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Autore: __Lunatica    28/09/2015    1 recensioni
Nella vita ci sono sempre delle scelte da fare, non sempre si può scegliere la strada più semplice, ma sicuramente Ester scelse la strada più pericolosa. Ester è una ragazza come tante, ma è anche una grande amica del magico trio e di tutta la famiglia Weasley. Cosa può arrivare a fare una ragazza di appena sedici anni per tenere al sicuro le persone che ama? Cosa perderà a causa delle sue scelte? Chi le rimarrà accanto? Quali amicizie finiranno e quali inizieranno quasi per caso?
Questa storia si svolge durante il sesto anno del trio, che è anche il sesto anno di Ester e in parte seguirà gli avvenimenti della storia originale mentre alcuni dettagli saranno aggiunti o cambiati.
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro, personaggio, Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Il, trio, protagonista, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ester: Tell You the Truth'
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Happy Birthday Weasley


Erano passate due settimane ed io non parlavo con nessuno dei miei migliori amici, eccezion fatta per Harry e Ron che, stranamente, mi erano venuti a parlare una settimana dopo dimostrandosi dalla mia parte e appoggiando le mie ragioni per essere arrabbiata con le due ragazze. 
Erano passate due settimane ed era il mio compleanno. 
Stavo diventando maggiorenne e accanto a me avevo due persone sorridenti che cercavano, a loro modo, di non farmi pesare le assenze della mia migliore amica e quella che consideravo una grande amica e grande alleata in caso di malandrinate. 
-So che non è una vera e propria torta- iniziò a parlare Harry porgendomi un delizioso e invitante muffin al cioccolato, il mio punto debole, -Ma ci sono le candeline sopra- disse allegro indicando le candele a forma di diciassette - e in più ho portato della acquaviola e del whisky- aggiunse e mi si illuminarono gli occhi. 
-Ma a te Ron niente incendiario, ricordo fin troppo bene che l'ultima abbiamo dovuto riportarti di peso a letto- aggiunsi io ridacchiando e il rosso mi guardò fintamente offeso e divertito anche lui. 
-Stai zitta Burke, tra meno di due ore anche io sarò maggiorenne- 
-Ma questo non ti renderà più maturo o meno astemio mio caro piccolo Weasley- risposi prontamente afferrando una bottiglia di acquaviola ed iniziando a bere avida. Ne avevo bisogno e neanche quel noioso del mio migliore amico, anche conosciuto come Harry Potter, mi avrebbe impedito di affogare i miei dispiaceri in quell'elisir di lunga vita comunemente chiamato alcool. 
Ron mi guardò sbalordito e poi sogghignò prima di afferrare una bottiglia di burrobirra ed imitarmi. 
-Esteruccia- richiamò la mia attenzione il Prescelto -Manca una sola ora alla fine della giornata, quindi prendi questo dannatissimo muffin, spegni queste dannatissime candeline ed esprimi il tuo dannatissimo desiderio così poi potremmo diventare dei dannatissimi alcolizzati e fare delle dannatissime cavolate su questa dannatissima torre- 
Risi di gusto e -Per caso hai qualche dannatissimo problema?- gli chiesi ma poi feci come aveva detto. 
Afferrai il muffin con entrambe le mani e le candeline si accesero per magia. Chiusi gli occhi e mi concentrai per decidere cosa desiderare e mi venne in mente così facilmente che sorrisi. Vorrei ritrovarmi tra un anno con le persone che voglio bene, ancora insieme, ancora vivi. 
Poi pensai ad Hermione e Ginny. La mia vita era in bilico, ero come un acrobata al circo e io stavo davvero perdendo tempo per una sciocchezza? Stavo davvero giocando a fare l'adolescente in quel preciso istante della mia vita? Senza godermi il tempo che avevo con le persone che amavo e rischiare di pentirmene in futuro?
Scossi la testa dandomi mentalmente della stupida, il giorno dopo avrei cercato le due ragazze e avrei chiarito, non potevo perderle, non ora. 
