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Autore: unicorni_caramellosi    09/10/2015    2 recensioni
Althea non è la classica diciottenne che pensa solo a divertirsi e ad uscire. O meglio, vorrebbe ma non può.
Luke, invece, lo è. Non si è mai innamorato e non crede che potrà mai farlo. Anche se, due occhi color del ghiaccio potrebbero fargli cambiare idea.
Amelìe, pensa di essere forte ed estroversa, ma due occhi marroni la fanno sentire diversa.
Calum non ci crede, di essersi davvero innamorato. Anche se è davvero felice di tutto ciò.
Ashton è schifosamente caduto nel baratro dell'amore e non sa come uscirne. Anzi, proprio non vuole.
Michael è il re delle feste. E grazie ad una di esse, si sentirà un po' meglio con se stesso.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Beliefs & Parties"


-Non potresti semplicemente accompagnarmi?- dice la mora
Althea non è mai stata una ragazza di molte parole, le piacerebbe essere più estroversa e solare, ma non è da lei, quindi preferisce rifiutare l’invito alla festa che la sua migliore amica le sta proponendo.
Ameliè, invece, è troppo esuberante. È tutto il contrario della bionda che le sta affianco, che oltre all’aspetto fisico, ha anche un carattere diverso dal suo. Sono due opposti, ma vanno incomprensibilmente d’accordo.
-Mi avevi promesso che a questa mi ci accompagnavi- Ameliè fa la faccia da cane bastonato, a cui Althea non può resistere.
E in questo momento la ama e la odia allo stesso tempo.
-Infatti, ma ti ho già accompagnata a quella della settimana scorsa, di Michael Clifford, esattamente due settimane fa- dice Althea, fiera della sua risposta.
Ameliè ci pensa un attimo, che questa volta Althea ha davvero ragione.
-Ok..oh! Alla fine com’è finita con il biondino carino?- le chiede la mora ammiccando
Althea si ritrova a sprofondare nell’imbarazzo totale, che lei non è mai stata una che dice le cose, certo, è una che ascolta, ma parlare non è il suo forte.
E non è nemmeno brava a dire le cose come stanno, cerca sempre di fare tutto nel modo migliore, educato e gentile possibile.
Cosa che Ameliè non fa mai, giusto per precisare.
Althea è timida, forse troppo, di poche parole, un animo troppo buono e gentile e dei capelli forse troppo bianchi, per colpa di una tinta non finta bene, ma che alla fine le piacciono.
Ameliè è estroversa, sbarazzina, di parole ne ha anche troppe e i capelli li ha quasi sempre in una crocchia disordinata.
-Non è successo niente, lo sai. Ti diverte imbarazzarmi vero?- le chiede ridacchiando e nascondendosi dietro ad un manichino.
La cosa sarebbe stata anche divertente, per Althea, se solo poi non fosse inciampata.
-ATTENTA- urla qualcuno dietro di lei.
‘Troppo tardi’ pensa Althea, ormai è finita in braccio a chiunque fosse dietro di lei.
È completamente rossa e troppo imbarazzata.
-Scusa, io non..davvero, mi dispiace- dice rialzandosi
Poi si accorge di chi ha travolto, e, se possibile, arrossisce anche di più.
Il ragazzo le sorride, riconoscendola. Che ok, sono passate due settimane dalla festa di Michael, ma lui Althea non se l’è scordata.
-Di nuovo tu, ma che fantastica sorpresa- dice il ragazzo sorridendo
La “bionda” non sa che dire, cosa potrebbe dire in una situazione simile? Le scuse le ha già fatte, più o meno..
-Io..non..sai..cioè, mi dispiace- dice Althea correndo dalla parte opposta
Ameliè non ha visto nulla, per fortuna, altrimenti sarebbe ancora li a prenderla in giro.
-Che è successo? Perché sei così rossa?- le chiede confusa
-Ehm, per sbaglio sono andata addosso ad una signora..-
La mora ridacchia, perché proprio non capisce come possa essere così timida la sua migliore amica.
-Almeno le hai chiesto il numero?- ammica scherzando, Ameliè
Althea ridacchia nervosa
-No, ti sembro una ragazza che va in giro a chiedere il numero alle vecchiette?- ride
Si guardano e poi ridono fino a che non hanno più aria nei polmoni. E non gli interessa di essere in un negozio, semplicemente sono insieme e fin ché saranno insieme le cose andranno sempre bene.
Luke sente le risate delle due ragazze e sorride, perché proprio gli piace la risata a pieni polmoni di Althea.
Luke le ha seguite, per quasi tutto il tempo, come un manico, però loro non si sono accorte di lui, per fortuna. Le ha seguite e ha sorriso quando ha sentito la balla che Althea ha detto alla sua migliore amica, anche se non riesce a capire perché le abbia mentito.
Ma che ne sa lui di donne, in fondo? Che le uniche che ama davvero sono sua madre e sua nonna.
Luke non ha mai fatto l’amore, e non l’ha nemmeno mai provato. Ma vede come si sta riducendo Ashton, e lui non vuole finire così. Che di follie ne fa già abbastanza, e non vuole farne altre per colpa di una ragazza che gli manda gli ormoni in subbuglio e il cuore in tachicardia.
Vorrebbe stare lontano da Althea, ma lei lo attira come un magnete. E questo non gli è mai capitato, quindi non sa che fare e come comportarsi. Ma non ci pensa nemmeno a chiedere a qualcuno dei suoi amici un consiglio, lui non chiede consigli. Al massimo li da, e non solo quelli.
Se potesse darebbe uno dei suoi reni per i suoi amici, che lo sopportano e lo aiutano sempre a tornare a casa ubriaco marcio.
Per fortuna Althea non l’ha mai visto ubriaco e non ha mai dovuto riaccompagnarlo a casa, sarebbe come fare da baby-sitter ad un bambino di cinque anni. Che lui di anni ne ha quasi diciannove e sarebbe una cosa più che imbarazzante.

