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Autore: gangamoon    22/09/2015    3 recensioni
Quando Severus si risveglia dal coma in cui è rimasto per mesi, trova al suo capezzale una persona che non si sarebbe mai aspettato di rivedere per prima. Eppure è a lei che deve la vita, non solo quella che stava per perdere a causa del serpente, ma anche quella che di lì a poco ricomincerà a vivere pienamente, sospinto dai venti di un nuovo amore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao :) Dove eravamo rimasti? La prima conversazione tra Severus e Irina non si è conclusa tanto bene… eppure qualcosa di lei sembra averlo colpito… Non che questo significhi molto per il nostro burbero professore… ma noi metteremo insieme tutti i piccoli dettagli ;)


 
L’indomani mattina Severus non trovò la collega a colazione e sembrava che nessuno l’avesse vista in giro.
Decise di andare a Hogsmeade per ordinare le scorte di ingredienti che sarebbero serviti per le lezioni*. Fu proprio lì che la vide, mentre usciva dal negozio di Madama Piediburro. Quando lei lo notò gli rivolse un ampio sorriso e gli andò incontro.
– Ciao – gli disse porgendogli un pacchetto – questo è per te, per scusarmi per ieri…
– Non dovevi – disse l’uomo, osservando sorpreso la confezione di tè al gelsomino
– Ho notato che alla fine ti è piaciuto
Severus alzò un sopracciglio
– Non ti sfugge proprio nulla. Mi chiedo se questo accada con tutti o con me in particolare…
La donna arrossì leggermente, confermando quello che in fondo Severus sapeva già.
– Sei tu che devi scusarmi per ieri. Non sono abituato a parlare di faccende personali… e sono rimasto molto sorpreso del fatto che tu avessi fiducia in me, nonostante le apparenze.
– Silente si fidava di te, anche gli altri avrebbero dovuto capire… ma sarebbe saltata la tua copertura. Sei molto bravo a nascondere i tuoi sentimenti…
– Ho perfezionato questa abilità per tutta la mia vita – disse l’uomo, con tono sarcastico e allo stesso tempo con un sorriso amaro – quando porti una maschera gli altri non possono ferirti e l’unico dolore che ti fa soffrire è quello che ti porti dentro
– Ma così ti precludi anche la felicità! Che senso ha vivere nel dolore?
– La felicità è un’illusione. E la delusione che ne consegue è quello che ti fa soffrire di più. O che ti porta alle scelte sbagliate. – Tagliò corto l’uomo
– quello che tu dici ha senso dal tuo punto di vista, ma la vita non può essere solo dolore. Tu la vedi come un ciclo continuo di sofferenze, ma non deve essere necessariamente così. È vero, i momenti di felicità non durano per sempre, ma sono proprio quelli di dolore che rendono i primi più belli. Come la quiete dopo la tempesta!
Severus la ascoltava con attenzione, camminando al suo fianco per il villaggio. Non aveva, forse, tutti i torti. Lui aveva preferito chiudersi nel suo dolore piuttosto che vivere. Aveva rinunciato all’amore per paura di dover soffrire ancora. Ma se doveva soffrire comunque, portandosi quel dolore nel cuore, forse valeva la pena vivere per i momenti di felicità, anche se fugaci…
Arrivati alla fine della strada principale si smaterializzarono per tornare ad Hogwarts.**
Nel pomeriggio la professoressa Ulybka si era incaricata di rimettere a posto la biblioteca e Severus si offrì di aiutarla. Voleva conoscerla meglio, visto che lei sembrava sapere così tanto di lui (o perlomeno sapeva quel tanto che per Severus era troppo).
Così venne a conoscenza delle sue origini, dei suoi interessi, delle sue passioni. Adesso che si erano un po’ avvicinati la conversazione si era fatta più scorrevole. Il padre di Irina, di origini russe, si era trasferito da giovane in Inghilterra, dove aveva conosciuto la donna che sarebbe poi diventata sua moglie, e Irina, fin da piccola, era sempre rimasta affascinata dalle leggende del Paese paterno. Crescendo, la sua curiosità la portò a spaziare dalle fiabe tradizionali fino ai miti relativi ad altri popoli e così, dopo la scuola di magia in Russia, si era specializzata in quell’ambito, viaggiando molto per i diversi regni magici.
Severus, che non avendo studiato ai suoi tempi Miti e Leggende l’aveva sempre ritenuta una materia per bambini, ne rimase, invece, molto affascinato dai suoi racconti, anche se rimaneva comunque una materia fuori dal suo stile.
Decise di lanciare una delle sue solite frecciatine.
– Non sembravi così loquace all’inizio
Irina arrossì, interrompendosi di colpo.
– Di solito non parlo molto… ma quando sono
– con persone “simpatiche” – concluse Severus, autoironico.
Lei sorrise e si mosse per posare l’ultimo volume. Lo stesso fece l’uomo.
E in quel momento le loro mani si sfiorarono. Lei ritrasse subito la propria.
Ma era successo: un piccolo incantesimo che aveva fatto scoccare la scintilla.
I loro occhi si incrociarono.
– Mi piacerebbe chiacchierare ancora con te, Irina
Era la prima volta, dal suo risveglio, che si rivolgeva a lei chiamandola per nome.
– Anche a me – rispose la donna, con un luminoso sorriso.
E così fecero per i giorni a seguire.
 
 
 
Taratàààà… <3
Anche qui parlare di “scintille” è qualcosa che si può permettere solo il narratore onnisciente e per Severus chiamare Irina per nome non significa proprio niente… Staremo a vedere ;)
E la conversazione a Hogsmeade? Troppo Leopardi inside? XD
Fatemi sapere :)
* non mi pare che ne vendano a Hogsmeade, perciò fa un'ordinazione dall'ufficio postale
** naturalmente non si materializzano dentro Hogwarts, ma nelle strette vicinanze
   
 
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