-Stiamo davvero bevendo alle undici di sera sulla torre di Astronomia? Da quando siamo diventati così sconsiderati?- chiese Ron prima di bere un altro sorso di burrobirra
-Quando mai non lo siamo stati?- dissi io ridacchiando e facendoli sorridere divertiti
-Io devo ancora capire come ha fatto Fred a farti perdere la testa- continuò Weasley
-Ma secondo me è stata Ester ad aver fatto perdere la testa a Fred, magari lo ha costretto in qualche modo- rispose il moro. 
Lo guardai fintamente offesa ma poi sogghignai e -Non lo saprete mai. In più non cado nei vostri giochetti non vi dirò un bel niente, ci sono cose che devono rimanere private- 
-Così ci offendi Burke- rispose Harry e Ron annuì con vigore 
-Smettetela di fare gli idioti. Piuttosto, RonRon sei riuscito a lasciare Lavlav?- chiesi io 
-Non chiamarmi in quel modo ti prego. La risposta è no comunque, non fa altro che urlarmi contro che non la amo..-
-Perchè tu non la ami- lo interruppi io ma lui continuò ignorandomi
-E dice che Hermione sta cercando di farmela lasciare, da quando abbiamo ricominciato a parlare è diventata isterica-
-Non ha tutti i torti- rispose Harry dopo aver bevuto tutto d'un fiato un bicchiere di Incendiario 
-Lo sappiamo bene che tu hai una cotta grande quanto questo castello per Hermione da almeno due anni- mi intromisi io e sorrisi orgogliosa quando vidi Ron arrossire fino alla punta delle orecchie. 
-Lei... lei lo sa?- balbettò Ron guardandomi impaurito 
-Questo non aspetta a me dirtelo, segreti tra ragazze- risposi e Harry ridacchiò divertito 
-Non puoi difenderla dopo quello che ti ha fatto- esclamò scocciato il rosso
Io lo guardai di sbieco e pensai di dire a Ron quando Hermione fosse follemente e stupidamente cotta di lui, ma poi la ragazza in questione non mi avrebbe mai perdonato e non avrei risolto nulla perchè era troppo testarda per ammetterlo a se stessa, figurarsi ammetterlo davanti a Ron. 
-Non dirò proprio niente. E' nel codice delle ragazze- risposi infine sogghignando e Harry rise divertito -Tu non stai messo di certo meglio mio caro Potter- gli puntai il dito contro. 
Harry guardò me e poi Ron evidentemente in imbarazzo e poi scosse velocemente la testa senza farsi vedere da Ron che mi guardava spaesato. 
-Ti piace una ragazza?- chiese Ron al suo amico che ora era arrossito. 
Non so cosa mi colpì di più, se il fatto che Harry non glielo avesse detto o il fatto che Ron non si fosse accorto di niente. 
Ragazzi, pensai, hanno uno spirito d'osservazione degno di un miope. 
Alzai gli occhi al cielo tra il divertito ed il sconsolato, perchè dovevo sempre spiegare tutto io?
-Mancano cinque minuti alla mezzanotte- mi riportò alla realtà Ron 
-Così qui ci saranno due maggiorenni che evidentemente non sanno rispettare una semplice regola. Dobbiamo brindare- e alzammo i bicchieri in aria prima di bere un altro bicchiere di qualcosa, qualsiasi cosa. 
Ero stanca, era stata una settimana difficile quella appena passata. Tra gli incontri con Severus e le sue raccomandazioni da ansia, gli sguardi sconsolati di Hermione e quelli dispiaciuti di Ginny, Harry che cercava di dividere il suo tempo per stare un po' con tutti, Ron e le sue battute inopportune e le sue fughe per evitare il più possibile Lavanda e poi Malfoy con i suoi sotterfugi e i suoi tentativi di passare inosservato. Mi sembrava di essere diventata una baby sitter che doveva insegnare ad un bambino come non cacciarsi nei guai. Era asfissiante e stancante, senza poi aggiungere la sua testardaggine e la sua stupidità. Aveva rifiutato l'aiuto di Severus come aveva poi rifiutato il mio, ma entrambi dovevamo proteggerlo in tutti i modi, per motivi diversi. 
Sarebbe stato tutto estremamente più facile se fossimo riusciti a non urlarci contro ogni volta che si toccava il discorso Silente, ma era difficile, da parte di entrambi, cancellare in così poco tempo un rancore coltivato in sei anni e chissà se mai ci saremmo riusciti. 
