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Autore: Oceano2_0    03/10/2015    0 recensioni
Quando si conoscono sono degli adolescenti che non sanno ancora com'è la vita vera, ma ci arriveranno anche loro, ad amarsi come si amano i grandi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Victoria odiava l’inverno con tutto il suo cuore, quasi quanto odiava le battute sporche di James a pensarci, ma comunque di più; odiava la neve che s’insinuava nelle divise, odiava dover mettere 5 strati di vestiti, odiava bere la cioccolata invece mangiarsi un gelato, semplicemente Victoria era estate: quell’estate assolata, calda e senza pensieri che amiamo tutti; ma ora aveva un motivo per sopportare l’inverno. Quel motivo aveva un nome, un cognome e un’incredibile capacità di cacciarsi nei guai (scommetto che sapete tutti di chi sto parlando). Il motivo in questione l’aspettava vicino al lago tutto preso a creare nuvolette col fiato e sembrava non accorgersi del suo avvicinamento e lei ne approfittò…una palla di neve prese in pieno la schiena del ragazzo, che si girò sorpreso verso Victoria, che intanto rideva senza preoccuparsi di nascondersi, cosa poco saggia, considerando che pochi secondi dopo le ne arrivò una dritta in faccia.
-Cosa hai osato fare?!?!- urlò con un diavolo per capello e un’espressione omicida.
-Vendetta, dolce e fantastica vendetta- rispose James con un ghigno poco rassicurante sul volto e prese a lanciargliene altre. Ora, diciamo che lo sport di Victoria non era il lancio di palle di neve, per questo si ritrovò infreddolita dietro un albero a tentare di non ricevere ancora più neve tra i capelli e nel tentativo disperato di sfuggire all’attacco del ragazzo.
-Jamie! Potresti venire un attimo?- gridò speranzosa e soddisfatta quando lo vide arrivare; non perse tempo, lo baciò con passione, gettandogli le braccia al collo e chiudendo gli occhi e James non si fece pregare, dopotutto era sempre James, non avrebbe mai perso un’occasione del genere; certo, finché Victoria non si allontanò improvvisamente, urtando un ramo basso e facendogli precipitare una montagna di neve in testa.
-Piccola serpe! Ma tu non eri Corvonero?- disse James sputacchiando un po’ di neve.
-Certo, sei tu che sei stupido- rispose lei iniziando a correre verso il castello, non ci teneva ad un’altra vendetta di James e rallentando nell’atrio, sentendosi ormai al sicuro. Quel giorno non doveva proprio essere il suo fortunato, dato che si ritrovò spinta in un corridoio che portava ai sotterranei da James e bloccata fra il muro e il corpo del ragazzo, non che le desse fastidio, s’intende.
-Sai che non mi piace perdere- sussurrò quest’ultimo, con ancora un po’ di neve fra i capelli ribelli.
-Lo so bene.- rispose con una leggera vena di malizia nella voce –Ma a Natale ai miei ti presento lo stesso.- continuò con tutt’altro tono.
-Cosa?- esclamò James leggermente, ma proprio poco, terrorizzato e ritirandosi, lasciando abbastanza spazio da farla passare.
-Cos’è questa storia?- disse con voce appena isterica- Ti prego, non voglio morire ora, ho ancora tante cose da fare nella vita! Devo prendere i M.A.G.O., visitare il Brasile, seguire un corso di cucina perché non posso sopravvivere un altro anno a cibo d’asporto cinese quando sono a casa e soprattutto non posso privare il mondo della mia bellezza!- -Modesto.- osservò Victoria con una punta di sarcasmo.
-Tuo padre mi farà a pezzetti e poi mi darà in pasta agli squali! E’ questo che vuoi?! Vedere il tuo ragazzo ucciso?!- continua tutto infervorato e con la faccia da cucciolo che sa gli fa ottenere tutto, normalmente.
-Oh sì, tesoro- risponde lei, divertita dalla melodrammaticità del ragazzo e cominciando a camminare verso i bagni per farsi una doccia e seguita a ruota da un James sempre più agitato e che continua a parlare preoccupato. Una volta giunti al termine del tragitto la ragazza apre la porta e interrompe il suo ragazzo, che non ha smesso un attimo di lamentarsi –E comunque, amore, era una scherzo!- per poi chiudergli la porta in faccia e lasciandolo lì sorpreso e decisamente sollevato.

Statto fa che il giorno dopo lei aveva qualcosa da raccontare alle sue amiche e lui un raffreddore micidiale.

ANGOLO DI QUESTA BELLISSIMA PERSONA
Se non fosse chiaro la storia è ambientata quando stanno già insieme. Spero che vi sia piaciuta e ringrazio tutti quelli che hanno recensito, letto o anche solo pensato di aprire la precedente OS. Fatemi sapere che ve ne pare. 
XOXO
 
   
 
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