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Autore: Scorpius_M1    29/09/2015    15 recensioni
[STORIA INTERATTIVA -ISCRIZIONI CHIUSE]
Per Harry Potter e Ginevra Weasley non era stato affatto semplice gestire i loro tre figli durante l’infanzia… e sicuramente non perché erano scalmanati –per quanto James ci mettesse del suo nel peggiorare la situazione- ma perché erano diversi. Diversi dai babbani, certo, ma anche e soprattutto dagli stessi maghi.
Del resto non è cosa comune dover calmare il proprio figlio dopo che ha visto lo zio –morto!- fargli un occhiolino scherzoso nella stanza o dover aggiustare una camereretta interamente bruciata per via di una magia accidentale troppo potente, né, nel frattempo, dover cercare una terza figlia scomparsa nel nulla, senza lasciare tracce. Sono serviti nervi d’acciaio ai due coniugi, sicuramente.
***
La reincarnazione umana dei Doni della Morte. Una minaccia silenziosa che fa sparire misteriosamente la magia a ignari maghi, senza distinzioni. Una strana profezia uscita dalle labbra della svampita Luna Lovegood.
Ecco con cosa avranno a che fare i ragazzi della Nuova Generazione.
Genere: Generale, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
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Abbiate pazienza, le scelte degli OC sono a fine capitolo XD
P.S: le note in fondo sono molto importanti ^^




 
My Fair Lady.
-storia interattiva-
 
 
 


 
 
“London Bridge is falling dawn, falling dawn, falling dawn...
London Bridge is falling dawn… my fair lady”
“Stai impazzendo!”
“The magic’s life is falling dawn, falling dawn, falling dawn...
The magic’s life is falling dawn… my fair lady”
“Smettila!”
“…”
“Torna in te!”

“Mi hanno costretta ad essere al loro fianco, mi hanno umiliata, usata e dimenticata… è bene che paghino!”
[luogo imprecisato –misteriosi esseri]
 
 
 
 



 
Il lato Grifondoro è gremito di persone, chi vecchi, chi nuovi, si ritrovano tutti a mangiare alla stessa tavola, il cameratismo che nelle vacanze è rimasto intoccato.
E James. James è al centro dell’attenzione, come sempre. È il re, del resto.
Potente, coraggioso, bello. Cosa potrebbe mai chiedere di più?
È con un sorrisetto allegro che parla con Fred sul nuovo scherzo che dovranno fare entro fine serata per Gazza –un benvenuto con i botti, insomma- lo sguardo del tutto appagato per la sua vita.
Le vede le ragazze struggersi per lui, i ragazzi morirgli di invidia, con quel vago senso di rispetto che non riescono a frenare e li fa infuriare ancor di più con loro stessi.
Dominique dice che è un pallone gonfiato. Anche a un tavolo di distanza, può sentire la sua voce schietta dirglielo in faccia, per farlo tornare con i piedi per terra. Che dannata Serpeverde… però gli vuole bene. Come ad Albus, anche. Non gli interessa in che Casa siano finiti, sono la sua famiglia. Punto.
Perché ci sta pensando? Non potrebbe semplicemente stare qui e parlare con Fred, senza perdere la testa su altri pensieri?
Il problema è che è preoccupato. Sì, gente, James Sirius Potter è preoccupato.
Nessuno gli ha mai detto che essere troppo potenti può essere una brutta cosa. Insomma, nei libri di Merlino dovevano mettere una nota su quanto sia logorante avere un potere così incontrollato, sulla paura del fare del male alle persone a te care. Tutti lì a lodare chi è più forte, il più potente, e poi si dimenticano di menzionare che chi vive più a lungo e senza problemi, in realtà, sono quelli che hanno una magia mediocre, nella media.
Da vedere: Merlino, Silente, Grindewald, Voldemort, gli stessi fondatori… manco uno che fosse schiattato tranquillo in un letto, tutto rugoso dalla vecchiaia e con numerosi nipotini al seguito. No, devono avere la loro dolorosa morte di uomini potenti… se deve essere sincero, ecco, preferirebbe evitarlo.
Ora, non per portarsi sfiga da solo, ma ultimamente il suo potere sta aumentando a dismisura. E no, non è un bene…
All’ultima partita persa dei Cannoni di Chudley ha fatto esplodere il divano della Tana, su cui erano seduti lui, zio Ron e il resto della combriccola. Non è stato un bello spettacolo: anche perché, preso dal panico, ha fatto saltare tutte le luci, per poi far prendere fuoco alla cucina tutto in una volta.
Episodi da non raccontare, già. Soprattutto se vuole mantenere la sua popolarità intatta.
“Potter, ci sei? Guarda che fra poco inizio a pensare che i pochi neuroni nel tuo cervello hanno dato forfeit...”
Si riscuote, il viso sghignazzante di Fred davanti a lui –ma non stavano parlando insieme?- e il ghignetto divertito di Lacie Phantomhive al suo fianco. Non se la prende. Sa come è fatta e… lo diverte.
“Eh, che è successo?”
“Ti sei bloccato a parlare come un baccalà e hai fissato il vuoto… non è che stai prendendo le strane abitudini di tuo fratello Albus?”
“Merlino, no… stavo solo pensando..”
“Jamie che pensa? Quale miracolo è questo?!” Si unisce sghignazzante Roxanne, al fianco di Rose. Ah, ma quanto gli vogliono bene… vi ricordate il pezzo in cui dice che li adora? Bene, dimenticatevene...
“Oh, ma alcune volte Jamie pensa, no? Ci vuole veramente molta astuzia e intelligenza per finire così tante volte in punizione… deve rifletterci per forza, su come farlo” Rose, alla sua sinistra, alza divertita un sopracciglio rosso, accennando a un sorrisetto.
“Ah, ecco il Prefetto Perfetto… pensi sempre alle punizioni, tu!” Se la ride, i problemi per una volta accantonati in un angolo.
Non può mica far impensierire i suoi sudditi. Un re deve prendersi anche le sue responsabilità.
E alcune volte questo comporta dover fingere, anche di fare lo stupido, in caso.
 
