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Autore: Angiuz    12/10/2015    1 recensioni
“Si prega la gentile clientela di allacciare le cinture di sicurezza: stiamo per atterrare. Grazie per aver scelto British Airways!”
Harry di certo non sapeva che da quel momento in poi la sua vita sarebbe cambiata drasticamente, ma in fondo se lo sentiva: non è solo un viaggio, tutti i viaggi finiscono ma noi andiamo avanti, il mondo gira e noi giriamo assieme ad esso, i progetti svaniscono, i sogni prendono il sopravvento, ma ovunque andasse, Harry sapeva che da qualche parte c’era LUI: la sua sorte, il suo destino, la sua fortuna, il suo traguardo.
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Dal testo:
“Smettila di fumare: non fa bene!” dissi in un modo autoritario.
“E tu chi saresti, scusa?” chiese, con un sopracciglio alzato e l’aria da chi non si fa prendere per il culo da nessuno.
“La tua mammina, babe!” esclamai facendogli l’occhiolino e senza che quel ragazzo occhi mare potesse ribattere, entrai nel Theatre Royal Bar.
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Larry is real, bitches.
Edinburgh!AU UniStudent!Harry Photographer!Louis
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ZAYN

Non sapevo cosa davvero mi fosse successo. Non avevo mai reagito così.
Harry mi affascinava, nessuno mai mi aveva coinvolto così tanto con un semplice “Ciao”. 
Dal momento in cui Niall mi aveva presentato il suo irresistibile cugino, i miei pensieri non erano altro che rivolti a lui: ai suoi capelli lunghi e ricci, ai suoi occhi verdi, alle sue mani, al suo petto -per quanto avevo potuto notare grazie alla sua camicia sbottonata-  su cui alloggiavano due rondini.
Le mie mani bramavano il suo corpo, le miei labbra chiedevano di assaporare il suo sapore, i miei occhi chiedevano di essere guardati come nessuno aveva mai fatto prima, magari da due occhi verdi.

La mia vita stava procedendo secondo piani che i miei genitori mi avevano imposto: dopo aver finito la scuola, avrei studiato all’Università e avrei conseguito una laurea modello, pronto per lanciarmi nel mondo del lavoro.
Ma io non ero quello che i miei avevano plasmato a loro immagine e somiglianza, io ero Arte, io ero altro. Non ero quello che volevano loro.
Per fortuna il destino mi aveva concesso l’unico mio spiraglio di libertà: Louis. 
Da quando l’avevo conosciuto potevo esprimermi liberamente senza qualcuno mi giudicasse, anzi avevo trovato la persona che mi supportava in ogni mia scelta e riusciva a mandarmi avanti anche quando ero a pezzi.
Lo consideravo come un fratello maggiore, colui che mi avrebbe dato una mano e ci sarebbe stato sempre per me. Non riuscivo a immaginare la mia vita senza di lui. 

Nonostante il mio florido e riconoscente rapporto con il liscio, non ero ancora riuscito a parlargli della mia attrazione per il nuovo arrivato. Ma il mio piano di esprimermi erano andati in fumo da quando avevo notato che il mio caro amico aveva insistito con battute e sguardi di troppo sul mio oggetto del desiderio. 
Quella sera al pub avevo capito che anche lui avesse un occhio di riguardo per Harry. Dato l’alcool che aveva ingerito ero certo che ciò che faceva era quello che davvero voleva, perciò quando aveva cercato di approcciare con lui facendogli battutine o, addirittura, lasciandogli un bacio sulla guancia, avevo capito. 
Anche Louis sembrava interessato a quella testa riccia.

Poteva andare qualcosa nel verso giusto nella mia schifosa vita?

Per una volta, una volta soltanto, era troppo da chiedere?

Harry sembrava essere l’unica nota positiva di una melodia scombinata, l’unica nota suonata al momento giusto di una vita sbagliata. Perché ogni qual volta che i miei occhi si posavano su di lui, sembrava che il resto non esistesse.
Rimanevo incantato da così tanta bellezza, tanto da non rendermi conto di ciò che capitava all’esterno.
Riusciva ad estraniarmi e a darmi una via d’uscita.

Per quanto bene volessi a Louis, Harry doveva essere mio.

Louis era sempre stato quello più spavaldo e combattivo per tutto, tranne per una cosa: non riusciva a rapportarsi con chi gli piacesse. Erano passati anni da quando mi aveva confessato della sua cotta per Liam, ma, come tutte le altre volte, era riuscito a farselo scappare.
Perciò, cosa mai poteva cambiare questa volta?
Se l’avesse saputo, me l’avrebbe lasciato. 
Avrei fatto finta di nulla, avrei accantonato il suo interesse per Harry e avrei cercato di renderlo mio.

