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Autore: Arya_95    10/10/2015    3 recensioni
STORIA INTERATTIVA - ISCRIZIONI CHIUSE
Avete mai voluto camminare tra i corridoi di Hogwarts? Leggere i libri nella meravigliosa biblioteca? Mangiare in Sala Grande insieme alla vostra casa? E magari sbaciucchiarvi con uno dei vostri personaggi preferiti?
Ecco la vostra occasione!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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24. La partita
 
La sera prima, durante la cena e anche dopo, non si parlava d’altro che del pugno che Isaac aveva mollato sulla faccia del suo amico e del motivo per cui l’aveva fatto.
James era rinvenuto poco dopo in infermeria, con Leslie al suo fianco, e si era subito sentito meglio.
Poi Jonathan e Lily lo erano andati a trovare e la sua felicità era raddoppiata dopo l’aver chiarito con l’amico al quale, dopo tutto, era anche un po’ grato: almeno lui e Leslie potevano frequentarsi alla luce del sole senza dover mentire.
L’unico neo che l’umore di James aveva, oltre la guancia gonfia e dolorante, era Isaac.
Era davvero dispiaciuto per lui ma per niente arrabbiato: sapeva di essersi meritato quel pugno, lui probabilmente avrebbe fatto di peggio, ma aveva represso i suoi sentimenti per troppo tempo.
Isaac, dopo la litigata, se n’era andato chiudendosi in un’aula al secondo piano dove era poi stato raggiunto da Emelie che, senza dire nulla, gli si avvicinò e lo abbracciò da dietro.
-Ho esagerato?- chiese Isaac continuando a guardare fuori dalla finestra dell’aula senza realmente vederla ma cominciando ad accarezzare dolcemente le braccia chiare che gli cingevano il petto.
-Eri arrabbiato e hai agito d’impulso, come ti senti?- chiese lei dandogli un bacio su una spalla e sentendosi stupida per la domanda inutile.
-Di merda-
-Tesoro, risolverai con James e potrai parlare con Leslie- disse Emelie capendo perfettamente cosa turbasse il ragazzo.
-Non posso credere che mi abbiano mentito-
-Credo avessero solo paura della tua reazione, James sa che sei molto legato a tua sorella-
-Grazie per essere qui con me- disse Isaac voltandosi all’interno dell’abbraccio della ragazza per trovarsi di fronte a lei e darle un piccolo bacio prima di stringerla forte a sé.
 
La domenica mattina il tavolo Grifondoro era in completo subbuglio.
Nessuno aveva più visto né James né Isaac e in meno di un paio d’ore avrebbero dovuto giocare la partita d’apertura contro i Serpeverde.
-Lil, hai visto tuo fratello? Per l’amor di Merlino, è il capitano!- esclamò Roxanne sedendosi vicino alla cugina.
-No, ma ho notato che manca anche Leslie…si saranno infrattati da qualche parte- disse Lily ridacchiando.
-Non mi frega di quello che fa e con chi lo fa basta che tra un’ora e 17 minuti sia al campo. Ovviamente tu e Jonathan dovevate uscire proprio ieri vero? Per questo casino adesso rischiamo di perdere la Coppa!-
-E quindi sarebbe colpa mia se mio fratello è uno psicopatico che si è innamorato di una ragazza il cui fratello è più psicopatico di mio fratello?-
-Lily. Ma che cazzo stai dicendo?- disse Roxanne scoppiando a ridere dopo aver pensato per un momento alla frase contorta della cugina.
-Non per interrompere il vostro profondo discorso ma…nessuno ha più visto ne Isaac né Emelie. Quindi ci mancano ben TRE giocatori- s’intromise Fred, già in divisa, seduto appena un paio di posti più in là.
-Possiamo anche dire addio alla Coppa- disse Rox, sconsolata, addentando un toast con rabbia.
 
