BUONDI'! Sono tornata ad aggiornare questa raccolta dopo un po' di tempo.
Duuuuunque, qui a Milano sta diluviando, cosa che mi ha portato a scrivere questa flash. VI AVVERTO, nelle prossime righe troverete del fluff perché, insomma, ogni tanto anche i nostri Kidd e Law hanno bisogno di un po' di dolcezza, nonostante trasudino p0rno da tutti i pori (???)
Vbb, vi lascio a questa flash che spero sia di vostro gradimento~
Duuuuunque, qui a Milano sta diluviando, cosa che mi ha portato a scrivere questa flash. VI AVVERTO, nelle prossime righe troverete del fluff perché, insomma, ogni tanto anche i nostri Kidd e Law hanno bisogno di un po' di dolcezza, nonostante trasudino p0rno da tutti i pori (???)
Vbb, vi lascio a questa flash che spero sia di vostro gradimento~
Disclaimer: One Piece © Eiichiro Oda
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11. Tepore.
Starsene a letto a poltrire non era mai rientrato nei suoi interessi. Anzi, in ventisei anni era capitato probabilmente un paio di volte. Senza contare quella mattina.
La pioggia cadeva incessante, schiantandosi sui vetri della finestra, infrangendosi sulla facciata del piccolo appartamento di Trafalgar Law.
Stranamente, quella mattina, il moro non aveva la minima voglia di sgusciare fuori dalle coperte e alzarsi dal letto. Oltretutto, il calore del piumone era troppo invitante per poterlo abbandonare. Per non parlare della magnifica sensazione che gli dava stare sotto le coperte, mentre udiva il melodioso e rilassante scrosciare della pioggia.
Richiuse gli occhi Law, beandosi di quel suono e del tepore che invase la sua pelle nuda. Ma quel tepore non proveniva solo dal tessuto della trapunta.
Aveva allungato un braccio, incontrando con la mano il petto nudo di Kidd. Inaspettatamente gli si avvicinò, rannicchiandosi al suo fianco e cingendogli il torace con un braccio, mettendo a contatto la propria pelle ambrata con quella chiarissima del rosso.
«Trafalgar, potrei soffocarti con il cuscino se non ti levi» sputò Kidd, nemmeno troppo minaccioso, voltandosi a guardarlo. Non si sarebbe mai abituato a scorgerlo in quel modo, col viso dannatamente rilassato, privo della sua solita espressione strafottente e di quel ghigno sadico. Quando dormiva, Trafalgar Law sembrava quasi un’altra persona.
Si strinse a lui con disinvoltura Kidd, assumendo un'espressione lievemente corrucciata, insinuandogli una mano fra i capelli corvini, mentre il viso del moro andò a infilarsi tra il collo e la spalla dell’altro.
E mentre il rosso gli scompigliava dolcemente i capelli con le dita, Law faceva finta di dormire, godendosi appieno l’incredibile tepore che il corpo e la pelle candida di Kidd avevano da offrirgli.
La pioggia cadeva incessante, schiantandosi sui vetri della finestra, infrangendosi sulla facciata del piccolo appartamento di Trafalgar Law.
Stranamente, quella mattina, il moro non aveva la minima voglia di sgusciare fuori dalle coperte e alzarsi dal letto. Oltretutto, il calore del piumone era troppo invitante per poterlo abbandonare. Per non parlare della magnifica sensazione che gli dava stare sotto le coperte, mentre udiva il melodioso e rilassante scrosciare della pioggia.
Richiuse gli occhi Law, beandosi di quel suono e del tepore che invase la sua pelle nuda. Ma quel tepore non proveniva solo dal tessuto della trapunta.
Aveva allungato un braccio, incontrando con la mano il petto nudo di Kidd. Inaspettatamente gli si avvicinò, rannicchiandosi al suo fianco e cingendogli il torace con un braccio, mettendo a contatto la propria pelle ambrata con quella chiarissima del rosso.
«Trafalgar, potrei soffocarti con il cuscino se non ti levi» sputò Kidd, nemmeno troppo minaccioso, voltandosi a guardarlo. Non si sarebbe mai abituato a scorgerlo in quel modo, col viso dannatamente rilassato, privo della sua solita espressione strafottente e di quel ghigno sadico. Quando dormiva, Trafalgar Law sembrava quasi un’altra persona.
Si strinse a lui con disinvoltura Kidd, assumendo un'espressione lievemente corrucciata, insinuandogli una mano fra i capelli corvini, mentre il viso del moro andò a infilarsi tra il collo e la spalla dell’altro.
E mentre il rosso gli scompigliava dolcemente i capelli con le dita, Law faceva finta di dormire, godendosi appieno l’incredibile tepore che il corpo e la pelle candida di Kidd avevano da offrirgli.