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Autore: SusanTheGentle    21/09/2015    15 recensioni
Questa storia fa parte della serie "CHRONICLES OF QUEEN"

Il loro sogno si è avverato.
Tornati a Narnia, Caspian e Susan si apprestano ad iniziare una nuova vita insieme: una famiglia, tanti amici, e due splendidi figli da amare e proteggere da ogni cosa.
Ma quando la felicità e la pace sembrano regnare sovrane, qualcosa accade...
"E' solo un attimo, al sorgere e al tramontar del sole, attimo in cui riescono a malapena a sfiorarsi....
Sempre insieme, eternamente divisi"

SEGUITO DI "Queen of my Heart", ispirato al libro de "La sedia d'agento" e al film "Ladyhawke".
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Chronicles of Queen'
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IN FONDO LE MAPPE DI NARNIA E DEL MONDODISOTTO


Capitolo 34. Il racconto del guardiano
 
 
 
Qualche volta sono un po’ stanca
di ascoltare il suono delle mie lacrime…


 
 
 
Nei pochi minuti che impiegarono nel tornare verso la grotta di Padre Tempo, Lucy e gli altri raccontarono a Susan gli ultimi avvenimenti del giorno. La Regina disse che voleva assolutamente vedere quel posto, ma non prima di aver estorto la verità alle creature del Mondodisotto, sempre ammesso che fossero ancora dove gli altri le avevano lasciate…
Se erano alleati della Signora dalla Veste Verde, era probabile che se ne fossero andati, tornati dalla loro padrona a riferirle che i Sette Amici di Narnia erano stati uccisi dalle belve di tenebra.
Invece, con loro grande sorpresa, quando sbucarono tra i radi alberi che dividevano il boschetto dal loro improvvisato accampamento, i ragazzi videro che Mullughuterum e i suoi compari erano ancora là. Susan e il lupo sbucarono per ultimi da dietro gli arbusti e, alla loro vista, tre o quattro di essi si diedero alla fuga.
Peter e Eustace scattarono immediatamente verso di loro, ma Susan disse: «Lasciateli andare»
Reticenti, i ragazzi obbedirono quando videro Mullughuterum e gli abitanti del Mondodisotto inchinarsi al loro cospetto.
«Perdono! Perdono, Vostre Maestà!»
Jill, tremante di rabbia, alzò la lama di Rhoop contro le creature. «Implori pietà dopo aver cercato di ucciderci?»
«Non volevamo, siamo stati costretti! Vi supplico, lasciate che vi spieghi!»
«Abbassa l’arma Jill» disse Susan con voce calma ma severa. «Restate fermi dove siete, le mani bene in vista» disse poi, rivolta alle creature.
Esse obbedirono.
«Deponete le armi, ora»
Lo fecero, in tranquillità, con nessuna intenzione di sorprenderli e attaccarli in altro modo.
Susan soffiò il suo disappunto per quel che stava per fare. «Non mi piacciono questo genere di cose, ma è necessario. Peter, Ed, Eustace, legate loro le mani»
I tre ragazzi obbedirono e, di nuovo, gli abitanti del Mondodisotto non protestarono in alcun modo.
Nel mentre, Lucy fece sedere Edmund a terra, somministrandogli un paio di gocce del suo cordiale.
La ferita sul braccio del ragazzo cessò subito di sanguinare, ed egli poté concedersi un sospiro di sollievo.
«Come va ora?»
Edmund provò a muovere l’arto, facendo una smorfia. «Brucia. E’ una ferita strana, ma andrà meglio ora che ho bevuto la pozione»
Poco dopo, gli sguardi dei sette ragazzi si fissarono su Mullughuterum e i suoi compari.
«Voi sapete chi siamo, vero?» esordì Susan.
«Sì. Anche se non ci interessiamo di ciò che succede nel Mondodisopra, sappiamo chi siete e cosa rappresentate, poiché i nostri antenati, un tempo, erano abitanti del vostro mondo. Siete i Re e le Regine di Narnia»
«Ehm…io non sono Re» fece Eustace.
Jill gli diede una lieve gomitata nelle costole. «Non mi sembra il momento di puntualizzare»
Susan continuò dicendo: «Sapevate che saremmo arrivati, non è così?»
Mullughuterum annuì.
«Avete mandato voi le creature di tenebra ad attaccarci?»
«No, mia signora»
«Chi allora? La Signora dalla Veste Verde?»
Mullughuterum annuì di nuovo. «Imploro il vostro perdono. Non avremmo voluto obbedirle, siamo stati costretti»
Susan rimase stupita. «Cosa vuoi dire con questo?»
«La nostra sovrana ci ha ordinato di trovarvi e uccidervi, ma non è mai stato nelle nostre intenzioni»
