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Autore: Shayleen Fairchild    28/09/2015    1 recensioni
Shadowhunters and Downwolders, la vostra amica Shayleen è tornata a sottoporvi una nuova storia. Si tratta della mia prima long, spero che questo piccolo estratto dal primo capitolo vi incuriosisca. Se così sarà, ci vediamo dentro. ;)
Dal primo capitolo:
Il maggiore dei fratelli Lightwood stava semplicemente avendo un incubo, un incubo che stava scavando dentro di lui una terribile voragine lasciandogli una sensazione di perdita, di solitudine, come se qualcosa gli fosse stato strappato via dal petto, lasciandolo sanguinante e incompleto. Si svegliò di soprassalto mettendosi a sedere sul letto ormai completamente disfatto e cercando di riprendere a respirare in maniera normale anziché con l’affanno, come se avesse appena corso o combattuto una decina di battaglie senza fermarsi. Si portò una mano sul cuore, socchiudendo gli occhi, ma non riusciva a far passare quella brutta sensazione. “Probabilmente è solo un residuo del sogno”, si disse.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tra rivelazioni, scoperte e sogni

Aveva fatto preoccupare i suoi fratelli, ma qualche minuto di sfogo gli aveva fatto bene, si sentiva ancora più carico, quasi rinvigorito, come se quelle lacrime che aveva lasciato cadere avessero portato via l’angoscia lasciando solo la volontà di distruggere quei demoni e liberare Magnus. A stento aveva sentito Izzy che gli diceva che gli altri avrebbero continuato con le ricerche su Internet, più facili ora che avevano un nome e un punto di partenza più stabile.
-Alec...- Sentì Isabelle chiamarlo e alzò lo sguardo sulla sua sorellina che lo guardò preoccupata. Lui semplicemente le fece un sorriso per tranquillizzarla.
-Sto bene Iz, mi serviva un attimo di sfogo.- Sussurrò, facendole anche un sorrisino di scuse.
-Non preoccuparti. Il punto è che non ci stavi ascoltando.- Mormorò lei, posandogli una mano sulla spalla e sorridendogli dolcemente. –Ti stavamo chiedendo se non fosse meglio chiedere ai Fratelli Silenti un aiuto per trovare una soluzione contro questi demoni, dato che gli iratze non funzionano.- Gli riassunse la loro discussione di poco prima, guardandolo interrogativa.
-Forse meglio di no, Iz. Ci hanno detto che avrebbero scoperto se avessimo rivelato qualcosa al Conclave e non possiamo chiedere ai Fratelli, non avremmo la sicurezza che loro non vadano al Conclave.- Le rispose lui, vedendo la faccia dispiaciuta della sorella.
-Alec ha ragione, dobbiamo cavarcela da soli, ma ce la faremo!- Si intromise Jace, mentre anche Clary annuiva per le sue parole.
-Per il veleno demoniaco, posso applicarvi io dei marchi più potenti!- Disse lei, guadagnandosi un assenso da Alec e un sorriso orgoglioso da Jace.
-Si, Clary ha ragione. Ci sono le sue rune, Jace è un mezzo-angelo, io e te siamo formidabili comunque. E abbiamo un vampiro indistruttibile e due lupi. Direi che non siamo messi troppo male Iz!- Alec cercò di rassicurare la sorella, facendola sorridere con le sue parole.
-Okay, mi fido di voi ragazzi.- Mormorò poi Iz, tornando a sedersi al suo posto al tavolo e rimettendosi a leggere seguita dagli altri.
Alec però non riusciva a concentrarsi bene da quando quel ricordo si era insinuato nella sua mente. Sentiva come se ci fosse qualcosa a cui avrebbe già dovuto pensare da tempo, qualcosa che gli sfuggiva. “Okay, esaminiamo la situazione” si disse, “Abbiamo controllato sulla scrivania di Magnus, ma non c’era nulla di più, cosa ci è...” E all’improvviso ebbe la rivelazione. –La libreria!- Disse ad alta voce, saltando su dalla sedia, facendo sobbalzare Clary per lo scatto improvviso.
-Quale libreria?- Chiese Jace, alzando lo sguardo su di lui e guardandolo come se gli fosse spuntato un terzo occhio sulla fronte.
