioni estreme come il gelo e la neve.» In sottofondo si udivano i cori e le grida dei soldati intenti a marciare.
   «Di certo nessuno oltre che loro sa com’è realmente l’esercitazione. Ma non sembra che facciano molto altro oltre a una corsetta e improvvisare battaglie a palle di neve. Tuttavia sembra divertente! A voi la linea.» concluse l’infreddolita Kim Gi.
   «È soprattutto divertente per chi osserva. Guarda che bei ragazzi! Tutti sudati…» si udì nuovamente la voce femminile mentre veniva data la linea allo studio.
   «Situazione ancora caotica negli aereoporti…» riprese parola la conduttrice sopprimendo una risata ai commenti della giornalista che, con grande probabilità, erano stati ascoltati da tutta la Corea del Sud «Ce ne parla Im Sook…»
Accomodato in una poltroncina, con una gamba che faceva su e giù dall’ansia, Hyungsuk alzò gli occhi al cielo sbuffando. Si trovava nella stanza di una clinica privata in compagnia di una televisione, qualche graffio e la sua ragazza distesa in un letto. L’attesa era insostenibile. Guardare Hyoyeon con la testa bendata e con tanti tubicini collegati al suo corpo lo riempivano di angoscia.
Quella notte, dopo essere arrivati con l’ambulanza, l’avevano portata in sala operatoria e in quattro e quattr’otto l’avevano incorniciata di tubi e tubetti che mantenevano le sue funzioni vitali stabili.
   “Mi sarei dovuto fermare” pensò Hyungsuk “per fortuna il responsabile non è scappato.”
   «…Un evento molto grave ha colpito questa notte un membro delle Girls’ Generation» continuò l’ormai dimenticato telegiornale. Hyungsuk abbandonò i suoi pensieri e si dedico all’ascolto della conduttrice.
   «Kim Hyoyeon, ballerina e cantante dell’ormai famosissimo gruppo, è stata coinvolta in un terribile incidente. Alla guida dell’auto il ballerino e suo partner Kim Hyungsuk, partecipante del celebre programma dancing with the stars.» la ragazza fece una pausa per dare uno sguardo ai fogli sul bancone.
   “Non si ricorda la nostra vita?” disse Hyungsuk acidamente tra se.
   «Secondo la ricostruzione degli agenti, l’Audi guidata da Kim Hyungsuk ha utilizzato quasi come una rampa la pila di neve ai lati della carreggiata: l’auto, essendosi alzata su due ruote laterali, si è ribaltata all’interno della strada.» la conduttrice si fermò come a immaginare la scena.
   «Tuttavia, ciò è stato causato da una seconda auto che ha invaso la corsia dove viaggiavano i due. Infatti, come ci riferisce la dinamica dell’incidente, l’Alfa Romeo Mito ha lasciato una lunga frenata nel lato opposto e si suppone che il conducente abbia avuto un colpo di sonno.»
   “Ci mancherebbe che fosse stato fatto apposta!” commentò Hyungsuk che odiava i racconti del telegiornale.
   «Mentre l’Audi rotolava, la ragazza è schizzata fuori dall’auto ed è ora in terapia intensiva. I due ragazzi sono rimasti illesi-»
Alle ultime parole Hyungsuk spense la televisione e si lasciò ricadere la testa fra le mani.
   «Signor Kim» annunciò il giovane dottore. Aveva i capelli brizzolati e indossava un camice in cui era cucito il proprio nome: Dr. Kay Mopp.
   «Sì?» rispose Hyungsuk con un filo di voce rialzando il viso per osservare il medico.
Il primario fece un cenno di seguirlo e così fece. Preceduto dal dottor Mopp con il camice svolazzante, Hyungsuk gettò uno sguardo alla sue spalle e vide un’infermiera entrare nella stanza di Hyoyeon.
   «Non si preoccupi, è in buone mani» lo tranquillizzò il dottore con uno strano accento.
Attraversarono alcuni corridoi e finalmente il dottore occhialuto lo invitò ad entrare in una stanza.
   «Si accomodi.»
L’ufficio del primario sembrava una sede distaccata della clinica. Un lucidissimo parquet sostituiva il classico pavimento di marmo. Una ricca libreria occupava per intero un muro della stanza. Hyungsuk si sedette su una delle due sedie di pelle davanti alla scrivania e attese.
In un angolo della stanza vi era un modello anatomico che sembrava fissarlo con il suo occhio spalancato inserito nell’orbita oculare. Hyungsuk distolse lo sguardo per concentrarlo su un secondo modellino appoggiato sulla scrivania. Stavolta era un piccolo teschio. Incuriosito aprì il cranio e scoprì al suo interno un piccolo cervello rosa-grigio con la superficie irregolare di una noce. Iniziò a picchettarlo con l’indice, divertito. Aveva la consistenza del tofu e…
   «Non lo è» disse il dottore (che fino a quel momento stava leggendo dei fogli con estrema attenzione) interrompendo il divertimento del ragazzo.
   «Come scusi?» domandò sorpreso Hyungsuk con l’indice per aria.
   «È finto» rispose afferrando il nuovo giocattolo di Hyungsuk. Lo strizzò, lo rimise al suo posto e lo ricoprì con la parte di osso. «È molto divertente» dedusse.
   «Sì, molto» convenne Hyungsuk.
   «Comunque» disse tornando serio «siamo qui per altro» e si sfilò gli occhiali senza montatura.
Hyungsuk si risistemò sulla sedia a sbalzo pronto ad ascoltare le notizie.
   «Ogni anno, circa 13 persone su 10.000 riportano un trauma cranico lieve. Mentre 3 persone su 10.000 riportano traumi cranici gravi, e quasi la metà di questi provocano il decesso del paziente.»
Hyungsuk deglutì spaventato. “No. Non è possibile!” pensò tra se.
   «Sappiamo che Hyoyeon ha subito un grave trauma cranico e per successivi accertamenti dovremo aspettare il suo risveglio» concluse il dottore.
   «E…» Hyungsuk aprì la bocca per porre una domanda al dottor Mopp, ma venne risposto senza avere il tempo di pronunciarla.
   «Alcune persone si svegliano nel giro di pochi secondi mentre altre…» Kay si schiarì la voce «impiegano ore, o addirittura giorni.»
Hyungsuk trasalì.
   «Al risveglio spesso ci si sente intontiti e confusi, oppure irrequieti e agitati. Può succedere…»
La porta si spalancò.
   «Dottore abbiamo un’emergenza con la nuova arrivata!»
  
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