~~Quando mi svegliai per un attimo mi chiesi dov'ero, poi ricordai di essere a Hogwarts; mi rigirai nel letto ma subito realizzai che Hogwarts = lezioni.
"Saró in ritardo come al solito!"
Mi buttai giù dal letto, rischiando di strappare una tenda del baldacchino e lanciai un'occhiata alla stanza: il letto della Granger era perfettamente in ordine e della sua borsa neanche l'ombra, ovvio, il resto della stanza era a dir poco in disordine: calze sui cuscini, mascara sotto il letto ma nessuna ragazza nei paraggi. Mentre correvo verso il bagno e raccattavo i vestiti sparsi per la stanza inciampai nella borsa di Lavanda; "Maledizione! Perché quell'imbranata deve lasciare sempre tutto in giro!"
In qualche modo riuscii a infilarmi la divisa e (addirittura) le scarpe. Raccolsi frettolosamente i libri e mi lanciai giù dalle scale, tentando di non rompermi nessun osso. Arrivata in Sala Comune mi misi a saltellare impaziente; "Dai ti prego, muoviti!" Mi guardai intorno in cerca di qualcuno, ma non c'era anima viva; "Avanti! Siamo già abbastanza in ritardo!" Finalmente sentii dei passi provenire dal dormitorio maschile e un << Arrivo Rylee! >> mi confermó che era colui che aspettavo. << Ci voleva tanto, Seamus? >> esclamai prima di precipitarmi fuori dal quadro. Io e Finnigan avevamo la "tradizione" di arrivare in ritardo il primo giorno di lezioni (e non solo). Fu così che ci conoscemmo, il primo anno. Io, non avendo trovato nessuno nel dormitorio, andai in Sala Comune e per poco non fui investita da un ragazzino riccioluto. << Scusa, sai che ore sono? >> chiesi; << Non ne ho la più pallida idea, ma credo di essere in ritardo. >> Corremo trafelati verso l'uscita della Sala, ma sull'uscio mi bloccai di colpo, rischiando di far inciampare entrambi. << Io mi chiamo Rylee Odell. >> dissi tendedo la mano. << So chi sei >> rispose << siamo stati smistati insieme. >> Qualcosa nel suo tono di voce mi convinse ad abbassare la mano. << Scusa se non conosco tutte le tremila persone smistate >> ribattei, piuttosto irritata. << Sono Seamus Finnigan. >> Mi tese la mano. Gliela strinsi.
Fui riportata al presente quando, sovrappensiero, infilai il piede in un gradino trabocchetto. Imprecai a gran voce e subito Seamus mi aiutó, tirandomi su per la vita. Dean si sarebbe messo a ridere.
Quando arrivammo nella Sala Grande i tavoli erano pieni, anzi qualcuno si stava già alzando. Non feci in tempo a sedermi che i gemelli iniziarono subito a punzecchiarmi. << Di fretta Odell? >> disse Fred, << Attenta alle scarpe slacciate. >> proseguì George << E guarda che cravatta! >> aggiunse il primo. Alzai gli occhi al cielo e mi aggiustai il nodo della cravatta. Dean stava controllando i nostri nuovi orari: << Prima ora Erbologia, seconda ora Cura delle Creature Magiche >> mi lanció un'occhiata preoccupata, le creature che Hagrid ci presentava non erano delle più docili; << e oggi pomeriggio due ore di Divinazione. >> Un sospiro di sconforto si levò dal gruppo; le lezioni della Cooman facevano concorrenza a quelle di Storia della Magia, ma avevo scelto comunque quel corso perché non era troppo difficile, bastava annuire ogni volta che la professoressa annunciava la morte di Potter, e poi quella donna mi faceva un po' tenerezza, mi sembrava così sola. Neanche a farlo apposta ecco Lavanda e Parvati venire verso di noi, tutte allegre. << Avete visto? Oggi due ore di divinazione! >> disse la prima; senza neanche alzare gli occhi dal mio bacon risposi: << Lavanda hai lasciato la borsa di sopra >> sentii dei passi veloci che si avviavano verso la porta.