«Non crediamogli» disse Edmund in tono d’avvertimento. «Stanno solo cercando di difendersi come meglio possono»
«Sì, lo penso anch’io» disse Jill. «Nessuno li ha costretti. Sono servitori di quella terribile donna!»
«Non serviamo la Dama Verde per nostra volontà»
«Che prove potete darci per credere che sia la verità?» domandò Susan.
«Lo giuriamo sugli eredi di Narnia!» esclamò Mullughuterum con enfasi.
A quelle parole, la Dolce provò un brivido lungo tutto il corpo.
Gli eredi di Narnia? Voleva forse dire…
«Spiegati» disse, in preda alla confusione.
Mullughuterum fece vagare lo sguardo attorno a sé. I suoi compagni fevery lo stesso. Sguardi ansiosi, come se temessero che qualcuno fosse in ascolto dietro i radi cespugli.
«Parlate senza timore. Non vi nuoceremo, ma dovrete dirci tutta la verità: chi è la regina che vi ha mandato e quali sono le sue intenzioni»
Mullughuterum sembrò voler cominciare a raccontare, ma si trattenne. Si strinse nelle spalle e abbassò così tanto il tono della voce che fu quasi difficile udire le sue seguenti parole.
«Parleremo» assicurò. «Però…»
«Non sei nella posizione di negoziare» lo avvertì Eustace.
«Non posso raccontare niente finché siamo qui fuori» bisbigliò il guardiano del Mondodisotto. «Non posso, perché lei ci sentirebbe. Lei sente tutto»
Susan si chinò verso di lui. «Allora dove?»
«Nella grotta di Padre Tempo. Là saremo protetti e poteremo parlare»
«Ragazzi, aspettate» intervenne Jill, facendo cenno agli amici di avvicinarsi a lei. «Ho paura che sia tutto un trucco. E se, dentro la grotta, avessero preparato qualche trappola mentre eravamo nel bosco delle sabbie mobili?»
«Ha ragione lei» la spalleggiò Edmund. «Avranno sicuramente calcolato che potevamo uscire vivi dallo scontro con le creature oscure, e avranno un piano di riserva«
Non sapevano che fare.
Poteva esser vero, pensò Susan: Jill e Edmund potevano avere ragione, ma non c’era modo di sapere se, realmente, li aspettava una trappola. Sapeva solo di non poter farsi sfuggire un’occasione simile: finalmente aveva davanti qualcuno che avrebbe potuto dirle qualcosa di concreto sui suoi bambini. Sotterfugi o no, doveva rischiare.
«Se entriamo nella grotta, giuri che non proverete ad attaccarci?» disse allora, tornando a rivolgersi a Mullughuterum.
Il guardiano fece cenno di sì con il capo.
Susan sfoderò il pugnale di Caspian dallo stivale, puntandolo alla gola del guardiano. Poi lo costrinse in piedi. «Fai un passo falso e ti taglio la gola»
Bastarono pochi metri per raggiungere la caverna. La Dolce era stata lì dentro da falco; ora, da donna, nel ritrovarsi al riparo di quelle mura fresche e in un qualche modo rassicuranti, percepì le stesse sensazioni che avevano provato tutti gli altri: c’era qualcosa di straordinario in quel posto. Nonostante si trovasse metri e metri sotto terra, l’aria, lì dentro, aveva lo stesso odore che permeava le stanze di Cair Paravel: odore di fresco e di pulito. Un odore familiare che l’aiuto – e con lei i compagni – a rilassarsi un poco.
Mullughuterum e i suoi vennero fatti sedere a terra contro il grande letto di pietra di Padre Tempo.
La Dolce fissò le creature. «Siamo pronti ad ascoltarvi»
«Sarà un lungo racconto»
«Abbiamo tutta la notte»
Gli inespressivi occhi del guardiano, privi di pupilla, penetrarono in quelli celesti della Regina Dolce: gli stessi occhi chiari di un fanciullo che Mullughuterum conosceva bene.
Poi, iniziò al suo racconto.
«Il nostro popolo venne alla luce quasi due millenni fa. Come ho detto pocanzi, i nostri antenati erano abitanti del Mondodisopra…uhm, di Narnia. A seguito della vostra scomparsa, nobili Pevensie, come sapete, nel regno scoppiò l'anarchia, e Narnia entrò in quella che viene chiamata l’Età Oscura. La maggior parte dei narniani rimase a combattere gli invasori; altri, quando la situazione precipitò, si rifugiarono in grotte sotterranee, addentrandovisi fino a raggiungere il sottosuolo. Quaggiù, i nostri antenati trovarono acqua, terra coltivabile, cibo, lande desolate ma abitabili. Non avevano bisogno nemmeno della luce del sole: ci pensavano questi particolari tipi di piante a produrla. Certo, quei vecchi narniani avrebbero dovuto cambiare radicalmente il loro modo di vivere, tuttavia erano pronti a farlo, se era per salvarsi dal caos che opprimeva la superficie. La loro cara, vecchia Narnia non esisteva più: presero a chiamarla semplicemente Mondodisopra.  