Anime & Manga > Death Note
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Autore: MeroSP    13/02/2009    2 recensioni
Wammy's House. Il giorno prima della morte di Elle, i due migliori della scuola si conosceranno, uniti all'inizio solamente dall'odio di Mello nei confronti di Near, il suo rivale, e poi da una rete sempre più fitta di sentimenti non ancora chiari nella mente di tutti e due i ragazzi. L'ho scritta così, perchè adoro questo pairing e perchè mi dovevo trovare qualcosa da fare durante le ore di matematica. Spero vi piaccia~
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Proemio (?) Sala comune. Lui era lì, in un angolino, il solito puzzle che ormai avrà rifatto un centinaio di volte tra le mani. E io, con la solita abitudine da malato.. lo fissavo da dietro alla colonna, certo che lui sapesse della mia presenza. Dovevo trovarmi un passatempo. Girovagavo in mzzo ai miei tupidi pensieri e mi femavo a guardare i suoi occhi ghiacciati e privi di emozioni. Ogni tanto li staccava dal puzzle e fissava il nulla alzando la testa di pochi centimetri. Per quanto lo odiassi.. non riuscivo a spostare lo sguardo dalla sua figura elegante che spesso mi pareva astratta. Near.. Credo che un qualche giorno gli dovrei parlare, ma probabilmente mi liquiderebbe subito. Non ho cose interessanti di cui parlare con lui, e in più è il mio rivale. Non POSSO parlare con lui. Mi limitrò a guardarlo.. e di questo passo credo che prima o poi impazzirò.

Capitolo 1 << Near >> ..stupido impulso che mi fece pronunciare il suo nome. Si voltò in segno di risposta. << Si? >> che voce.. priva di emozioni, quasi robotica e con qualche sfumatura femminile. Mi chiedo se sia davvero umano, oppure irreale come credo a volte. << Com'è andato il compito di sotria? >> << Bene >> non potevo aspettarmi un "e il tuo?". Mi accontentai. Alla fine non volevo parlagli.. << E il tuo? >> me ne stavo già andando, rispondendo con un "Ah." secco. Mi bloccai. << Meglio di quanto tu possa credere. >> risposi, freddo. Grande discorso. 4 frasi. A dire il vero, per quanto mi fossi impegnato, il mio compito era andato sicuramente peggio di quello di Near, Per quanto mi impegnassi.. non potevo raggiungere la sua perfezione. Ed per questo che lo odio.. tanto, tanto, tanto.. Feci un'espressione seccata, gli voltai le spalle e mi diressi verso camera mia, nonostante fossere le quattro di pomeriggio, non avessi da fare compiti, non avessi da studiare, non avessi sonno e quindi, non vessi niente da fare. << Mello! Com'è andata la verifica di storia? >> Oh no. Quella ragazza no. Se non altro occuperà parte del mio tempo libero. Non esiste persona più irritante di Linda. Linda è una ragazza noiosa, qui a scuola non è un granchè brava, va bene solo in educazione artistica. << Bene >> non ero dell'umore giusto per parlare, sopratutto con Linda. La sentivo blaterare qualcosa su quanto fossi antipatico eccetera eccetera eccetera e intanto guardavo Near con la coda dell'occhi. Per un interminabile istante mi pare di incrociare il suo sguardo.. Dio, salvatemi da questa tizia! << Scusa un secondo, Linda. Mi sta cercando Near. >> mi avvicinai a lui cautamente. << Near, dimmi qualcosa, fai finta di parlare! >> sussurrai. Esitò qualche secondo. Lui alzò la testa, continuando ad arricciarsi i capelli, e guardò verso la grande finestra della sala comune. << Cosa c'è, Mello? >> indicai Linda senza farmi notare da lei. << ..Povera ragazza. >> disse. << Povero me, non lei! >> urlai a bassa voce. << Aiutami a trovare una scusa per andare! >> io che chiedo aiuto a Near? Devo roprio essere disperto.. oppure è una banale scusa per parlargli e basta. In fondo è l'unica persona viva in questa stanza, oltre me, Linda e qualche ragazzo radunato attorno al pianoforte. Vivo.. pfff. Si alzò barcollando, mi prese la mano. Era calda.. non lo avrei mai detto. Mi trascinò verso Linda, anche se forse dovevo essere io a trascinarlo: cammina troppo lentamente. Mi lasciò la mano e strofinò la sua contro i pantaloni bianchi del pigiama di raso. << Scusa, Linda, te lo porto via qualche minuto. >> disse, sfoderando un sorriso sghembo. << Va bene.. >> rispose. Quindi bastava una frase senza troppe spiegazioni e un sorriso fatto male?! Mi pentii istantaneamente di aver chiesto aiuto a Near. Camminai velocemente verso l'uscita della stanza, lui mi seguì con la sua camminata lenta e trascinata da bradipo. Mi voltai verso Linda, per vedere se mi stava guardando ancora. Sì, lo stava facendo. << Andiamo in camera mia? >> chiese una voce vuota, con le solite sfumature femminili. Mi voltai verso Near. Com'è che non lo avevo visto passare? Lo capii solo dopo mesi; Near era invisibile per tutti e per quanto i miei occhi fossero ossessionati dal cercarlo, non erano ancora del tutto abituati a tanta invisibile perfezione. << ..Va bene. >> dissi, ancora leggermente scosso. Questa volta ci avviammo insieme, segui il suo modo di camminare. Aprì la porta, mi invitò ad entrare. Doveva terminare tutto lì, in quell'istante sarei dovuto uscire ringraziando -sicuro che l'avrei fatto?- semplicemente ma.. << Non andare.. >>
   
 
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