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Autore: carlikiller    21/09/2015    1 recensioni
Come si sarà capito dalle altre mie storie trovo Peter etero quanto un arcobaleno.
In questa storia Peter si ritrova a dover fare un favore ad una persona a cui vuole molto bene e con cui ha un debito molto grande, un debito di vita...
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Malia Hale, Melissa McCall, Nuovo personaggio, Peter Hale, Scott McCall
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L’irruenza di Peter
Una volta che si sono liberati di tutti gli ospiti, più o meno desiderati, Peter dà la buona notte alle ragazza di casa e prende Scott per un braccio trascinandolo in camera.
- Cosa?! - chiede Scott spaventato cercando di liberare il braccio dalla presa di Peter.
- Ti voglio, ora, nudo, sotto di me - risponde Peter stringendolo a sé.
Scott riesce a divincolarsi dalla sua presa e a spingerlo lontano da sé - Peter!? Che diamine ti è preso? -
- Ok, forse sono stato un po’ brusco, ma è più di un mese che va avanti questa strana cosa con te e solo oggi ho capito che anche tu mi vuoi. Per questo mi comporto in modo così strano, ho capito che ti piaccio e non ne posso più di aspettare. Ti voglio -
- Peter anch’io ti voglio, altrimenti non starei con te, e solo che … - Scott cerca di spiegare il suo punto di vista ma Peter lo interrompe.
- Ecco questi è un altro punto che vorrei esplorare con te. Da quando noi stiamo insieme? -
- Beh, credevo da quando abbiamo dormito abbracciati. Ma se non vuoi non è un problema … - dice Scott un po’ balbettante.
- Scott certo che voglio stare con te, non ti voglio solo per fare sesso. E solo che, visto che non era successo più nulla fra di noi, credevo di non interessarti -
- Oh Peter … -
Scott si lancia contro Peter per baciarlo. L’uomo, che non si aspettava tanta foga così all’improvviso, cade sul letto con Scott sdraiato sopra di lui. Il ragazzo continua a baciarlo vogliosamente slacciandogli la camicia e lanciandola sul pavimento.
- Hai un bel fisico per avere quarant’anni -
Peter inverte le posizioni mordendo le labbra di Scott per vendetta - Non ho quarant’anni, e non ci sono nemmeno vicino! - dice strappando la maglietta di Scott che si lamenta.
- Ehi! Mi piaceva quella maglietta! -
- Zitto e scopiamo - lo zittisce Peter cercando di slacciargli i pantaloni.
- Peter!  - Scott, realizzato il fine ultimo di Peter, lo scaraventa lontano sfruttando la forza da alpha e si alza dal letto cercando un’altra maglia da indossare.
- Che fai? -
- Me ne vado per lasciarti il tempo di calmarti, magari con una doccia gelida -
- Non te ne andare - Peter lo abbraccia da dietro baciandogli il collo - Mi dici cosa c’è che non va? -
- Io dovrei dirtelo? Abbiamo praticamente appena deciso di stare insieme. Oggi ci siamo scambiati il nostro primo bacio, e tu vorresti fare sesso? Ti rendi conto che io ho diciassette anni e zero esperienza? E che potresti finire in galera ad opera di mio padre o di quello di Stiles te lo ricordi? -
- Scusa - dice Peter solo per farlo calmare. Non ha molto chiaro che stia succedendo ma ha imparato che ai matti va data ragione.
- Forse è meglio se prendiamo le cosa con calma. E stanotte vado a dormire da Stiles -
- No … Scott - Peter fai capricci tipo bambino ma Scott non si lascia impietosire, gli da un bacio sulle labbra e fa per prendere la porta.
- Mettiti a dormire, per colazione sarò di nuovo qui -
Scott se ne va lasciando Peter seduto sul letto senza maglietta e molto sconvolto. Dopo qualche minuto entra Melissa che si siede accanto a lui.
- Hai sentito cosa è successo, vero? - chiede Peter ben sapendo che se ha sentito lei che è umana hanno sentito tutte anche le piccole coyotine di casa.
