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Autore: keli    15/02/2009    5 recensioni
Introduzione modificata. E’ vietato usare puntini, simboli e simili che ricreino l’effetto del doppio tag br.Rinoa81, assistente amministratrice.
Un sorriso mi si dipinge sul volto, verdo la perplessità nel suo sguardo d'onice
Vedo qualcosa che non è apatia, nei suoi occhi neri, così simili a quelli del fratello minore, eppure così diversi. Si avvicina a me, chinandosi, con l'eleganza che lo contraddistingue, e sento il suo fiato caldo sul viso
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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oOoO Odio e Rancore OoOo



”Credevo che tra odio e amore vi fosse un confine molto sottile. E lo credo tutt’ora. Ma ora che l’ho superato, non so più da che parte mi trovi. In quella della Ragione, o in quella del Caos”
[Sakura Haruno Docet]




Ormai sarà pomeriggio inoltrato. Chi sa quanto ho dormito… ma questo letto è così comodo! Sorrido, saltellando sul materasso scioccamente, con aria infantile, proprio come un bambino piccolo. Sorrido ancora, riprendendo contegno e scendendo dal letto, sistemando le lenzuola.
Mi annoio a morte da sola… chi sa dov’è Hinata? A quanto ho capito è stata adibita a mia cameriera personale, anche se io la vedo come una possibile buon’amica. E’ questo il mio difetto. Detesto i gradi e i titoli che mi separano dalle persone… in India non era così… ripenso a TenTen, la mia migliore amica indiana, e mi viene da piangere… Dio quanto mi manca! Ripensando a lei mi viene in mente mio padre, e sta volta non riesco a frenare le lacrime, che scendono incontrollate bagnando la federa del cuscino a cui mi sono stretta.
Oh padre! Quanto mi manchi… perché mi hai abbandonata? Perché anche tu? Forse non sono destinata a una vita felice. Ma io, io cosa chiedevo di troppo? Solo stare con mio padre e Ten nel luogo che amo… invece mi è stato tolto tutto, come un sogno da cui si è bruscamente risvegliati.
Asciugo le lacrime col dorso della mano. Mio padre non avrebbe voluto vedermi triste.
Apro l’armadio, prendendo al volo qualche cosa di non troppo appariscente. Ecco, il completo da ragazzo popolano che mi aveva regalato TenTen per le nostre scorrazzate in paese è perfetto.
E’ composto da una camicia azzurro scuro con pantaloni alla pinocchietta avani.
Sistemo i capelli, nascondendoli sotto il berretto marrò, in modo che non si notino. La villa è grande, non so chi ci possa vivere oltre Itachi, Hinata, il domestico dallo sguardo dolce e il fratello minore Uchiha… Sasuke.
Apro la porta con circospezione.
Chi sa che tipo è il fratellino? Se è anche minimamente bello e galante come il maggiore, beh…
Sorrido, divertita dai miei pensieri sciocchi. Avanzo per il corridoio, guardandomi attorno. Tutto ha l’aria di essere molto lussuoso e antico, quasi mi trovi in un museo.
Alzo lo sguardo giusto in tempo per non andare a scontrarmi contro una pila di lenzuola(cosa che non impedisce la suddetta di venirmi a dosso) che camminano verso di me. Aspettate… ho appena detto, camminano?!
Dalla pila a terra ecco emergere la ragazzina dagli occhi perlati, che mi guarda un istante, prima di urlare, e gettare i panni all’aria.
<< Un i-intruso! Un i-intruso! T-tu c-chi se-sei e co-cosa v-vuoi?! >>
Domanda, terrorizzata. Le tappo la bocca, facendola nascondere dietro gli abiti sparsi a terra.
Sorrido, ammiccando verso di lei.
<< Shhhh Hinata! Vuoi allarmare tutti? >>
Lei mi guarda sorpresa, e quando le tolgo la mano dalla bocca, perché ormai sta diventando blu per mancanza di ossigeno, mi indica confusa
<< M-miss Saku-Sakura, v-voi? M-ma co-cosa…? P-perchè siete v-vestita c-c-così? >>
Domanda, sgranando gli occhi chiari.
Mi costringo a non ridere, aiutandola ad alzarsi, per poi fare una piroetta sotto i suoi occhi, liberando le risate
<< Allora sono credibile come ragazzo! Ahahaha! Non preoccuparti Hinata, è solo per essere più libera nei movimenti! E tu? Cosa stavi facendo? >>
Lei si china prendendo gli abiti, con un sorriso. Mi affretto a fare lo stesso, aiutandola. Infondo è colpa mia se le sono caduti a terra!
Quando rialza il viso su di me mi guarda con aria dolce, lo sguardo limpido
<< St-stavo andando a-a l-lavare il b-bucato, miss… v-vuole v-venire con m-me? >>
