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Autore: EDVIGE86    11/02/2009    1 recensioni
Kagome è tornata a casa sua per qualche giorno e ignora tutto ciò che stà accadendo a Inuyasha e compagni. Proprio durante questa visita, suo nonno le darà in custodia un oggetto molto speciale che la condurrà a spasso nel tempo. Ma dove?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Questa piccola fic la dedico al mio adorato nipotazzo che mi ha scongiurato di scrivere qualche cosa sul suo manga e anime pre

 

Questa piccola fic la dedico al mio adorato nipotazzo che mi ha scongiurato di scrivere qualche cosa sul suo manga e anime preferito, Inuyasha.

Non mi è mai capitato si scrivere su questo manga ma per lui ce la metterò tutta.

 

 

Dopo molto tempo  finalmente quella mattina Kagome  si svegliò nel suo amato letto.

I raggi del sole la destarono dal suo sonno e la prima cosa che fece non appena ebbe aperto gli occhi fu sorridere.

Era tanto tempo che mancava da casa, dal giorno del festival culturale , in cui la sua povera scuola aveva rischiato di essere messa in subbuglio dai demoni.

Da allora non avevano fatto altro che cercare l’ultimo frammento della sfera.

Aprì la finestra respirando a pieni polmoni l’aria e i profumi dell’estate.

Pensò.

“Kagome?!!”. La voce di sua madre, proveniente dal piano di sotto, la riscosse dai suoi pensieri.

“Si mamma?!” Urlò a sua volta per farsi sentire.

“La colazione è pronta! Vieni giù dai!”

“Arrivo!!”

Veloce si sfilò il pigiama e corse in bagno per lavarsi.

. Si ritrovò a pensare mentre si fissava allo specchio.

< Perché il destino ha voluto che fossi proprio io la reincarnazione di Kikyo e che anche io a mia volta mi innamorassi di lui? > Continuava a chiedersi sciacquandosi il viso.

< Che sia tutto un disegno divino?….Che il fatto che anche io lo ami voglia dire che Kikyo e Inuyasha sono destinati ad amarsi per sempre ? >.

Chiuse il rubinetto, si asciugò il volto e tornò nella sua stanza per vestirsi.

< Se fosse così, allora io sarei solo lo strumento del fato…..il nesso che lega Kikyo a lui anche attraverso i secoli >

Afferrò la sua divisa e inizio a infilarsela.

 < Non può essere così, vero?…..Sto solo dicendo sciocchezze! >

Si lasciò scivolare a terra, in ginocchio,  mentre due lacrime le rigavano il volto.

< Non posso farci niente….è più forte di me…..io lo amo….ma tanto so già che il suo cuore non potrà mai amarmi come ha amato lei. >

“Kagome??!!!!! La mamma dice di scendere se no si raffredda tutto!!” Urlò Sota dalle scale.

Kagome si asciugò il viso con la manica della divisa e si sforzò di sorridere. “Arrivo!!”.

< E pensare che il più grande desiderio di Kikyo era quello di portare Inuyasha con lei nel regno dei morti così da poter stare insieme per sempre….ma come si fa a pensare a una cosa simile?

L’unico modo era che Inuyasha morisse….al solo pensiero mi sento male…e lei invece…..Basta! Non devo più pensarci. >.

 

“Finalmente Kagome…” Disse sua madre quando la ragazza raggiunse tutti attorno alla tavola.

“Scusa mamma…..buon giorno Sota, Buon giorno nonno” Li saluto con un sorriso.

“Ciao sorellina”

“Buon giorno cara……arrivi giusto in tempo per vedere una cosa straordinaria” Disse entusiasta suo nonno e Kagome gli riconobbe la sua classica espressione da “Ho trovato un nuovo manufatto antico della nostra famiglia!” e già si aspettò una lunga e fantasiosa storia.

Suo nonno infatti, dopo aver trafficato per qualche secondo con la sua tasca destra, ne estrasse una piccola clessidra appesa a una catenina.

All’interno di essa vi era una strana sabbia di colore rosso.

“Che cos’è nonno?” Chiese Sota.

“Questa mio caro ragazzo, si tratta di un antico cimelio della nostra famiglia. È una clessidra magica”

“Magica?” Chiese ancora il bimbo.

