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Autore: Hoon21    10/10/2015    1 recensioni
Ciao a tutti! Già dal titolo vi ho dato un indizio sul tema di questa fanfiction, ovvero i patronus. Ho cercato di immaginare i Patronus di alcuni personaggi secondari. Ovviamente potrebbe capitare che ne modifichi qualcuno, in base alla mia immaginazione o al contesto del capitolo. Inoltre racconterò la storia di ognuno di questi personaggi seguendo le lettere dell'alfabeto(storia vecchia, lo so). Quindi:
- A come Astoria Grengrass.
- B come Barty Crouch jr.
- C come Charlus Potter
-D come Dennis Canon
-E comeElphias Doge
-F come Fred Weasley
-G come Gabrielle Delacour
-H come Hugo Weasley
-I come Igor Karkaroff
-L come Luna Lovegood
-M come Minerva McGranitt
-N come Narcissa Malfoy
-O come Olympe Maxime
-P come Penelope Light
-Q come Quirinius Raptor
-R come Rose Weasley
-S come Seamus Finnigan
-T come Tonks Ninfadora
-U come Umbridge Jane
-V come Vane Romilda
-Z come Zia Muriel
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Bartemius Crouch junior, Charlus Potter, Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Albus Severus Potter/Rose Weasley, Dean/Ginny, Draco/Astoria, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Dopo la II guerra magica/Pace
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La retorica ci insegna che

sono queste le domande che hanno senso

e fondamento. Se non sai esprimerti, Sheere,

non sai pensare. E se non sai pensare, sei perduta.

(Il palazzo della mezzanotte).


V come Vane Romilda.


Ho sempre notato che tutte le persone detestano alzarsi presto la mattina. Se ne vanno in giro con quell'aria da sonnambuli, le occhiaie sotto gli occhi e uno sguardo talmente istupidito che rinuncio anche a conversare. La mattina per me rappresenta invece il momento migliore della giornata. Quando tutte ancora dormono, sono la prima a mettermi davanti lo specchio per rendermi perfetta per un'altra giornata. Capelli arricciati abilmente con della schiuma babbana, un lieve strato di matita intorno agli occhi, giusto per conferirgli quell'aria matura e infine labbra rosso ciliegia. Solo a questo punto mi ritengo soddisfatta. Con una veste aderente e le curve al punto giusto, nessun ragazzo ad Hogwarts riesce a resistermi. Beh, tutti tranne uno. L'unico di cui mi importa veramente qualcosa. Un certo moretto dagli occhi verdi che ha un'aria cosi' ingenua che a volte mi chiedo se abbia mai baciato una ragazza. A parte qualche bacio sulla guancia non curata di quella Hermione Granger. Lei si che avrebbe bisogno di utilizzare qualche prodotto per capelli visto che se ne va in giro con quella zazzera. Dilettante, mi dico alzando gli occhi al cielo. Ma, presto o tardi, anche lui sara' mio.

-Ciao Harry!- esordisco alle otto e mezza in punto del mattino. Anche lui non fa eccezione e mi fissa con quello sguardo un po' annebbiato. Stranamente non se ne va in giro con quel suo strambo amico Ronald, quello con i capelli rossi.

-Oh..ciao Romilda..- risponde. Che carino, ha ricordato il mio nome! Quasi quasi vedo gli ingranaggi del suo cervello cercare di mettersi in moto per capire per quale motivo mi sono presentata davanti a lui cosi' pimpante. Sopratutto dopo quello che ho combinato con una certa Pozione d'Amore.. beh, ero disperata! E volevo che mi guardasse a tutti i costi, anche se era una finzione.

-Mi chiedevo se potessi darmi una mano in Difesa Contro le Arti Oscure. Ho sentito che l'anno scorso non te la sei cavata male come insegnante- e mi fermo per farmi l'occhiolino, stando attenta a battere per bene il ciglio- e ora che abbiamo Piton e le cose si sono complicate..mi sono ritrovata del tutto incapace a compiere qualunque tipo di esercizio!- e ridacchio un po'. Non che ci sia qualcosa di divertente, ma almeno alleggerisco un po' il tono, no? Infatti lui ridacchia senza capire veramente il motivo.