-Trenta secondi- interruppe di nuovo i miei pensieri Ron. 
-Metti ansia pel di zucca- borbottò Harry
-Zitto, parlami con rispetto, sono più grande di te- lo rimbeccò il rosso 
-Ed io più intelligente, come la mettiamo?- rispose per le rime il moro ed io ridacchiai divertita. 
Vidi Ron pronto a ribattere ma io lo zittii saltandogli addosso e urlando -Tanti auguri Weasley- 
Lui ridacchiò e ricambiò l'abbraccio prima -Zitta stupida o ci scopriranno- 
-Non preoccupatevi- disse Harry prima di unirsi all'abbraccio -Ho lanciato un muffiato appena arrivati- 
Muffiato...
Sobbalzai all'improvviso lasciando i due ragazzi interdetti per quella reazione. Guardai Harry e -Un che?- chiesi. 
Lui mi guardò alzando distratto le spalle e -L'ho trovato sul libro del Principe mezzosangue, è utile, non trovi?- 
Certo che lo era, pensai, ma io lo conoscevo, come faceva il Principe a conoscerlo?
-Quel tizio era un genio- disse Ron -Qualche mattina fa Harry mi ha fatto rimanere a testa in giù per aria con un suo incantesimo- lo guardai terrorizzata.
Loro usavano i miei incantesimi contro di me, mi facevano finire a testa in giù per tempi assurdi...
-Già un vero genio- sussurrai sovrappensiero 
Ti sto dicendo questo Ester non per farti odiare Sirius ed i suoi amici, te lo sto dicendo perchè tutti nella nostra vita commettiamo degli errori, nessuno è completamente buono o cattivo, nessuno. Mi aveva detto Severus mesi prima.
Severus aveva usato l'incantesimo muffiato davanti a me, lo conosceva, e me lo aveva insegnato, poi Harry aveva appeso Ron per aria e Severus mi aveva fatto quell'esempio quando aveva parlato dei Malandrini che usavano i suoi incantesimi contro di lui. 
I suoi incantesimi...
-Harry devi darmi il libro di Pozioni- 
Il moro mi guardò dubbioso e -Non inizierai anche tu con la storia che è pericoloso, vero? Mi bastano già le paranoie di Hermione- 
-No, non è questo, te lo restituirò domani sera. Vorrei solo leggerlo-
-Va bene allora, quando torniamo in Sala Comune te lo vado a prendere. Ora festeggiamo il compleanno di questo pazzo di un Weasley- disse prima di riempire di nuovo i nostri bicchieri e spingerci a brindare e bere di nuovo.
Harry aveva conosciuto quegli incantesimi grazie al libro del principe mezzoangue, un prodigio in Pozioni. 
Severus Piton era un asso in pozioni. 
Il mio cervello ragionò veloce e dopo qualche secondo arrivò all'unica soluzione possibile. 
Severus Piton era il Principe Mezzosangue. 


Sobbalzai all'improvviso seduta. 
Mi guardai intorno per qualche secondo. Mi trovavo sotto le coperte, nel mio letto, nella mia stanza. 
I letti intorno a me erano già vuoti. Mi voltai verso la mia sveglia e vidi che segnava appena le nove del mattino. Era relativamente presto considerato che ero andata a dormire solo sei ore prima ed era strano che i letti intorno a me fossero già vuoti, dopotutto era domenica mattina e tutti amavano dormire la domenica mattina. 
Avevo una strana sensazione, non riuscivo però a capire cosa mi turbasse così tanto. 
La ignorai e scesi svogliata dal letto. Misi una mano sulla fronte per il mal di testa e, senza perdere troppo tempo in imprecazioni, mi diressi verso il baule per prendere una pozione per il dopo sbornia. 
Una volta bevuta andai in bagno per farmi una doccia veloce e dieci minuti dopo uscii dal bagno ancora con i capelli umidi. 
Raggiunsi il baule ed estrassi la divisa prima di iniziare lentamente ad indossarla quando all'improvviso la porta del dormitorio si aprì e Patil entrò correndo come una pazza. 