“ Si racconta avesse il potere di trasportare il suo portatore a spasso nel tempo. Passato e futuro non avevano segreti per chi possedeva questo oggetto…..ma doveva essere usato con giudizio perché a volte scoprire cosa ci riserva il destino può essere pericoloso”

“ A me non piacerebbe affatto sapere cosa mi dovrà accadere in futuro” Disse Kagome.

“Non avrebbe più senso vivere la giornata…..non avresti più sorprese….”

“Si ma si potrebbero evitare tante cose brutte….potrei sapere prima del tempo le domande dei compiti e prendere bei voti…. e potrei rivivere tante cose belle…. e potrei…..”

“Sota non crederai a queste storie?” Chiese Kagome sorpresa; di solito ne lei ne suo fratello prendevano per vere le storie del nonno.

“Bè questa volta vale la pena avere un po’ di fede…..sarebbe proprio bello!!!”

“Nonno me la regali?” Chiese poi rivolto al vecchietto.

“Sota caro, è un oggetto molto potente e non so se sei abbastanza grande per tenerlo con te.”

“Ti prometto che lo tratterò bene nonno…”

“Non hai paura di finire catapultato in qualche epoca terribile  piena di mostri?” Chiese Kagome con un sorrisetto diabolico.

“E-epoche terribili?”

“Certo…con tanti mostri cattivi e sanguinari….”

“Kagome ha ragione Sota, non si può scherzare con la magia”

“Adesso basta!” Fu la mamma di Kagome a interrompere quella conversazione.

“Nonno ti prego fa sparire quella cosa…non mi piace che Sota si faccia influenzare da questa storia”

“Forse hai ragione…allora in questo caso….Kagome?”

“Ehm si nonno?” “La custodiresti per me?…..mi faresti questo favore? Di te mi fido…so che sei una ragazza molto responsabile”

Kagome non se la sentì di dire di no a suo nonno….dopo tutto si trattava solo di un ciondolo a forma di clessidra, che sarebbe stato mai?.

Così accettò l’incarico.

 

Nel frattempo nell’epoca Sengoku, Inuyasha, Miroku, Sango, Shippo e Kyrara erano ospiti della vecchia Kaede,  dopo aver avuto una brutta avventura con un nuovo demone di Naraku.

Il mostro aveva attaccato il gruppo proprio nei pressi del pozzo e purtroppo lo scontro si era rivelato più duro del previsto.

Per salvare Shippo da un attacco di quell’essere, Inuyasha aveva riportato una brutta ferita alla spalla destra e ora la vecchia Kaede si stava occupando della sua guarigione.

“Ti fa molto male Inuyasha?” Chiese Sango mentre l’anziana donna gli spalmava un unguento per fermate il sangue.

“Figurati…è solo un graffio” Sbuffò il mezzodemone contrariato.

“Domani sarò già in grado di usare Tessaiga anche solo con il braccio destro”.

 “Tu domani non farai niente del genere incosciente!!” Gli urlò Kaede.

“Questa ferita è piuttosto profonda Inuyasha! Quindi te ne starai buono tranquillo senza storie!!”.

Disse spiaccicandogli l’unguento sulla ferita con una “pacca” piuttosto forte.

“AHHHHHH!!! Ma sei impazzita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” Urlò Inuyasha.

“Vedi che ti fa male?”

“Grazie, ci hai spiaccicato sopra la tua manaccia!!”

“Inuyasha…..comportati bene” Lo ammonì Miroku.

“Kaede ha ragione…..devi stare a riposo….tanto non c’è nemmeno Kagome ora, quindi non abbiamo motivi per muoverci.” Continuò il monaco.

“Mi dispiace tanto Inuyasha…..” Disse Shippo mortificato.

“Mhm?”

“Se quel demone ti ha ferito è stato solo per colpa mia…..mi dispiace tanto….e ora non c’è nemmeno Kagome a prendersi cura di te”.

“La volete finire!!!” Urlò Inuyasha rosso come un peperone. “Che cosa centra Kagome ora??Io so badare a me stesso e inoltre non sono un debole essere umano e domani sarò già a posto!!….E comunque Shippo….non ti devi preoccupare….lo rifarei”

Il piccolo cucciolo di volpe si mise a piangere come una fontana e saltò addosso al demone stringendosi alla sua vita.

