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Autore: rekichan    13/02/2009    19 recensioni
Ancora una volta, l’uscita di Naruto pone fine alla discussione tra i due vampiri.Sasuke e Neji si scambiano un’occhiata tra il preoccupato, il rassegnato e il disgustato.
«Vedila come ti pare, Hyuuga, ma io quello non lo mordo.»
[Parodia su Twilight]
Genere: Parodia, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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-      Arma di distruzione di massa non individuata da Bush durante l’invasione dell’Iraq.

-      Uso esterno. Se la demenza avanza, è colpa vostra. Io vi avevo avvisato che era un’arma di distruzione di massa.

 

Controindicazioni:

 

-      Causa mal di pancia; esplosione di neuroni ed eruzioni cutanee.

-      Potreste trovarvi a vagare per la città, scambiando ogni persona che circoli solo durante i giorni di pioggia, ami il sangue, le tenebre, il macabro e la morte, per un vampiro. Quelli non sono vampiri. Sono emo. E si sciolgono al sole.

 

 

Io quello non lo mordo

 

Capitolo 2

 

 

Il cielo comincia a tinteggiarsi dei tenui colori dell’alba; la luce intensa del crepuscolo impregna il circondario, macchiando il mondo con i suoi raggi.

La Terra torna a vivere e il sole saluta col proprio calore i suoi figli.

È il momento in cui tutto si risveglia. Ogni essere vivente è pronto, attivo, sveglio…

 

«Che sonno.»

 

O quasi.

 

«Non vedo l’ora di mettermi a dormire.»

 

Ragazzi, insomma. Così rovinate la suspance.

 

«Non dirlo neanche. La nottata è stata più stancante del previsto.»

 

Ragazzi, la storia…

 

«Guarda che è colpa tua, Uchiha. Se tu scegliessi la cena in base all’odore e non alla forma del posteriore…»

 

Ragazzi…

 

«Ehi! Perlomeno io ho senso estetico. O devo ricordarti che hai morso…»

 

«Avevo fame! E un collo vale l’altro!»

 

«Non dicevi questo mentre facevi i gargarismi con la candeggina.»

 

«Non ricordarmelo. Mi sogno ancora la vecchia Chiyo col suo collo incartapecorito…»

 

«Ecco.»

 

«Comunque, meglio di tuo fratello con quel pesce…»

 

RAGAZZI!

 

 

I due vampiri si girano verso il narratore, visibilmente scosso. L’Entità, senza volto e senza nome, digrigna i denti invisibili; i nervi pulsano sulla tempia e stringe convulsamente il copione.

Tacciono.

Il narratore li guarda male.

Sanno cosa li attende. Lo sanno.

Se non si comportano bene, la pena sarà…

 

«Scusate, mi avete chiamato?»

 

Una fanciulla avanza timidamente per la strada, accompagnata dai suoi fedeli amici: il dottor Gai, anziano bibliotecario col culto della giovinezza, Sakura Haruno, sua migliore amica e compagna di scuola, Ino Yamanaka, felicemente fidanzata con questa, Shikamaru Nara, fedele compagno di tante avventure, felicemente accoppiato con un demone in forma femminile: Temari.

 

I due vampiri fissano la ragazza dagli immensi occhi castani. Ha l’aria innocente, quieta, pacata.

Almeno finché non scorge i loro canini appuntiti.

 

«Vampiri!»

 

Urla. Gli occhi le si illuminano. Comincia a sbavare e ansimare, mentre tira fuori un paletto di acuminato frassino.

 

«Tenten!»

 

Gridano i due ragazzi in coro, indietreggiando.

La ragazza si avvicina minacciosa, brandendo il paletto.

Sasuke e Neji fanno un passo indietro.

Lei avanza.

Loro indietreggiano.

Passo avanti.

Passo indietro.

Avanza.

Spalle al muro.

Fregati.

Neji si nasconde dietro Sasuke.

 

«Tienimela lontana! Tienimela lontana!»

 

Strilla; i capelli si arricciano per lo spavento.

 

«Spostati Uchiha e non ti impaletto.»

 

«Ok.»

 

Sasuke si sposta. Tenten fissa Neji con sguardo assatanato, mentre il vampiro urla: «Traditore!», al compagno.

