Amicizie ( parte 2 )

Dopo aver fatto una rapida conoscenza di tutti i ragazzi, John apre il cancello dell’oasi.

C’è un viale di ghiaia bianca contornato da delle linee di erba. Questo viale è separato dalle altre proprietà da dei alti cespugli.

Dopo una cinquantina di metri il viale si apre sul lato destro mostrando un edificio in legno di fronte a un immenso prato ben curato.

-Non mi sembra tanto un posto da campeggio! - commenta Sarah.

-Infatti non è questa la zona da campeggio! - le dice Amanda.

-Ah no? -

-Qua prendiamo le iscrizioni dei ragazzi e mostriamo loro il programma! -

-Quindi lo usate una volta all’anno?! - domanda Xavier incredulo.

-Certo che no! Durante l’anno questa zona viene usata dalle altre associazioni o da delle scuole che organizzano dei progetti di giardinaggio o cose simili! -

Il gruppo si ferma davanti alla casa di legno.

-Amanda, io devo fare delle commissioni, ci pensi tu ai ragazzi? - chiede John.

-Certo John, vai pure! -

-Ok, ciao a tutti! -

Tutti lo salutano e il palestrato se ne va.

-Va bene, nel frattempo che arrivano gli altri campeggiatori potete fare quello che volete stando sempre in questa zona, non allontanatevi troppo! - e detto questo la donna entra nella casa.

I ragazzi passano il tempo conoscendosi a vicenda. Anzi, le ragazze si presentano tra di loro mentre i ragazzi, dato che si conoscono già, si scannano tra di loro. Per cosa? Non lo so neanche io, sono maschi -.-

( tutti i maschi: Ehiiii!!! Io: ma è vero! ^^ )

Dopo un po’ altri ragazzi cominciano ad arrivare. Entrano nell’oasi tre ragazzi insieme: il primo ha i capelli turchesi e lunghi legati in una coda e occhi marroni dei quali uno coperto dai capelli, il secondo ha anch’esso i capelli legati in una coda colo verde pistacchio e gli occhi neri e il terzo ( non ha i capelli legati in una coda ^^’ ) ha una cresta marrone e bianca mentre il resto della testa è pelata e gli occhi verdi.

-Siete in ritardo! - puntualizza Aiden.

-Meglio tardi che mai! - dice Jordan con fare saggio.

-Non cominciare!! - gli dice Nathan -Conosciamo tutti i proverbi!-

-Sembra di no! -

-Come siete noiosi! - sbuffa Caleb prima di separarsi dal gruppo.

Mentre si allontana innervosito dai ragazzi sbatte contro una ragazza. Lei cade all’indietro mentre lui barcolla un po’ ma rimane in piedi.

-E tu stai attenta!!! - la sorpassa e si allontana.

Nathan, che ha visto la scena, corre ad aiutare la ragazza: ha la pelle pallida, i capelli lunghi e setosi, biondi con sfumature sul rosa con uno strato curvo più breve sulle spalle, occhi verdi brillanti e ciglia lunghe e nere.

-Tutto bene? - domanda aiutandola a mettersi su.

-Diciamo di si! -

-Quel ragazzo è insopportabile! -

-Ho notato! -

-Comunque … partecipi al campeggio? -

-Si, mi chiamo Wendy Collins! -

-E io Nathan Swift, molto piacere! -

-Il piacere è tutto mio! -

Wendy è visibilmente imbarazzata ma Nathan pare che non se ne sia accorto quindi continua a parlarle tranquillamente.

Ad un certo punto sentono uno scatto.

-Cos’è stato? - chiede lei.

-Non lo so! -

Lo risentono di nuovo stavolta accompagnato da una luce abbagliante che li flesha per qualche secondo.

Si avvicina a loro una ragazza alta e magra, dalla carnagione nivea, gli occhi color smeraldo con sfumature più chiare e i capelli castani lisci fino alle spalle. Indossa un maglione color rosa confetto che scolla su una spalla mostrando la spallina del reggiseno, anch’esso rosa, jeans azzurri e ballerine bianche. In più indossa un capello di lana bianca intrecciata e una catenina con dei pon pon bianchi e rossi.

Ha in mano una macchina fotografica.

-Scusate, non ho saputo resistere ma eravate così carini! - si giustifica lei sorridendo.

I due arrossiscono un po’.

-Ho interrotto qualcosa? -

-Oh no no, ci stavamo conoscendo! - dice lui.

-Allora rendetemi partecipe! Chi siete? -

-Nathan Swift! -

-Wendy Collins! -

-E io sono Sharon Higo! -

-Ehi Nathan!!! - grida Jordan in lontananza.

