Ciao a tutti!! Queste ultime domeniche non ho aggiornato la storia di "Naruto Gaiden-Boruto e Sarada" perché ho la scuola e sono un pochino impegnata...per farmi perdonare ovviamente ho scritto questa piccola storiella.

Inizialmente doveva essere una one-shot ma era troppo lunga e così l'ho divisa in due capitoli! Il prossimo lo pubblicherò Sabato e spero lo leggiate^^ 

Buona lettura e spero vi piaccia!

Baci e a presto!

~Kokorolove~

 

FRATELLI E FIDANZATA 

Itachi sapeva fin troppo bene che qualcosa di grave era successo durante la sua assenza, da quando era tornato dalla sua missione da Anbu, il suo adorato fratellino Sasuke era totalmente cambiato.

Tutto era cominciato quel giorno in cui l'hokage gli aveva regalato tre mesi di vacanza, regalo che Itachi aveva accettato con molto piacere e che avrebbe di sicuro aumentato l'allegria di Sasuke.

*INIZIO FLASHBACK*

"Tadaimaaa!!!" Esclamò Itachi una volta entrato nella sua home sweet home.

"Oh Itachi sei tornato!!" Esclamò Mikoto correndo ad abbracciare il figlio.

"L'hokage mi ha regalato tre mesi di vacanza! Sono sicuro che a Sasuke farà piacere scoprirlo!" 

"Oddio è una bellissima notizia! Stasera per festeggiare preparerò i vostri piatti preferiti!" Disse Mikoto fiondandosi in cucina attaccando subito un cartello "non disturbare o sono guai" per poi iniziare a creare le sue opere d'arte.

Itachi era rimasto fermo sul posto allibito: la mamma che di solito era sempre composta e tranquilla, era diventata piuttosto euforica.

A destarlo dai pensieri fu la voce tuonante di suo padre che annunciava il suo ritorno a casa con un "tadaima!":

"Oh Itachi sei a casa, ho sentito dire che hai tre mesi di vacanza!" 

"Si padre, sono sicuro che Sasuke ne sarà felice!" Disse Itachi. Lo sguardo di Fugaku si fece severo.

"Figlio, dovresti allenarti, non passare il tempo a giocare con tuo fratello ricorda cosa sei adesso!" Lo rimproverò il capofamiglia per poi dirigersi in cucina entrando senza permesso e quindi beccandosi un "fuori da qui! Impara a leggere!" e una padella in faccia da parte dell'adorata mogliettina.

"Dannazione questa casa sta diventando impossibile!" Pensò Fugaku notando solo in quel momento il cartello messo fuori dalla moglie.

Cacciati dalla cucina, i due si andarono a sedere in giardino parlando di missioni e cose simili finché non fu pronta la cena.

"A tavola!!!" Gridò Mikoto spalancando le porte e stendendo i due Uchiha con i manicaretti che aveva preparato.

"Un momento manca ancora Sasuke!" Dissero i due uomini all'unisono.

Come da richiamo si sentì dall'ingresso il ritorno di Sasuke che passava davanti alla cucina con un'aura terrificante e lo sguardo indemoniato.

"Ciao Otouto!" Lo salutò Itachi.

"Ciao" disse Sasuke indifferente.

"È pronta la cena! Siediti a tavola" lo invitò Mikoto.

"Non ho fame" 

"Sasuke lo sai che l'hokage mi ha dato tre mesi di vacanza? Adesso potremmo allenarci tutti i giorni!" Annunciò il fratellone che a quanto pare non aveva ancora capito che oggi al fratellino gli giravano le scatole. 

"Su Sasuke non fare il difficile, vieni a tavola! Ho preparato i pomodori!" Lo pregò la madre.

"Sfrutta bene questi allenamenti Sasuke!" Disse Fugaku con il suo tono severo.

I tre non avevano ancora capito che avevano peggiorato l'umore del piccolo di casa.

La risposta fu piuttosto violenta:

"Porca miseria, non mi piacciono i pomodori! E se non avete altro da dire lasciatemi in pace!" Gridò per poi iniziare ad andare in camera sua.

"Aspetta che ne dici di allenarci insieme dopo?" Chiese Itachi peggiorando ancora di più l'umore del fratello.

"Grrr...se hai proprio non hai nulla da fare, allenati con papà, io non ho tempo da perdere!" Urlò Sasuke chiudendosi in camera.

