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Autore: alida    11/02/2009    5 recensioni
Come sempre -rispose Piton -Come sempre tradirò chi si fida di me, come sempre sarò giudicato, secondo il risultato, da una parte o dall'altra e come sempre ritornerò.Cominciò a tremare sotto il mantello nero, l’Oscuro si avvicinò e puntando la bacchetta contro Piton disse: -Parzialis Oblivion-. I personaggi appartengono a J.K.Rowling, la ff non ha scopo di lucro.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Remus Lupin, Severus Piton
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Che cosa significava incompiuto? Insoddisfatto forse? Che cosa tormentava Piton? Minerva sarebbe voluta riuscire a capire il giovane insegnante, ma sembrava non esserne mai capace. Questa volta non si sarebbe arresa. Si passò una mano per sistemare meglio i capelli e riordinare i pensieri e poi si avviò verso i sotterranei.

TOC –TOC

-Severus, so che sei nella tua stanza. Aprimi per favore. Voglio solo parlarti-.

Severus aprì la porta, Minerva lo guardava con volto sofferente. Quella donna si era comportata come un’amica, alle volte come una madre e di sicuro non se ne sarebbe andata senza avergli parlato. Perciò la fece entrare.

-Minerva, mi dispiace per come mi sono comportato. Stamattina, a lezione, non sono stato gentile con i ragazzi, ma non ho avuto scelta. Loro avrebbero fatto domande, mi avrebbero squadrato dalla testa ai piedi, mi avrebbero giudicato ed io non volevo espormi, non voglio la loro comprensione, non desidero che si affezionino a me-.

-I nostri studenti ci prendono come esempio, ma da qui ad affezionarsi a noi il passo è lungo, Severus. Ti devi lasciare andare, fino a quando non lo farai non potrai mai sentirti completo. Noi siamo ciò che scegliamo di essere, ma la realtà e che non possiamo essere ciò che non siamo. Non abbiamo scelta, possiamo essere solo noi stessi-.

-Io lo sono stato, io sono stato un assassino quando ho lasciato che gli altri uccidessero senza intervenire. Non ho ucciso ma è come se lo avessi fatto. Io sono stato ciò che ho voluto, e sono stato un criminale-.

-No, tu hai scelto di fingerti mangiamorte, perché non avevi altra scelta che questa finzione. Volevi redimerti e hai scelto di non tradire chi ha cercato di aiutarti.

 La tua vita non è stata semplice perché hai dovuto sempre indossare una maschera, già da ragazzo, ma ora devi credere in te e lasciarti andare. Ognuno di noi è come un bel quadro, se ti ostini a non usare i tuoi colori, il quadro non sarà mai completo-concluse Minerva.

Era ora di pranzo ormai, e Severus e Minerva andarono assieme verso la sala Grande. Mangiarono bene, Severus naturalmente mangiò poco ma assaggiò di tutto. Tutti i ragazzi in sala sembravano eccitati e Piton fu informato della gita pomeridiana a Hogsmeade. Fu invitato ad andare ma rifiutò. Non si sentiva ancora pronto.

Invece andò a respirare l’aria fresca del  Lago nero. Si sedette su una panchina improvvisata. Il vento si era ritirato e solo le foglie che cadevano dagli alberi facevano sussultare l’imprigionato mare davanti a lui. Si poteva dire fortunato, seppur ricordando poco, si era ritrovato con degli amici sinceri.

Allungò lo sguardo e vide un ragazzo che costeggiava il lago. Camminava lentamente come incerto sul da farsi e poi pian piano raggiunse il professore. Era Harry. –Buona sera professore. Le dispiace se le faccio compagnia?-.

-No, scherzi. Sono sorpreso che tu sia qui, di solito gli studenti amano andare in gita- rispose Severus.

-Si, anche a me piace andare, ma volevo parlarle-.

Severus allargò le gambe, poggio i gomiti sulle ginocchia, incrociò le mani sotto il mento e disse: -Ti ascolto, Harry-.

Forse Harry avrebbe preferito uno scontro al dialogo aperto, per poter gridare ciò che aveva dentro. Neanche per lui era semplice parlare di ciò che aveva dentro.