 

«Penetratio tua, culo salvo meo, Hyuuga. Senza rancore.»

 

Stendiamo un velo pietoso su quanto accade al povero vampiro. Nessuno resiste a Tenten, the vampire slayer, e al suo paletto vibrante.

 

«Come ti senti Neji?»

 

Chiede Sasuke, non appena Tenten si allontana con aria soddisfatta.

 

«Lee, Lee, perché mi hai abbandonato?»

 

Torniamo al nostro racconto, che è meglio. Sperando che abbiano imparato a non far arrabbiare il narratore.

 

 

Dicevamo: è l’alba. Il mondo è ancora avvolto nel silenzio e le ombre della sera lasciano spazio ai primi, tenui raggi del sole che, timidi, fanno capolino tra i cirri nebulosi.

Non v’è nessuno in giro, tranne due ombre che, rapide, scivolano sul terreno (una di loro particolarmente zoppicante) a velocità sconosciuta ad essere umano.

Cosa sono? Aerei a razione? Fulmini? Un bishonen inseguito dalle fungherls?

No.

Loro sono creature della notte; sono gli incubi che infestano i sogni degli esseri umani, impedendogli di dormire sonni tranquilli; sono il terrore che cresce in seno alla società…

…No. Non sono cartelle delle tasse. No. Neanche Maria De Filippi in luna di miele con Maurizio Costanzo. No! Non è neanche Moccia.

Loro sono…

vampiri.

 

«Uff. Storia vecchia.»

 

«Pensavo fosse un film moderno, invece è tutta roba già vista.»

 

Cosa ho fatto io di male? Cosa?

 

«Mangiano puma?»

 

 

Ci scusiamo per l’interruzione, dovuta a mancanza di personale.

Le trasmissioni riprenderanno il prima possibile.

Nel frattempo, auguriamo al nostro narratore, appena ricoverato per esaurimento nervoso, una pronta guarigione.

 

 

Loro sono creature della notte; sono gli incubi che infestano i sogni degli esseri umani, impedendogli di dormire sonni tranquilli; sono il terrore che cresce in seno alla società…

…No. Non sono cartelle delle tasse. No. Neanche Maria De Filippi in luna di miele con Maurizio Costanzo. No! Non è neanche Moccia.

Loro sono…

vampiri.

Scappano dal loro peggior nemico che, rapido, avanza sempre di più, rischiando di raggiungerli.

È mortale. Una delle poche cose che può ucciderli, cancellare la loro non-esistenza dal mondo.

Il Sole.

 

«Corri! Corri Sasuke! O si riprende e ci raggiunge!»

 

«Teoricamente era svenuto!»

 

«Meglio non rischiare. Quell’essere umano è la cosa più pericolosa che io abbia mai visto.»

 

«Peggio del Sole?»

 

«Sì!»

 

«Peggio dei paletti di frassino?»

 

«Non nominarli. Comunque, sì.»

 

«Peggio…»

 

«Sì, Sasuke! È perfino peggio di Kisame mentre si fa la doccia!»

 

«Beh, però almeno Naruto era carino…»

 

«Ti ricordi perfino come si chiama? Tu non sei umano!»

 

«Se è per questo, neanche tu.»

 

Esasperato, Neji decide di lasciar cadere la questione. I due vampiri si inoltrano nel bosco. Attraversano mari; percorrono monti, svoltano l’angolo e, di fronte a loro, appare una casetta piccolina in Canadà, con tanti pesciolini e tanti fiori di lillà. E tutte le ragazze che passano di là, dicono: «Che gay la casetta in Canadà.».

 

«Grazie al cavolo, siamo tutti uomini. In qualche modo dovremo sfogarci!»

 

Protesta Sasuke, entrando in casa.

 

«Non tutti. In fondo la compagna di Kakashi è una donna.»

 

L’Uchiha fissa Neji un poco perplesso. Più che altro, con sguardo allucinato.

Lo Hyuuga ricambia, confuso, non comprendendo l’espressione compassionevole e desolata del ragazzo.

 

«Che c’è?»

 

Chiede. In quel momento, l’argomento della loro discussione entra in salotto.