- Ogni parola Peter -
- Quindi sei qui per uccidermi. Come vuoi farlo? Posso insegnarti qualche metodo. Vuoi? -
- Non sono qui per ucciderti, Peter. Voglio solo aiutarti a comprendere Scott, sai conosco mio figlio un pochino meglio di te - Peter si sdraia sul letto sbuffando e guardando il soffitto - Peter, tesoro, tu ti rendi conto che frequenti un diciassettenne, vero? -
- Più o meno -
- Scott è solo un ragazzo ed è abituato a storie serie, che si sviluppano in tempi più lunghi. Ti vuole davvero ma con i suoi tempi. State a malapena insieme e già siete genitori, non affrettare ancora di più le cose. Rispetta lui e i suoi tempi -
Peter comincia a capire. Stava cercando di costringere un diciassettenne, che ha alcuna esperienza con gli uomini anche perché ha appena capito che potrebbero piacergli, a fare sesso con lui. Ma vuole proprio finirci in prigione!
- Sono un idiota, vero? -
- No, non lo sei. Il tuo solo problema è il fatto di avere più o meno la stessa esperienza di Scott ma più urgenza e irruenza. Beh, e la differenza di età! -
- Si nota che non ho molta esperienza in fatto di fidanzati? - chiede Peter leggermente depresso.
- No, il pensiero mi ha solo sfiorato - scherza Melissa baciandogli una guancia e alzandosi dal letto.
- Dormo io con te se non vuoi restare solo - Sulla porta appare Reira con in braccio un peluche. Come immaginava anche le piccole hanno assistito alla sua discussione con Scott.
- Molto volentieri piccola, dormire da solo non mi piace -
- Nemmeno a me -
La piccola si arrampica sul letto mentre Melissa chiama il figlio per assicurarsi che stia bene. Peter la sente preoccuparsi per lui e cercare di farsi passare lo sceriffo per potersi accertare che il ragazzo sia a casa Stilinsky e non in mezzo alla strada. Melissa è una gran mamma!
 
La mattina dopo Peter scende a preparare le colazioni molto presto, un po’ perché è molto in ansia e un po’ perché non ha dormito. Ha passato la notte quasi totalmente in bianco a pensare, con Reira e il suo peluche stretta al petto che ronfava della grossa.
Ormai ha capito dove ha sbagliato con Scott. È stato troppo irruento considerando che Scott è solo un ragazzo e che lui è sempre ha rischio denuncia. Certo che per lui creare casini è all’ordine del giorno!
Melissa lo raggiunge poco prima delle otto già di corsa perché deve andare al lavoro.
- Grazie per aver preparato tu la colazione. Sono in ritardassimo! -
- Non preoccuparti Melissa è stato un piacere -
Melissa fa colazione in fretta interessandosi anche di come sta ora Peter dopo la discussione della sera prima.
- Come stai Peter? Hai dormito un po’? -
- Poco, ho pensato molto e ho capito che sono stato un coglione. Appena torna cercherò di farmi perdonare coccolando e facendolo sentire amato -
- Bravo, Scott mi ha scritto prima che si è appena svegliato e che dovrebbe tornare verso le nove -
- Ok, lo aspetterò - risponde Peter alzando le spalle come a dire che altro posso fare.
- In quanto alle piccole puoi lasciarle dormire fino alle dieci senza problemi, poi devono fare qualche compito perché ne hanno tanti per le vacanze -
- Vai tranquilla Melissa. Me la caverò! -
Melissa prende la divisa e la borsa ed esce per andare in ospedale, il suo turno sta per iniziare.
Peter rimane solo circa un ora prima che torni Scott, ha avuto il tempo per pensare a cosa vuole dirgli ma non ne ha ricavato nulla. Appena Scott apre la porta Peter lo assale riempiendolo di baci sul viso e sulle labbra.
- Sono stato fuori solo poche ore Peter. Lasciami respirare! -
In quel momento Peter si rende conto che per quanti discorsi si potesse preparare non sarebbe comunque riuscito a dire nulla di diverso da scusami in quel momento.
Pian piano riesce a ritrovare le parole - Scusami per ieri sera, ero uscito di testa -
- Non preoccuparti. L’importante è che tu ti sia calmato e che, ha mente lucida, abbia capito perché ho preferito andarmene. Peter non è che io non ti desideri, è che non sono pronto per un passo del genere -
- L’ho capito, sul serio l’ho capito. Ci ho messo un po’ di tempo ma l’ho capito -
Scott lo bacia stringendolo a sé - Le piccole? -
- Dormono ancora -
- Allora vieni qui che ti illustro l’attività preferita dagli adolescenti - dice Scott spingendo Peter a sedere sul divano e sedendosi sulle sue gambe per poterlo baciare.
- Quale attività? -
- Pomiciare! - esclama Scott sorridendo e baciandolo con foga.
Presto Peter capisce che con Scott non gli serve il sesso per raggiungere il nirvana, gli bastano il suo corpo fra le braccia e le labbra sulle sue.
   
 
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