Ringrazio Dido88 e
shadows_in_the_moon per il sostegno. Grazie davvero.
Ritornai in classe, quando Kyoko mi affermò il braccio. Kyoko aveva due anni
in più di me, eppure eravamo così amici. Aveva i capelli tinti di
rosso-arancione, assomigliava incredibilmente ad Ai Otsuka e suonava in una band rock di ragazze dell'ultimo anno.
"Ci ho riflettuto" sospirò
"Su cosa?"
"Quel bacio, tre giorni fa..."
Mi ammutolii
"...mi dispiace Yoshikawa, vorrei che noi due
restassimo solo amici"
Mi ero completamente dimenticato di quel bacio assurdo che diedi alla mia amica
in un attimo di follia e panico.
"Non fa niente, fidati"
"Sul serio?"
"Volevo chiederti la stessa cosa". Cazzata. Mi ero addirittura
dimenticato di quel bacio, così intenso eppure blasfemo.
"Allora...amici come prima?" sorrise
"Amici come prima".
Quella sera ci sarebbe stata la veglia per Yoshimi. Non sapevo ancora se
andarci: la amavo, ma non sopportavo l'idea che fosse morta, che si fosse
squarciata la gola con le sue stesse mani.
Uscii dalla classe e camminai per il corridoio scolastico, stranamente
deserto. Raggiunsi velocemente il bagno, mentre i miei passi risuonavano sul
corridoio sgombro in una sorta di crescendi di echi impetuosi e inquietanti.
Anche il bagno era deserto.
I gabinetti avevano tutti le porte spalancate e uno strano odore ospedaliero
attraversò le mura con una ferocia inaspettata.
Mi tappai il naso e subito dopo aprii il rubinetto per pulirmi le mani,
quando sentii un sussurro dietro di me. Pensando fosse un altro ragazzo non mi
voltai, restai immobile strofinando semplicemente le mani.
Ma mi sorpresi quando, controllando con la coda dell'occhio, vidi che si
trattava di una ragazza. Aveva i capelli sul volto e camminava in modo quasi
cadaverico. Si stava dirigendo verso i gabinetti. Nonappena non avvertii più la
sua presenza accanto a me e sentii una delle porte chiudersi, rivolsi lo
sguardo sul pavimento. Gocce di sangue si susseguivano una dietro l'altra come
una lunga, lunghissima fila indiana.
Mi spaventai.
"Hey Tu!" gridai "Va tutto bene? Perché stai sanguinando? Sei ferita?"
Non ottenni nessuna risposta ma non me ne sorpresi. Decisi allora,
stupidamente, di seguire la scia come un bambino alla ricerca della marmellata
nascosta dalla mamma. Solo una di quelle porte era chiusa.
Mi avvicinai sempre di più, mentre un silenzio lacerante squarciava
quell'atmosfera così avvolgente e straniante. Solo il fruscio delle mie scarpe
sulle piastrelle.
Avvicinai la mano alla maniglia, con lentezza e tensione. Il cuore cominciò
a battermi, senza motivo, a mille. La maniglia era fredda e mi fece venire dei
brividi sino ai polpastrelli.
Spinsi. Era chiusa dall'interno.
Bussai. "Tutto bene?"
Nessuno mi rispose. Stavo per ritornare in classe, quando la porta si aprii
dietro di me con un'alienante strepitio.
Lentamente volsi il mio sguardo dietro di me e subito davanti ai miei occhi
vidi una donna con la gola squarciata che continuava a perdere sangue. Caddi a
terra, indietreggiai trascinandomi con le mani, mentre lei rimaneva immobili.
Ansimavo come un cane effemminato, mentre tutto intorno
un'aurea di terrore allucinante mi teneva stretto ed abbracciato con
affetto. Un'atmosfera indescrivibile che mi stava uccidendo lentamente. Era la
stessa ragazza apparsa sul video, quello strano fantasma.
Sarei dovuto morire? Cacciai un urlo e svenni.