-Abbiamo controllato nell’ufficio di Magnus, ma non se ci fosse qualche fascicolo conservato nella sua libreria. Devo tornare là!- Disse convinto, dirigendosi alla porta rimettendosi in spalla arco e frecce.
-Vuoi andare da solo?- Gli chiese Isabelle, guardandolo preoccupata.
-Non corro alcun pericolo Iz.- La rassicurò. –E poi Magnus mi ucciderebbe, quando torna, se facessi toccare le sue cose a qualcun altro.- Disse con un sorrisino dolce al pensiero di quanto il suo ragazzo fosse geloso delle sue cose. Diede uno sguardo a Chairman e tornò a guardare Isabelle. –Attenti a Chairman, per favore.- Vide Isabelle semplicemente annuire e uscì chiudendosi la porta alle spalle.
 
*************************************MAGNUS’ POV**************************************
Quei demoni erano più brutti di quanto pensasse. Li aveva studiati nelle settimane precedenti e aveva capito che ci doveva essere qualcosa di interessante sotto, però ancora non era riuscito a capirci molto, anche perché era sveglio solo da qualche minuto. Si era guardato attorno appena sveglio e si era scoperto in quella che sembrava una cella scavata nella roccia, sotterranea. Si era messo a sedere su quella specie di branda di pietra dove era stato malamente posato, considerando quanto gli dolessero le ossa, e si era meravigliato quando nessuno di loro aveva cercato di parlagli. Li sentiva parlare tra loro, nella loro lingua, un dialetto demoniaco che per fortuna riusciva a comprendere, anche se non benissimo. Fino ad allora non avevano detto nulla di interessante, quindi Magnus decise di dedicarsi alla “revisione” del suo corpo. Scoprì che era solo un po’ indolenzito, ma non lo avevano ferito, né avevano cercato di portargli via la sua magia. “Probabilmente gli servirai per qualcosa” gli disse una vocina dentro la sua testa. Chiuse gli occhi, cercando di scacciare quel pensiero, e si concentrò su qualcosa che avesse la forza di tranquillizzarlo, di calmarlo e di dargli la forza per cercare di evadere da lì. Ed eccolo lì che un’immagine gli si parò davanti agli occhi, come se potesse vederla stampata all’interno delle palpebre. Il suo Alec, vestito di tutto punto e armato per la battaglia, pieno di rune e con l’arco in spalla. Come se fosse stato un principe pronto a salvare la sua principessa. Non che il paragone non gli piacesse, ma Alec era molto meglio di un principe, era uno Shadowhunters, uno dei migliori e lo amava. Magnus sperava solo si fosse accorto che lui non era più nel suo loft e che lo stessero cercando, non perché voleva essere salvato, semplicemente aveva la sensazione che andarsene di lì con le sue sole forze sarebbe stato troppo difficile. Venne distratto dalle sue riflessioni, da una voce, una che aveva un qualcosa di fangoso, rispetto alle altre, ma molto simile, probabilmente era solo un esemplare più anziano.
-Non siamo stati liberati dalla schiavitù di Lilith, madre nostra, per trastullarci nell’ozio. Asmodeo ci ha liberati perché compissimo una missione. Vediamo di non deluderlo!-
Ci aveva messo un po’ a capire cosa la voce di quel demone dicesse, anche perché sentire il nome di suo padre in quella lingua fangosa l’aveva paralizzato. Ecco come quei demoni si erano liberati dall’asservimento di Lilith. Erano asserviti a lei dalla notte dei tempi, ma suo padre aveva usato il suo potere per liberarli. Ora era davvero necessario capire il perché!
 
***************************************ALEC’S POV***************************************
Una volta a casa di Magnus si era diretto subito nella libreria del salone e aveva cominciato a cercare tra tutti i fascicoli che c’erano nell’ultimo ripiano, senza però trovare nulla di interessante. Si era così spostato nell’ufficio di Magnus e diretto verso l’enorme libreria a parete. Lì aveva molto più lavoro, così si sedette in un angolo e cominciò ad uscire i fascicoli di volta in volta, trovando di tutto, incantesimi, traduzioni di rituali, mappe di luoghi di magia. Non si fermava neanche un secondo a curiosare. Sapeva che il tempo era importante, doveva riuscire a trovare qualcosa il più in fretta possibile. Avrebbe tanto voluto poter trovare Magnus e capire per quale motivo lo avevano rapito, prima di quei dieci giorni, così da poter informare il Conclave in caso di un nuovo nemico. In fondo a lui non importava la gloria di battere un nemico importante tutto da solo, come probabilmente avrebbe voluto fare Jace, l’unica cosa che importava veramente era riportare Magnus sano e salvo tra le sue braccia.