Itachi era immobile e stupito per la risposta, Fugaku che manteneva il suo solito sguardo bieco, aveva gli occhi spalancati e Mikoto era sul punto di svenire per lo shock.

*FINE FLASHBACK* 



Ormai erano due settimane che Sasuke lo ignorava bellamente, alla mattina quando si alzava, lui era già uscito da un pezzo e alla sera rientrava, mangiava in silenzio e tornava in camera.

"Forse è l'accademia che lo sta stressando così tanto" commentò Shisui cercando di consolare il cugino depresso fino al collo.

"Ah spero che sia per questo..." Disse Itachi con una voce rassegnata e l'aria depressa.

"Quel marmocchio è davvero un diavolo" pensò Shisui vedendo come il più "debole" della famiglia era riuscito a distruggere psicologicamente i due Uchiha più forti.

Da quel che aveva sentito da suo padre, due giorni prima Fugaku era stato scaricato dal figlio davanti all'intero dipartimento di polizia.

*INIZIO FLASHBACK* 

Sasuke si era presentato in polizia con il bento per il papà.

"Padre, ti ho portato il pranzo!" 

"Ah grazie Sasuke!"

"Bene io vado" disse Sasuke con gran fretta.

"Aspetta Sasuke...che ne dici di allenarci insieme quando ho finito" propose Fugaku stupendo tutti poliziotti che puntarono l'attenzione sul capo, era la prima volta che Fugaku chiedeva al suo secondogenito di allenarsi assieme.

"Ehm...papà mi dispiace ma sono molto occupato, magari un'altra volta forse" rifiutò Sasuke iniziando a correre via come se niente fosse.

L'intero dipartimento aveva sputato il pranzo alla risposta dell'Uchiha vedendo poi la figura del capoclan sull'orlo dello svenimento.

*FINE FLASHBACK* 



"Forza Itachi, non è la fine del mondo" 

"Invece si!! Sasuke ha sempre voluto allenarsi con me, avrebbe ammazzato chiunque pur di passare un minuto con me...e poi papà gli ha chiesto di allenarci insieme ma lui si è rifiutato! Non è normale! Dev'essergli successo qualcosa, forse qualcuno l'ha minacciato" disse Itachi confuso.

"Beh forse hai ragione amico mio, ormai tutto il clan è incasinato con questa storia, se continuiamo così impazziremo di sicuro" disse Shisui sconsolato.

Gli anziani del clan avevano addirittura organizzato una riunione per discutere su cosa combinava quella piccola pulce.

Inoltre l'umore della zia era cambiato letteralmente: da donna tranquilla e silenziosa era diventata una pazza euforica, manco fosse il matrimonio dei suoi figli.

"Beh vado ad allenarmi con papà...tu che fai?" Chiese Itachi.

"Mi alleno anch'io" rispose il cugino.

"Va bene ci vediamo più tardi!" Disse Itachi sparendo in una nuvola di fumo.

In verità Shisui non aveva nulla da fare ma siccome non sapeva che dire ne aveva inventata una.

"Uffa mi secca dirlo ma senza il moccioso tra i piedi mi annoio" pensò iniziando a camminare senza meta.

Quella situazione era nuova, di solito il cuginetto stava appiccicato a Itachi come la colla e lui si divertiva a prenderlo in giro ma ora era diverso.

Con la testa tra le nuvole non si rese conto di essere andato incontro a una bambina con in mano una maglia.

"Che male!! Shannaro fai più attenzione!" Urlò la bambina.

"Sei tu che devi guardare dove metti i piedi!" 

"Non è vero, sei tu che devi guardare dove cammini...penzolavi qua è là con la testa tra le nuvole!" Ribatté la bambina. Shisui si trovò con le spalle al muro, quella mocciosa aveva ragione. Assomigliava molto a Sasuke...strillava allo stesso modo e l'aveva sempre vinta. Guardandola meglio era molto graziosa, non gli sarebbe dispiaciuto avere una himouto così carina: aveva dei bei capelli rosa e un bel paio di occhi verde acqua, vestiva di una maglietta nera a collo alto, una gonnellina nera con sotto dei pantaloncini sempre neri (leggins) e dei guanti neri sulle mani, aveva uno stile molto Uchiha, mancava solo il ventaglio.

"Hey testa di nuvola sei vivo?" Chiese la bimba.

"Per tua informazione mi chiamo Shisui e si dice "testa tra le nuvole" mocciosa!" 

"E per tua informazione io mi chiamo Sakura e non mocciosa!" 