-Parv- la chiamai guardandola con gli occhi spalancati mentre rovistava nel suo baule alla ricerca di chissà cosa -Che sta succedendo?- chiesi mentre la sensazione di prima tornava ad impossessarsi di me. 
-Ma che razza di amica sei tu?- chiese lei voltandosi verso di me -Ron è stato avvelenato-
-Cosa?- urlai stupefatta prima di afferrare la mia gonna ed indossarla frettolosamente e saltellare in girò cercando di infilarmi le scarpe con una mano ed allacciare la cravatta con l'altra. 
Presi velocemente un laccio per i capelli e racchiusi i miei capelli, che erano in condizioni orribili, in uno chignon confuso prima di correre a perdifiato fuori dal dormitorio ed arrivare in Sala Comune. 
Mi guardai intorno alla ricerca di qualche viso amico ma non vidi nessuno, così, senza aspettare oltre, uscii, sempre correndo, dalla Sala Comune e corsi a perdifiato per arrivare il prima possibile in Infermeria. Inutile dire che durante il tragitto urtai almeno una decina di persone e feci finire disteso a terra un piccolo corvonero del primo anno, ma non me ne curai molto, volevo solo arrivare in Infermeria il prima possibile. 
Quando arrivai alla mia meta e vidi Hermione fuori dalla porta con lo sguardo chino pensai al peggio. 
Non poteva essere, Ron non poteva essere morto. Lui era Ron Weasley miseriaccia, l'unica cosa che gli aveva davvero paura erano i ragni, non poteva andarsene così. 
Senza pensare a niente corsi verso Hermione e la abbracciai talmente forte che pensai di soffocarla, ma lei non si oppose, ricambiò l'abbraccio ed iniziò a singhiozzare piano. 
-Hermione ti prego non dirmi che...-
-Sta bene ora- disse lei in un sussurro ed io sospirai -Ho avuto così tanta paura- continuò -Se non fosse stato per Harry lui ora...- non finì la frase, forse perchè solo pensarci faceva male. 
-Harry?- chiesi in un sussurro continuando ad abbracciarla e accarezzarle piano i capelli e impedendomi di piangere. Non dovevo farlo, lui stava bene, era inutile piangere. 
-Gli ha ficcato un bezoar in bocca- disse sola ed io annuii piano. 
Hermione sciolse piano l'abbracciò e scacciò veloce le lacrime dalle sue guance prima di guardarmi dritta negli occhi.
-Scusami Ester, sono stata una cretina io non dovevo...-
-Zitta- la interruppi io -Non voglio scuse, non mi importa ora, l'importante è che state tutti bene. Ti voglio troppo bene per continuare questa cavolata del non parlarsi- dissi e lei sorrise appena -Perchè sei qui?- chiesi poi
-La sua famiglia è dentro, non mi sembrava il caso di...- la sua voce suonava così debole, doveva essersi davvero spaventata ed io la capivo. 
-Che ne dici se aspettiamo qui fuori insieme? Aspetteremo che Madama Pircie ci dia il permesso di entrare e tu lo abbraccerai mentre io lo riempirò di pugni per essere un dannatissimo idiota, che ne dici?- 
Lei annuì e mi sorrise grata, così ci sedemmo per terra vicino alla porta e aspettammo il permesso di entrare. 
Passarono diversi minuti, poi però, dopo un'attesa agognante, una testa rossa si affacciò dalla porta e ci guardò curioso. 
-Non avevate litigato voi due?- chiese divertito. 
Alzai gli occhi al cielo e aprii la bocca per ribattere ma Hermione mi precedette 
-Zitto George, non è il momento- disse sbuffando
-E' Fred...- la corressi io 
Il ragazzo, che aveva ancora gli occhi puntati su di me e sorrideva dolcemente, disse -Sono venuto per dirvi che potete entrare- 
Guardai Hermione, che era scattata in piedi in un attimo, e sorrisi divertita. Lei mi guardò confusa e l'unica cosa che le dissi fu -Vai, ti raggiungo- 
Hermione non aspettò oltre, sorpasso Fred ed entrò in Infermeria chiudendosi la porta alle spalle lasciando Fred fuori. 