Aveva già controllato ben due file dell’enorme libreria, quando si apprestò a iniziare il terzo, la dimensione del fascicolo lo sorprese: era il doppio, se non il triplo, degli altri. Lo prese, si risedette e lo aprì. Bingo. Proprio quello che cercava, nella prima pagina, con la meravigliosa calligrafia di Magnus spuntava la scritta “Alleanza di Sokovas”. Iniziò a leggere fin dall’inizio e si accorse che Magnus ci aveva messo settimane e settimane a studiare quei demoni e la loro storia, la loro provenienza. Si ricordò di quella sera quando gli disse che quelli erano proprio dei figli di Lilith, discendenti diretti. C’era da dire che pensava scherzasse quando gliel’aveva detto, insomma, Lilith non era in grado di dare la vita. Ma da quegli appunti di Magnus capì cosa intendeva. Quei demoni erano figli suoi in quanto era stata Lilith stessa a dare loro forma, tramite i suoi poteri. Sarebbero dovuti essere i suoi guerrieri, ma si erano ribellati ed avevano provato a fuggire, allora Lilith con una maledizione li aveva asserviti ai suoi ordini per tutta l’eternità. “Come era possibile che ora erano tornati a piede libero allora?” si chiese Alec, continuando a leggere, senza riuscire a trovare una risposta. Uno squillo del suo telefono lo distrasse e Alec lo prese subito per rispondere, vedendo che era Jace che lo chiamava.
-Dimmi Jace.- Proruppe una volta risposto al telefono.
-Che fine hai fatto? Si è fatta sera, Alec.- Si sentì dire da Jace, con una voce leggermente più preoccupata del solito.
-Hai ragione, scusami, ho perso il conto delle ore. Vediamoci tutti da Jordan, ho trovato gli appunti di Magnus.- Rispose lui, chiudendo poi la telefonata e richiudendo il plico di fogli. Si alzò e, una volta posato il telefono, prese il tutto tra le braccia e si diresse alla porta, richiudendosela alle spalle. Sapeva che probabilmente Magnus si sarebbe arrabbiato con lui per aver portato fuori dal suo loft dei documenti delle sue ricerche, ma non poteva visionare tutto da solo. Doveva condividere con gli altri, lui cominciava anche ad essere stanco e chissà che non gli sarebbe potuta sfuggire qualcosa. Mentre camminava alzò per un istante gli occhi al cielo. Era già passato un intero giorno da quando Magnus era scomparso e a lui mancava da morire. Ancora non riusciva a concepire il fatto di non averlo visto per tutto il giorno, di non aver potuto baciare quelle labbra che tanto amava, di non aver potuto guardare quegli occhi felini che adorava e in cui vedeva riflesso lo stesso amore che lui provava per lo stregone. Sentì un trillo che lo distrasse dai suoi pensieri e prese il cellulare. –Ti portiamo anche Chairman. Sta facendo come un pazzo da quando sei andato via.- Un sorrisino, anche se un po’ triste, gli spuntò sulle labbra. Amava il modo in cui Magnus e Chairman erano legati e alla fine anche lui era finito intricato in quella rete, tanto che adesso Chairman si fidava solo di lui.
Arrivò alla porta della casa di Jordan circa una mezz’ora dopo. Bussò e si vide la porta aperta da Izzy e sentì un miagolio e subito dopo Chairman che si strusciava tra le sue caviglie.
-Entriamo Iz, vediamo di capirci qualcosa in tutti questi fogli.- Disse lui, alzando l’enorme plico come per mostrarlo alla sorella, entrando appena lei si fu messa da parte. Entrò direttamente nel salone e trovò Jace, Clary e Simon seduti sul divano. –Maia e Jordan?- Chiese, avvicinandosi al tavolino e sedendosi per terra, dopo aver posato il plico di fogli su di esso.