Con un grembiule rosa con i volants; i guanti da forno e un vassoio di biscotti appena sfornati, un vampiro dai capelli castani e una cicatrice sul naso fa la sua apparizione nella stanza, seguito da un altro, tutto intento nella lettura di uno strano libro dalla copertina arancione e dagli equivoci disegni.

 

«Ragazzi, ben tornati! Vi ho preparato i biscotti.»

 

Annuncia il primo dei due vampiri, posando il vassoio su un tavolino di cristallo.

Sasuke squadra attentamente l’uomo, indugiando sul grembiule rosa e sui guanti da forno con le roselline. Quindi, risponde alla domanda precedentemente posta dallo Hyuuga:

 

«Niente, Neji. Tranne l’impulso irrefrenabile di consultare un libro di anatomia. Ho come l’impressione di non aver capito bene la differenza tra maschi e femmine.»

 

«Non mi stupisco. – commenta il ragazzo, prima di rivolgersi all’altro vampiro che, speranzoso, attende che i suoi pargoli mangino i biscotti. – Grazie, Iruka-san. Ma noi non…»

 

«Ecco! Lo sapevo! Figli ingrati! Tutto il mio lavoro è stato inutile! Voi non volete bene alla vostra mamma!»

 

Iruka comincia a piangere e a disperarsi; a tratti, si asciuga il viso nel grembiule con i volants, lamentando sofferenze inimmaginabili trascorse durante il parto; ingratitudine dei figli e sacrifici vari fatti per la propria prole.

Neji prova a spiegargli che i vampiri non possono avere figli e che, sebbene vivano tutti assieme, gli unici imparentati tra loro – nel senso biologico del termine – sono Itachi e Sasuke.

 

«Giusto per sottolineare che le disgrazie non vengono mai da sole.»

 

In tutta risposta, Sasuke – o meglio: il suo stomaco – lancia un gemebondo lamento. È affamato: la cena gli è scappata, i biscotti sono indigesti e ha un bisogno disperato di affondare i canini nel collo di un essere umano.

Inoltre ha sonno. Ormai è l’alba e non può neanche uscire ad approvvigionarsi di vettovaglie.

Figuriamoci se presta attenzione alle offese dello Hyuuga.

Si limita a minacciargli la coda con le forbici.

 

«Tieni quell’arma di distruzione di massa lontana dai miei capelli!»

 

«Zac. Zac.»

 

Fanno le forbici, tagliando l’aria.

Iruka osserva i due ragazzi, si volta verso Kakashi, ancora immerso nella lettura del libro.

 

«Non sono adorabili i nostri bambini?»

 

Pigola, attaccandosi al braccio del vampiro. Kakashi annuisce debolmente, apparentemente estraneo a tutto ciò che lo circonda.

Proprio in quel momento, un suono acuto e ridondante si propaga nell’abitazione.

Kakashi smette di leggere. Neji fissa stralunato la porta. Perfino Sasuke smette di minacciare la coda dello Hyuuga con le forbici, studiando la soglia.

Solo Iruka pare deliziato e per nulla stranito dal fatto che qualcuno possa desiderare far visita ad una casa di vampiri in pieno giorno.

 

«Non aprire! – urla Neji – Potrebbe essere Tenten venuta per finirmi!»

 

«Beh, ormai più larg…»

 

«Uchiha, finisci quella frase e prometto che mi offrirò come vittima sacrificale a Tenten, se in cambio userà l’intero campionario di paletti sul tuo fondoschiena.»

 

Nel frattempo, il suono del campanello si fa insistente.

Iruka si avvicina alla porta. Un brivido si propaga lungo le schiene di Sasuke e Neji.

 

«Ho uno strano presentimento.»

 

«Per una volta, sono d’accordo con te, Hyuuga.»

 

«Ehi! C’è nessuno?»

 

Ecco.

La voce.

 

«Iruka-san non aprire!»

 

Urlano all’unisono Sasuke e Neji.

Ma ormai è troppo tardi.

Un uragano biondo irrompe nella stanza. Iruka fa appena in tempo ad accendere la luce elettrica, così che possa vedere nell’oscurità della casa. Come un predatore, studia l’ambiente.

 

Capelli grigi e libro. Non è lui.

Capelli castani a ciuffo e cicatrice sul naso. Non è lui.