-Ho ripensato a tutto ciò che è successo. A tutto ciò che ora so di lei. Io penso che lei sia stato un ragazzo triste e se posso permettermi, un po’ stup… , scusi volevo dire sciocco. Si è fatto convincere da Voldemort a diventare mangiamorte, ma poi si è reso conto del suo errore e ha cercato di rimediare, e questo richiede molto coraggio-.

-I mangiamorte compiono azioni terribili, e anche se non ricordo, probabilmente le ho compiute anch’io. Non sono un santo, Harry e non credo di meritarmi i tuoi complimenti…- disse Severus guardando Harry negli occhi.

-Lei è stato sfortunato. Non ha trovato persone che l’abbiamo amato per quello che è. Sa, io ho vissuto tanti anni con i miei zii e loro non mi trattavano bene, non mi amavano. Se ad Hogwarts non avessi trovato tanto calore, forse anch’io avrei preso una strada diversa- rispose Harry cercando di consolare Piton.

-Può essere ma la vita non si fa con i “se”-.

-La mia vita è stata fatta con i “se”. –se- mia madre non si fosse interposta fra me e Voldemort, “se” i miei parenti mi avessero amato, “se” lei non mi avesse protetto in tutti questi anni a scuola, “se” Silente non mi aiutasse con Voldemort- insistette Harry.

-Lei ha amato mia madre, per un po’ siete stati amici- continuò Harry.

-Sì, ma a quanto pare con tuo padre le cose non sono andate per il meglio- specificò Severus.

-Mio padre non si comportava sempre al meglio, e con lei esprimeva tutto il suo lato peggiore. Vi odiavate, in pratica-.

-E tu odi me, Harry?- chiese il professore.

-Non più, adesso che so, non la odio più. Certo non è il professore più simpatico che abbia conosciuto, ma non la odio- disse sorridendo il ragazzo mentre notava che anche Severus non era riuscito a trattenere il sorriso.

I due si alzarono e si diressero verso il castello, da dove provenivano due persone: Lucius e Draco. Piton li vide e salutò con la mano, Harry non si mosse, i Malfoy non gli stavano simpatici.

-Lucius non ci tradirà mai. Ne sono sicuro- gli disse Piton con un filo di voce.

-Come può esserne sicuro?Ha visto qualche altro ricordo nel pensatoio?- domandò Harry.

-No, Harry. Nel pensatoio non c’era nient’altro. Ne sono sicuro perché …..- Severus si fermò, quel che stava per dire gli costava parecchio e portandosi una mano al petto disse –Ne sono sicuro perché lo sento nel cuore-.

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Questo è il secondo finale, molto riflessivo e dolce. Per chi ama il lieto fine! Silente non l'ho inserito, ma ormai il suo ruolo era terminato. A differenza del primo finale, i ricordi di Lucius sono considerati da Silente come sinceri. Tiger si ritrova con Goyle che ha il papà-mangiamorte e Draco che ha il papà-ex-mangiamorte, spetterà a lui decidere che strada percorrere (del resto la storia non era su Tiger!).

Mangiamorte e difensori di Harry, la linea che li separa sembra profonda ma in realtà è molto labile, soprattutto quando si considerano le persone come tali, con sentiementi propri e non classificandole in gruppi stereotipati. Remus e Severus, Lucius e Severus, Voldemort e Silente, l'ambiguità rimane perchè tutti possono trasformarsi nel loro opposto.

Ora passiamo ai ringraziamenti. Grazie a chi legge, 

Grazie a tutti quelli che hanno lasciato anche solo una recensione:

Aloysia Piton

antote

BlueViper

fri rapace

Lady Snape

Pan_Tere 94

Pervinca Potter 97

Saundersery

zizela

Grazie a tutti quelli che hanno inserito la ff tra i preferiti:

Alexandraleon 
2 - Aloysia Piton 
3 - antote 
4 - BlueViper 
5 - DANINO
6 - diogene 
7 - Dogma 
8 - kukina 
9 - LadySnape 
10 - laguna 
11 - Lunastortalupin 
12 - Pan_Tere94 
13 - Piccola Vero 
14 - Tigre94 
 

 

A presto, Alida

  
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