“OHHHH!!!Inuyasha….allora mi vuoi bene!!” Urlava commosso mentre Inuyasha cercava di toglierselo di dosso.

“Ma che diavolo fai???!!!!!!Togliti subito!!!!!!!!!!!!”

“Inuyasha…grazie!!!”

“Shippo se non ti scolli subito ti ammazzo capito?!!!!!”

Il volpino smise di piangere, alzò la testa verso Inuyasha e lo guardò con sguardo birichino.

“Però se fosse stata Kagome ad abbracciarti così non l’avresti mandata via vero?” Rise.

“Shippooooo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Un secondo dopo Shippo si trovò schiantato alla parete da un potente schiaffone del mezzodemone.

 

Il giorno dopo Kagome decise di tornare dai suoi amici e così preso lo zaino,pieno di cibo e medicinali, si recò al pozzo.

“Miraccomando Kagome torna presto”

“Certo mamma….prima che potrò”

“La prossima volta mi porti anche il fratellone?!!!!” Chiese Sota.

“Vedrò di fare il possibile”

“ Custodisci bene la mia clessidra”

“Certo,certo nonno……”.

Finalmente, dopo aver salutato bene tutti, la ragazza riuscì a partire.

 

Non appena fu giunta nell’epoca Sengoku, Kagome  si diresse di corsa nel luogo nel quale Miroku e gli altri le avevano assicurato di sostare in attesa del suo ritorno.

Arrivata a destinazione però non trovò nessuno di loro.

“Che strano” disse. “Eppure sono sicura che Miroku abbia parlato del fiume…..”

Iniziò a guardarsi attorno in cerca di qualche traccia dei suoi compagni di viaggio.

“Che sia successo qualche cosa?…..Non mi avrebbero mai lasciata sola senza un motivo valido….”

Un istante dopo vide spenzolare dal ramo di un albero un pezzo di stoffa bianca nel quale pareva esserci scritto qualche cosa.

Non appena lo prese fra le mani infatti, vi scoprì un messaggio di Miroku. “Siamo al villaggio di Kaede”.

Senza farsi altre domande la ragazza corse nel luogo indicatole.

 

Giunta nei pressi della casa della vecchia sacerdotessa, Kagome vide Sango intenta a parlare con Miroku e Shippo .

“Ehi ragazzi?!!”

“Ma è Kagome” Disse Sango.

“Kagome!!!!” Shippo corse verso di lei saltandole in braccio.

“Meno male che sei tornata…..Inuyasha ha bisogno di te”

“Eh?….come mai? Cosa è successo?”

Anche Miroku e Sango si avvicinarono alla ragazza.

“Stà tranquilla ora è tutto a posto” Le disse Miroku notando la sua aria spaventata.

“Siamo stati attaccati da un demone di Naraku…e Inuyasha ha riportato una brutta ferita alla spalla…ma ora è tutto sotto controllo”

“Hai detto una brutta ferita?” Kagome alla notizia era sbiancata.

“Si ma stà bene ora” Intervenne Sango.

“È stata tutta colpa mia…il demone voleva colpire me….”

“Sono certa che non è colpa tua Shippo”Gli sorrise Kagome

“Infatti…..Inuyasha l’avrebbe fatto per tutti noi…”Aggiunse Sango premurosa.

“Ora come stà?….Vado da lui”

“Aspetta….” La fermò Miroku. “Devo prima togliere la bariera alla casa”

“La….bariera?” chiese la ragazza stranita.

“Si….é l’unica cosa che impedisce a Inuyasha di scappare fuori….”Rispose Sango. “Non ne vuole sapere di riposare….è paggio di un bambino”

“Ehhh….sappiamo com’è fatto” disse Kagome

Un istante dopo Miroku dissolse la bariera e Kagome, messo  a terra Shippo, corse dentro la casa di Kaede.

 

“Kagome?”

 “Oh Kaede…sono appena arrivata. Dov’è Inuyasha?”

“Stà dormendo…..dopo una abbondante dose di erbe soporifere….” Aggiunse stancamente la donna.

“Come sta ora?”