Ovviamente i Serpeverde gioivano per i problemi in cui i Grifondoro tergiversavano.
-Questa partita sembra essere più facile del previsto- disse Scorpius lanciando occhiate divertite al tavolo Rosso-oro –Non per questo dobbiamo giocare male o potrete saltare il mio discorso. Tra venti minuti tutti negli spogliatoi. E, come l’anno scorso, ogni minuto di ritardo una serie da 10 flessioni- continuò il capitano prima di alzarsi e uscire dalla Sala.
Anche Lars abbandonò presto il tavolo Serpeverde per raggiungere quello di Corvonero dove sedeva Fatima, preoccupata per l’improvvisa sparizione dell’amica.
-Perwinkle, la tua amica dov’è? Volevo ringraziarla per averci facilitato la vittoria-
-Ah ah ah, non ti ci mettere pure te. È da ieri sera che non vedo Leslie! Sono preoccupata-
-Sarà sicuramente con Potter. Tu sei pronta per vedere la più grande vittoria di Serpeverde?-
-Ovviamente voi Serpeverde riuscite a vincere solo quando metà dell’altra squadra è dispersa-
-Sai che non intendevo quello- puntualizzò Lars mentre Fatima alzava un sopracciglio.
-Allora? Andiamo?- chiese lui dopo un attimo di silenzio.
-Ma si, spero solo che si facciano vedere in tempo per la partita- disse Fatima afferrando il mantello posato al suo fianco prima di uscire dal Castello con il Serpeverde in direzione del campo da Quidditch.
 
La squadra Grifondoro, o quel che ne era rimasto, era nello spogliatoio sperando di veder comparire il loro capitano e gli altri due giocatori.
-Non verranno, andiamo da Mr. Hobs e annulliamo la partita- disse Tyler, il portiere della squadra.
-Non si annulla il Quidditch. Ci darebbero per sconfitti a tavolino e non è possibile- puntualizzò Roxanne passandosi nervosamente la mazza da una mano all’altra.
-Ma che differenza fa? Non possiamo giocare senza tre giocatori ed è evidentemente tardi per trovare tre sostituti disposti a giocare e che conoscano i nostri schemi! È una partita persa in partenza!- continuò Tyler.
-Non è certo con questo ottimismo che vinciamo le partite!- esclamò Roxanne.
-Giuro che appena riesco a mettere le mani su quel pezzo d’imbecille di mio cugino gli ficco questa mazza su per il…-
-Spero tu non stia parlando di questo cugino- disse James, entrando nello spogliatoio.
-Sei una testa di cazzo- disse Fred andando ad abbracciare il cugino, evidentemente sollevato.
-Ottimo, adesso ci mancano solo due giocatori- disse Tyler sarcasticamente.
-Tyler se non ti cuci questa cazzo di bocca ne mancheranno di nuovo tre dato che tu verrai ricoverato in infermeria- minacciò Roxanne.
-Ragazzi sedetevi, so di aver fatto un casino. Ok, un grosso casino. E prima della prima partita di campionato! Ovviamente dopo questa partita potrete benissimo buttarmi fuori dalla squadra ma ora dobbiamo trovare qualcuno che possa sostituire Isaac e Emelie-
-Non penso tu abbia bisogno di sostituti- disse Emelie entrando nello spogliatoio seguita da Isaac.
-Sia ringraziato Merlino- esclamò Roxanne.
-Isaac, mi dispiace…davvero amico- disse James imbarazzato.
Ovviamente non era dispiaciuto della sua relazione con Leslie ma di non aver avuto abbastanza coraggio per confessarlo all’amico. Come poteva definirsi Grifondoro?
-Adesso non ho voglia di parlarne, andiamo a giocare- rispose Isaac, ancora ferito, andandosi a cambiare.
-Dagli tempo- sussurrò Emelie al suo capitano prima di andarsi a sua volta a cambiare.
Con una squadra così disunita, anche con tutti i componenti, le loro possibilità non erano aumentate molto.
 
