Anime & Manga > Gintama
Segui la storia  |       
Autore: Kitsune_San    24/09/2015    0 recensioni
"Perché?" chiese Kagura guardando Sogo dritto negli occhi. Per la prima volta della morte di sua sorella, Okita Sogo ... stava mostrando i suoi sentimenti!
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kagura, Okita Sogo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
YOROZUYA GIN-CHAN
Kagura rientra senza Otose, e si ritrova davanti Gintoki, che non può fare a meno di notare l'espressione sul viso della ragazza.
"È successo qualche cosa?"
"Gin-chan... se ti batte forte forte il cuore... quando sei con una persona... cosa significa?" chiese la piccola Yato e Gintoki iniziò a pensare... pensava a cosa poteva esserle successo, a chi avrebbe mai potuto incontrare al parco che potesse farle tale effetto, ma riuscì a farle solo una domanda:
"Hai fatto la spesa?"
La ragazza lo guardò, scosse la testa e rispose:
"Mi sono dimenticata..."
"Allora è meglio se ti sbrighi! Fra poco é ora di cena e Shinpachi é dovuto tornare a casa subito dopo aver svolto un piccolo lavoretto, perciò non è potuto andarci lui."
Kagura prese le scarpe che si era appena tolta e le indossò nuovamente. Uscì dall'appartamento chiudendo lentamente la porta e camminando poi con lo sguardo perso nel vuoto.
Nel frattempo, Gintoki decise di seguirla. Si mise i vestiti, le scarpe e s'incamminò. Passo dopo passo i suoi respiri erano sempre più deboli e veloci, uscire di casa con la febbre così alta non era certo una saggia azione, ma necessaria. Shinpachi era a casa con sua sorella e la vecchia Otose era ancora addormentata al parco. Tama doveva occuparsi del bar della vecchia, ed era impossibile che chiedesse ad altri di seguire Kagura, a meno che Zura ("Katsura") non si fosse presentato davanti a lui, ma lui è un ricercato, non può girare liberamente per la città di Edo, e le volte in cui si ritrova a casa del vecchio compagno sono davvero poche.

NEGOZIO
Kagura è ormai alla cassa a pagare il riso per la cena, fissando un grande pezzo di cioccolata ... lo voleva, ma non aveva i soldi! Abbassò lo sguardo e si diresse verso l'uscita del negozio.
Appena le porte dietro di lei si chiusero, la ragazza s'incamminò verso casa, ma qualcuno uscì in quel preciso istante dal piccolo locale in cui aveva acquistato la cena:
"Volevi questo, giusto?" Kagura vide la cioccolata sostituirsi al pavimento che stavo guardando. Inizialmente pensò che Gintoki volesse tirarle su il morale, e che fosse uscito di casa nonostante la febbre, ma poi ...
"Tu?"disse stupita...
"Guardavi questa cioccolata come se fosse una divinità!" era Sogo, ancora, ma questa volta era diverso.
"G...grazie..."
Sogo fece un piccolissimo sorriso se ne andò.
Gintoki, nascosto dietro ad una macchinetta delle sigarette aveva capito... era lui la causa dell'insicurezza di Kagura. Quando ormai questa era abbastanza distante, Gintoki pose una domanda a Sogo:
"Tu... l'ami?"
Il giovane rimase stupito dalla domanda, soprattutto perché a fargliela era Gintoki! Non se lo sarebbe mai aspettato, ma gli rispose:
"E se anche fosse? Non sarebbero affari tuoi capo! Comunque le ho preso la cioccolata sono perché oggi mi ha aiutato a prendere un criminale e Kondo-san mi ha ordinato di sdebitarmi con lei!" ma Gintoki scorse un lieve rossore sul suo viso e un sorriso quasi impercettibile, sorridendo a sua volta per poi tornare serio, e con uno sguardo agghiacciante minacciò il giovane poliziotto:
"Va bene, ma sappi che verrà da me a piangere, ti sarai fatto nemico un demone! Che tu faccia parte oppure no della Shinsengumi non m'importa. quello che deve subirsi le sue lacrime alla fine sarei io, e sarebbe una scocciatura-il suo volto ritornò quello di sempre, quella sua espressione di tutti i giorni, di quando leggeva Jump, tornò a regnare su quel viso, e il suo naso tornò ad essere invaso dal suo dito- se dovesse accadere qualcosa farò in modo che tu sia il suo sacco d'allenamento!" e con queste parole si allontanò verso casa, mente Sogo si avviò verso la sede della Shinsengumi, ma dopo pochi passi le piccole braccia forti di una ragazza lo abbracciarono: era Kagura, tornata indietro per ringraziare Sogo.
