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Autore: Lellaofgreengables    24/09/2015    2 recensioni
Durante il suo viaggio di nozze con Gonzalo in Argentina, Maria ha la possibilità di ritrovare Celia, la sua migliore amica. E per le due ragazze sarà come se il tempo non fosse mai passato.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maria Castañeda, Martin Castro
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Celia non diede il tempo alla sua amica di rispondere o di spiegare perché si lanciò tra le sue braccia. Maria la strinse forte e lacrime di gioia scesero dal suo volto, oltre che da quello di Celia.
“Pensavo che fossi morta” affermò l'ex suora. “Ed invece sei qui, vicino a me.” proseguì con un sorriso. Anche Gonzalo faticava a trattenere le sue lacrime.
Esperanza invece aveva deciso che fosse giunto il momento in cui la nuova arrivata iniziasse ad abbracciare anche lei, come aveva fatto con la sua mamma.
La piccola quindi cominciò a tendere le sue piccole braccia verso Celia, che l'accontentò prendendola in braccio felice.
“E così sei proprio tu, la bimba che dava tanti calci a Maria nel pancione. La piccola principessa che ho visto nelle foto che mi ha spedito la tua mamma. Ma come sei cresciuta. Sei stupenda.” cinguettò Celia, baciando le guance rosee di Esperanza.
La bimba ormai era stata conquistata. E non voleva saperne di abbandonare le salde braccia di Celia. Gonzalo allora lasciò le due donne sole con la piccola Esperanza , per andare a fare una passeggiata nei dintorni.
Celia con in braccio la piccola Esperanza e Maria si sedettero in uno dei tavoli vuoti della locanda.
“ Non riesco a credere che tu sia viva e davanti ai miei occhi insieme a questo tesoro. Vi ho pianto molto. Ero distrutta quando ho ricevuto la lettera di tua madre che mi annunciava la tua morte e quella della bambina. Non sapevo che cosa pensare. Sapevo che non ti eri ripresa dalla morte di Gonzalo, che in ogni caso è a sua volta vivo, e temevo che avessi tentato di uccidere la tua madrina per motivi molto seri.” affermò Celia certa che Maria non fosse una assassina e ben consapevole dei metodi usati dalla Montenegro.
“Ho scoperto che Francisca aveva ingaggiato un killer cubano, per uccidere Gonzalo quando partì per Cuba,in cerca di una donna, che anni prima, durante la guerra, aveva avuto una relazione con mio zio Tristan. Come sai tutti credevamo Gonzalo morto per una malattia contratta durante il viaggio. Ed invece quel bastardo gli aveva sparato e l'aveva lasciato morire nelle sabbie mobili. Poi Leonardo giunse a Puente Viejo per ottenere altro denaro, spacciandosi per il figlio cubano di mio zio. Ho sospettato di lui e ho fatto cose terribili e dolorose per amore di Gonzalo e per scoprire la verità. Quando Leonardo ha capito che io stavo indagando su di lui e che ero vicina alla verità, ha rapito Esperanza. Sono andata a consegnare il riscatto però, non voleva restituirmi mia figlia. Prima di andare via mi confessò che aveva ucciso Gonzalo per volere della Montenegro. Non fece in tempo a dirmi altro perché qualcuno gli sparò. A sparare fu Francisca. Io avevo una pistola in mano e quando me la trovai davanti, feci fuoco contro la Montenegro. Esperanza era tra le mie braccia. L'avevo colpita in maniera non mortale e volevo che finalmente pagasse per il male fatto alla mia famiglia. Stavo per finirla ma proprio in quel momento giunse Gonzalo. Il suo vero fratello lo aveva salvato. Si, Gonzalo ha un fratello a Cuba. Si chiama Tristan Jr e viviamo insieme a lui. E' un uomo straordinario. Abbiamo dovuto fingere la morte mia e di Esperanza perchè Francisca non solo mi accusò del suo ferimento ma anche della morte di Leonardo. Mi ha accusato di un crimine commesso da lei. Per quanto riguarda Gonzalo, quasi tutti, eccetto la mia famiglia, credono che sia morto per quella grave malattia e che riposi nel cimitero di Puente Viejo.” Maria concluse con un sospiro.
“Mamma, che storia. Che strega la tua madrina. Il tuo segreto con me sarà al sicuro. Non dirò nulla. Vedo però che sei felice. Radiosa. Come meriti. Si nota che a Cuba ti senti realizzata.” disse Celia, baciando la testolina mora di Esperanza.
“Ho tutto quello che desidero: una figlia stupenda e un marito meraviglioso. Mio cognato è fantastico. Ho trovato tanti nuovi amici e poi presto...” Maria si accarezzò il ventre ancora piatto, sorridendo. “Celia, non lo sa ancora nessuno a parte Gonzalo. Lo abbiamo scoperto quando eravamo già partiti per la luna di miele. Lo confesso a te perché sei la mia migliore amica. Presto io e Gonzalo avremo un altro bambino.” Mentre pronunciava quelle parole, gli occhi di Maria brillavano di pura gioia. Celia fece scendere Esperanza a terra, e si avvicinò a Maria, stringendola forte, con un grande sorriso.
“Sono felicissima per te, per Gonzalo e anche per Esperanza. Quella bimba sarà un'ottima sorella maggiore.” Sentenziò Celia, staccandosi da Maria per prendere nuovamente tra le braccia la piccola Esperanza.
“Ti fermerai a dormire nella mia locanda, vero? Dovete restare qui almeno una settimana” Propose Celia con un tono che non ammetteva repliche.
“Certamente. E poi dovrai insegnarmi a ballare il tango.” aggiunse Maria con un sorriso.
“E devo presentarti Miguel, il mio futuro marito. Tra due settimane mi sposo e mi farebbe piacere se tu ed Esperanza foste presenti.” propose Celia.
Maria abbracciò felice la sua amica e sorrise.
“Quanto mi sarebbe piaciuto averti con me il giorno del mio matrimonio. Ti ho pensato. Però sono stata bravissima a descriverti ogni dettaglio della cerimonia nella mia lettera.” Mentre parlava Maria notò che proprio dietro al bancone, in bella vista, Celia aveva fatto appendere una foto che tempo prima, lei stessa le aveva spedito, una fotografia che ritraeva lei e Gonzalo con in braccio la piccola Esperanza. Una foto che era stato lo zio Nicolas a scattare quasi una vita fa'. Celia seguì lo sguardo di Maria e comprese all'istante i pensieri dell'amica.
“L'ho appesa lì quando ho saputo che eravate morte. Non volevo dimenticarvi mai. E ho anche deciso di cambiare il nome della mia locanda e di darle quello di tua figlia, per ricordarvi sempre.” spiegò l'ex suora. Le sue parole commossero Maria, che abbracciò la sua amica nuovamente con le lacrime agli occhi.
“Ma ora è bandita la malinconia. Ci siamo ritrovate e come avevo predetto quando eravamo in convento, io, te e la bambina siamo di nuovo insieme e libere. Niente Madre Superiora tra i piedi.” Sentenziò Celia mentre giocava con la piccola Esperanza, che sembrava adorarla quanto sua madre.
Maria sorrise. L'allegria di Celia era sempre stata contagiosa.


Fine secondo capitolo.












 

   
 
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