Era inutile tornarvi, anche se gli anziani dicevano che, prima o dopo, l’Altissimo avrebbe posto rimedio a tutto. Nonostante ciò, preferirono esiliarsi qui, in tranquillità. Attraverso i secoli, il nostro popolo cambiò aspetto, costumi e tradizioni. Solo sporadicamente, qualcuno di noi, si arrischiava ad addentrarsi negli spazi aperti rischiarati dal sole. Similmente, è abbastanza insolito che gente del Mondodisopra si avventuri qua sotto. Succede ma, più che altro, si tratta di uomini o creature in cerca del tesoro di Bism, la grande città degli gnomi, che si trova ancora più a fondo, al centro esatto della terra»
«Conosco la storia di Bism» disse Peter. «L’ho letta tantissimo tempo fa. Esiste davvero, allora»
«Esiste eccome! Ma i cercatori d’oro e gioielli non furono gli unici a venire quaggiù. Come dicevo, sono casi abbastanza rari, ma a volte capita che arrivi qualcuno che, in fuga da qualcosa, decide di nascondersi qui sotto; altri trovano per caso un passaggio e, incuriositi, si addentrano per le nostre gallerie. Noi li aiutiamo quando si perdono, sempre che non si mettano in testa di aggredirci: allora non esitiamo a difenderci. Comunque, per lo più, siamo un popolo pacifico»
Mullughuterum fece una pausa durante la quale nessuno fiatò, poi proseguì.
«Circa un decennio fa, giunse qui una donna. Era molto debole e provata, come se avesse combattuto la più ardua delle guerre. Non disse mai il suo nome, forse non ne ha uno. Si faceva semplicemente chiamare Signora: Signora dalla Veste Verde. Come ho detto prima, non era la prima volta che ci capitava di soccorrere un essere umano in difficoltà. Quando si rimise in forze, ella disse che aveva un debito con noi, e che sarebbe stata felice di ripagarci come meglio desideravamo. Rispondemmo che non ci serviva nulla, avevamo già tutto ciò che ci serviva, ma lei insisté a tal punto che, alla fine, fummo costretti ad accettare. Ci disse che aveva molte nozioni di medicina, che poteva aiutare il nostro popolo se l’avessimo cortesemente accolta tra noi. Non lo nego: fu molto utile alle nostre comunità. Quaggiù abbiamo erbe medicamentose e sappiamo come usarle nel migliore dei modi, ma lei impiegava la magia oltre alle erbe, il che rendeva le cure decisamente più efficaci. La magia è qualcosa che qui possiamo solo sognarci e, entusiasti, l’accettammo come guaritrice. Non potevamo immaginare, buona come si mostrò, che ci stava solo usando»
«Che cosa accadde?» chiedere ancora Susan.
«Impiegò i suoi poteri contro di noi, su di noi. La Dama Verde fece il lavaggio del cervello a tutti gli abitanti del sottosuolo, che ora la riconoscono come unica e sola regina di ogni mondo. Ci stregò attraverso le sue medicine e ripagò il nostro aiuto rendendoci schiavi. Un giorno, le stesse creature di tenebra che avete appena affrontato e sconfitto, ci attaccarono senza preavviso. Purtroppo, con le nostre armi rudimentali, non riuscimmo a far nulla contro quelle bestie informi. Chiamammo la guaritrice per curare i feriti, ma ella non fu disposta ad aiutarci. Sbalorditi, la vedemmo unirsi a quei mostri e prenderne il comando. Quel giorno, la Signora dalla Veste Verde rivelò la sua vera natura malvagia: senza indugio, gettò su di noi un incantesimo, il quale stava già operando da tempo su chi aveva assunto le sue medicine. Ci stava manipolando da mesi. Nessuno riuscì a fermarla, la sua magia era troppo forte e noi non usufruiamo di alcun potere. Ribattezzò il nostro mondo Regno delle Tenebre, proclamandisi regina, erigendo un enorme castello con i suoi poteri. Ci governa da quasi una decade :ci fa la vorare come schiavi nella sua città militare che sta ai piedi del castello, sulla costa del Mare Senza Sole. Ci fa scavare gallerie, ci addestra a combattere un nemico che – lei dice – si trova nel Mondodisopra»
Susan si mostrò scettica. «Ma anche tu e i tuoi compagni siete suoi alleati, eppure hai giurato di non aver avuto intenzioni malvagie nei nostri confronti. Perdonami ma, è un’affermazione contraddittoria cui stento a credere»
