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Autore: Stylinson King    09/10/2015    1 recensioni
E se Sasuke avesse una sorella gemella di nome Aika a cui capitasse qualcosa che cambierà le loro vite per sempre? E Naruto sarà in grado di aiutare il suo amico? (SOSPESA)
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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CAPITOLO 11


Il mattino seguente Naruto fu costretto dalla madre ad andare a scuola mentre Sasuke e Aika rimasero a casa da soli. 

Dopo che i due ebbero fatto colazione uscirono in giardino e dopo essersi stesi sul prato iniziarono a parlare.
"Sasuke vorrei parlarti" disse decisa la mora.
"Dimmi pure" rispose lui guardando il cielo.
Aika si fece coraggio: "volevo dirti che ho intenzione di tornare a scuola...".
"Aika....." intervenne Sasuke.
"No Sasuke! Io voglio andarci, non voglio permettere alla mia situazione di prendere il sopravvento, voglio vivere la mia vita come avevo già progettato. Voglio fare ciò che amo, voglio inseguire i miei sogni io voglio combattere! E non mi importa se non avrò il tuo appoggio, andrò avanti con le mie forze!".
"Aika, io lo faccio per il tuo bene, a scuola ci sono ragazzi che ti prenderebbero di mira e io non voglio. Quando si tratta di te sai come divento...sei la mia famiglia, l'unica, quindi ascoltami" disse lui "solo per questa volta" concluse prendendole la mano.
"NO!" gridò la gemella togliendo la mano del fratello dalla sua "io voglio andare a scuola! Non mi importa quante difficoltà dovrò affrontare, imparerò tutti i tipi di comunicazione per i non vedenti e se necessario studierò giorno e notte! E ora lasciami sola".
Sasuke non si aspettava una reazione del genere quindi lasciò da sola la sorella controllandola a vista in modo da poterla aiutare in caso di necessità ma senza accorgersene si addormentò.

Finalmente sono rimasta sola...che situazione! Sasuke non può impedirmi di andare a scuola, non voglio più ascoltarlo con quelle sue stupide pretese da "fratello maggiore"  pensò la mora.

"Ma guarda un po' chi c'è!" disse un ragazzo che si fermò davanti al giardino di casa Uzumaki, "la mocciosa che non sa camminare!".
"Sei il ragazzo di ieri? Scusami non volevo venirti addosso è solo che..."
"Zitta, non voglio sentirti, il tuo caro amichetto o quello che è me la pagherà cara per avermi lasciato dei lividi...Ora tocca a me divertirmi!". Detto ciò il ragazzo scavalcò la recinzione e dopo aver preso di mira Sasuke gli si avvicinò determinato. Aika immaginando quello che sarebbe successo da lì a poco, urlò con tutto il fiato che aveva: "SASUKE!" ma il ragazzo era caduto in un sonno profondo.
Il giovane sorrise beffardo e arrivato davanti a Sasuke, senza pensarci due volte, gli tirò un pugno diritto in faccia che lo fece cadere di lato.
Il moro stordito dalla botta rimase a terra per qualche secondo e guardando la figura che lo sovrastava distinse chiaramente dei capelli rossi. Capendo immediatamente di chi fossero si alzò in piedi ma perse l'equilibrio e cadde a terra di nuovo. 

Dannazione! La mia testa... Pensò Sasuke cercando di rialzarsi.

"Non ti reggi in piedi e credi di poterti battere contro di me? Sei davvero penoso!"
"Dimmi chi sei! ORA!" lo intimo l'Uchiha. 
"Vuoi davvero sapere chi sono?! Bene te lo dirò così imparerai anche con le buone maniere a portarmi rispetto. Io sono Gaara no Sabaku,  capo della banda Deserto".
Sasuke iniziò a ridere fragorosamente nonostante il dolore alla testa e disse: "Quindi tu saresti solamente un...", rise ancora di più "...patetico ragazzo! Complimenti per questo tuo grande essere!".
"Non sopporto le persone che si prendono gioco di me, specialmente se più piccoli!" detto ciò Gaara lo prese dai capelli e lo alzò di forza. "I tipi arroganti come te si meritano una punizione!" e senza dargli tempo di obiettare iniziò a prenderlo a pugni e a ginocchiate nello stomaco.
Aika, prestando attenzione ai rumori provenienti dai due, gli si avvicinò con un po' di difficoltà e capendo la situazione in cui si trovava il gemello decise di intervenire per quanto poteva.
"Lascialo stare animale!" gridò lei.
"Senti ragazzina vedi di non rompere o tu sarai la prossima".
"Non ho paura di te!" lo sfidò la mora.
"Ai...ka, non-non fare stupidate" disse Sasuke tossendo "e tu non prov...are a tocca-toccarla".
"Zitto tu!" lo riprese Gaara afferrandolo per il collo rendendogli difficile la respirazione "Non ha il diritto di parlare men che meno di dare ordini!".
La ragazza non sapeva proprio cosa fare.

Come posso aiutarlo? In questo stato non sono in grado neanche di badare a me stessa.

"Senti tu! Prenditela con me, io ti sono venuta addosso è solo colpa mia! Lascia andare mio fratello ti prego!" lo supplicò la mora.
Gaara la guardò e dopo qualche secondo di attenta riflessione lasciò il collo del giovane Uchiha che cadde a terra ansimante e si avvicinò alla ragazza. Aika sentendo il respiro del ragazzo davanti al suo viso, si irrigidì e un po' impaurita disse: "grazie per averlo lasciato...se vuoi prendertela con qualcuno puoi....".
"Non me la prenderò con te e non perché sei una ragazza o perché sei cieca, ma perchè nessuna ragazza aveva mai osato rivolgersi così a me, tutte mi portano rispetto invece tu no...e questo è un punto a tuo favore" detto ciò il ragazzo fece per andarsene ma tornò subito indietro e sussurrò un'ultima cosa all'orecchio di Aika: "verrò a trovarti ancora ragazzina ma ti tranquillizzo già dicendoti che non farò del male a nessuno...alla prossima!". E così com'era arrivato se ne andò.
"Stai...stai bene sorellina?" chiese Sasuke cercando di rimettersi in piedi.
"S-si, io sto benissimo ma tu no, entriamo in casa che è meglio".
"Cosa ti ha detto quello li?" chiese il moro alla sorella mentre entravano in salotto.
"N-niente, non mi ha detto niente..." rispose lei.
"Aika ho visto che si è avvicinato al tuo viso, cosa ti ha detto?" richiese lui sedendosi sul divano. "Ah...che male!" si lamentò il ragazzo.
"È meglio se andiamo in ospedale a farti controllare".
"Sto benissimo, non ti preoccupare, piuttosto riposati tu". E così fece anche la ragazza il cui ultimo pensiero fu Gaara.
  
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