Cocciuta!

Era la versione femminile di Sasuke! 

La bimba scappò poi via non prima di aver dato un calcio sugli stinchi al malcapitato.

Shisui vedendola andare via, intravide tra le sue mani una maglietta nera con un ventaglio sopra...il ventaglio Uchiha!

Com'era possibile che ne avesse una? Quelle magliette venivano esclusivamente vendute agli Uchiha e a nessun altro! Era un grave crimine per la gente comune indossarne una senza il consenso di un'Uchiha, doveva recuperarla subito! 

"Questa la prendo io!" Disse Shisui strappandole la maglia dalle mani.

"Ridammela brutto anatroccolo!" 

"Hey piano con gli insulti! Dimmi dove l'hai presa!!" Le ordinò prendendola in braccio per evitare che scappasse.

"No!!!" Rispose lei incrociando le braccia.

"Muoviti o sono guai!" 

"No!" Disse lei mordendogli il braccio e liberandosi dalla stretta.

"Tanto non puoi scappare quindi da brava bimba rispondi alla mia domanda!" 

"No!" 

"Non farmi arrabbiare!!" L'avvertì l'Uchiha facendola spaventare un pochino...si pentì subito di aver perso le staffe, spaventandola le aveva praticamente bloccato la parola.

"Senti ti propongo una sfida: se riesci a lanciarmi lontano due metri, ti lascio andare! Altrimenti dovrai dirmi tutto!" Propose Shisui compiacendosi di aver ideato un piano del genere...se Itachi riusciva malapena a spedirlo lontano dieci metri, lei non lo avrebbe nemmeno sfiorato.

"Posso dare un pugno??" Chiese lei.

"Certo che si!" Rispose lui. Sakura fece un sorriso a mille denti e sfilò un guanto dalla mano...mossa che aveva già visto fare da qualche parte.

"Su forza colpiscimi!" 

La bimba dopo aver chiuso gli occhi per una manciata di secondi, li riaprì per poi correre verso quell'idiota che se ne stava in piedi immobile con le mani sui fianchi e un sorriso vittorioso...uhmph vittorioso un corno, gliel'avrebbe tolto presto quel sorrisino.

Arrivata davanti alla figura caricò una grande quantità di chackra sulla mano destra per poi dirigerlo verso il disgraziato.

"Shannarooooo!!!!!" Urlò lei scaraventando l'Uchiha lontano ventidue metri. 

"Ciao ciao!" Salutò la rosa trotterellando via con la maglietta in mano.

Per lo shock fisico, la coscienza di Shisui se ne era andata via per qualche paio di minuti. 

Non appena risvegliatosi, si accorse che quel mostro infiocchettato gli aveva spezzato tre costole. Che forza esplosiva, forse non era una bambina ma un ninja spia di altri villaggi intenti a rovinare il buon nome degli Uchiha con qualche cavolata.

Doveva trovarla subito e arrestarla. Non era di certo difficile, il suo chackra si sentiva perfettamente, si trovava nelle vicinanze di un laghetto.

Non ci volle nulla a raggiungerla ma non appena arrivò nel luogo percepito, si ritrovò a un curioso spettacolo...la maglietta ora aveva una spiegazione e lui non sapeva se ridere o darsi dell'idiota per la figura che avrebbe fatto.

La bambina stava seduta sull'erba mentre leggeva un libro ad alta voce mentre con la mano destra accarezzava una chioma nera che stava sdraiata sulle sue gambe.

A quanto pare il piccolo Uchiha si era trovato un allenamento davvero interessante.

L'Anbu però non aveva celato il suo chackra, sbaglio enorme...Sakura se ne era accorta e aveva lanciato un kunai talmente violento da distruggere l'albero che ovviamente con il suo dolce peso aveva abbracciato le costole dell'Uchiha.

"Mi sarò sbagliata!" Pensò la bimba.

"Si è fatto tardi! Devo tornare a casa!Grazie per la maglietta!" Disse Sasuke.

"Ok"

"Aspetta...ti accompagno" propose Sasuke leggermente imbarazzato.

"Davvero?? Grazie!!" Esclamò Sakura schioccandogli un bacio sulla guancia facendo andare l'Uchiha in tilt.

"Posso accompagnarvi anch'io??" Disse una voce alle loro spalle: Shisui.

I due riconobbero subito la voce, si girarono piano piano incrociando gli occhi maliziosi di Shisui...occhi che promettevano brutto presentimenti.