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Autore: Lou Asakura    08/10/2015    3 recensioni
[ Raccolta di One-shots, drabble e flashfics dedicate a Sanji e Nami ~ ]
#23. All Blue.
[Nami non rispose. Tornò a rivolgere la propria attenzione ai fili d'erba che la circondavano, un'ombra di tristezza nello sguardo.
«...Ma hai ragione, sai,» fece d'un tratto Sanji. «Ho bisogno di te.»]
~[Rating, genere ed avvertimenti variabili. Probabili spoilers New World Arc e fluff! nei prossimi capitoli ~ ♥]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Oath
Fandom: One Piece (©Eichiro Oda).
Personaggi\CoppiaSanji, Mugiwara, Sanji\Nami.
Rating: giallo.
Genere: 
nonsense, introspettivo.
Riassunto:  E Sanji  -certo che lo sa, Sanji, che lei non è così. Come potrebbe non saperlo lui che sempre l'ha osservata, lui che da sempre l'ha amata, lui che di lei conosce ogni gesto ed ogni respiro ed ogni dettaglio e ogni pregio e ogni bruttezza?

Note: ATTENZIONE. E' ambientata successivamente ad un ipotetico sviluppo del manga in cui Sanji è scoperto essere il principe di un qualche regno, un nobile o boh. Può sembrarvi un po' nonsense perché l'ho immaginata nell'ambito di determinate circostanze che non sono spiegate nella fanfic. Tenterò di chiarire almeno qualcosa nell'angolo autore :3

 

Raccolta, probabile spoiler! nei prossimi capitoli. Rating, lunghezza, genere ed avvertimenti variabili.
[One shot685 words]

 

 

My lovely idiotic chef, my freaking beautiful lady.

 

 

22. Oath.

"Perché non ce l'hai mai detto?"

Non c'è accusa. Solo qualcosa di più sottile, rassegnazione, forse, delusione addirittura.

Un sospiro. La sigaretta crepita quando viene spenta sul legno della balconata.

"Che differenza avrebbe fatto saperlo? Quella persona non sono più io. Non lo sono più da tempo"

Lei non risponde. Stringe le mani sul parapetto, sente le schegge di legno che le feriscono le dita. Lui le sta ad un soffio, in piedi con gli occhi proiettati nel mare di stelle, ma appare più lontano di quanto non sia mai stato.

"...certo che avrebbe fatto la differenza. Ti avremmo aiutato. Ti avremmo capito. Non avresti più dovuto nasconderti. Non da noi!"

Si gira a fronteggiarlo, aspettandosi d'incontrare la dolcezza dei suoi occhi. Ma non la trova. Non stavolta.

"Certo che per te avrebbe fatto la differenza. Non è così? Mi avresti guardato con altri occhi fin da subito se avessi saputo delle mie origini. Se avessi saputo che sono un principe. Non è così, Nami-san? Forse sarei stato degno delle tue attenzioni allora?" La voce viene fuori aspra, arida, come una coltellata. "...beh, non è questo che volevo. Non è così che volevo averti".

Lei non reagisce con la solita veemenza.  "Io non sono così. Tu lo sai. Lo so che lo sai! Non lo pensi davvero."

Cerca i suoi occhi e, stavolta, s'imbatte nel barlume di dolcezza che aspettava. Ha avuto ragione. L'amore è sempre lì, nascosto sul fondo di quegli occhi.

E Sanji  -certo che lo sa, Sanji, che lei non è così. Come potrebbe non saperlo lui che sempre l'ha osservata, lui che da sempre l'ha amata, lui che di lei conosce ogni gesto ed ogni respiro ed ogni dettaglio e ogni pregio e ogni bruttezza?

La guarda negli occhi e spera lo capisca. Che il suo sguardo avido di comprensione le dica "certo che lo so, certo che non sei così, sono io ad essere talmente miserabile da essermi nascosto dietro questa convinzione. Di aver pensato che non ti avrei conosciuta per come sei davvero se tu avessi saputo chi sono."

Lei non dice nulla, ma è dal modo in cui infine abbassa le spalle e si lascia sfuggire un piccolo sorriso che sa che l'ha capito.  E' così sveglia, la sua bella Nami, così acuta e intelligente. Non c'è da dubitare che la ami così tanto. Che abbia trascorso giorni infinti e notti insonni e sprecato ore e speso pensieri solo per lei.

I capelli aranciati sono sparsi sul viso e sulle spalle dal vento della sera quando si gira a fronteggiarlo, e c'è tutto il cielo che le brucia negli occhi e tutto il mare che risplende sul fondo, fiero, in tempesta.

"...Ascoltami bene. Tu sei tu. Non avrei mai potuto pensare a te in altro modo. Non m'importa se sei il principe di un regno lontano".

"...lo pensi sul serio? Anche se sono un principe senza alcuna ricchezza?"

Una risata. Nami fa un passo avanti verso di lui, vede riflesse le stelle che gli danzano negli occhi.

"Non ho bisogno di alcuna ricchezza. Se non una".

Dolci e brevi note di una canzone giungono da lontano. Brook sta suonando, forse, là fuori da qualche parte.

Nami tende una mano verso la giacca di lui. Accarezza la stoffa ruvida, sfila con le dita il pacchetto di sigarette dal taschino. Può sentire il suo respiro che si fa più forte.

"Promettimi una cosa. Puoi essere il re di tutti i regni che vuoi, ma", prende tra le mani una sigaretta e gliela sistema tra labbra. "E' solo di me che sarai il principe. Non servirai nessun'altra".

Ride, Sanji. "Ma Nami-san. Un principe non serve nessuno".

"Oh. Osi contraddirmi?"

Si avvicina fino a sfiorargli il viso col suo. E' tanto vicina che Sanji può contare i capelli che le ornano le guance.

"Non oserei mai. E' un patto?"

Per tutta risposta anche lei s'infila una sigaretta tra le labbra. Prende i fiammiferi, l'accende. Poi si china verso di lui, piano, fino a che le due sigarette non si toccano. Un sottile filo di fumo si propaga da entrambe.

"E' un patto".

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice.
Allooooora. Urge una spiegazione. Come vi ho già accennato sopra, ho immaginato un Sanji principe finalmente rivelato a tutti ed una Nami che tenta di approcciarsi alla cosa. E' delusa dal fatto che lui non abbia mai rivelato al resto della ciurma delle sue vere origini, e d'altro canto Sanji si sente miserabile ad aver pensato che Nami avrebbe potuto apprezzarlo diversamente solo a causa del suo lignaggio. E' da tanto che immaginavo una scena così, visto che nella mia testa Sanji è sempre stato una specie di principe perduto, ma (SPOILER!!!!!) gli ultimi sviluppi del manga mi hanno dato da pensare particolarmente ed ora credo ancora di più alla mia teoria.

Ho usato uno stile particolare, lo so, ma stavolta mi andava così X°° non sono neppure sicura di essere scivolata nell'OOC o nel nonsense, non m'interessava neppure evitarlo, ho scritto di getto e basta. E' una serata un po' così e come dico sempre, "quando sono giù ho bisogno di Sanji, e quando penso tantissimo a Sanji vengono fuori le Sa\Nami". (Sopratutto le SaNami con Nami possessiva. Ma possessiva di brutto. Vai Nami, rivendica il tuo uomo!)

 

Grazie a questi due ed in particolare al mio biondino del cuore per farmi sempre compagnia in momenti del genere, ormai da anni ed anni

 

                                        

 

   
 
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