«Posso capirvi, mia signora, ma ho giurato sugli eredi di Narnia. Questo non vi è sufficiente per darmi il beneficio del dubbio?»
Susan avvertì un tuffo al cuore. «Tu lo sai, vero?»
«Sì» rispose fermamente il guardiano. «Non ne avevo la certezza, poiché le notizie del Mondodisopra non giungono facilmente fino a noi. Ma, quando questa mattina Re Caspian ha detto di stare cercando i suoi figli, tutto mi è divenuto chiaro»
Udendo il proprio nome, il lupo drizzò la testa, fissando Mullughuterum con occhi attenti, indagatori.
«Un attimo solo» intervenne Jill, la fronte contratta nel dubbio. «Avete detto che la Signora dalla Veste Verde vi ha in pugno grazie a un incantesimo che manipola le menti. Allora come mai, proprio tu e i tuoi compagni, sembrate non essere stati toccati minimamente dal sortilegio?»
«Perché è così, signorina» rispose Mullughuterum. «Io sono l’unico in tutto il Mondodisotto su cui l’incantesimo della Dama Verde non ha avuto effetto. Non so perché. So solo che una notte di due anni fa – e da allora ogni notte – una voce mi parlò in sogno e mi aiutò a tornare in me»
«Ma lei non lo sa» riprese Susan.
«No, la Dama non sa nulla»
«E i tuoi compagni? Come sono riusciti a disfarsi del sortilegio?»
«E’ un mistero!» risposero le altre creature. «Fino a poco tempo fa ci comportavamo come marionette. Poi anche noi, un giorno, abbiamo visto una luce e sentito una voce, forse in sogno o forse no, ed è come se ci fossimo svegliati da una trance»
«Che tipo di voce era?» intervenne Lucy.
«Non sapremmo descriverla…Potente ma rassicurante. Imperiosa ma gentile. C'era un buon profumo mentre ci parlava»
Lucy sorrise. «E’ successo anche ad altri?»
«No, a nessuno, solo a noi dieci»
«Siete i più fidati compagni di Mullughuterum, è così?» disse Susan.
«Sì, Maestà»
«Allora non è difficile capire il motivo per cui solo voi vi siete svegliati dal sortilegio: lui è il guardiano di questo mondo, e voi dovevate aiutarlo al momento quando si sarebbe reso necessario»
Le sorelle Pevensie si scambiarono un’occhiata d’intesa.
Eustace fece un passo avanti. «Non crederete che la voce era quella di…insomma, Lui!»
«Sì, io credo proprio di sì» affermò Lucy continuando a sorridere.
Gli occhi inespressivi delle creature del Mondodisotto si spalancarono leggermente. «Oohh, non osiamo sperare che l’Altissimo si sia scomodato per noi!»
«E perché no?»
«Perché ci siamo fatti soggiogare come sciocchi. Abbiamo obbedito alla nostra regina anche quando abbiamo saputo chi foste»
«Dovevate farlo se non volevate destare sospetti» disse Edmund. «E non siete né i primi né gli ultimi che cadono in un tranello. Nessuno può saperlo meglio di me»
«Ci dispiace immensamente di non aver potuto far nulla» riprese Mullughuterum. «Ho servito la Dama Verde e sono divenuto il suo servo più fidato solo ed esclusivamente per proteggere i bambini, come mi è stato detto»
Tutti guardarono Susan. Sapevano che per lei, adesso, arrivava la parte più difficile.
«Chi te lo ha detto?» domandò la Dolce, apparentemente tranquilla.
«La voce del sogno». Lacrime di rammarico solcarono il viso giallastro del guardiano. «Mia signora! Mia Regina! Per tanto, troppo tempo ho atteso di poter parlare! Non sapete quanto! Ma non potevo, non potevo!, se non volevo compromettere la loro sicurezza! Perdono, perdono!»
Mossa a compassione, e per istinto, Susan si inginocchio accanto a Mullughuterum, estrasse il pugnale di Caspian e recise le corde che gli tenevano legati i polsi.
«Sue, che fai?!»
«Non abbiamo ragione di temerli, Peter. Liberiamoli»
«Ma non siamo ancora certi che la loro storia sia vera! Abbiamo bisogno di più prove»
«Hanno giurato sui miei figli e hanno visto Aslan. E’ una prova più che sufficiente, non trovi?»
«Non hanno esattamente visto…oh, d’accordo!» si rassegnò il Magnifico, aiutando la sorella.
La prima cosa che le creature del Mondodisotto fecero quando furono libere, fu inginocchiarsi al cospetto dei Sovrani di Narnia.
Susan asciugò le lacrime sul volto di Mullughuterum con la manica del suo abito. «Continua il tuo racconto, te ne prego. Dimmi dove sono i mei bambini. Dimmi come posso raggiungerli e riportarli a casa!»