 


 


Non è facile avere un “Dono” come il suo. Pensa che, in effetti, sia James che Lily se la siano cavata piuttosto bene alla fine. Potere immenso e capacità di sparire quando vuole nelle pieghe del tempo.
Ma lui?
Si guarda in giro, la Sala gremita di persone e…presenze. Li sente, mani gelide che gli sfiorano il volto, sussurri di vendetta e sangue nelle orecchie, occhi spiritati e ferite immortali.
Lui non è un semplice Negromante…no, lui è il portavoce della stessa Morte. Lui può veramente vedere ogni cosa che riguardi l’aldilà e non è qualcosa che tutti riescono a sopportare.
Se non fosse per quella gelida cortina di ghiaccio che si è costruito intorno al cuore, e quella freddezza dalle emozioni, si sarebbe già unito a quelle anime che lo chiamano.
Anche ora, mentre porta alle labbra il bicchiere con della semplice acqua, il piatto mai toccato di fronte a sé, Daniel e Scorpius che gli parlano rispettivamente nell’orecchio sinistro e in quello destro, non riesce a prestare attenzione.
Quanta morte racchiude questa scuola?
Difronte a lui Takeshi lo sta guardando, gli occhi grigi e profondi, quell’affetto malamente nascosto in essi, coperto da quella ciocca rossa che ha imparato ad apprezzare.
Alcune volte vorrebbe ricambiare quell’affetto. Veramente. Eppure appena alza lo sguardo vede Joel sorridere teneramente al suo ex ragazzo, il viso sfigurato dal fuoco della sua stessa morte. Non è facile reggere qualcosa del genere.
Abbassa nuovamente lo sguardo, concentrandosi sulla porcellana bianca del suo piatto immacolato, socchiude lo sguardo, le grida che gli rimbombano nelle orecchie: riesce a sentire i sussurri di vendetta provenienti dalle vittime di Lacie Pantomhive, il grido disperato della sorella di Urania Bailey, le dolci parole di Jane per Isaac Fuerst, le urla raccapriccianti dei genitori di Liam… No, non Liam, lui no.
“Basta..” Un sussurro perso nel vuoto, lo sguardo lontano. Il bicchiere gli sfugge dalle mani, una macchia trasparente che si allarga sul tavolo, i Serpeverde si girano a guardarlo.
 “Volete tornare alle vostre occupazioni? Mi state dando troppa importanza, sapete...” Un ghigno cattivo, frase fatta per allontanare. Poche parole, gelide come il ghiaccio. La tempia pulsa, gli occhi pieni di orrori. Ognuno torna alle proprie occupazioni.
Prende un respiro, il controllo che torna ad essere parte fondamentale del suo essere. Silenzio.
Finalmente le presenze hanno allentato la loro presa gelida su di lui. Può tornare a sentire, come qualsiasi altra persona.
Lo vede, il viso di Daniel farsi più contrito, smettere di parlare –stuzzicare- Eltanin, per girarsi verso di lui, gli occhi seri, preoccupati.
Chi sono gli stolti che vedono in Lockwood soltanto un Mangiamorte fallito? Chi lo paragona ad una lastra di ghiaccio sprezzante?