Appena vidi la chioma di Hermione sparire dalla mia visuale mi gettai tra le braccia di Fred. Mi lasciai cullare tra le sue braccia senza dire niente. Mi godetti quel contatto che tanto mi era mancato e quell'ansia che aveva caratterizzato il mio risveglio se ne andò lentamente e riuscii a sentire di nuovo la pace che avrebbe dovuto caratterizzare l'intera giornata. 
-Buon compleanno piccola Serpe- mi sussurrò lui all'orecchio 
-Non è il mio compleanno- riposi io altrettanto piano
-E noi facciamo finta che lo sia- ribattè lui ed io ridacchiai piano 
Sciolsi l'abbraccio ma le mie mani rimasero sulle sue spalle e le sue sui miei fianchi. Non volevo allontanarmi da lui, forse non lo avrei mai ammesso ad alta voce, ma avevo bisogno di stare con lui, di averlo al mio fianco. Era impressionante come Fred, in poco tempo, era passato da essere uno dei miei migliori amici alla persona più importante nella mia vita, l'unica capace di tranquillizzarmi con un semplice sorriso.
-Fred, quando devi andartene?- 
-Mi stai già cacciando, guarda che mi offendo- scherzò lui 
-Voglio andare a riempire di pugni Ron, ma vorrei anche stare con te- spiegai rimanendo seria.
Lui annuì appena e mi sistemò una ciocca dietro l'orecchio e disse -Sarò ancora qui ad aspettarti quando avrai finito di picchiare mio fratello, ti aspetterai anche per anni-
-Non esagerare- scherzai -Ci metterò solo qualche minuto, non ti muovere- e dopo avergli dato un leggero bacio a stampo sulle labbra entrai in Infermeria.
Appena chiusi la porta alle mie spalle vidi Molly e Arthur intenti a parlare sottovoce con Albus Silente che mi guardò severo per un attimo prima di volgere di nuovo lo sguardo verso i due adulti. Li sorpassai e vidi George sorridermi malandrino, Harry esausto ma felice e poi vidi Hermione che stringeva una mano di Ron, che ancora dormiva e Ginny che era seduta immobile accanto a lui. Mi avvicinai al letto e la piccola Weasley saltò in piedi e mi abbracciò, con la tipica stretta alla Weasley. Sorrisi spontaneamente e ricambiai l'abbraccio.
-Ester giuro che non mi impiccerò più tra le tue cose, neanche se dovessi decidere di iniziare una storia con Percy- 
Ridacchiai divertita e poi feci una smorfia pensando al ragazzo in questione -Non lo farei mai- risposi
-Questo lo so benissimo, ma era per farti capire. Ti voglio bene ed ho sbagliato a non fidarmi di te- 
-Tranquilla Ginny, va tutto bene ora- lei sciolse l'abbracciò ed annuì appena.
Mi girai verso Ron, era pallido e sembrava quasi innocente in quel momento. Lo avrei pestato a sangue probabilmente, mi aveva fatto prendere un infarto. Dannato Weasley.
-Sta ancora dormendo, non posso picchiarlo- sospirai sovrappensiero e gli altri mi guardarono divertiti. 
Mi girai verso il moro che mi stava fissando e si mordeva nervosamente l'interno del labbro, sapevo che aveva bisogno di parlare di quello che era successo. 
-Potter, con me, subito- gli dissi risoluta ma sorridendogli. 
Dovevo sapere, dovevo capire cos'era successo e soprattutto perchè Silente mi aveva guardata in quel modo. 
Lui si alzò immediatamente e ci dirigemmo insieme in un angolo lontano dagli altri per poter parlare liberamente. 
-Cosa, Porco Merlino, è successo?- chiesi senza troppi giri di parole. 
Lui sospirò e abbassò gli occhi per qualche secondo prima di rialzarli per guardarmi e iniziare a parlare. 
Mi raccontò tutto, del filtro d'amore, di lui che portava Ron da Lumacorno per farsi preparare un antidoto, di come Lumacorno lo aveva aiutato e poi aveva deciso di festeggiare e di come poi Ron aveva rischiato di morire. 
