Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Argetlam_Potter    29/09/2015    2 recensioni
Presentazione:
Harry Potter è morto. Ha fallito nella sua missione di distruggere gli horcrux e ha lasciato il mondo nelle mani del signore oscuro, che ha vinto facilmente la guerra. Severus Piton, a cui non è stata tolta la vita, è ancora il preside di Hogwarts e, nonostante le acque siano calme, le ingiustizie sono molte fra le mura del castello.
Linda, Joy e Sebastian, rispettivamente di 19, 18 e 20 annu, si sono diplomati in diverse scuole di magia, e poi sono stati reclutati dall'opposizione latente e ben nascosta. La loro missione è quella di infiltrasti in quello che, un tempo, era stato definito uno dei luoghi più sicuri al mondo, ma che nel corso degli anni è diventato sito di barbarie. Riuscirà il nostro nuovo trio a cambiare il destino del mondo magico?
Genere: Angst, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo Uno.

 
    Alice mi guarda dall'altalena.
Si alza, la seguo, ma non so dove sia,
è scoparsa, è scoparsa, l'han portata via.
— Dai diari di Linda Ventura.



 
Linda ripose nel baule l'ultimo album e si portò una ciocca scura dietro l'orecchio. Si guardò attorno, voleva essere sicura di aver preso tutto, in fondo non era certa che sarebbe tornata, quella missione era pericolosa, ma la ragazza era pronta a tutto. 
La famiglia Ventura era una famiglia di maghi da tempi immemori, e, nel corso dei secoli, diverse culture si erano mischiate sotto quello stesso cognome. Il padre di Linda, Carlo, era un italiano, mentre la madre, Bethany, veniva dal North Carolina. Erano passati otto anni da quando il mondo dei maghi era stato rivoluzionato. La morte di Harry Potter aveva fatto il giro del mondo, e da allora erano stati pochi quelli che avevano osato dimostrare apertamente la loro ostilità verso il signore oscuro. La famiglia Ventura si era chiusa nel silenzio, divisa, frammentata. Molti parenti erano morti, altri erano stati torturati fino a veder sparire la lucidità o interrogati con altri mezzi. Carlo e Bethany si erano trasferiti in America per motivi sconosciuti, e Linda aveva passato gli ultimi tre anni scolastici in completa solitudine. Non una parola, non una lettera, neanche uno "stiamo bene". 
Aveva, quindi, terminato la scuola di stregoneria di Volterra, un istituto femminile per l'apprendimento di giovani streghe. Era piccola, quella scuola, d'altronde, in Italia, non erano rimasti molti maghi e streghe: alcuni erano morti, altri emigrati, o altri ancora semplicemente spariti. Così l'istituto Martini, così si chiamava, si ritrovava con appena un centinaio di studentesse l'anno. La scuola le aveva dato delle basi davvero importanti e a seguito dei cambiamenti governativi non aveva subito molte variazioni, poichè talmente piccola da venire appena considerata. Il risultato era che Linda conosceva alla perfezione tre lingue (quattro, se contiamo il corso accelerato di lingua tedesca affrontato durante il suo ultimo anno), una buona base in tutte le materie magiche e, soprattutto, un grande talento per lo sport più amato: il quidditch, che, cinque anni dopo la salita al potere del signore oscuro, era stato ristabilito regolarmente, ed ogni torneo era stato riconfermato.
Linda, una volta finiti gli studi, non poteva immaginare che cosa sarebbe successo nel suo immediato futuro.