“Meglio….la ferita era seria ma non mortale….l’ho medicata e ora ve tutto bene.”

“Vado a vederlo”

Detto ciò Kagome si diresse nell’altra stanza dove vi trovò un Inuyasha addormentato e tranquillo.

Si mise in ginocchio accanto a lui guardandolo dormire.

Gli scostò una ciocca di capelli dal viso e si accorse che la fronte era piuttosto calda.

“Santo cielo ha la febbre!” Disse poggiandovi poi una mano sopra.

“Meglio che gli rinfreschi il viso.”

Corse a bagnare un panno nell’acqua fresca e lo passo delicatamente sulla fronte del mezzodemone.

Un istante dopo si senti bloccare il polso dalla mano di Inuyasha.

“Kagome?” “Oddio scusa….non  volevo svegliarti” disse rossa in viso.

“Scusa tu” disse lasciandole andare il braccio. “L’abitudine….sai…contro i nemici”

“Si, hai ragione…”

Calò un istante di silenzio fra i due.

“Allora….come stai ora?” “Figurati….è solo un graffio.” Disse Inuyasha mettendosi seduto.

“No!Non ti muovere Inuyasha”.

“È  solo uno stupido graffio…..non capisco perché mai dovrei stare steso come un moribondo!”

“Hai la febbre testone!! Devi stare a riposo!!”

“Non ho affatto bisogno di stare a riposo!! Io non sono un debole  essere umano come voi!Quando lo capirai?!”

“Qui non si tratta di essere forti o deboli ma solo di avere buon senso!!”

“E chi è che non avrebbe buon senso?”

“Tu caro mio! Tu!”

“E finiscila di urlare!”

“Sei tu che hai iniziato!”

“No,non è vero!!”

“Si che lo è!!!”

“No!!”

“Si!!”

“NO!!!”…..

“A cuccia!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Inuyasha finì schiantato a terra un istante dopo.

“Ma dico sei pazza?…..Prima non vuoi nemmeno che mi sieda e poi mi sbatti a terra?”

“Oh…scusa,scusa…..”Disse imbarazzata.

“Ma tu guarda…”

“Mi dispiace….Ti sei fatto male?”

“Secondo te?”

“Scusa….però un po’ te la sei cercata”

“Emh scusate….” Miroku fece titubante il suo ingresso.

“Inuyasha, Kagome dovreste venire fuori un attimo…..si tratta di Naraku”

“Naraku?” Inuyasha scattò su così in fretta che una fitta alla spalla lo fece gemere fra i denti per il dolore.

“Inuyahsa?…”

“A posto….tranquilla…piuttosto passami Tessaiga”

“Che cosa pensi di fare scusa?”

“Uscire un attimo…voglio capire di cosa parlava Miroku”

Kagome fece come Inuyasha gli aveva detto e il mezzodemone usò la spada per aiutarsi ad alzarsi,dato che sentiva la testa girargli.

Fuori trovarono Miroku e gli altri che stavano soccorrendo un uomo provenite da un altro villaggio.

Sembrava piuttosto provato, era ferito e parlava a stento.

“Che succede Miroku?”Chiese Inuyasha.

“Proviene da uno dei villaggi qui vicino….pare che la notte scorsa un demone molto potente li abbia attaccati”

“Un altro demone di Naraku?” Chiese Kagome.

  “Forse Naraku stesso….”

“Come fai a dirlo?!” Inuyasha pareva molto agitato.

“Lui è l’unico sopravvissuto e l’ha visto bene….la descrizione coincide”

“E per quale motivo Naraku si sarebbe diretto proprio li?”Chiese dubbiosa Sango.

“Chi se ne importa!!” Inuyasha con un balzo fu dentro l’abitazione di Kaede,  per recuperare la sua kosode, e un istante dopo fu di nuovo fuori.

“Non mi importa nulla del motivo che ha spinto quel bastardo ad avventurarsi in quel villaggio, l’unica cosa che mi importa è di farlo fuori!!”

“Non essere precipitosi Inuyasha….che cosa pensi di fare ora?” Gli domando Kagome molto preoccupata per le sue condizioni fisiche.

“Che domande mi fai?…Voglio trovarlo e ammazzarlo come un animale!”