Ma di tutte quelle parole una cosa mi rimasse in presso. La bevanda doveva essere regalata a Silente. Silente doveva morire avvelenato. Era stata colpa di Malfoy e della sua idiozia se Ron stava per morire.
-E' stato Malfoy- disse infine Harry. 
Faticai a mantenere un'espressione neutra. Era quello che pensavo anche io dopotutto. Ma Harry non aveva prove, io invece si, io avevo la certezza, lui solo un dubbio. 
-Ma che stai dicendo Harry? Che c'entra Malfoy in tutto questo?- chiesi io fingendomi meravigliata e seccata 
Lui alzò le spalle e -Non so come possa aver fatto, ma è stato lui, ne sono certo.- 
-Non fare lo stupido. Tutti noi siamo controllati quando usciamo e quando entriamo, come avrebbe mai potuto far arrivare una bibita avvelenata qui dentro, anche le consegne sono controllate- 
-Non so come può avere fatto, ma lo ha fatto- rispose. Era sicuro della sua idea e niente era più difficile di far cambiare idea ad Harry Sono Testardo Come Pochi Potter. 
Sbuffai ed alzai gli occhi al cielo. Lui mi guardò divertito dalla mia reazione, ma non ebbi il tempo per rispondere a dovere dato che Madama Chips arrivò di corsa e ci urlò frettolosamente di uscire e di lasciare Ron riposare in pace, come se qualcuno potesse svegliarlo anche volendo. Cacciò tutti, anche Albus Silente in persona. 

-Quella ci sta fissando- sbuffai seccata 
-Tu dici?- rispose lui ridacchiando e io gli tirai un pugno sulla spalla decisamente forte ma questo non gli tolse quello stupido sorriso dal volto. 
-Giuro che se non la smette la affatturò all'istante- continuai a lamentarti 
-Non sarai mica gelosa Burke?- disse lui sghignazzando. 
-Non sono gelosa Frederick- puntualizzai io -Semplicemente mi irritano le persone che mi fissano- spiegai cercando di mantenere la calma, inutilmente. 
-Ah allora non c'è bisogno di arrabbiarsi- disse lui mettendosi le mani dietro la nuca -Non penso stiano guardando te, ma me- e fece un occhiolino alla stupida ragazza di Tassorosso che arrossì immediatamente e scappò via imbarazzata. 
Mi girai a guardare a bocca aperta Fred e gli tirai uno scalpellotto sulla nuca che poi lui si massaggiò imprecando per il dolore. 
-Lo ammetti di essere gelosa allora?- chiese lui ed io dovetti ricorrere a tutto il mio autocontrollo per non schiantarlo all'istante. 
-Non farmi usare le maniere forti- dissi seccata continuando a camminare. 
Stavamo attraversando il castello l'uno accanto all'altro per raggiungere la Sala Grande. Lui e la sua famiglia sarebbero rimasti fino a quando Ron non si fosse svegliato.
Avevamo lasciato l'infermeria pochi minuti prima ed eravamo tutti andati via per lasciarlo riposare, tutti tranne Hermione.  
Quando l'ennesima ragazza si voltò verso di noi, o meglio verso Fred, afferrai la sua mano e intrecciai le mie dita alle sue prima di lanciare uno sguardo omicida alla ragazza che mi guardò sbigottita. 
Ok, forse ero davvero gelosa di lui, ma non lo avrei mai ammesso ad alta voce, soprattutto non lo avrei mai ammesso a lui. 
Mi girai a guardarlo e lo vidi sogghignare soddisfatto e guardarmi con un vero sguardo da malandrino perfetto. 
-Se vuoi far vedere a tutti che stiamo insieme ho un'idea migliore- disse lui. 
Lo guardai scettica e confusa, ma non ebbi il tempo di ribattere che sentii il freddo del muro sulla mia schiena coperta da solo la camicia, le sue mani che affermavano dolcemente ma sicure i miei fianchi e le sue labbra sulle mie baciarmi lentamente e dolcemente. 
Portai le mie mani ai suoi capelli e non opposi la minima resistenza a quel gesto inaspettato quanto desiderato. Morsi piano io suo labbro inferiore prima di socchiudere la mia bocca e lo sentii ridacchiare prima di approfondire il bacio e far entrare in contatto le nostre lingue.