 
Due anni prima
 
Lady, il gufo di Linda, volteggiava, annoiato, sulla testa della ragazza, mentre questa passeggiava, pensierosa, lungo le strade della città: non sapeva cosa avrebbe fatto della sua vita, la scuola era terminata, ma non aveva alcuna aspirazione, alcuna idea di come guadagnarsi da vivere. Non voleva lavorare per il governo magico e far parte di un sistema razzista e crudele, non poteva aprire una propria attività perchè non aveva denaro da investire, e soprattutto non poteva lavorare nel mondo babbano, perchè il governo l'avrebbe punita. L'unica strada che aveva sperato di percorrere, quella in cima ad una scopa su un campo da quidditch, era sfumata via quando il talent scout che doveva presentarsi a Volterra si era rifiutato di "sprecare tempo con delle femminucce", testuali parole. Erano state discriminate perchè la loro divisa prevedva l'uso di una gonna. 
Linda sospirò e svoltò a sinistra, prendendo il vicolo che dava sul motel in cui aveva affittato una stanza. Era abbastanza squallido, ma la ragazza non poteva permettersi nulla di meglio, e ringraziava il cielo di non essere finita per strada. Non appena mise piede nell'atrio si accorse che qualcosa non andava. Si fermò e con lo sguardo percorse tutta la stanza: non c'era nessuno. Perfino il banco della reception era incustodito, ed alcuni fogli ondeggiavano leggermente sotto la brezza del vento. Linda si alzò sulla punta dei piedi, cercando di vedere più lontano che potesse, si avvicinò, poi, al banco e strappò con forza la chiave della sua stanza dal portachiavi a muro, poi, si diresse verso il corridoio con passo veloce, mentre quella sensazione di stranezza si faceva sempre più pesante. Infilò subito la chiave nella toppa, guardando a destra e sinistra, e si affrettò ad entrare nella propria stanza, chiudendo immediatamente la porta dietro di sè e schiacciando la schiena contro di essa, rimanendo immobile per qualche secondo, mentre lo sguardo guizzava da una parte all'altra: era tutto tranquillo. Buttò la borsa sul letto ed aprì la finestra, in modo che Lady potesse entrare, ma il gufo che si appollaiò sul davanzale non era certo il suo gufo latteo, ma, anzi, era un uccellino nero, grande poco più della sua mano. Nel becco teneva una lettera poco più piccola di lui. Linda sospirò e, con estrema lentezza, allungò la mano per prendere la lettera, che si sfilò facilmente dal becco dell'animale. Il gufetto volò via in un secondo. La ragazza rimase interdetta, ma si decise a rivolgere il proprio sguardo alla lettera, che si stava nervosamente rigirando fra le mani: non vi era nessun mittente, ma soltanto il destinatario. Strappò cautamente la busta e ne tirò fuori un piccolo cartoncino bianco, sopra, con un corsivo perfetto, vi era stato scritto:

 
Ci vediamo dove batte il sole.
 
Linda restò di sasso. Un'unica persona aveva utilizzato quella formula con lei, e questa persona era scomparsa tre anni prima. Alice, che conosceva fin da quando aveva cinque anni, era stata la sua migliore amica per moltissimo tempo, ma un giorno era semplicemente sparita. Scomparsa. Puff. Linda, in realtà, sapeva che il governo era responsabile della sparizione della sua più cara amica, ma pensarci le faceva così male da non riuscire a respirare, quindi, con gli anni, aveva semplicemente imparato a non farlo, ma quella frase.. quella frase era la loro frase, l'avevano coniata quando, ad undici anni, Linda era rimasta incantata dallo scintillio dei bellissimi capelli di Alice sotto i raggi del sole, e da quel giorno questa era semplicemente diventata la loro frase, che significava che a mezzogiorno si sarebbero incontrate sulla torre di piazza dei Priori. "Forse", si azzardò a pensare la strega, per la prima volta dopo tre anni, "forse c'è ancora speranza".
Linda guardò l'orologio, erano le undici e quarantacinque. Agguantò la borsa da sopra il letto e uscì di corsa sulla stanza, correndo a perdifiato verso la piazza che conosceva come il palmo della sua mano. Lady la seguiva in volo e reclamava spiegazioni emettendo dei versetti striduli, ma Linda non si sarebbe fermata davanti a nessuno. Sgomitò a destra e a sinistra e, in poco tempo, raggiunse la parte più alta della torre, il cuore le scoppiava nel petto, un po' per la corsa e un po' per l'emozione. Di fronte a lei vi era una ragazza girata di schiena, un groviglio di capelli rossi risplendevano sotto la luce del sole.


 
Spazio all'autrice.

Ciao a tutti! Sono tornata su efp dopo moltissimi anni, e la passione per la scrittura è cresciuta in me sempre di più. Ho sognato questa storia due notti fa, e l'ho trovata spettacolare, così, con qualche modifica, è diventata ciò che voi state leggendo.
A presto con il prossimo capitolo! Recensite, per favoreee!
-Daphne

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Argetlam_Potter