Una ruga di tristezza si contrasse sulla fronte del guardiano. «I bambini non hanno ricordi di voi e del Re. Vi credono morti. Credono che il loro regno sia stato distrutto. La Signora li sta crescendo come figli suoi»
Susan fece un sospiro che trattenne a metà, rilasciandolo lentamente. Il lupo le si accostò di più, per darle maggior conforto, benché anch’egli palesasse un atteggiamento irrequieto.
«Dimmi che cosa è successo»
«Un paio d’anni fa, la Signora dalla Veste Verde salì in superficie. Non era la prima volta che lo faceva ma, quando ritornò, con lei c’erano due bambini. Fui proprio io a guidare la carrozza che li portò al Castello delle Tenebre, e solo in seguito capii chi erano: me lo disse la voce. La Dama Verde mi ordinò di seguirli ovunque, in caso la maledizione che li ha colpiti si fosse scatenata da un momento all’altro»
Susan si portò una mano al cuore.
Di nuovo la maledizione…anche la regina Titania aveva detto una cosa simile.
Mise una mano sul dorso del lupo, cercando conforto nella sua presenza.
«Ed è vero? Sono…sono stati maledetti?»
«Non lo so, Maestà. Io non ho mai visto la maledizione in atto. Ma quando la Signora ha portato i suoi figliastri ad Harfang, ho udito dire che il principino si è sentito male»
«Oh mio Dio…». Susan stinse piano il manto del lupo.
L’animale ringhiò una volta, nervoso.
«Che cosa sai di questa maledizione?»
«Non molto. La Dama Verde dice che, se si espongono alla luce per troppo tempo, la maledizione li trasformerà in orrende creature che distruggeranno il mondo. Dice che sono stati gli uomini che hanno invaso il loro mondo a far questo»
Rabadash! Pensò immediatamente Susan. Chi altri se non lui? Santo cielo, era vero? Rabadash aveva maledetto i suoi bambini oltre lei e Caspian?
«Io non li ho mai visti trasformarsi, se volete saperlo» continuò Mullughuterum.«Certo è che, durante la sera, i bambini divengono più irrequieti, mente durante il giorno sono pacati e obbedienti. Per questo, ogni notte a mezzanotte, la Signora li fa sedere su un piccolo trono che chiama la Sedia d’Argento, iniziando a cantare una nenia finché i bambini non si addormentano»
 «Ma stanno bene?» domandò di nuovo Susan. «Voglio dire, fisicamente, sono in un buona salute?»
«Sì, sì, stanno bene. Non gli manca nulla. Nonostante tutto, la Signora è una madre severa ma cortese e…»
Susan balzò in piedi. «Non è loro madre!» esclamò con rabbia. «Io sono la loro madre! Io li ho portati in grembo, li ho sentiti crescere dentro di me, li ho messi al mondo! Quella donna, chiunque sia, non sa assolutamente cosa vuol dire essere una madre!»
Tutti ammutolirono.
«Susan…» mormorò Lucy. «Mullughuterum non intendeva…»
Susan respirava affannosamente, controllava la rabbia a fatica. Il lupo la fissava immobile: una splendida statua di comprensione e dolore.
La Regina dovette raccogliere tutto il sangue freddo di cui disponeva per non lanciarsi immediatamente alla ricerca dei suoi figli, in quello stesso istante.  Avrebbe voluto correre, fino a trovare il palazzo di quella donna diabolica e…
Scacciò dalla mente il desiderio di vendetta, facendo un lungo respiro. Non avrebbe risolto nulla così. Non doveva essere avventata.
Inspirò ancora un paio di volte prima di parlare di nuovo.
«Perché la Dama Verde ha rapito i bambini? A cosa le servono veramente?»
«Questo non lo so» rispose cauto Mullughuterum. «Il più delle volte, la Signora non si fa problemi a parlare davanti ai noi servi, poiché sa che, se anche udissimo cose che non dovremmo udire, lei potrebbe cancellarle dalla nostra mente.  Gli unici momenti in cui ci allontana, è quando discute con i suoi alleati del piano che hanno realizzato contro il Mondodisopra»
«Rabadash e Lord Erton» disse Peter.
Susan annuì, poi chiese: «Che tipo di piano è il loro?»
«Ancora non so rispondervi. So soltanto che la Signora ha intenzione di dare in sposa la principessa Myra al principe Rabadash, e di potare con sé il principe Rilian nel Mondodisopra. Noi abitanti del Mondodisotto saremo il suo esercito»
«Vogliono Narnia, è logico» disse Edmund. «Se Lucy ha ragione, se la Signora dalla Veste Verde e la Strega Bianca sono la stessa persona, farebbe di tutto per averla. Anche se non capisco il ruolo di Myra e Rilian in tutto ciò»