-A prendere la cena.- Rispose Simon, guardando tutti quei fogli. –Cosa sono?- Chiese alzando lo sguardo su Alec.
-Le ricerche di Magnus sull’Alleanza di Sokovas.- Rispose Alec, accarezzando Chairman che si era accoccolato sul suo grembo. –CI ho messo un po’ a trovarlo e se roviniamo un solo foglio Magnus mi trasformerà in un appendiabiti, ma non potevo visionarlo tutto da solo.-
-No, hai ragione, meglio che siamo di più a studiare un piano.- Asserì Clary, scivolando giù dal divano e sedendosi a terra con lui invitandolo con lo sguardo ad aprire il plico.
Alec annuì appena e aprì il plico di fogli, spostando da una parte l’indice, ringraziando Raziel per la meticolosità con cui Magnus sistemava le sue cose, così avrebbero potuto sistemare i fogli. Prese il primo fascio di fogli graffettati e lo porse a Clary, il secondo a Jace, il terzo a Simon e il quarto a Iz. Man mano che li tirava fuori si rese conto che erano perfino numerati.
-Avrei voluto essere così ordinata quando studiavo, nei miei appunti non si capiva nulla.- Mormorò Clary, facendo sorridere tutti.
-Si, Magnus è piuttosto perfettino e meticoloso.- Rispose lui, con un sorriso dolce, prendendo poi un altro fascio di una decina di fogli. –Se trovate qualcosa di importante, prendete un appunto su un post-it. - Si raccomandò Alec, mettendosi poi a leggere.
Si fermarono una mezz’oretta dopo, solo per spostarsi in cucina e mangiare quello che Maia e Jordan avevano portato loro. Si sedettero tutti intorno al tavolo, con le armi degli Shadowhunters ormai buttate tutte in un angolo, insieme ad un borsone dove Izzy aveva detto c’erano dei cambi per stare un po’ più comodi, dato che non avevano intenzione di tornare a casa. Quindi sarebbero tutti rimasti lì a studiare per capirci qualcosa e ideare un piano per poter sistemare quella situazione. Mangiarono quasi in silenzio, persi ognuno nelle loro riflessioni, anche se ogni tanto sentiva i bisbigli di Jace e Clary, Simon e Izzy, Jordan e Maia che parlavano tra loro. Alla fine della cena, Jace e Clary andarono a cambiarsi in camera di Simon, Izzy in bagno, mentre lui andava a sedersi nuovamente per terra davanti al tavolino.
-Puoi andare a cambiarti Alec.- Si sentì chiamare da Clary che si era riseduta davanti a lui. Lui semplicemente annuì e si alzò. Andò in camera di Simon a mettersi qualcosa di un po’ più comodo e ripiegò la sua tenuta, mettendola poi sul cassettone di Simon accanto a quella degli altri. Tornò in sala poco dopo e vide come si erano tutti sistemati, Jace era seduto sul divano, Clary appoggiata alle sue gambe per terra, accanto a Jace c’erano Simon e Izzy, Jordan era seduto lateralmente sulla poltrona, con le gambe a penzoloni e Maia sdraiata sulla pancia, per terra, accanto al tavolino. Alec sorrise vedendo come tutti si stavano dando da fare a studiare quei fogli per trovare il suo Magnus. Si sedette anche lui nuovamente al suo posto, seguito subito da Chairman che si mise a sonnecchiare attaccato alla sua coscia, e si rimise a leggere gli appunti di Magnus su quei demoni.
Aveva finito di leggere ben due fasci di fogli e stava alzando lo sguardo, quando vide Izzy addormentata sulla spalla di Simon, con i fogli in grembo. Spostò lo sguardo e vide che anche Clary si era addormentata. Poco prima in camera di Simon aveva visto un futon in più così si alzò e si avvicinò a Jace. –Fratellino, porta la tua bella nella stanza di Simon, magari riposa un po’ anche tu!- Sussurrò sperando di non svegliare le ragazze. Vide Jace annuire e alzarsi, posare i fogli aperti dove erano arrivati sul tavolino e poi prendere Clary in braccio, scomparendo poi in camera di Simon. Si avvicinò alla sorella e la prese in braccio. –Posso farla dormire nel tuo letto?- Chiese a Simon, pur sapendo che lui avrebbe comunque dormito lì con lei.