“Non puoi ora!!Non sei certo nelle condizioni per affrontare Naraku!”

“Non dire stupidaggini Kagome….mi sento benissimo e non  posso lasciarlo andare così”

“Se lo affrontassi adesso potrebbe ucciderti non lo capisci?….Possibile che tu sia tanto incosciente?!!”

“Non ho nessuna intenzione di fare una brutta fine….e poi…bella fiducia che hai in me!”

“Io ho fiducia in te!! Non voglio che tu ti faccia ammazzare!!”

“Mi credi veramente così debole e incapace??”

La situazione stava degenerando sotto gli occhi di tutti i presenti che non sapevano cosa dire.

“Inuyasha sei solo uno stupido!!” Urlò la ragazza con le lacrime che le pungevano gli occhi.

“Che cosa hai detto?!!”

“Che sei solo uno stupido!!!Come sempre non hai la minia fiducia negli altri….vuoi sempre fare a modo tuo senza ascoltare nessuno e questo non è giusto!”

“Naraku è affar mio Kagome….sono io che lo devo sconfiggere!”

“Certo perché per te è una questione personale!!…Ma qui non stiamo parlando di Kikyo!!”

Al pronunciare di quel nome Inuyasha rimase zitto mentre le lacrime avevano iniziato a bagnare il viso di Kagome.

“Non è solo la tua battaglia….ci siamo di mezzo anche noi…..ma tu non ci ascolti mai…fai sempre come ti pare e metti spesso e volentieri a rischio la tua vita!!”

Inuyasha era fermo e immobile, colpito più di quanto pensava dalle lacrime della ragazza.

“Io non voglio che ti accada qualche cosa di male….non lo capisci che non lo sopporterei!!!…..”

Urlando queste ultime parole, Kagome iniziò a correre verso la foresta  lasciandosi alle spalle Inuyasha e tutti gli altri.

“Ferma Kagome, dove vai?!!” Inuyasha le corse immediatamente dietro.

< Mi dispiace Kagome ……perdomani…..”

Kagome continuò a correre, disperata, con le lacrime che scendevano a fiumi dai suoi occhi.

< Stupido…..Inuyasha….sei uno stupido….perché non riesci a capire quanto sei importante per me!>

Immersa nei suoi dolorosi pensieri non vide una possente radice che sbucava fuori dal terreno.

“Kagome!”

“Lasciami in pace!” Urtò la radice con il piede e perse l’equilibrio.

………Tutto si fece silenzioso……la catenina che portava al collo si staccò da lei facendo finire a terra la clessidra, che si ruppe sparpagliando nell’aria la polvere rossa.

L’ultima cosa che Kagome vide, fu il terreno pericolosamente vicino al suo viso.

 

 

Atreju!!!Atreju, dove sei?……rispondi….”

“Si è nascosto…..ora non lo troviamo più?…..” Chiese la bambina all’anziana donna.

 “No,non temere….la tua cara vecchia zia lo troverà”. Le rispose la donna strigendole affettuosamente la manina.

 

 

Kagome aprì faticosamente gli occhi, leggermente irritati a causa del terriccio.

“Ahi….che male…” Si lamentò massaggiandosi la testa. “Accidenti Inuyasha, potevi anche prendermi!! Non sei tu quello super…eh?”. Non terminò la frase perché quando si voltò non vide nessuno.

“Ma che strano….che fine a fatto?” Si chiese alzandosi da terra.

“Non posso credere che mi abbia lasciata svenuta a terra per correre da Naraku….” Disse sospirando.

“Meglio torni in dietro…..”

Quando fece il primo passo però avverti una fitta alla caviglia destra che la costrinse ancora giù.

“Ahia che male….forse si è slogata”. Disse tastandola.

“Meno male….di rotto non penso ci sia nulla……ma ora come faccio?….dovrò aspettare che il dolore diventi meno acuto”.Si arrese Kagome appoggiandosi al tronco dell’albero.

 

 

“Zia…guarda che bei fiori!! Vado a prenderne un po’ per la mamma!!”

“No, aspetta Mari!! Non andare da sola!!”. La bambina, troppo eccitata per la sua scoperta, non ascoltò affatto la donna e corse verso il prato fiorito.