Ah, se soltanto vedessero. La gente è così cieca a volte.
Porta gli occhi azzurri al cielo, il tormento che ribolle sotto le apparenze, un impercettibile sorriso che gli alza le labbra. Non è nulla…
Cosa sono loro? Amanti? Fratelli? Amici? Non lo sa e, sinceramente, non gli interessa.
Non lo ama nel senso romantico del termine, ma può considerarlo la sua ancora, quella cosa che non lo fa seppellire nelle tenebre della sua anima. Se fosse un Grifondoro direbbe delle stronzate sull’amicizia eterna -ma non lo è- perciò si limita a qualcosa sulla risonanza dei loro caratteri. In pochi capiscono il loro rapporto.
Una di queste è Eltanin: li osserva, ma ancora non riesce a inquadrare il mediano dei Potter, mentre a differenza sa fin troppo di Daniel. Me è l’equazione insieme che ancora non comprende. C’è qualcosa che gli sfugge…
Nel frattempo è meglio se torna a stuzzicare il corvino dagli occhi azzurri e distogliere l’attenzione da quello scambio silenzioso. Non sa cosa pensare su quei due.
“Hey, Lady Banshee, cos’è, ti sei addormentata?” La stuzzica Daniel, riportandola alla realtà, un ghigno che gli incornicia il volto, mettendo come in risalto il tatuaggio sul collo, un volatile che sembra, all’apparenza, non aver nessun significato.
“Ancora qui a litigare? Oh, Albus, mon cherì, come puoi sopportarli?” Ed ecco che arriva Loki Nott, l’impercettibile sorrisetto falso, un’improbabile mise composta da pantaloni giallo limone e una camicia di un bianco immacolata interrotta solo da un papillon scarlatto.
Loki è… forse quello più ingestibile qui ad Hogwarts, diverso da tutti gli altri, è in realtà un bugiardo di classe, di quelli che potrebbero persino confondere la loro vera identità con quella falsificata, da quanto la recita bene.
“Nott, che fine ha fatto la tua divisa? E perché sei color Grifondoro? No, aspetta, non lo voglio sapere…” Scorpius accenna a un sorrisetto in direzione dell’amico d’infanzia, stoppando i suoi discorsi su… cosa? Albus non ha prestato particolare attenzione.
“Beh, è ancora così difficile imparare gli oggetti babbani…cos’è che era? Il pono, forse, quella cosa per asciugarsi ha preso fuoco, chissà perché, poi… Eppure l’avevo solo reso più forte con un incantesimo… e comunque non sono color Grifondoro: sono rosso scarlatto e giallo limone.”
“Nott, devi finirla con queste cose babbane…sei un Purasangue, alla prossima se non è il pono ad ammazzarti è tuo padre!”
Albus segue lo scambio di battute fra Nott e Malfoy arricciando le labbra divertito, la massima espressione che gli è consentita.
“Malfoy, calmati. Non lo vedi che sta mentendo? È la scusa simile a quella del terzo anno…”
“Razza di farabutto!”
“Siamo Serpeverde, mon amì, è nostro dovere saper mentire”
 
 
 