-Si, certo... Ma io...- Il consenso di Simon bastò e lui si diresse nella stanza del ragazzo, sapendo che lui lo stava seguendo. Vide Jace stringere Clary e sistemarsi pronto a dormire e depositò la sorella nel letto di Simon.
-Dormi pure nel tuo letto, ma non provare a toccare la mia sorellina.- Disse Alec a Simon, pur sapendo che in realtà non poteva fargli niente per via del Marchio di Caino e anche che probabilmente la sua sorellina avesse una cotta per lui e sarebbe stata lei a stringersi a lui, ma era più forte di lui, era la sua piccola Izzy e lui doveva proteggerla. Vedendo Simon annuire si voltò e si diresse alla porta.
-Alec, prova a dormire un po’ anche tu. Continuiamo domani tutti insieme.- Si fermò sulla porta a sentire le parole di Jace e si voltò verso di lui.
-Ci proverò. Buonanotte ragazzi.- Sussurrò, dirigendosi verso il salotto, incontrando Jordan che prendeva in braccio una Maia addormentata. Alec semplicemente annuì senza che il ragazzo parlasse e si spostò dal corridoio per farlo passare.
Una volta solo nel salone, prese tutti i fogli dei ragazzi e li poggiò, aperti com’erano, sul tavolino, tutti uno sopra l’altro, sedendosi poi sul divano. Si tolse le scarpe e sentì una presenza dietro di lui, voltandosi si sorprese di trovare Jordan.
-Ti ho portato questi. Mi dispiace che devi dormire sul divano.- Disse il lupo, posando una mano su una coperta poggiata li sulla spalliera, così da attirare l’attenzione di Alec su di essa e sul cuscino lì sotto.
-Mi va benissimo Jordan, anche perché non so quanto riuscirò a dormire. Comunque grazie!- Sorrise Alec, prendendo il cuscino e sistemandolo contro il bracciolo del divano, mentre Jordan annuiva e semplicemente andava via. Alec si sdraiò su un fianco, trovando quel divano stranamente comodo, e sentì Chairman che si accoccolava accanto a lui. Si coprì con la coperta e si accorse solo allora che uscendo dalla stanza Jordan aveva spento le luci.
Steso lì su quel divano, al buio, lasciò la mente correre e si rese conto che sì era comodo, ma non era nulla paragonato allo splendido divano verde acqua che stava nel loft di Magnus, divano che aveva visto tante coccole tra loro due. Sorrise a quel pensiero e chiuse gli occhi, mentre una lacrima gli scivolava lungo la guancia. –Ti troverò Magnus, te lo prometto.- Disse in un sussurrò talmente leggero che quasi non si sentì nemmeno lui, ma dirle e non solo pensarle, quelle parole, gli fece bene, sentiva un calore nuovo dentro di se, come se Magnus sapesse che lo stava cercando e gli stesse dicendo che stava bene, che si fidava di lui. Lasciandosi cullare dai ricordi delle notti d’amore e di coccole tra lui e Magnus si addormentò.

Si trovava in un luogo completamente nero, guardarsi attorno era stato inutile, non riusciva a capire che luogo fosse, vedeva tutto nero, anche se c’erano alcune ombre più scure in alcuni punti.
-Alexander...?- Si sentì chiamare e a quel suono il suo cuore perse un battito, per poi accelerare velocemente. Avrebbe riconosciuto quella voce in mezzo al frastuono di altre mille voci.
-MAGNUS!- Quasi urlò voltandosi verso dove aveva sentito provenire la sua voce e allora lo vide, come se fosse comparso in quel momento. Sorrise e gli corse incontro, gettandogli le braccia al collo. Sentì le braccia di Magnus stringersi attorno a lui e nascose il viso nell’incavo del suo collo, poggiando un bacio sulla pelle ambrata del suo stregone.
-Si, sono io Fiorellino. Ascoltami attentamente. Non sono riuscito a scoprire molto, ma so che quei demoni sono stati liberati dall’influenza di Lilith da un demone molto molto potente. Mai sentito parlare di Asmodeo?- Disse Magnus, senza però interrompere l’abbraccio, mentre Alec stringeva ancora di più le braccia attorno a lui.