«Li dobbiamo fermare!» esclamò Peter. «Qualsiasi cosa abbiano intenzione di fare, dobbiamo impedirglielo e in fretta»
Lucy si avvicinò alla sorella, mettendole un braccio attorno spalle. «Sta tranquilla, Sue. Scopriremo che cosa sta succedendo e vi porremo rimedio»
Susan le strinse la mano, rivolgendole un cenno affermativo. Poi chiese a Mullughuterum: «C’è altro che dobbiamo sapere?»
«Questo è tutto quello posso dirvi»
«Bene. Perdonami se ho alzato la voce, poco fa»
Detto ciò, Susan voltò le spalle a tutti e si incamminò lentamente verso l’uscita della caverna. Il lupo le fu subito dietro.
«Dove vai?» domandò Jill.
«Ho bisogno di stare sola»
«Vostra Maestà, aspettate» la fermò Mullughuterum.
Susan si fermò e si voltò con lentezza.
«Non ho ancora terminato il mio racconto. C’è un’ultima cosa che dovete sapere»
Susan fece un sospiro. Improvvisamente si sentiva stanchissima. «Di cosa si tratta?»
«L’Altissimo protegge i piccoli principi»
«Questo lo so»
«Ma non sapete che si è mostrato»
Con quella semplice frase, ecco che una ventata di pura adrenalina invase l’animo dei Sette Amici di Narnia.
«Aslan si è mostrato?» fece Lucy, le guance accese d’emozione.
Al nome del leone, gli abitanti del Mondodisotto iniziarono ad agitarsi e a tracciare strani segni nell’aria. Non come se avessero paura, bensì mostrando un timore reverenziale.
«Per favore, non pronunciate il nome dell’Altissimo! Quaggiù non è concesso!»
«Anche questa mattina lo avete detto» ricordò Lucy. «Come mai non potete?»
«Perché il giorno in cui verrà pronunciato tre volte, in mondo finirà»
«Che sciocchezza» sbuffò Eustace.
Lucy gli rimandò uno sguardo di rimprovero. «Va bene, se preferite lo chiameremo anche noi l’Altissimo»
«Vi ringraziamo»
«Ma diteci, come si è mostrato? E che cosa ha detto?»
Mullughuterum narrò di come - prima che la Signora dalla Veste Vede gli comandasse di trovare i Sette Amici - nel camino delle sue stanze era apparso un leone di fuoco.
«La Signora non è la corrente che anche sia io che i bambini lo abbiamo visto, e io mi sono ben guardato dal riferirglielo. Purtroppo non ho udito chiaramente ciò che si sono detti, ma sono certo che Egli è sempre al fianco dei bambini!»
Edmund ridacchiò. «Non dev’essere stata felice di ricevere la visita di As…voglio dire, dell’Altissimo»
«Oh, era veramente furiosa!» fece Mullughuterum.
Più parlavano della Signora dalla Veste Verde, più i ragazzi si convincevano che fosse davvero la Strega Bianca. Le creature d’ombra erano un primo indizio, ed ora questo: solo la Strega poteva avere la faccia tosta di restare in piedi davanti ad Aslan e addirittura sfidarlo, anche solo a parole.
Gli abitanti del Mondodisotto non sapevano chi fosse la Strega, così Lucy e gli altri si lanciarono in un breve racconto delle loro avventure passate.
Infine, venne il momento di dormire. Lo fecero dentro la caverna, al caldo e al sicuro.
Ma mentre tutti gli altri riposava dalle fatiche del giorno, Susan e Caspian rimanevano svegli. Se ne stavano in disparte, in un angolo dove poter restare soli, dove la luce delle lanterne appese alle pareti della caverna era meno intensa.
La Regina aveva imparato ad amare l’oscurità. Dopo due anni in cui la sua vita era fatta di ombre, rischiarate solo dalla tenue luce lunare o delle stelle, spesso trovava conforto tra le braccia del buio.
Senza una parola, donna e animale si guardavano, comprendendosi. Pensieri e sensazioni fluivano tra loro; immagini angoscianti sulla sorte dei figli tormentavano le loro menti.
Caspian sarebbe stato più consapevole di tutto quanto il mattino dopo, quando Mullughuterum avrebbe dovuto ripetere il suo racconto. Ma Susan già sentiva quanto il cuore del suo Re batteva forte, irregolare, irrequieto. Lui le stava seduto accanto solo perché Susan lo calmava con dolci carezze, che riuscivano a frenare il suo istinto e la ferocia che nascevano dal suo essere predatore.
«Li libereremo» disse lei d’un tratto.
Il lupo emise un breve uggiolio, facendo un movimento inquieto.
Susan lo abbracciò stretto, affondando il viso nel suo caldo manto. «Faremo qualsiasi cosa per salvarli. E chiunque sia quella donna, la pagherà cara. Te lo giuro, Caspian»

