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Autore: Hunter Winchester 33    26/09/2015    2 recensioni
Un amore incondizionato supera ogni cosa, Dean lo sapeva bene, ed era per questo che voleva salvare Sam, voleva farlo ad ogni costo. Non sapeva bene cosa avrebbe dovuto affrontare, ma voleva farlo con Sam. Questa storia e piena di colpi di scena inaspettati, leggete e scoprirete e se potete lasciate una recensione,mi farebbe piacere pensare cosa pensate.❤
*Dal Capitolo*
"Dean, noi sappiamo che lì fuori ci sono cose orribili, ma in due il buio fa meno paura."
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nel futuro, Più stagioni
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Capitolo 14- La guerra ha inizio
 


"The black war is coming..."

 

 

Era tutto pronto ora mai, il tempo per ripensarci era finito, adesso arrivava il momento di fare sul serio.
I cacciatori avanzavano in paradiso velocemente, con un coltello in mano, mantenevano la guardia sempre alta e si coprivano a vicenda.

In paradiso regnava una calma soprannaturale, da quando i cacciatori erano arrivati, nessun angelo era passato di lì.

"Ehi piccola, non sembra strano anche a te?" disse Dean rivolgendosi a Jo.

"Cosa?" disse Jo.

"Non abbiamo visto nessuno stronzo fino ad ora, manca poco al rito ora mai." disse Dean.

"Hai ragione, non abbassiamo la guardia." disse Jo.

I cacciatori arrivarono davanti ad un enorme cancello di ferro color oro con rifiniture in argento, dotato di un enorme maniglia finemente rifinita con antiche scritture.

"Che cosa diavolo dice? Bobby sapresti tradurre?"disse Dean rivolgendosi a Bobby.

"Idiota ma per chi mi hai preso? Non posso mica tradurre una fottuta lingua angelica." disse Bobby.

"Ok Bobby, sei sempre così dolce." disse Dean.

"Scusami principessa dorata, aspetta qui, adesso ti porto una tazzina di te al profumo di rose.." disse Bobby.

"Ohh, piantala." disse Dean leggermente imbarazzato dato che Jo stava ridendo di lui.

All'improvviso i cacciatori sentirono un forte lampo di luce nera provenire da dietro le loro spalle, sentirono un boato talmente forte da doversi tappare le orecchie, caddero tutti a terra abbagliati dalla forte luce che pervase i loro occhi, erano in trappola, non potevano muoversi di un centimetro.

"Merda." disse Rufus.

"Shh, sta zitto idiota, non voglio ritrovarmi una fottuta lama angelica nel petto." disse Bobby zittendo Rufus.

"Ragazzi, scusate se interrompo il vostro primo appuntamento, qui c'è qualcosa che non mi torna." disse Tamara, vecchia amica di John.

La luce piano piano scomparì, i cacciatori si alzarono subito in piedi, si disposero a cerchio affinchè ognuno potesse guardare le spalle del proprio compagno.

"Sammy resisti, stiamo venendo a prenderti." disse Dean ad alta voce.

Successivamente sentì dietro le sue spalle una voce femminile, bassa con un tono sensuale e persuasivo, Dean riconobbe quella voce.

"Abbadon?" esclamò sorpreso.

"Ciao Dean. Oh un caro saluto anche ai tuoi amichetti. " disse Abbadon.

Abbadon, una donna alta, affascinante e dai lunghi capelli ricci, leggermente mossi che le arrivavano fino alle spalle, un cavaliere dell'inferno, l'ultima della sua specie e con un passato pieno di sangue e distruzione.

"Sai, vedere un cavaliere dell'inferno in paradiso non capita ogni giorno, mi firmeresti un autografo?" disse Dean.

"Il sangue del tuo fratellino caro attira molti clienti da ogni parte dell'universo." disse Abbadon cercando di provocare Dean toccando il suo unico punto debole.

"Senti brutta stronza, a me non interessa che tu sia venuta in paradiso, ma se tocchi mio fratello ti giuro che..." Dean venne interrotto da Abbadon.

"Oh..sai vedere un Winchester così arrabbiato delizia i miei occhi, credo che mangerò dei pop-corn per godermi lo spettacolo." disse Abbdon senza perdere il suo tono sarcastico.

"E quanto a te, cara la mia fidanzatina di Dean, credo che la tua esistenza si sia prolungata fin troppo." disse Abbadon rivolgendosi a Jo.

Jo non rispose e guardò Dean come per chiedergli aiuto, lui gli ricambiò lo sguardo mettendosi davanti a lei.

"Abbadon non hai ancora capito? Vattene." disse Dean guardando Abbadon, ma lei non era più davanti ai suoi occhi. "Oh brutta stronza." disse Dean.

"Deaaan, alle tue spalle." disse Bobby indicando Abbadon.

Dean si voltò di colpo,ma era già troppo tardi.