“Oddio….quella bambina è troppo veloce per me…..e devo ancora trovare Atreju.”

La povera zia, andando alla velocità che gli consentiva la sua età, cercò di raggiungere la piccola ormai lontana.

 

“E se il dolore non passa come faccio a tornare?…Uffa….ma perché Inuyasha è sparito?”

Kagome  iniziava a essere veramente preoccupata; era quasi il tramonto e con tutti i demoni in giro era rischioso per lei dormire all’aperto.

In più non aveva con lei nemmeno le sue frecce mistiche.

“Non ho altra scelta…..”. Appoggiandosi all’albero, Sagome si mise in piedi e provò a fare qualche passo. “Bene….certo fa male…ma devo farcela…”

Fece altri tre passi con estrema fatica. “Ahi….povera me che male…”

“Ti sei fatta male?”Una piccola voce gentile attirò la sua attenzione e Kagome vide poco distante da lei una bella bimba, che dimostrava si e no quattro anni, con lungi capelli neri con due  nastrini rosa in testa e gli occhi color dell’ambra.

Kagome non si seppe spiegare il perché ma avvertì una piacevole fitta al cuore quando incrociò lo sguardo di quella piccola creatura.

“Si…” Le rispose. “Sono caduta e mi sono storta la caviglia”.

La bambina le si avvicinò.

“Tu non sei cattiva vero?” “Io cattiva?….No piccola…non sono cattiva” “Il mio papà dice che devo stare attenta ai demoni cattivi….”

Kagome le sorrise “Il tuo papà ha ragione ma io non sono cattiva….” Disse facendole una carezza sulla testa e solo allora notò una cosa che la fece rimanere senza parole.

Dietro ai due fiocchi, che la bambina portava in testa, spuntavano due piccole orecchie da cane.

“Ti piacciono?” Le chiese ingenuamente.

Kagome non seppe che rispondere in quel momento, era troppo stupita.

<Che esistano altri mezzidemoni come Inuyasha?…Altri demoni cane?>

La domanda che Kagome si pose non trovò mai una risposta, infatti proprio in quel momento l’anziana donna aveva raggiunto la bambina e ora se ne stava davanti alle due con un arco teso.

“Allontanati subito da lei demone!!” Urlò a Kagome

“Eh???….”

Per kagome la vista di quella donna non fu che l’ennesima sorpresa che la lasciò senza fiato.

“Kaede?….Vecchia Kaede ma non mi riconosci?….Sono io…”

“Non mi incanti…..ci hanno già provato con questo trucco….dovreste tenervi aggiornati fra voi demone!!”

“Demone?….Ma Kaede….io non sono un demone…sono Kago..”

“Non ti azzardare a dirlo maledetto!!”

“Mari…allontanati subito da li!!”

La piccola questa volta obbedì alla zia e corse verso di lei.

“ E tu demone….preparati a morire!!” Disse mentre si apprestava a scoccare la freccia.

“No, Kaede ferma!!”.

La donna non ascoltò e tirò.

Kagome fu svelta a gettarsi a terra.

“Ti supplico no….ma perché non mi riconosci?”

“Smettila!!! Se pensavi di portare via la bambina così hai fatto male i tuoi conti!!”

Preparò un’altra freccia.

Kagome si alzò da terra e faticosamente cercò di fuggire nella foresta.

Vedendola allontanarsi la donna mise giù l’arco.

“Zia….perché hai fatto così?….Quella ragazza somigliava alla mamma”

“Si lo so cara…ma non era lei….ci somigliava solo.”

Le prese nuovamente la mano.

“Vieni…ora torniamo a casa….”

 

Kagome corse fino a quasi non avere più fiato; la caviglia le doleva da impazzire e non aveva più respiro in corpo.

Tutto questo la stremò, tanto da farla cadere a terra.

Respirò forte per un paio di minuti.

E quella bambina?….Le sue orecchie….ma che sta succedendo?>

 

 

Ecco il primo capitolo.

Ho fatto del mio meglio e spero di aver regalato qualche minuto di divertimento a coloro che hanno avuto il coraggio di leggere questa fic.

Spero di non aver deluso Matteo, mio nipote, ma spero anche di non aver deluso nessuno di voi.

Un bacio a tutti.

  
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