 
 
 
 
Non ci credo….NON CI CREDOOO!!! E so che non ci credete nemmeno voi, cari lettori, a sono qui con i nostri eroi!!! Mi sono dovuta fermare, costretta da un sacco di imprevisti: lavoro, salute, un pc a cui si è fusa la scheda di rete (quindi niente internet), ecc ecc. Poi, un’anima pia mia ha regalato un portatile che, anche se usato e un po’ lento, ha la connessione.
Che calvario!!! E’ stata un’estate infernale sotto tutti i punti di vista.
Io mi auguro di non sparire più così a lungo da efp! >.< E spero vi ricordiate dove eravamo rimasti con la storia! Lo so che non siete tonti come me, ma non si sa mai XD Nel caso avvertitemi nelle recensioni o in un messaggio in casella: provvederò a fare un riassunto.
 
Ringraziamenti:
 
Per le preferite:
 Aminta, Annabeth Granger,  battle wound,  Ben Barnes, BettyPretty1D007flowers,  bibliophile,  Callidus Gaston,  Caspietopoli12,  CHIARA26, Christine Mcranney, Crice_chan, Dark side of Wonderland,  english_dancer, Flemmi, Francy 98, Fra_STSF, Friends Forever, G4693, Gigiii, giuly_dramione,  HarryPotter11, Helena Lily, Helen_TheDarkLady, HikariMoon, JessAndrea, jonas4e, Jordan Jordan, Joy Barnes, Len IlseWitch, littlesary92, LittleWitch_ , LucyPevensie03, lullabi2000, marasblood, MartaKatniss98, Mia Morgenstern, NestFreemark, NewHope, Nimrodel_, osculummortis, Queen Susan 21, Rhona, Robyn98, Sara_Trilly, senoritavale, Starlight13, SuperStreghetta, Svea, SweetSmile, TheWomanInRed, Undomiel, vio_everdeen,  Zouzoufan7,  _faLL_, _joy, _likeacannonball
 