Capelli neri e lunghi. Non è lui.

Farina, latte burro e gocce di cioccolata con spolverata di zucchero a velo. Potrebbe, ma non è lui.

Culo di papera.

Eccolo.

 

«Sasukeeee!»

 

«Vade retro Satana!»

 

Urla il malcapitato, riparandosi dall’abbraccio di Naruto con la prima cosa capitategli sottomano. Il Destino vuole che sia Neji, immediatamente strangolato dalla ferrea presa dell’Uzumaki.

 

«Oh, ma tu non sei Sasuke! Amico mio, come stai? Non sembri sorpreso di vedermi. Oh, ma in fondo lo so che prevedi il futuro a breve termine e quindi sapevi già del mio arrivo. E anche Sasuke, perché lui legge nel tuo pensiero e può vedere quello che ti passa per la testa!»

 

«Guarda caso, tra poco prevedo una carneficina. E tu sarai la vittima.»

 

Ringhia Neji, ma il suo tentativo di uccidere Naruto viene bloccato da Iruka che batte le mani, giulivo.

 

«Che bello, abbiamo ospiti!»

 

«Oh! – Naruto si volta verso l’uomo. Sgrana gli occhi, seriamente interessato a quella presenza in guanto da forno e grembiule rosa. Il suo volto si illumina. – Lei deve essere l’amabile donna che funge da madre a Sasuke e Neji, vero? Ha dei figli stupendi. Complimenti.»

 

«Grazie! - Esulta Iruka. Finalmente qualcuno riconosce il suo ruolo materno all’interno della famiglia. – Sasuke, Neji… perché non mi avete mai presentato questo giovanotto così simpatico?»

 

«Appetitoso, più che altro.»

 

Mormora Sasuke. Neji gli tira una gomitata.

 

«Uchiha

 

«Che c’è? Ho passato tutta la notte in giro! Ho sonno! Ho fame! E la cena mi si è praticamente presentata a casa. Posso morderlo

 

«Per quanto un tuo avvelenamento possa risultarmi gradito, no. Desidero ucciderti personalmente.»

 

Sasuke incrocia le braccia, mettendo il broncio. Nel frattempo, Naruto ha rivolto la sua attenzione a Kakashi.

 

«Lei è sicuramente il capofamiglia. La ringrazio per aver salvato il mio Sasuke dalla spagnola trasformandolo in vampiro!»

 

A quelle parole, Kakashi, alza gli occhi dal libro, fissando perplesso l’umano di fronte a sé.

Il tempo si ferma. Mai – mai! – Kakashi aveva rinunciato alla lettura del suo amato romanzo: aveva perfino fatto imbustare le pagine così che potesse continuare a leggere anche sotto la doccia!

Attendono col fiato sospeso. Kakashi sta per parlare. Evidentemente sta per pronunciare qualcosa di saggio e profondo: un’affermazione che cambierà le sorti della vampirità.

 

«Effettivamente…»

 

«Fa che dica di morderlo.»

 

«Uchiha, contegno. Lascialo parlare.»

 

«…a Sasuke non piace la Spagna.»

 

I presenti ammutoliscono. Neji va a cercare conforto nel tirarsi pentole in testa. Forse qualcuna gli potrà causare la commozione cerebrale tanto desiderata.

 

«Però è vero. Fa troppo caldo in Spagna.»

 

«Uchiha, ti prego. Non assecondare i deliri di questi folli.»

 

Sasuke sbuffa. Osserva un attimo Naruto che continua a confabulare con Iruka, al settimo cielo per aver trovato qualcuno che gradisce i suoi biscotti.

 

«Comunque io continuo a pensare che…»

 

«Uchiha. Ricordi il discorso del primo capitolo, riguardo te e quel verbo?»

 

«Sì. Ma…»

 

«Tienilo a mente.»

 

«Sasuke!»

 

Naruto, improvvisamente, sembra ricordarsi della sua presenza. L’Uchiha non fa in tempo a scansarsi, che il ragazzo lo sta stringendo convulsamente, strusciando la testa bionda contro il suo collo.

 

Il suo pensiero, a questo punto, è uno solo:

 

CIBO.

 

«Sasuke che stai facendo? Non si mordono gli ospiti!»