Domanda incerta, come se si aspettasse un secco “no!” indignato, da parte mia. Quando però vede l’entusiasmo sul mio viso, seguito da un assenso, prende a camminare, sorpresa, con me dietro
<< S-siete davvero s-strana Miss… >>
La guardo confusa, mentre svoltiamo l’angolo, passando una statua che sembra greca.
<< Perché? >>
Lei scrolla le spalle guardandomi, sincera
<< Sono ben p-poche le miss che co-come voi parlano o a-addirittura p-passano d-del tempo c-con delle semplici d-domestiche! >>
Ah, ora capisco!
Sorrido facendole la linguaccia.
<< Avrai conosciuto delle “miss” molto maleducate, allora… >>
<< Oh no! >>
Esclama lei, fermandosi di botto e sgranando gli occhioni perlacei, come indignata.
Alla mia espressione turbata ridiventa tutta rossa, affrettandosi a spiegare
<< N-no M-Miss Sakura… M-miss Mikoto è s-sempre stata m-molto b-buona con m-me! E’ stata l-lei ad a-accogliermi in q-questa c-casa! >>
Fa, indicando un dipinto ad olio sulla parete di fronte a noi, che non avevo notato.
Rappresenta una delle donne più belle che avessi mai visto. Nemmeno mia madre, che era considerata la dama più bella dell’Inghilterra, avrebbe potuto competere con lei. Sembra un angelo dai lunghi capelli neri, e grandi occhi scuri, dolci, dalla figura elegante e materna al tempo stesso.
Mi avvicino al quadro, sfiorando la tela sulla veste color lavanda dipinta.
<< Chi è… chi è questa Mikoto, Hinata? >>
<< Chi era non ti importa, moccioso! E allontana le tue luride manacce da quel quadro! Subito! >>
Ruggisce qualcuno dall’altro capo del corridoio. Mi manca il respiro.
Il ragazzo che vedo è la copia maschile in miniatura della donna del dipinto. Ha i suoi stessi capelli corvini, lisci, corti lungo il collo, e gli occhi scuri, penetranti. Ma non sono dolci come quelli della dama. Sono freddi, incattiviti, e vi scorgo una punta di tristezza nel fondo.
La cosa che mi lascia più stupita, è che questa bellissima creatura, sta seduta su una sedia a rotelle di ferro, le mani poggiate sulle grandi ruote.
Sento Hinata avvicinarsi a me e fare un profondo inchino, imbarazzata, in direzione del ragazzo, senza mai guardarlo negli occhi
<< Oh la perdoni! Lei è S-sakura H-haruno, la f-figlia del g-generale Haruno, non può c-conoscere la s-storia, s-signornino Sasuke! >>
Sa-su-ke.
Questo nome mi si stampa nella mente. Così è lui il misterioso fratello minore di Itachi.
Abbasso lo sguardo, mortificata, togliendo il cappello e lasciando scivolare i miei boccolo lungo le spalle.
Ora capisco le parole di Hinata.
<< Vogliate scusarmi, signorino Uchiha… non intendevo mancare di rispetto… >>
<< Tsk…mocciosetta >>
Le sue parole mi trafiggono il cuore come un pugnale.
Alzo lo sguardo giusto in tempo per vederlo voltare la sedia, e sparire nel corridoio. Mi tremano le mani, e il berretto rischia di cadere. Lo afferro all’ultimo momento, trattenendo un urlo.
Lo odio, lo odio con tutto il cuore! Come si permette… come osa… solo perché è su una sedia a rotelle crede di vere l’autorità per…
<< Oh, lo scusi Miss Sakura! Il s-signorino non v-voleva o-offenderla! M-ma ecco… M-miss Mikoto era s-sua m-madre… gli m-manca m-molto… e poi p-povero ragazzo… >>
Tenta di giustificarlo la moretta, guardandomi preoccupata.
Fremo di rabbia e qualcosa che può essere delusione… altro che galante come il fratello! Sasuke è un piccolo arrogante che si crede in diritto di giudicare solo per la sua condizione, e che non esista a usarla per farsi scudo dai rimproveri e dalle conseguenze delle sue parole!
Stritolo il cappello fra le dita.
Ora più che mai ho l’ardente bisogno di tornarmene a casa mia, in India, da TenTen…
<< No Hinata, non devi prenderti pena per lui. Io… io vado in camera, ora, se non ti dispiace… ci vediamo più tardi… >>
Mi congedo, voltandomi e correndo via, senza sentire le ultime parole della cameriera, che raccoglie i vestiti con un sospiro, guardandomi andare via.



Angolino di Keli


Ed ecco il nostro Scoiattolo entrare in azione! Come sempre si fa riconoscere dal primo momento…poretta la nostra Sakura! XD Comunque si, ho preso spunto dalla “Piccola Principessa” che ho visto una volta, e un altro film di cui non ricordo il nome XD Grazie a Ady91 che ha recensito, e chi legge solamente. Un bacio grosso grosso, alla prossima!
  
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