Per le ricordate:  Aminta, Annabeth Granger, anonymously, Ben Barnes, Callidus Gaston, Cecimolli, Gigiii, HaileyB, Halfbloos_Slytherin, JessAndrea, love_fire_blade, mishy, NestFreemark, Queen_Leslie, Starlight13, Zouzoufan7
 
Per le seguite: ale146, aleboh, All In My Head, Aly_F, Aminta, Amy_demigod, Annabeth Granger, Ben Barnes, BettyPretty1D007flowers, bulmettina, Callidus Gaston, catherineheatcliff, cat_princesshp, Cecimolli, ChibiRoby, cleme_b, Dark side of Wonderland, ecate_92, fede95,FioreDiMeruna, Francesca lol, Fra_STSF, Gigiii, giuly_dramione, GossipGirl88, Halfblood_Slytherin, harukafun, Helen_TheDarkLady, ibelieveandyou, IreneEvans,Jane8, JessAndrea,jesuisstuoide, JLullaby, Judee, katydragons, lauraymavi, lottlesary92, Lucinda Grey, marasblood, Marie_ , MartaKatniss98, Matita Nera, Ma_AiLing, mewgiugiu, Mia Morgenstern, NestFreemark, NewHope, Omega _ex Bolla_, osculummortis, Queen Susan 21, Queen_Leslie, Revan93, Riveer, Sara_Trilly, senoritavale, SerenaTheGentle, The Core of the Abyss,vio_everdeen, Zouzoufan7, _joy , _likeacannonball, _LoveNeverDies_ , _Rippah_
 
Per le recensioni dello scorso capitolo: cat_princesshp, LittleWitch_ , NewHope, Rhona, senoritavale, _joy
 

Angolino delle Anticipazioni:
Diventa difficile stilare con precisione ciò che deve succedere…
Vediamo: è da un po’ che devo mostrarvi la reazione dei gemelli all’apparizione di Aslan, e non dimentichiamoci dell’altra metà del gruppo di Narnia: dove saranno Emeth e gli altri? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
(in realtà volevo mettere tutto in questo, ma sarebbe diventato davvero troppo lungo e magari noioso).

 
Per spere quando aggiornerò, tenete sempre d’occhio le mie pagine facebook Susan TheGentle Clara e Chronicles of Queen, dove trovate anche quelli dell’altra mia fic “Two Worlds Collide” (fandom Ben Barnes)
Grazie a tutti voi che siete ancora con me!!!
Vi adoro!
 
Susan♥

 
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