Quando le nostre labbra si separarono lo guardai dritto negli occhi e lui mi sorrise dolcemente prima di guardarsi intorno. Seguii il suo sguardo e vidi, con soddisfazione, un gruppetto di ragazze che ci guardavano scioccate e fu il mio turno di ridacchiare. 
-Ma guardate qui, Weasley si è fatto la ragazza- 
Quella voce mi fece raggelare. Se c'era una persona che proprio non volevo incontrare in quel momento era quel biondino ossigenato che ora invece avevo davanti gli occhi. 
Vidi Fred irrigidirsi visibilmente ed istintivamente posai una mano sul suo braccio. Lui si girò verso di me e si rilassò leggermente prima di tornare a guardare il Furetto. 
-Evapora Malfoy- risposi io gelida 
-Non penso che lo farò. Burke ti sei data al volontariato?- sogghigna lui. 
Sento al mio fianco tirare fuori la bacchetta e vedo Malfoy imitarlo per poi guardarlo dall'alto in basso. 
Rimprovero con uno sguardo Fred prima di fare due passi verso il biondo. 
I suoi amici, o megli accompagnatori da cui si fa coprire le spalle tirano fuori la bacchetta e la puntano verso di me. 
Ridacchio divertita da quella scena, non avrebbero possibilità contro di me. 
-Malfoy ritira i tuoi scagnozzi- sputai tra i denti -Subito- intimai. 
Lui, con un ghigno in faccia ancora intento a guardare con aria di sfida Fred ancora alle mie spalle, fa un gesto con la mano e i suoi cagnolini abbassano la bacchetta. 
Dietro il biondo vedo Zabini che sostiene per un paio di secondi il mio sguardo prima di tornare a fissare il soffitto come se quella discussione non gli riguardasse. 
-Adesso io ti consiglio di girare i tacchi ed andartene prima di farmi realmente arrabbiare- sussurrai a Malfoy guardandolo dritto negli occhi. 
Lui sogghignò, ancora, ed io dovetti trattenermi dal tirargli un bello schiaffo dritto in faccia. 
-So che è colpa tua- parto all'attacco allora con un tono di voce bassissimo -Quindi se non vuoi che te ne faccia pentire ti suggerisco di andartene subito da davanti ai miei occhi Malfoy- sibilo 
Lui sbarra gli occhi, ma poi, incredibilmente annuisce appena prima di girarsi con aria teatrale e fare segno ai suoi scagnozzi di battere in ritirata. 
Rimasi immobile per la sorpresa per qualche attimo prima di voltarmi verso Fred e dirigermi con lui in Sala Grande. 

Era ormai sera, Ron si era svegliato da qualche ora e io lo avevo sufficientemente riempito di pugni e poi calorosamente abbracciato prima di battere in ritirata e dirigermi a grandi passi verso l'ufficio del mio professore di Difesa Contro le Arti Oscure. 
Bussai alla porta e dopo aver ricevuto risposta entrai. 
Lo trovai impegnato a correggere qualche compito. Alzò annoiato lo sguardo su di me prima di riportare l'attenzione sui compiti e continuare a scarabocchiare una frase si e l'altra pure sottolineando i vari errori. 
-Severus- iniziai per attirare la sua attenzione
-Oggi non dovevamo vederci Ester, che succede?- disse stancamente lui
-Lo sai benissimo che succede- risposi stizzita -Ron stava per morire- 
-Ma non è successo, concentriamoci su questo- rispose senza guardarmi negli occhi 
-No, non hai capito. Io mi faccio il culo per tenere tutti al sicuro, ogni santissimo giorno, non posso accettare una cosa del genere così. Non posso concentrarmi sul fatto che lui sia ancora vivo, perchè se non fosse stato su Harry lui sarebbe...-
-Non penso sia merito di Potter, non sarebbe capace a fare proprio niente in casi del genere. Magari la Granger, ma Potter- e scosse la testa 
-Che tu ci creda o meno è stato Harry a salvarlo, con un bezoar. Si è ricordato che è un buon antidoto contro la maggior parte dei veleni- risposi. Stavo iniziando ad arrabbiarmi -E sai come mai se ne è ricordato?- gli chiesi senza ovviamente ottenere una risposta -Grazie al Principe Mezzosangue- dissi sbattendo il suo vecchio libro di pozioni sul banco. 