Negli spogliatoi verde-argento, Scorpius aveva appena finito il discorso d’apertura del campionato e ora, mentre la squadra si cambiava e Albus e Hera erano in un angolo a fare le flessioni, lui era uscito un momento per studiare il tempo e il vento quando notò una ben nota chioma rossastra uscire dagli spogliatoi Grifondoro.
-Weasley! Hai dato l’ultimo saluto alla squadra dei Grifi?- scherzò Scorpius raggiungendola.
-Malfoy un solo componente della squadra Grifondoro vale più di tutta quella Serpeverde- affermò Rose continuando a camminare rallentando però l’andatura.
-Anche più del tuo caro cuginetto Albus?-
-Il suo livello è drasticamente sceso da quando fa parte della tua squadra-
-Quindi sei convinta che oggi noi Serpeverde riusciremo a perdere?-
-Abbastanza, si- anche perché sono arrivati James, Isaac e Emelie ma tu, mio caro Malfoy, non lo sai.
-E saresti disposta a scommettere?- chiese lui con un ghigno che avrebbe dovuto allertare Rose.
-Malfoy non credi di essere un po’ cresciuto per fare scommesse stupide?-
-Codarda- disse lui, coprendo la parola con un colpo di tosse.
-Sei davvero un bambino- commentò lei.
-Io sarò anche un bambino, ma tu sei una codarda e in più, se non vuoi scommettere, significa che non sei poi così sicura del risultato della partita- disse lui sicuro di sé.
-Sentiamo cosa c’è in palio- disse lei, cedendo.
-Che ne dici di due giorni di dominio?-
-No, ovviamente-
-Pensaci bene Rosellina. Se, come credi, i Grifondoro vincessero, potresti ordinarmi qualsiasi cosa per due giorni. Anche di starti ad almeno 200 metri- disse lui con voce suadente, cercando di tentarla.
-O di starti più vicino- continuò lui ridendo dopo il finto conato di vomito della ragazza.
-Mettiamo un paio di regole prima- cominciò lei –Nulla di illegale, niente di irreparabile e, ovviamente, nulla di porco o che implichi un qualsiasi grado di nudità-
-Accetto- disse lui stingendole la mano. –Ma sappi, se mai dovessi vincere, che per me l’ultimo punto potrebbe anche non esserci. Andiamo a vincere questa partita- disse lui allontandosi dopo averle fatto un occhiolino malizioso.
Ma perché diavolo quel ragazzo riusciva a manipolarla così facilmente?
 
Come le squadre entrarono in campo, il mare rosso-oro esultò nel vedere i tre giocatori ai loro posti sulle scope.
Dopo un’iniziale delusione, anche i Serpeverde acclamarono i loro giocatori.
-Ed ecco le squadre fare il loro ingresso in campo! Si vociferava che i Grifondoro fossero vicini alla disfatta per mancanza di giocatori ma, fortunatamente, si prospetta una bellissima partita!- cominciò Hugo che, quando Tassorosso non giocava, faceva spesso il commentatore.
-Il sole è alto nel cielo e il vento, non forte abbastanza da creare problemi, ci aiuterà a non morire dal caldo. Il tempo perfetto per quella che si spera essere una bellissima domenica. Ma ecco arrivare Mr Hobs con le palle. Il boccino viene liberato e con lui i bolidi e…pluffa lanciata! Inizia la partita!- esclamò Hugo mentre i verde-argento esultavano per la fantastica presa di Melissa.
-La Nott passa alla Brokengrass che la ripassa alla Nott ma il tiro di Adelaide è corto e la pluffa viene intercettata da Emelie Phillips! Chi l’avrebbe detto che una ragazza così bella sapesse giocare così bene?-
Quest’ultimo commento venne interpretato male dalla maggior parte delle ragazze che fischiarono nella direzione del Tassorosso e Emelie, per sottolineare la sua bravura, scartò due bolidi lanciati da Albus e Annalisa e raggiunse in un lampo gli anelli dall’altra parte del campo segnando il primo goal.
-E la Phillips segna! Si ho capito ragazze, siete tutte bellissime e bravissime!- esclamò Hugo, rassegnato.
 -Vai Emelie!- gridò Fatima, beccandosi un’occhiataccia dai suoi vicini, una marea Serpeverde, mentre Lars sorrideva divertito.
-Prima della fine della partita finirai male se continui così- le sussurrò all’orecchio, giocherellando con le frange della sciarpa che si era fatta prestare da Lily.
-Finendo male, avrei vinto-
-Hai così paura di divertirti e di perdere da volerti fare picchiare? Non dovresti essere intelligente?-
-Era una semplice constatazione. È ovvio che non voglio essere picchiata! Tuttavia metà delle mie migliori amiche sono Grifondoro, ergo tengo per loro. E comunque…- ma Fatima non riuscì a continuare la frase dato che le sue parole vennero coperte da un boato: Hera aveva appena pareggiato.

 
  
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