 

Alla fine Ameliè è riuscita a convincere Althea ad andare alla festa di Michael Clifford, di nuovo. E Althea si chiede come possa dare ogni settimana una festa, lei non riesce, quasi, nemmeno a trovare il tempo di respirare.
Comunque ora sono belle che pronte per andare a cinque isolati a dove abita Althea.
La mora ha addosso un paio di short in jeans a vita alta, i collant con i buchi, e una maglietta a maniche corte infilata dentro ai pantaloni. Ai piedi invece ha le vans nere. La solita crocchia disordinata le raccoglie i capelli.
Althea invece ha un paio di skinny neri strappati, una camicia a quadri blu, di suo padre, e ai piedi le Jeffrey Campbell marrone sporco con la suola alta. Ha raccolto i capelli in una lunga treccia a spina di pesce laterale.
-Ok, ora  che abbiamo constato che siamo fighissime, possiamo anche andare- sorride la mora
Althea ridacchia, anche se sa che ha ragione. Questa sera si piace, e spera di divertirsi come l’altra volta. Spera anche di rincontrare il biondino carino, e magari di scambiarci qualche parola in più e magari anche il numero, chi lo sa. Per ora è ottimista, anche se sa che la sua timidezza la bloccherà.
-Althea, mi stai ascoltando?- le chiede Amelìe
-No…- dice ridacchiando
La mora sbuffa
Si stanno avvicinando alla casa, e da almeno tre isolati distanti si sente la musica. Althea non si chiede nemmeno come farà a resistere tutta la sera la dentro, Amelìe invece spera di incontrare il moro con cui l’ultima volta aveva flirtato, anche se poi non l’ha più visto.
-Sento già che ci divertiremo- dice la mora
Althea non sa se crederci o meno, ma per il momento non vuole pensarci. Piuttosto guarda se il suo cellulare ha la batteria al cento per cento, così, in caso si annoiasse.
I genitori della bionda non sanno che è ad una festa con la sua migliore amica, sanno che è a studiare da lei, e che dormirà li. Se non avesse mentito, per la seconda volta, probabilmente non le avrebbero mai lasciato varcare la soglia di casa. Sono troppo rigidi con lei, pensano solo allo studio e al futuro, ma non capiscono che lei è un’adolescente che vuole divertirsi.
Ma questa sera non vuole pensarci, quindi si lascia scivolare i pensieri addosso.
Sono appena entrate e lei ha già perso Amelìe.
“Fantastico” pensa. Ora è sicura che il cellulare le servirà.
Sale le scale e cerca il bagno, l’idea che ha è quella di chiudersi li dentro e non uscirne più.
Apre una porta a caso e fortunatamente è la stanza che stava cercando.
Si guarda allo specchio. E decide che non può categoricamente rinchiudersi li dentro e privarsi del divertimento. Già non esce quasi mai, in più se lo fa e si chiude pure in una stanza, allora è proprio scema.
Fa un lungo sospiro e trova la voglia di uscire.
Il problema sorge quando per sbaglio pesta il piede a qualcuno.
-Cazzo, ma che avete contro le mie scarpe questa sera?-
E lei giura di aver già sentito quella voce.
Alza gli occhi azzurri e ne incontra un altro paio, che a lei sembrano indescrivibilmente blu.
-Scusa..- dice imbarazzata
Il ragazzo la guarda
-Questo è assolutamente il destino- dice divertito il biondo
-Oppure è una casualità- la bionda sorride
-Althea, mi pare, giusto?- chiede
La bionda annuisce
-Ti va se ti offro qualcosa da bere?-
Sta per dire di no, ma poi ci ripensa e quando le ricapita una situazione del genere? Quindi annuisce
-Che ci facevi in bagno, da sola?- le chiede lui
E in un secondo gli sembra un domanda intelligente, poi però ci riflette e il biondo capisce di aver detto una grande cagata.
Althea arrossisce
-Tu non ci vai mai in bagno da solo? Chessò, per fare i tuoi bisogni?-
E Luke si ritrova a ridacchiare, è così pudica che gli fa quasi pena, ma in senso buono.
-No, di solito ci sono delle ragazze con me- ghigna
Althea non risponde. Odia questo tipo di persone.
-Sai cosa vuol dire amore, Luke?- gli chiede lei improvvisamente
Il biondo non sa che rispondere, perché gli ha fatto una domanda simile?
Pensa che quella ragazza sia fottutamente strana, non l’ha sentita imprecare nemmeno quando gli stava cadendo addosso, non gli ha ancora chiesto se poteva fargli un pompino, come di solito fanno la metà delle ragazze con qui esce, e non si trovano in una stanza a pomiciare.
Quindi non risponde.
-Immaginavo- dice lei ridacchiando
Lui rimane impietrito.
-Allora, non dovevi offrirmi da bere?- dice lei
Luke annuisce e poco dopo torna da lei con un bicchiere pieno di non sa nemmeno lui cosa e con un sorriso smagliante, anche se è ancora un
po’ confuso.