In un tavolo analogo, dalle tinte nere e blu, la gente si guarda confusa, alla ricerca di qualcosa –qualcuno- forse lievemente spazientiti. I primini, invece, non ci capiscono nulla.
“Ah, accidenti a te Lily, dove sei finita questa volta, per Merlino?” Louis si guarda intorno, aguzzando la vista.
Tutti gli anni la stessa identica storia. Lily Luna Potter è introvabile.
Louis, con i nervi a fior di pelle dopo la “corsa alla salvezza” per sfuggire a quei demoni delle sue ammiratrici, con un discorso sfiancante –tre parole in croce- con Isaac Fuest alle spalle e un morso di serpente che svetta sul braccio da qualche giorno, non può dire di essere un pozzo di pazienza e misericordia.
L’ammazzo. Una morte semplice e veloce per togliere una piaga dall’umanità… Un bell’Avada Kedavra, giusto per rispettare le tradizioni di famiglia.
Oggi non è proprio la sua giornata. Con la luna piena in avvicinamento, si sente sempre più scontroso del solito –non che normalmente sia quella gran cosa di gentilezza, ma perlomeno si limita a star zitto e ad aspettare il momento per sfuggire in Biblioteca o nella Foresta. Ora, invece, è… lunatico.
Dicono che sia in qualche modo ereditario dallo sfregiamento di Bill da parte di un licantropo, ma i medimaghi non sono mai arrivati a fare e a capire qualcosa di concreto sulla questione. Ah, quegli incompetenti…
“Hai troppi Gorgosprizzi in testa, rilassati” Il tono sognante, un sorriso gentile, Lysander lo riporta alla realtà. Alza gli occhi azzurri al cielo, sebbene nel frattempo rilassi l’aggrottarsi delle sopracciglia fino a prima presenti. Un sospiro estasiato da metà della popolazione femminile.
“Già cugino, poi ti vengono le rughe se continui con quelle espressioni corrucciate…non ti donano, sai?” E Lily, improvvisamente, appare. Proprio lì, difronte a lui.
I Corvonero si girano a guardarla, sbattendo le palpebre. Per quanto sia abituale, rimane sempre un mistero. I primini, invece, sono del tutto shoccati.
Perché Lily è così… un momento prima non c’è, l’attimo dopo… puff, eccola in carne e ossa, visetto carino e battuta pronta.
Nessuno sa dove finisca, lei non ha mai aperto bocca sulla questione. Solo James e Albus ne conoscono a grandi linee le destinazioni, ma per il resto, ognuno è all’oscuro.
Per quanto ne sanno, sarebbe potuta anche essere lì, invisibile, da sempre.
“Un giorno ti ammazzerò” Proprio convinto la guarda, prima di abbassare lo sguardo sul suo porridge. Bleah… perché se le messo?
“Oh, lo so che mi ami in realtà!”
La risata di Lily è tintinnante, parte piano e poi finisce in graziosi acuti, mantenendo il sorriso anche mentre dopo averla finita, per qualche secondo, come se si stesse gustando la sensazione.
“Su Louis, smettila di pensare alla tua carriera da assassino e pensa a mangiare quello che hai nel piatto!” Lucy, fino a prima zitta e silenziosa –lo sapeva, lei, che Lily sarebbe tornata anche senza il bisogno di chiamarla- per poi puntare i suoi occhi color cioccolato sul cugino biondo in questione.
Pazienza..
“Ma mi fa schifo il porridge!”
Pazienza…
“Oh, allora perché ce l’hai nel piatto?” Che Merlino benedica quel rockettaro da strapazzo di Lucifer. Sarebbe scoppiata, altrimenti.
“Mah… non lo so”
Lily sorride, percorrendo con lo sguardo il tavolo con tutta la sua Casa al completo. Li ama, li ama con quell’amore pari a una famiglia che ti accetta senza ripensamenti.
Porta poi lo sguardo in alto, verso il cielo stellato, è stavolta il sorriso è privato: è strano pensare che fino a pochi minuti prima era a parlare con Priscilla Corvonero dello stesso incantesimo usato per farlo apparire.
In pochi hanno capito il vero funzionamento del Mantello… il terzo fratello si era nascosto dalla Morte sotto di esso per tutta la vita, per poi andargli incontro e consegnarsi ad essa senza ripensamenti. Ma come aveva vissuto quegli anni?
Oh, lei lo sa.
Perché il Mantello ti nasconde, è vero, ma può anche trasportarti nelle pieghe del tempo, se soltanto ti riconosce. Il fratello minore, ormai, si consegnò perché aveva già visto il mondo. Presente e Passato, non gli serviva altro.
È solo che… si morde il labbro rosato, mentre sua attenzione viene catturata dall’arrosto nel suo piatto… è così facile perdersi nelle trame del tempo.
Un giorno potrebbe semplicemente prendere e non tornare più.
“Lils, tutto bene?” Chantal la richiama, preoccupata.
Sorride “Sì, tranquilla, va tutto alla grande”
 



 