A questa affermazione lui sobbalzò e spalancò gli occhi. 
Mi guardò perso per qualche secondo prima di posare i suoi occhi sul libro davanti a lui. 
Lo afferrò delicatamente, come se avesse paura di romperlo, come se fosse la cosa più importante per lui. 
Lo sollevò dal tavolo e inarcò un sopraciglio per poi iniziare a sfogliarlo. 
-Come ha fatto Potter ad averlo?- mi chiese dopo una manciata di minuti. 
Sospirai e mi misi seduta per poi -Era in un armadietto dell'aula- dire.
Lui annuì comprensivo -E' grazie a questo che è migliorato in pozioni vero? Lo sapevo che c'era qualcosa sotto, devo dirlo a Lumacorno- 
Risi di gusto e -Cosa vorresti dirgli? Che è migliorato grazie a te, al tuo libro scarabocchiato?- 
-Esattamente- rispose lui serio 
-Severus non puoi farlo. Hermione cerca da mesi chi possa essere questo Principe Mezzosangue, in più in tal modo dovresti spiegare anche perchè in questo libro ci sono tanti incantesimi che non vengono insegnati ad Hogwarts e come fai a conoscerli. Non pensi?- 
Lui mi fissò per qualche momento e -Hai ragione. Ma lo rivoglio.- 
-Non posso dartelo Severus, Harry mi ucciderebbe e farebbe troppe domande e io sarei costretta a dirgli la verità, vuoi questo?- 
-No.- rispose immediatamente -Ma allora perchè me lo hai fatto vedere?- 
-Perchè dovevo sapere se i miei dubbi erano ondati- risposi tranquillamente
-Bene, allora ora puoi andare- disse sbrigativo lui porgendomi dubbioso il libro. 
-Non ancora, ho bisogno di un favore. Devi darmi alcune piante, devo far capire una cosa a Malfoy prima che faccia altri passi falsi- dissi 
-Di cosa hai bisogno?- sospirò esasperato
-Formicaleone, Alioto e Belladonna- elencai veloce. 
Lui si alzò dalla sedia con aria annoiata per dirigersi nella sua dispensa personale e prendere gli ingredienti che gli avevo chiesto. Si avvinò sospettoso per poi porgermeli. 
-Sono pericolosi Ester, che ci vuoi fare?- 
-Tranquillo Severus- dissi prima di afferrarli sicura -Non lo ucciderò- e me ne andai da lì prima che lui potesse fermarmi. 
Mi incamminai veloce verso la Stanza delle Necessità dove apparve un perfetto studio di pozioni e i misi a lavoro sfruttando le mie abilità da pozionista e consultando di tanto in tanto il libro del Principe Mezzosangue.

ANGOLO DELL'AUTORE
Allora ecco si, avevo detto che gli aggiornamenti sarebbero diventati mensili, ma ho trovato un po' di tempo libero quindi ecco a voi questo orrore. Mi scuso tanto per questa cosa che avete appena letto, ma guardate il lato positivo, ci sono i FRESTER e chissà quando li rivedremo.
Comunque ho deciso di aggiornare perchè nonostante non abbia ricevuto alcuna recensione i lettori sono aumentati e niente VI ADORO. 
Volevo chiedervi una cosa, secondo voi i capitoli sono troppo lunghi, corti o vanno bene? Insomma fatemelo sapere, magari con una recensione o in un messaggio o anche con un piccione viaggiatore. 
Rileggendo i vecchi capitoli mi sono accorta di un problemino nella trama e mi viene da piangere ma cercherò di aggiustare nel miglior modo possibile perchè so già benissimo come questa long dovrà finire e come potrebbe iniziare un possibile seguito.
Detto questo ora sapete quando è il compleanno di Ester che, chissà come mai, combacia col mio. 
Ok la smetto di dire cavolate e di dilungarmi, mi scusa per eventuali errori di battitura o altro, ma non ho tempo per rileggerlo e niente, alla prossima lettori silenziosi. 
Ambvra. 


  
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