 

Amelìe si trova in una stanza buia con il ragazzo dell’altra volta, alla fine l’ha ritrovato e hanno iniziato a bere insieme.
Calum sente che questa volta, con questa ragazza, non ci vuole solo avere rapporti sessuali o orali, ma vuole di più. E questa cosa lo blocca, ma lei lo attizza da morire, perché è bellissima e troppo sexy e gli piace la sua voce, quando lui le accarezza le gambe e lei ansima il suo nome. E quindi non gli importa delle sue emozioni.
Amelìe non vuole portare a letto Calum, lui le piace. Anche se ha capito che lui vuole solo la sua vagina e le sue tette. E lei non è una ragazza da una botta e via, quindi anche se è mezza ubriaca riesce a trovare un briciolo di lucidità.
-No, fermo. Potresti piacermi, Calum. Non voglio essere solo la ragazza di una notte. Quindi fermiamoci, per favore-
E il moro non sa che dire, che potrebbe mai dire, in fondo? Lui non vuole una storia come quella di Ashton e la sua ragazza, sa che non ne sarebbe mai in grado.
Così, Amelìe si rimette la maglietta e quasi piangendo esce dalla stanza.
Si chiede perché tutti i ragazzi pensino solo al sesso, come il suo ex, Josh, l’aveva abbindolata con tante moine per poi farci sesso e lasciarla, “perché non sei quello cerco”, aveva detto lui.
Non aveva le gambe facilmente aperte, e allora? Questo significava che non poteva avere un ragazzo anche lei?
-Non saresti mai stata “solo la ragazza di una notte”- si sente dire dal ragazzo che le passa affianco, sa che è Calum, ma non fa nulla per fermarlo.
Sa anche che si è appena lasciata sfuggire un’occasione, oltre che una lacrima.
 

°°°°°
ZAN ZAN ZAAAAAN
Ebbene si, sono tornata, di nuovo e.e
So che probabilmente non mi sopportate più, lol, ma che ci posso fare?
Bene, sono le undici e io domani devo andare a scuola. Quindi mi sbrigo perchè sennò non mi alzo più domani mattina haha
Allora, come va pasticcini miei? 
So che vi mancavo :)))
Uhm..come potete ben vedere, questa storia è molto diversa da "Superstar", a partire dal fatto che è scritta in terza persona e che i personaggi siano totalmente diversi dagli altri. 
Ma questa è solo un'introduzione, già dai prossimi capitoli si entrerà nella storia.
Nulla, spero vi piaccia anche questa nuova storia, nonostante sia un po' diversa dalle altre che ho scritto e.e
In ogni caso spero me lo facciate sapere con una recensione, anche piccina piccina (:
Ora scappo!
Un bacino e ci vediamo al prossimo capitolo :*

Ps: se ci sono errori mi dispiace, provvedeerò a correggere il prima possibile :))

  
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