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Autore: Roylove    28/09/2015    3 recensioni
Mandy è una ragazza di 21 anni, orfana purtroppo , vive a Londra in un orfanotrofio ma ancora per poco. Ama scrivere , scrive veri e proprie storie di come sogna la sua vita, storie purtroppo non apprezzate da Miss. Ponfy la tutrice dell'orfanotrofio. Ma troverà qualcuno disposto a leggere le sue storie, qualcuno che la sprona a dare il massimo e a raggiungere uno dei suoi obbiettivi . Sperando che questa storia vi piaccia , vi lascio alla lettura.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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~~Grazie a tutti coloro che hanno recensito mi avete resa veramente felice. Finalmente riesco a postare il nuovo capitolo quindi buona lettura!

 

 

La mattina dopo Mandy si alzò presto, si cambiò e scese in cucina per aiutare la cuoca con la colazione.
Quando finalmente fu tutto pronto arrivarono gli altri, compresa la signora Ponfy.
-Già pronta?-Chiese la signora a Mandy.
-Beh volevo uscire presto per cercare lavoro.-Disse Mandy sedendosi al tavolo.
-Almeno qualcosa di saggio e giusto.-Disse la donna con superiorità mentre prendeva una tazza di thè.
In realtà Mandy voleva starsene al parco e sperare di ritrovare quel signore tanto gentile.
-Beh io vado. Signora Ponfy, non si preoccupi per me a pranzo, ho intenzione di andare un po' lontano da questo quartiere.-Spiegò lei sperando che la donna gli dava il permesso.
-Va bene.-Disse la donna alzandosi e sparendo dietro un angolo.
-Beh ragazzi io vado, a dopo!-
Uscì con il sottofondo dei saluti dei bambini e a passo svelto si diresse verso il parco, sotto lo stesso albero.
Non ciacció subito il blocco, ma si rilassó in cerca di idee, era intenta a fissare il cielo che non si accorse della compagnia che aveva affianco, solo quando la sfiorò allora si voltò.
-Oh Remus! Ciao bello. Tutto solo?-Chiese lei accarezzando il cane che gli annusó il viso.
-Dimmi un po', dove hai lasciato gli altri malandrini?-Scherzó lei sapendo che il nome che gli aveva dato il padrone era quello di uno dei malandrini di Harry Potter, Remus Lupin.
-Purtroppo c'è solo un malandrino.-Rise una voce dietro di lei.
-Oh signor Thewlish, buongiorno.-Sorrise Mandy continuando ad accarezzare Remus.
-Buongiorno! Così abbiamo una lettrice di Harry Potter eh Remus!-Il signor Thewlish sorrise al cane se si sedè al fianco della ragazza.
-Beh si, è stato il primo libro che ho letto.-Sorrise Mandy.
-E dimmi, il tuo personaggio preferito?-Chiese l'uomo.
-Beh un po' tutti, ma il mio preferito è il professor Lupin!-Quando Mandy parlava di quei libri gli si illuminavano gli occhi.
-Che resti tra noi, ma è anche il mio personaggio preferito.-Rise l'uomo.
-Sennò non avrebbe chiamato il suo cane Remus.-Constató lei.
-È vero! Ma dimmi hai scritto qualcosa?-Chiese .
-Niente, non ho idee. Porto sempre con me un blocco, ma le idee non vengono.-
-Capita a tutti una giornata no... L'importante è non abbandonare l'idea di scrivere.-Spiegò l'uomo.
-Lei come fa quando non ha idee?-
-Beh, cerco di divertirmi . E con Remus viviamo delle vere e proprie avventure.-Rise lui accarezzando il suo cane.
-Avventure?-Chiese Mandy curiosa.
-Prova a vedere le cose di sempre con altri occhi! Immagina di essere in un'epoca diversa, un mondo diverso. Rendi interessante il noioso.-Disse l'uomo alzandosi.
Mandy anche si alzò e seguì l'uomo che si avviò verso l'uscita del parco.
-Ti farò vedere una cosa che solo chi ha buoni occhi può vedere.-Sorrise.
Uscirono dal parco ed arrivarono verso delle piccole villette a schiera.
-Io vivo qui, non ti preoccupare , non pensare male, ma forse posso aiutarti con il tuo problema .-Sorrise l'uomo aprendo la porta d'entrata .
Mandy entrò in casa e si ritrovò in un corridoio dalle pareti verde scuro e il parquet .
-Vieni intanto metto a fare del thè, puoi aspettarmi in giardino.-Disse lui indicando una grande vetrata vicino la cucina.
Mandy andò con Remus in giardino, era grande , con piante esotiche e sculture in pietra di diverse forme.
Remus gironzolava in quel giardino e poi tornò da Mandy.
Era un posto meraviglioso , sembrava veramente un altro mondo.
-Ecco il thè!-Esclamò il signor Thewlish portando un vassoio con due tazze di thè caldo e lo poggió su un piccolo tavolinetto li in giardino.
-Allora che ne pensi?-Chiese lui notando che Mandy era ancora incantata da quel posto.
-È meraviglioso. Sembra di stare in qualche posto esotico, e queste pietre mi ricordano delle case per fate o gnomi, come avevo letto da piccola.-Mandy sembrava una bambina in un parco giochi e gironzolava nel giardino puntando il dito su ogni cosa strana che vedeva.
-Sono felice che ti piaccia, sai c'è gente che non capisce la bellezza di questo posto. Dicono che è solo un giardino un po' diverso.- Presentata una tazza di thè e la diede a Mandy.