 
Il tavolo dei ragazzi pazienti e buoni di cuore, invece, non nasconde molti segreti in sé, all’apparenze. Nessuna reincarnazione dei Doni, nessun strano licantropo-non licantropo.
Solo gente apposto. Seee….
Hugo non è particolarmente portato nei sentimenti –i geni di suo padre, del resto, sono duri a morire- però sa a pelle che c’è qualcosa che non va.
Ha sempre adorato la sua Casata, così tranquilla che gli permette di fare tutti gli esperimenti sulla meccanica babbana che preferisce, pronta a darti una mano su un compito che non gli riesce –a detta di Albus, fra i Serpeverde bisogna pure contrattare per un semplice aiuto, qualcosa sul qui-quo-pro…oh, il cugino lo sa meglio- e sulla pacatezza di ogni componente –possono dire lo stesso i Grifondoro? Per quanto ne sa ogni giorno c’è una rissa diversa..- perciò non può che esserne soddisfatto.
Eppure, da quando Leila Darken ha perso la magia l’anno prima, ogni cosa sembra diversa fra i Tassorosso.
Uno strano velo sembra circondarli.
La ragazza in questione era una grande amica di Molly, per questo si gira ogni poco a guardarla: come pensava la rossa si morde le labbra, guardandosi attorno triste.
Gli sorride e gli afferra una mano, perché sarà anche un incompetente balbuziente nei sentimenti, ma Molly la conosce più delle sue stesse tasche.
“Ha detto che tornerà per dei controlli da Madama Chips, ma poi dovrà tornare via” Rompe il silenzio la ragazza, guardandolo triste.
“Si risolverà tutto Molly, vedrai” Eveline, alla sua destra, gli sorride dolce, come per incoraggiare l’amica a prendere la storia dal lato giusto.
È strano per Hugo vedere la cugina abbattuta: ha sempre avuto quel sorriso timido e imbarazzato, l’espressione dolce, pacata, ma in qualche modo felice. Ora invece, l’ha vede in un altro modo.
E gli sembra di aver saltato un pezzo.
Vorrebbe solo abbracciarla per fargli capire che a lei non gli succederà nulla, che tutto andrà per il meglio. Il bisogno di salvare una persona fragile a cui tieni.
Lorcan, alla sua destra, gli da uno spintone leggero, con un sorriso “Sta tranquillo per Molly, deve solo abituarsi al fatto che una sua amica non c’è più qui a scuola… vedrai che starà meglio”
 Sorride con un segno di ringraziamento verso Lorcan, che alcune volte –okay, quasi sempre- lo indirizza verso le giuste emozioni.
Dov’è che ne prova fin troppe lo Scamandro, lui ne è assente… o meglio, non le capisce proprio.
Victorie, davanti ai due, li guarda come farebbe una madre fiera della propria cucciolata. Espressione che indossa spesso ma che stona abbastanza con i suoi diciassette anni e la sua bellezza folgorante.
È come vedere l’espressione di nonna Molly su una modella di Victoria’s Secrets… inquietante, almeno per il più piccolo dei Weasley.
Sono così tutti persi a parlare, capire, pensare, quando sentono un refolo di aria calda.
Aria calda?
Hugo alza lo sguardo verso il cielo stellato... com’è possibile?
Si alza un vento poi forte, tempestoso, bollente, che si ripercuote in tutta la Sala Grande, la presidente improvvisamente alzata che prova a fermarlo.
Una voce androgina, delicata, né femminile, né maschile, inizia a parlare nel nulla. Infantile, quasi.
Stringe forte la mano di Molly… fa giusto in tempo a vedere lo sguardo sgomentato di James, la paura negli occhi Albus e la terrorizzante sorpresa nel volto di Lily.
Oh, guai.
Giganteschi, problematici e dolorosi guai.
 
 




 

 
 
 
Death Note:
 