 

Protesta Iruka, afferrando l’orecchio del ragazzo e staccandolo dal collo di Naruto, prima che possa infierire sulla sua giugulare.

Sasuke piagnucola. Sbraita. Tende le braccia cercando di afferrare la sua cena che lo osserva con sguardo stupito e perplesso, emettendo un lamentoso:

 

«Piiiiii!»

 

Prima di venir scaraventato con forza sul divano.

 

«Scusalo. È il sonno che lo fa stralunare.»

 

Afferma Iruka, offrendo a Naruto altri biscotti che il ragazzo si mette, affamato, in bocca, biascicando:

 

«Non sciè froflema. Sho benisshimo che Shaske mangia sholo fuma.»

 

Traduzione dal biscottese: Non c’è problema. So benissimo che Sasuke mangia solo puma.

Si ringrazia Zenzì per la traduzione.

 

Alla parola: “sonno”, Sasuke e Neji colgono però la palla al balzo. Corrono ad attaccarsi alle gonne di Iruka, strepitando.

 

«E’ giorno

 

«Dobbiamo andare a dormire.»

 

«Infatti!»

 

«Questo non vuol dire che bisogna essere scortesi e lasciare da solo il nostro ospite.»

 

«Dov’è l’Iruka che ci rimprovera perché andiamo sempre a letto tardi, Sasuke? Dove?»

 

Piagnucola Neji, aggrappandosi alla maglietta dell’Uchiha. Il vampiro ci pensa un attimo, ma prima che possa rispondere, Naruto interviene:

 

«Ma i vampiri dormono?»

 

«Tutti. Meno io.»

 

I presenti si voltano verso la porta. Gli occhi di Sasuke e Neji si illuminano di fronte a colui che sarà la loro salvezza.

Forse hanno trovato la soluzione ai loro problemi: lasciare Naruto con lui.

Nessuno può sopravvivere.

 

«Noi andiamo a letto!»

 

Si affretta Neji.

 

«Già! Ti lasciamo in sua compagnia!»

 

Aggiunge Sasuke, intimando ad Iruka di mettere a letto Kakashi, che dorme già nella poltrona. Nelle orecchie, gli auricolari con l’mp3 del libro, per non perdersi la vicenda neanche nel sonno.

 

Così, spinto Naruto verso il nuovo arrivato, scompaiono al piano superiore.

 

I due si squadrano per qualche attimo. Il vampiro osserva l’umano con aria truce e minacciosa.

Poi, Naruto sorride. E parla.

 

«Ciao! Io sono Naruto.»

 

«Gaara.»

 

Mormora il nuovo arrivato.

 

«Piacere! Senti, tu brilli al sole?»

 

 

Riusciranno i vampiri a liberarsi di Naruto?

Gaara ucciderà Naruto o ucciderà prima Sasuke e Neji?

Iruka riuscirà a far mangiare i biscotti ai suoi pargoli?

Ma, soprattutto: i vampiri mangiano puma?

 

 

Note dell’autrice

 

E anche questo è andato*-*! Non avrei mai pensato di ricevere così tante recensioni solo al primo capitolo *O*! Grazie tante, ragazze! Scusate se non vi ringrazio una per una, ma sono le 3.46 dell’12/02/09, domani ho un esame e, soprattutto, non ho internet*O*!

Che bello*O*!

Comunque, piccole informazioni per chi non comprendesse tutti i riferimenti (o per mancanza visione dei telefilm/film citati, o a causa delle controindicazioni di inizio capitolo.

 

-      Tenten è l’ovvia parodia di Buffy, l’ammazza vampiri. Gai interpreta Giles, Sakura e Ino sono Willow e Tara, Shikamaru e Temari, Xander e Ania.

-      Zenzì è l’omino di pan di zenzero del film: Shrek

 

Immagino che ormai abbiate capito un po’ chi interpreta i vari personaggi, ma ricapitoliamo.

Naruto è Bella, qui non ci piove. Sasuke fa Edward, Iruka Esme, Kakashi Carlisle (si assomigliano anche un po’ di nome); Neji è Alice e Gaara… lo scoprirete nella prossima puntata XD!
A presto, e grazie ancora a tutti!

 

   
 
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