-Questo non è un semplice giardino, è un altro mondo, un luogo magico.-Sorrise lei.
-Beh se ti fa piacere stare qui, puoi venire quando vuoi, può diventare..... La nostra Hogwarts .-Sorrise l'uomo bevendo un sorso di thè.
-Davvero?-Chiese lei incredula.
-Si certo. Mi fa piacere averti qui. -L'uomo sembrava più felice di lei.
-Perché è così gentile con me signor Thewlish?-Chiese lei poi andando verso l'uomo.
-Vedi Mandy, tu mi ricordi una persona a me cara, e vederti sorridere mi ricorda lei. È una sensazione meravigliosa.-Disse l'uomo un po' nostalgico.
-Se posso permettermi, chi era questa persona?-Chiese lei.
-Mia figlia.-Disse lui malinconico.
-Oh...-Mandy si rattristó ma l'uomo la rallegró subito.
-Visto che mi ricordi tanto mia figlia, vorrei che avessi questo.-Disse l'uomo togliendosi un ciondolo dal collo, era a forma di Lupo ed era in argento.
-Ma è bellissimo. Deve significare molto per lei, non posso accettarlo.-Disse lei facendo cenno di no con la testa.
-Mi renderebbe davvero felice che lo abbia tu, lei lo considerava il suo protettore. -Disse lui con gli occhi pieni di gioia.
-Va bene.-Disse Mandy accettandolo.
Poi corse a prendere la tracolla vicino al tavolinetto e estrasse da essa il blocco con la penna.
-Idee?-Chiese l'uomo.
-Si molte!-Disse Mandy scrivendo con un grosso sorriso.
Il signor Thewlish si avvicinò a lei per vedere cosa stesse scrivendo e rimase colpito da ciò che stava scrivendo.
-Ma stai scrivendo di noi?-Chi se incerto.
-Si, con qualche variazione e qualche tocco magico, ma si, scrivo di noi. Le dispiace?-Chiese Mandy preoccupata guardandolo.
-No affatto! Continua pure!-Disse l'uomo con un grosso sorriso mentre si sedeva vicino a lei.
Passarono cinque minuti e poi Mandy si fermò e riprese la tazza di thè.
-Credo che adesso ho la storia perfetta per il mio libro.-Sorrise lei.
-Ne sono davvero felice.-Sorrise l'uomo.
-Toglimi una curiosità , quanti anni hai di preciso?-Chiese poi l'uomo.
-Ne ho 21. Lei invece?-
-Ne ho 40 precisi. Quindi non vai in nessuna università?-Chiese poi.
-No, purtroppo non ho ricevuto nessuna borsa di studio e in orfanotrofio non abbiamo abbastanza soldi per permetterci di andare all'università. Quindi sarò costretta a trovare lavoro.-Spiegò lei come se niente fosse.
-Un momento, orfanotrofio? Quindi non hai più i tuoi genitori?-Chiese stupito l'uomo.
-Purtroppo non ho mai conosciuto i miei genitori, ma non mi pesa questi, certo , se avevo una famiglia credo avrei avuto molte più possibilità di studio. Ma va bene così.-
In realtà l'uomo vedeva che a Mandy pesasse quella situazione e non continuò il discorso.
-Mi dispiace, ma credo che posso aiutarti io.-Disse l'uomo.
-In che senso?-
-Hai detto che cerchi lavoro, o sbaglio?-
-No non sbaglia, ma cosa centra?-
-Beh, come ti ho detto sono uno scrittore, sto scrivendo un libro e sono ancora 200 pagine, ma purtroppo per piccoli problemi di salute non posso stare troppo davanti al computer e poi stare seduto troppo tempo mi annoia.-Iniziò lui.
-Quindi mi sta dicendo che dovrei scrivere il suo libro al computer per poi stamparlo?-Chiese Mandy.
-Esattamente! Che ne pensi? Il prezzo puoi deciderlo tu se vuoi.-Rise lui.
-Per me va benissimo! Ma il prezzo lo decida lei.-Sorrise lei.
-Perfetto.... Mmmm, che ne pensi di 50 centesimi a pagina?-Chiese lui.
-Benissimo, quando posso iniziare?-Chiese lei entusiasta.
-Direi che domani va benissimo. Verrai qui tutti i giorni tranne sabato e domenica dalle 9 alle 18, va bene?-Chiese infine l'uomo.
-Va benissimo! Non so come ringraziarla!-Mandy lo abbracció dalla gioia ma dopo si accorse che forse non era un gesto molto consono.
-Molto bene, adesso è meglio che tu vada, si sta facendo tardi.-Le sorrise l'uomo.
In effetti era l'ora di pranzo e aveva una fame da lupi, ma non voleva disturbare il signor Thewlish , così prese la sua borsa e salutando l'uomo ed il suo cane se ne andò, memorizzó la via sul suo blocco dopodiché andò in un bar li vicino dove prese un sandwich e mentre mangiava al parco continuava a scrivere , solo dopo pranzo notò che il cielo si stava mettendo male, così decise di rientrare.
Appena in tempo, quando entrò in orfanotrofio iniziò a piovere forte.
-Sei rientrata!-Disse una bambina piccola.
-Si eccomi qui!-Sorrise Mandy.
-Oh sei tornata, allora?-Chiese la signora Ponfy arrivando dal lungo corridoio scuro.
-È andata bene, un mio amico mi ha offerto un lavoro e ho accettato, scriverò un libro al computer e verrò pagata.-Disse Mandy sperando che almeno in quel momento la tutrice fu fiera di lei.
-Una scrittrice? Beh non è molto , però è sempre megllio di niente.-Disse la signora andandosene nel suo ufficio.
Era pomeriggio tardi quando Mandy continuò a scrivere la sua storia, arrivò a pagina 50 dopodiché decise di riposarsi un po' gli occhi e si appisoló .


Spero vi piaccia anche questo capitolo!

  
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