Sì, lo so, non c’è nessun OC particolarmente rilevante in questo capitolo, solo qualche nome sparso qua e là. Perché?
Perché volevo farvi un po’ entrare nella mente dei miei personaggi, prendere un po’ la mano con la storia e non farvi aspettare più di tanto per la pubblicazione di un capitolo vero e proprio della storia.
Ora, non appena vedrete le scelte, capirete che in alcuni casi ho cambiato qualcosa senza avvertirvi e non l’ho fatto perché me ne infischio di voi, anzi, ma per dare un senso più logico alla storia e alle idee che mi sono fatta di ciascun personaggio.
Sentite, io pubblicherei il nuovo capitolo settimana prossima e vorrei usare questi giorni in questione per discutere con voi, sapere cosa ne pensate del personaggio, delle modifiche, cosa vi piacerebbe sentirgli dire. Insomma, ho intenzione di rendere l’interattiva in tutto e per tutto.
Pertanto mi dispiace non averli citati ora, ma lo faccio soltanto per rendere la storia il più realistica possibile, cercando anche di non pubblicare solo i nomi delle scelte. Spero capirete ^^
Ora la mia intenzione è avere un dialogo aperto con voi, cosicché si potrà iniziare la storia vera e propria senza dubbi e avere un prossimo capitolo più che soddisfacente per tutti. Lo so, vi sto tartassando XD.
 
 
 
 
Ecco a voi i personaggi scelti:
(vorrei ricordare che chi non è stato scelto, potrebbe comunque comparire nella storia ^^)

 
Personaggi Principali:

Isaac Fuerst, sesto anni, Corvonero (Lady of Castamere)
Eltanin Adrastea Rosier, sesto anno, Serpeverde (Eris Greengrass in Wilkes)
Gabriel Cynric Greengrass, settimo anno, Serpeverde (Fiamma Erin Gaunt)
Lacie Phantomhive, quinto anno, Grifondoro (Helen_TheDarkLady)
Lucifer Lawers, quarto anno, Corvonero (v_chan)
Urania Alexa Bailey, quinto anno, Grifondoro (_Alyss_)
Caleb Payne, sesto anno, Tassorosso ( S i d n e y )
Liam Harvey, settimo anno, Grifondoro (La_Sniffa_Libri)
Rekka Zeground, quinto anno, Grifondoro (_Littles_)
Aghata Olivander, quinto anno, Corvonero (Phebe Junivers)
Chantal Queen, sesto anno, Corvonero (Oceano2_0)

 
Personaggi secondari:

(personaggi che saranno presenti piuttosto attivamente ma su cui l’autrice potrebbe usare la sua vena sadica)

Michael Dureed, sesto anno, Corvonero (birillo91)
Takeshi Grimaldi, sesto anno, Serpeverde (Zoey Charlotte Baston)
Annalyse Arianne Llyod, sesto anno, Serpeverde (Pendragon
Dana Johnson, sesto anno, Corvonero (la figlia delle maschere)
Eveline Rosemary Hackett, sesto anno, Tassorosso (Pevensie)
 
 
Relazioni:
(potete dirmi se siete, o meno, d’accordo, in questa settimana siamo piuttosto in prova ^^)
Lucifer/Louis/Isaac
Eltanin/Daniel
Lacie/Scorpius/Eveline
Gabriel/Dominique
Urania/Lysander
Caleb/Lucy
Takeshi/Albus/Liam
Rekka/James
Agatha/ Annalyse
Chantal/Lorcan
Michael/Rose leggermente Michael/Dominique
Dana/Fred
 
 
 
Ruoli e Quidditch:


Serpeverde:

Prefetto femmina: Eltanin Adrastea Rosier
Prefetto maschio: Albus Severus Potter

Portiere: Scorpius Malfoy
Battitore: Takeshi Grimaldi
Battitore: Eltanin Adrastea Rosier
Cacciatore: Dominique Weasley
Cacciatore: Daniel Lockwood
Cacciatore: Annalyse Arianne Llyod
Cercatore:  Gabriel Cynried Greengraas

Grifondoro:

Prefetto femmina: Rose Weasley
Prefetto maschio: libero

Portiere: Libero
Battitore: Fred Weasley
Battitore: Rekka Zeground
Cacciatore: : Roxanne Weasley
Cacciatore: Liam Harvey
Cacciatore: Lacie Phantomhive
Cercatore: James Sirius Potter

Tassorosso:

Prefetto femmina: Molly Weasley
Prefetto maschio: libero

Portiere: Eveline Rosemary Hackett
Battitore: libero
Battitore: Lorcan Scamander
Cacciatore: libero
Cacciatore: libero
Cacciatore: libero
Cercatore: libero

Corvonero:

Prefetto femmina: Lucy Weasley
Prefetto maschio: libero

Portiere: Michael Dureed
Battitore: libero
Battitore: : Lysander Scamander
Cacciatore: libero
Cacciatore: Louis Weasley
Cacciatore: libero
Cercatore: Aghata Olivander
   
 
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