-Che c’è? -

-Non tenere le ragazze tutte per te! -

Lui fa un gesto con la mano come per cacciarlo ma alla fine si avvicina all‘amico seguito dalle ragazze.

-Chi sono queste due fanciulle? -

-Vediamo se la mente mi funziona … - Nathan guarda Sharon - tu sei Sharon, vero? -

Lei annuisce.

-Mentre lei è … Wendy Collins! -

-Giusto!-

-Che bei nomi! - commenta Jordan.

-E come potrei dimenticarmi di questo filosofo mancato! Ragazze lui è Jordan Greenway, se vi viene da picchiarlo qualche volta fatelo pure! -

-Ehi tu!!! - esclama l’altro diventando rosso dalla rabbia.

-Dai scherzavo! -

Poi si uniscono al resto del gruppo e riprendono a conoscersi.

Intanto fuori dal cancello dell’oasi Caleb sta usando il cellulare.

Si avvicina una ragazza che ascolta la musica con gli auricolari attaccati al cellulare: è bassa, snella e formosa, ha i capelli lunghi boccoli e rossi tendenti al castano, gli occhi verde scuro e l’intero viso è coperto da lentiggini.

Si ferma davanti al cancello con fare un po’ insicuro. Si toglie gli auricolari e si avvicina a Caleb.

-Questa è l’oasi Kawaguchi? -

Caleb la guarda attentamente e sorride, non si fa perdere l’occasione per sfotterla.

-Ehi non sei troppo piccola per partecipare a questa attività?! -

Lei arriccia il naso -Ho 16 anni! -

-Lo vorresti eh? -

La ragazza ringhia un po’ ma mantiene la calma.

-Allora tu non sei troppo vecchio? -

-Perché? -

-Stai perdendo i capelli! - e ridacchia un po’.

-Sei una tipa molto tosta, devo ammetterlo! Come ti chiami? -

-Perché vuoi sapere il mio nome? -

-Se dovrò convivere con te per tre settimane dovrò pur conoscerti! -

-Oh ma che onore! - esclama facendo la finta onorata -Comunque il mio nome è Corinne Noel! -

-Un nome più semplice no?! -

-Perché tu come ti chiami? -

-Caleb Stonewall! -

-Non è mica tanto meglio! -

Caleb la fissa un po’ negli occhi, come un cenno di sfida oppure vuole solamente spaventarla. Se quella è la sua intenzione non ci riesce minimamente, Corinne ha uno sguardo solido. Il ragazzo rimane ammaliato dal suo comportamento e, non può negarlo, anche dalla sua bellezza.

-Beh io vado, ci vediamo dentro … Caleb! - pronuncia il nome del ragazzo separandolo dal resto della frase come per sottolineare la stranezza del suo nome dato che prima parlavano di questo.

La rossa allora entra nel cancello lasciandolo solo.

Caleb fa per riprendere il cellulare, precedentemente infilato nella tasca dei pantaloni, e invece si ritrova in mano un biglietto.

-Che cosa?! -

Lo apre: “Non sei tanto furbo come credevo!”.

-Ma che diamine … - dopo una svelta riflessione gli viene l’illuminazione - Corinne!!! -

Angolo dell’autrice.

Hola ragazzi!

Scusate il ritardo ma il bombardamento di compiti a me è iniziato da un pezzo, soprattutto di matematica.

Sono stata molto occupata in questi giorni e non avevo tempo di mettermi al computer però di consueto riuscivo a scrivere dal telefono storie che ho pubblicato su Wattpad ( per chi è interessato a leggere le mie storie anche lì ho lo stesso nickname di qui )

Beh se trovate qualche errore in questo testo è perché l’ho scritto appena tornata da scuola, non riuscivo a riposarmi e mi è venuta voglia di scrivere. E scusate anche se è corto.

Il prossimo vedrò di farlo più lungo e più ricco di dettagli.

Ah un’altra cosa, non mi piace fare nomi ma stavolta devo farlo: c’è un autore/autrice ( non so se è maschio o femmina ) che si chiama Heart of youkai (o simile) che si è iscritta alla storia ma non mi ha inviato la scheda. Se vuole ancora partecipare che me la mandi il prima possibile o almeno mi scriva tramite messaggio privato il motivo del ritardo o nel caso avesse cambiato idea.

Per favore fammi sapere perché se no la storia rallenta l’aggiornamento.

Quando potete, perché capisco che con la scuola non avete molto tempo, lasciate una recensione, anche se breve.

Adesso vado.

Un bacio da Sweet <3