"Muori stronza." disse Abbadon rivolgendosi a Jo.
Abbadon aveva tolto il fiato a Jo e le aveva infilato un coltello in petto, ella non poteva urlare, ma era lì, a terra, immobile con un pugnale in petto e sangue dappertutto.
Si sentiva stremata, il pugnale aveva quasi toccato il suo cuore, si sentiva priva di forze, faceva fatica a respirare e si stava abituando all'idea di morire in paradiso.

"No, non posso perdere anche te." disse Dean in lacrime.

"Sai, non è poi così male morire, fa freddo, tanto freddo, ma non capita tutti i giorni di morire in paradiso, evito ai mietitori il viaggio di andata." disse Jo parlando sempre più piano.

"No, Jo, tu non ti azzarderai a morire, io ti amo, voglio tirarti fuori da tutta questa merda, io e te ci sforzeremo di avere una vita normale." disse Dean rassicurandola.

Ad un certo punto sentì una mano sulla sua spalla, si voltò di colpo e rimase colpito da ciò che vide.

"Non sareste dovuti venire qui." disse Castiel.

"Dimmi dov'è Sam." disse Dean.

"Dean..." disse Castiel.

"Cas, dimmi dove cazzo è mio fratello."disse Dean arrabbiato.

"Dean, ho dovuto eseguire gli ordini." disse Castiel dispiaciuto.

Quegli occhi blu stavano diventando un pozzo di lacrime, Castiel non era cattivo e Dean lo sapeva bene, lui era un angelo e gli angeli erano stati creati per eseguire degli ordini.
Adesso Dean doveva pensare a Jo, lei stava morendo e Castiel poteva guarirla.

"Cas, Jo sta morendo, ti prego aiutami." disse Dean.

"Va bene Dean lo farò."
Castiel si avvicinò lentamente allo sguardo morente di Jo, pronunciò un incantesimo in Latino vicino alla sua bocca e successivamente trascinò la sua mano sul viso pallido e guarì Jo.

Ad un certo punto in paradiso il tempo cambiò, non vi era più quel cielo celeste, quel sole che regnava fiero in cielo ma, al contrario, le nuvole stavano diventando nere, i fulmini iniziavano ad impadronirsi del cielo del paradiso e l'enorme cancello dorato era diventato nero e arrugginito, tendente a cadere a pezzi.

"Sono arrivati." disse Castiel.

"Chi? Cas chi diavolo è arrivato?" disse Dean con un tono insistente.

"I demoni, sono pronti allo scambio." disse Castiel.

Dean pensò che per suo fratello Sammy fosse finita, lui era lì in paradiso incapace di compiere il suo lavoro completamente, si sentiva così...inutile.

E allora ecco che le lacrime ebbero la meglio su Dean, non poteva più permettersi di trattenerle, non poteva più fingere e perchè doveva farlo?

Jo lo baciò.

Fu uno di quei baci inaspettati ma capaci di togliere il fiato, la labbra carnose di Jo si incontrarono con quelle di Dean e le loro anime diventarono una sola,Jo poteva sentire le lacrime di Dean sul suo viso, poteva sentirne il sapore salato, così aprì i suoi occhi e incontrò lo sguardo di Dean, lui le ricambiò lo sguardo e piano piano staccò le sue labbra da quelle di Jo.

"Siete davvero una coppia stupenda."esclamò Rufus.

"Idiota, così mi fai piangere." disse Bobby.

"Se tuo padre fosse qui sarebbe davvero fiero di te Dean." disse Tamara emozionata.

Castiel interruppe l'atmosfera romantica.

"Dean, io voglio aiutarti, ma dobbiamo trovare un modo per sconfiggere i demoni, sai questo è solo l'inizio di una lunga guerra." disse Castiel.

Dean con queste parole ebbe la certezza che Castiel non era cambiato, era il suo amico, poteva fidarsi di lui, voleva fidarsi di lui.

"I demoni? E i tuoi amichetti angeli?" disse Dean.

"Per loro non devi preoccuparti, la mia fazione sarà con voi, la fazione comandata da Bartolomeo ha perso il controllo, la brama di potere è diventata più grande della voglia di pace. Possiamo sconfiggerli." disse Castiel determinato.

Dopo queste parole Dean si avvicinò a Castiel e lo abbracciò, lo abbracciò talmente forte quasi da toglierli il respiro, Dean sentiva il respiro dell'angelo sul suo collo e persino sulle sue labbra, i loro occhi si incontrarono, quello sguardo durò un'eternità e Dean per la prima volta sentì di essere come tutti gli altri esseri umani, sentì come se ci fosse davvero qualcosa di bello da vedere in lui.

"Cas, sapevo che tu non avresti mai fatto del male a Sammy." disse Dean non staccando lo sguardo da Castiel.

L'angelo in un primo momento non rispose, mai poi disse" Dean, tu e Sam siete gli unici amici che ho," e aggiunse "Io ti voglio bene."

   
 
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