-Ehm ecco..io non saprei..- inizia a balbettare portandosi una mano al ciuffo spettinato. Un gesto che trovo veramente adorabile.

-Oh, solo qualche lezioncina! Il tempo per rimettermi alla pari con il resto della classe- protesto mettendo su il broncio. Ci tengo cosi' tanto, stupido! Basterebbe solo un piccolo 'si' e avrei un motivo in piu' per sorridere.

-Mi dispiace Romilda, ma non posso. Ora scusami, ma sono in ritardo-. Mi sfiora appena il braccio e scappa via. Ho ancora una mano protesa in avanti, come se avessi voluto afferrarlo e non mi sono ancora resa conto che non mi ha guardato mai veramente negli occhi. Mi guardo attorno e vedo alcune ragazze ridacchiare mentre dei ragazzi mi guardano a meta' tra il dispiaciuto e la soddisfazione. E' questo che ti succede quando tratti le persone come fazzoletti di carta da buttare quando sono troppo consumati. Raddrizzo le spalle e mi stampo il solito sorriso affascinante e divertito sulle labbra e mi costringo a camminare per i corridoi a testa alta, come se non fosse successo niente, come se lui non mi avesse scaricato con un blando 'no', come se fossi la stessa bellissima ragazza che ha sceso le scale del dormitorio questa mattina con la determinazione di riuscire nei suoi intenti. Si, come no.

**

Un'altra passata d'acqua sul viso e il trucco cola via. Mi fisso allo specchio e riesco a vedere solo una ragazza con il viso rigato da lacrime e mascara sciolto. Una volta tolto quel sottile strato di cosmetici e i vestiti che mi rendono piu' bella di quella che in realta' sono..rimango solo io. Rimango una piccola ragazzina scortese, il cui unico scopo e' soffiare il fidanzato dell'amica per farsi notare. L'unica arma che ho mai avuto contro il mondo e' stato un faccino decente e un atteggiamento convincente. Adesso, infagottata in questo pigiama, mi vergogno solo di me stessa. Mia madre rimarrebbe molto delusa della persona che sono diventata. Lei, che era la prima a dire quanto fossi bella semplicemente com'ero, rimarrebbe allibita dalla mia superficialita'. Credo che non mi riconoscerebbe piu'. Prima che le lacrime possono scorrere troppo evidentemente sul mio viso, spengo la luce del bagno e mi dirigo direttamente verso il mio letto. Questa notte non ho voglia di chiacchierare e chiudo subito le tendine del letto. Il sonno mi sorprende subito, ma porta solo altri incubi. Sogno strani animali alati che volteggiano sopra il mio letto. Mi sembra quasi di sentire i loro versi sopra di me e questo non fa altro che agitarmi. Ho sempre odiato i pennuti. I loro versi vengono spezzati da frasi provenienti da mia madre, da Harry, da ogni ragazzo che ho usato solo per il gusto di essere notata, anche se nel peggiore dei modi. Non riesco a distinguere le parole come se stessero parlando in un'altra lingua, ma riesco a comprendere in qualche modo il senso di quelle cattiverie. Dicono tutti la stessa cosa: sono un fallimento totale. In questo turbine di voci, uccelli e striduli vedo anche frammenti di miei immagini: come mi vedo e come mi vedono gli altri. Io vedo una ragazza affascinante, gli altri vedono una bambina in cerca di attenzione che ha sbagliato tutto. So di essermi messa a piangere perche' ad un certo punto quando riesco ad uscire da quest'incubo trovo la federa del cuscino bagnata e le guance umide. Scosto le coperte per allontanarmi il piu' possibile dal letto, come se se stessi un altro secondo li' dentro, potrei ricadere in quel pozzo nero di cattiverie. Afferro la vestaglia che lascio sempre ai piedi del letto e attenta a non fare troppo rumore, scendo le scale del dormitorio. Il caminetto e' ancora accesso, ma un'altra ragazza ha avuto la mia stessa idea di scendere per cercare un po' di tranquillita': Hermione Granger. E' l'ultima persona che voglio incontrare in questo momento vista la sua vicinanza ad Harry, ma non ho altro scelta. Non mi va proprio di rimanere sveglia tutta la notte per evitare di ricadere in quell'orrore. Come sempre lei e' impegnata a leggere un libro che non riesco neanche a capire di cosa tratti e non credo si sia accorta della mia presenza. Mi accoccolo su una poltroncina davanti al camino e appoggio la testa contro il bracciolo, come se stessi cercando di tenermi al sicuro da qualcuno o qualcosa che ha deciso di farmi vivere le pene dell'inferno.