Quando arrivammo nella serra di Erbologia fummo accolti da terribili piante nere e viscide, che si contorcevano nei vasi, ricoperte di quelli che sembravano enormi brufoli. << Bubotuberi >> disse la professoressa Sprite << devono essere strizzati. Dovete raccogliere il pus... >> fu interrotta da Seamus che, disgustato, esclamò: << Che cosa? >> Trattenni una risata. << Pus, Finnigan, pus ed é estremamente prezioso, quindi non sprecatelo. Dovete raccogliere il pus, dicevo, in queste bottiglie. Mettevi i guanti di pelle di drago, può fare strane cose alla pelle se non é diluito, il pus di Bubotubero >>. Iniziammo a lavorare, ma l'amore di Seamus per quelle piante adorabili scatenò in me un tale scoppio di risate che quasi rovesciai un'intera bottiglia di pus sui piedi della Professoressa Sprite; fui quindi molto sollevata quando lasciai la serra con solo dieci punti in meno per Grifondoro. Quando arrivammo vicino alla capanna del guardiacaccia, però, desiderai che la lezione precedente fosse durata di più: davanti a noi  c'era una cassa piena di pallidi e ripugnanti sottospecie di molluschi, lunghi circa venti centimetri che sembravano sparare scintille dalla coda. Io e Dean ci scambiammo un'occhiata che significava "Qui come minimo ci becchiamo tutti un'ustione di terzo grado". Hagrid sembrava molto orgoglioso di quegli esseri: << Sono appena usciti dall'uovo, così potete tirarli su voi! >> era così entusiasta, peccato che presto sarebbero arrivati i Serpeverde a deriderlo << Ho pensato che potesse essere una bella ricerca! >> << E perché dovremmo desiderare di allevarli? >> disse una voce acida alle nostre spalle, era arrivato Malfoy e con lui tutti i Serpeverde. E Pansy Parkinson. << Voglio dire, che cosa fanno? A che cosa servono? >> Hagrid sembrava in difficoltà, aprì la bocca un paio di volte prima di rispondergli: << Quella sarà la prossima lezione, Malfoy. Oggi dovete solo dargli da mangiare. Dovrete provare a darci delle cose diverse - io non ne ho mai tenuti prima, non so cosa ci piace. Io ho qua uova di formica e fegato di rana e un po' di bisce: provate un po' di tutto >>. Seamus, col solito tono entusiasta, borbottó: << Prima il pus, adesso questo. >> gli tirai una gomitata nelle costole, ma non potevo dargli torto. Dopo non molte manciate di uova di formica, Dean esclamò:  << Ahia! >> "Iniziamo bene " pensai, << Mi ha preso!>> aggiunse mentre mostrava a Hagrid la scottatura, "Ecco la prima ustione" << Gli é esplosa la coda!>> continuó Dean, sembrava piuttosto arrabbiato. Mi guardó, indicando la mano, incredulo. Risposi con un'alzata di spalle, mentre un sorriso mo si dipingeva sul viso; sembrava così piccolo, così buffo in quei momenti. << Oh, povera Odell, il suo fidanzatino si é fatto la bua. >> disse Pansy.
"Che peccato mi ero quasi dimenticata della sua esistenza" .
<< Che ne dici se faccio la bua al tuo fidanzatino? >> le risposi, lanciando un'occhiata a Malfoy, che era alle prese con un paio di bisce. La Parkinson arrossì improvvisamente << Non é il mio fidanzatino .>> << Peró ti piacerebbe >> dissi, facendole l'occhiolino; la guardai allontanarsi senza poter evitare di sorridere compiaciuta.
(Stranamente) arrivammo tutti vivi alla fine della lezione, ma le lamentele provenivano da entrambe le case. << Quello é tutto matto! >> inizió Seamus, mentre ci avviavamo verso la Sala Grande. << Seamus! >> lo rimproverai; << Oh insomma! La prossima volta cosa ci porterà? Un drago? >>
<< Seamus ha ragione >> disse Dean << sono troppo pericolosi quei cosi! >> << Smettetela di comportarvi da bambini! Non vedete che Hagrid ci tiene? Bastano già i Serpeverde a lamentarsi! >> girai i tacchi stizzita e mi sedetti vicino a Katie, che aveva osservato la scena divertita.
A Divinazione  mi sedetti accanto a Finnigan e Thomas, che interpretarono quel gesto con la vittoria dipinta sul viso, << L'alternativa era Lavanda >> chiarii subito. La lezione proseguiva tra pianeti maligni e battutine di Ron Weasley quando i discorsi sopoforiferi della professoressa furono interrotti da un << Qualcuno non sembra interessato alla mia lezione. >> 
"Qualcuno?" pensai, ma mi accorsi che si stava riferendo a Harry; si era infatti appisolato sul suo tavolino, con gli occhi di tutta la classe puntati addosso. Ron lo chiamo e il ragazzo alzò la testa, con un'aria intontita ma imbarazzata; credo sia stato quel improvviso pisolino a convincere la Cooman a darci così tanti compiti.

Dopo cena io, Seamus e Katie ci ritrovammo in Sala Comune, dove iniziammo a discutere del Torneo Tremaghi e di Moody, mentre (teoricamente) io studiavo. << Avrei tanto voluto iscrivermi >> disse Seamus <> << Chi credete che sia? >> chiese Dean. << Sicuramente non sarà del Ministero >> mi aggiunsi, rimettendo le mie mappe celesti nella borsa. << Ministero o no, nessuno riuscirà a imbrogliare Silente. >> ribatté Katie. La discussione iniziava ad accendersi quando fummo interrotti dai gemelli, che si sedettero davanti al camino. << Moody é un genio. >> proruppe Fred, << Sa il fatto suo>> continuó George << La migliore lezione di Difesa Contro le Arti oscure di sempre.>> Ripensai al Professor Lupin, l'insegnante precedente, e alle sue lezioni, piene di divertimento, così interessanti. Faceva sembrare ogni piccolo essere un enigma, che noi, pezzo dopo pezzo, riuscivamo a risolvere; con lui studiare era un gioco.
" Dubito che Moody apprezzi il loro senso dell'umorismo più di Lupin" . Cos'era dunque a rendere, agli occhi dei Weasley, così degno di stima il Professor Moody? Era davvero un fuoriclasse nel suo lavoro? Mi riusciva difficile crederlo. << Katie tu quando hai Difesa Contro le Arti Oscure? >> chiese George; << Domani, non vedo l'ora! >>  << Noi giovedì >> disse Dean.
"Vedremo".