-Asmodeo il principe degli Inferi?- Chiese Alec incredulo contro la sua maglietta, sentendo al contempo su di lui l’odore delle rocce umide.
-Proprio lui... C’è anche altro, ma non è il momento per parlarne. Ho sentito che hanno una missione importante da compiere per lui, ma non so quale. Vogliono usare il mio potere per qualcosa, dovete trovarmi Alec. Io non riesco a capire dove mi trovo. Ma se mi trovaste entro sera, sarebbe fantastico, la maggior parte dei demoni sarà fuori dal covo per tutto il pomeriggio.- Magnus annuì e continuò a parlare, mentre Alec si spostava da lui, tenendolo però per mano senza allontanarsi troppo. –Forse la runa della localizzazione...-
-L’abbiamo provata con la tua vestaglia.- Lo interruppe Alec, abbassando lo sguardo dispiaciuto. –Non funziona. Clary ha visto solo New York.-
-Forse allora non sono lontano. Tentate, ti prego, tentate ancora.- Sussurrò Magnus, tirandolo a se e posando le sue labbra su quelle del giovane Cacciatore. Alec ricambiò il bacio, portando una mano all’altezza della sua nuca, stringendolo a sé. Si baciarono con dolcezza per un po’, poi Magnus si staccò e lo guardò negli occhi. –So che mi troverete. Io mi fido di te. Ti amo, Alec.- Disse prima di svanire.
-Ti amo. Ti troverò Magnus!- Disse, quasi urlando nel buio e poté giurare di
sentire il sorriso di Magnus.

-ALEXANDER GIDEON LIGHTWOOD, SVEGLIATI ORA!- Sentì la voce di sua sorella che urlava il suo nome e gli ordinava di svegliarsi, così aprì gli occhi gli occhi, trovando sei sguardi che lo fissavano.
-Che succede?- Chiese strofinandosi un occhio con una mano, scendendo le gambe dal divano.
-Non riuscivamo a svegliarti.- Rispose Jace, guardandolo preoccupato. –Hai idea del perché?- Chiese subito dopo guardando curioso il sorriso sul volto del fratello maggiore.
-Il sogno di Magnus. L’ho visto, ci ho parlato.- Disse loro, poi una domanda lo colpì come una doccia gelida. –Che ore sono? E perché cercavate di svegliarmi così insistentemente?- Chiese spostando lo sguardo su tutti loro.
-Clary. Ha capito come trovare Magnus. Ha una nuova runa!- Gli rispose Jace, sorridendo, vedendo poi lo stesso sorriso felice spuntare sulle labbra del fratello.
-Stasera Magnus sarà a casa, Alec, a casa!- Esclamò Izzy saltandogli in braccio e stringendolo, mentre lui ricambiava l’abbraccio. Tutti erano in silenzio, rimasero così per qualche secondo l’unico suono che sentirono fu un miagolio felice proveniente da Chairman che ormai aveva capito che il suo padrone sarebbe tornato a casa.


L’angolino di Shayleen:
Sono un pochino in ritardo, mi dispiace, ma ho avuto un paio di impegni piuttosto importanti. Però come promesso sono tornata da voi con il terzo capitolo della mia storiella.
In questo capitolo vi siete trovati dietro un paio di cambi di pov, in quanto non essendo insieme i due personaggi principali, ho preferito farvi vedere anche quello che succedeva a Magnus. Come inoltre avrete capito, mi sono leggermente innamorata di Chairman, ma io amo quel gattino! *w*
Comunque, non vi annoio e passo oltre. I ringraziamenti.
Vorrei ringraziare davvero le ragazze che leggono il mio piccolo sclero in silenzio e quelle che hanno messo la storia tra le seguite, che sono salite a 4! :D E vorrei ringraziare anche la ragazza che l’ha addirittura messa tra le preferite. Hai coraggio tesoro! lol Scherzo, mi fa davvero piacere! :3
Comunque, spero di sentire cosa pensate di questo nuovo capitolo...
Fatemi contenta ragazze, lasciatemi una recensione... *Faccino dolce*
Alla prossima... tanti bacini e che Raziel vi benedica!
Shayleen <3


 
   
 
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