-Brutta serata?- chiede gentilmente Hermione, alzando gli occhi dal libro. Mi sorprende che mi abbia rivolto la parola dopo quello che ho combinato con Harry..dai cioccolatini alla chiacchierata di oggi. Sono una causa persa.

-Diciamo di si- rispondo, tirandomi su. Va bene che oggi ho avuto la mia dose di delusioni, ma non e' necessario mettere degli annunci lungo tutti i corridoi di Hogwarts. Hermione sorride leggermente e poi indica il dormitorio maschile.

-Qualcosa a che vedere con Harry?- Sa gia' la risposta, ma ha avuto la delicatezza di fingere di non sapere nulla.

-Lo sai gia'- sbuffo- e non mi va di parlarne. Sopratutto con te- aggiungo. E' gia' imbarazzante di suo, senza contare una chiacchierata con la sua migliore amica.

-Va bene- risponde lei, come se la mia risposta non l'avesse turbata minimamente- Vuoi parlare di altro?-

Questa si che e' una sorpresa.

-Io e te non siamo amiche, perche' dovremmo parlare?-

-Perche' e' evidente che tu abbia bisogno di parlare con qualcuno e io non ho altro da fare in questo momento- risponde lei, posando momentaneamente il libro accanto a se. Il suo sguardo e' dolce e rassicurante che avrei voglia di dire tutto quello che mi passa per la testa, ma non posso. Non posso perdere anche quel briciolo di dignita' che mi e' rimasta.

-Non credo che tu possa risolvere i miei problemi- e detto questo, mi alzo. Saro' costretta a passare la notte in bianco, ma sempre meglio che farmi psicanalizzare da Hermione. Mi sento gia' abbastanza stupida da sola, quindi no grazie. Lei non sembra prendersela troppo.

-D'accordo, ma dovresti ricordati che dentro di te c'e' molto di piu', Romilda. Vali molto di piu' di quanto tu abbia mai dimostrato e la vera bellezza non si nasconde in un rossetto rosso, ma nella bonta' d'animo e nel coraggio. Siamo Grifondoro, no? E allora mostra i denti e combatti come un vero leone, ricordandoti sempre chi sei- Si alza e va via velocemente, come se volesse darmi il tempo di riflettere sulle sue parole. Cosi' velocemente che per la seconda volta in un giorno rimango ferma per qualche secondo completamente stupita. Quella ragazza ha capito piu' cose di me in tre secondi e mezzo di quanto abbia fatto io stessa in tutti questi anni. Uno strano sorriso mi nasce sulle labbra, come se avessi ritrovato una strada su cui camminare, un punto fermo da cui partire. Sto per salire le scale quando mi fermo con una mano stretta nel manico della ringhiera. Mi volto e a terra, a qualche metro di distanza dalle scale, c'e' un piccolo anatroccolo che mi fissa sorridente come un bambino innocente...



Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Si lo so, avevo promesso che avrei finito questa storia prima dell'inizio della scuola e invece mi ritrovo ancora qui. Ma non preoccupatevi, manca soltanto l'ultimo capitolo e finalmente avrete finito di sopportarmi. Ovviamente tutto quello che ho scritto in questo capitolo e' frutto della mia immaginazione visto che non c'e' stato mai un dialogo vero e proprio tra Harry e Romilda o Romilda ed Hermione. E visto che mi ritrovavo per lei un personaggio un po' difficile, ho deciso di cambiare un po' le cose. Spero che vi sia piaciuto. Ringrazio tutti quelli che leggono ogni volta e che quindi mi sopportano, chi recensisce che rappresenta la mia gioia piu' grande e chi ha inserito questa storia tra le seguite/preferite/ricordate. Vi adoro *-*

Kisses e alla prossima con l'ultimo capitolo di 'Patronus'.

Hoon21

  
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