"Che... che pensi di fare?" le chiese.
"Volevo ringraziarti! E condividerla con te!" disse la giovane Yato alzando la cioccolata che teneva stretta nella mano sinistra.
"Non mangio cioccolata."
"Ma nella tua borsa ce n'è..."
"É...è per Hijikata-san!"
"Ma lui è un fanatico della maionese, non della cioccolata..."
Sogo non sapeva che scuse inventarsi, era troppo attaccato a lei, non riusciva a liberarsi e per qualche strano motivo non riusciva a ragionare come suo solito
"V..va bene..." disse sbuffando, ma facendo sorridere la ragazza.
Decisero di fermarsi sulle altalene di un piccolo parco e aprirono la cioccolata mentre dal cielo iniziavano a scendere alcuni fiocchi di neve.
"Guarda! Nevica!" disse Kagura entusiasta!
"La neve cade tutti gli anni." ribatté il ragazzo.
"Ma è comunque bella!"
"Se lo dici tu..."
"Alcuni dicono... che sia romantico.... quando nevica... ma non sono sicura di cosa significhi..." le parole di lei sconvolse lui, che si alzò dalla sua altalena e si lasciò trasportare dall'istinto, ma la ragazza corse via saltellando sotto la neve!
"Vieni anche tu!" disse Kagura tirando il braccio del giovane verso di lei!
"Non è stupenda la neve?" e con questa seconda frase gli prese anche l'altro braccio!
Sogo non riusciva più a stare lì e guardarla... le prese le mani in una stretta decisa e si avvicinò lentamente a lei. Quando la sfiorò si fermò un istante e vide che nei suoi occhi vi era terrore, ma non solo! Kagura aveva paura di non sapere cosa stesse succedendo.
"Sai cosa sta succedendo! Tu lo sai, e devi solo avere il coraggio di ammetterlo." la incoraggiò avvicinandosi sempre più al suo viso. Lentamente i suoi occhi erano sempre più limpidi, come se la paura fosse svanita. Sogo lasciò le mani della ragazza e la strinse a se con il braccio sinistro, mentre i destro si ritrovò attorno alla testa di Kagura...
Le loro labbra si toccano e Kagura strinse forse il ragazzo mentre un lungo bacio le travolgeva!
"Ti amo! Anche se non so cosa significhi questa parola, ma sento di doverlo dire, sento di doverti dire che ti amo!" Kagura si staccò da quel bacio, ma Sogo sorrise e non le rispose. Dopo pochi secondi le orecchie della ragazza udirono una lieve voce, e due piccole parole...
"Ti amo..." Kagura arrossì e lo fissò. Okita Sogo, un ragazzo sadico, anzi... forse il più sadico essere vivente in tutto l'universo, un ragazzo che non mostrava mai il suo lato dolce e che si pensava non ne avesse uno, le stava sorridendo!
"Sarà meglio che tu rientri, o inizierà ad essere troppo buio!" Sogo si stava preoccupando per lei quasi come si preoccupava per sua sorella Mitsuba, prima della sua morte.
"Ma tu non dovresti essere in servizio? L'ho notato ora, ma hai la divisa..."
"In effetti..."
"Allora dovresti andare subito!"
"Preferisco stare con te..."
Sul volto dei due si disegnò una strana espressione, divertita, ma anche imbarazzata. I due si incamminarono e si lasciarono le mani solo al momento di separarsi e voltarsi le spalle!
Sogo sorrise, mentre Kagura pronunciò una frase, che sapeva avrebbe pronunciato ancora infinite volte nella loro storia, e probabilmente anche con qualche botta e combattimento fra di loro, ma diversamente da prima di qul giorno, ora sarebbero stati felici! Entrambi sapevano che Kagura avrebbe pronunciato innumerevoli volte questa frase col sorriso stampato in faccia:
"Sogo no baka..."
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Gintama / Vai alla pagina dell'autore: Kitsune_San