Se ero egoista? Sì, forse lo ero. Ma quando si presenta un’occasione del genere e si hanno tutte le carte a favore, perché non combattere fino all’ultimo?
Per una volta avrei pensato a me stesso. Solo allo Zayn Malik che ero.

Da quando avevo lasciato il mio numero ad Harry ero in un continuo stato di ansia. Mi avrebbe chiamato? Mi avrebbe scritto? Avrebbe accettato?
Mille e più complessi stavano nascendo nella mia mente, timoroso che il riccio potesse non avere alcun interesse nei miei confronti.
Ero tentato di scrivergli su Facebook o di chiedere il suo numero a Niall, ma alla fine avevo desistito. Non volevo essere troppo opprimente, se voleva, mi avrebbe scritto; altrimenti sarei andato avanti e lasciato che Louis prendesse il mio posto.

Ma quando lo schermo del mio cellulare si illuminò non potei non esultare e mandai a fanculo tutti i pensieri che avevo fatto fino a quel momento.
Quel messaggio da parte di un numero sconosciuto che salvai presto in “Harry ” era apparso sul mio smartphone, recitava un semplice “Hey  Zayn sono Harry! A che ora ci vediamo oggi? x”, ma che per me significa l’inizio. L’inizio di una bella avventura. 

Risposi tempestivamente al messaggio dei riccio dandogli appuntamento a qualche ora dopo. 
Bene, dovevo preparami sia mentalmente che fisicamente.



Mancava solo mezz’ora dall’ora X e avevo un’ansia terribile. Dovevo stare calmo, ma non riuscivo a smettere di tremare. Harry doveva essere lì solo dopo poco e io già stavo andando in fiamme.
Avevo ordinato tutta la casa, dal bagno alla mia camera, rendendo perfettamente accogliente il mio piccolo appartamento. Avevo persino preparato i libri sul tavolo e messo un po’ di acqua nel bollitore nel tal caso Harry desiderasse un thè caldo.
Mi ero appena seduto sul divano intento a guardare distrattamente un film noioso in TV, quando suonò il campanello. Possibile che Harry avesse fatto così tanto anticipo? Mancavano ancora 20 minuti dall’orario stabilito.
Così mi alzai, dando un’occhiata veloce allo specchio per controllare se tutto fosse okay e mi avvicinai alla porta. Presi un grosso respiro e finalmente decisi di aprire.

Un mix di sorpresa e di delusione fecero scemare il mio stato d’ansia, impossessandosi di me nel momento in cui vidi Louis sorridente sulla soglia.
Harry sarebbe stato di lì a poco qui a casa mia e Louis si era appena presentato. Sebbene avrei voluto cacciare via il mio migliore amico per allontanarlo dal mio riccio, una parte di me non aveva il coraggio di affrontarlo, perciò lo feci entrare sperando che mi lasciasse campo libero, dato che come al suo solito si sarebbe trattenuto tutto il pomeriggio a casa mia.

«Ciao Zay! Ti ho portato un regalino» mi disse non appena lo feci entrare in casa.
«Lou! Cosa? » chiesi incuriosito, cercando di vedere cosa stringeva tra le mani dietro la sua schiena.
«Taaa daaaa!» urlò, cacciando fuori un sacchetto contenente dei cookies. Mi conosceva troppo bene.

«Grandeee! Lo sai che ti adoro! Graziee!» gli saltai addosso, abbracciandolo. Louis ridacchiò, sorridendomi di ricambio.

«Che stavi facendo prima che il tuo migliore amico venisse a farti visita?» scherzò Louis.

«Stavo preparando casa, sai, deve venire Harry, dobbiamo studiare insie-» 
«Harry?!» mi interruppe Louis. Di tutto quello che gli avevo appena detto, si ricordava solo di Harry. Ovviamente.

«Sì, perché? Qualche problema?» dissi deciso, ma il colore delle guance che si faceva sempre più rosso mi tradì.

«Oi oi, qualcuno mi nasconde qualcosa per caso?» chiese Louis, con sguardo investigatore.
«Ma smettila!» sbuffai, irritato dal suo comportamento. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, e Louis di certo era l'ultima persona che avrebbe potuto dirmi una cosa del genere. “Da che pulpito viene la predica…” pensai.

*driiiiiin*

Contemporaneamente io e Louis ci girammo in direzione della porta. «Harry è arrivato, tu che hai intenzione di fare?» domandai, nella speranza di ricevere come risposta “Vi lascio soli soletti, me ne vado”, ma purtroppo rimasi deluso nel ricevere «Credo proprio che rimarrò qui, mi sta simpatico il riccio».

“Che palle” pensai, alzando gli occhi al cielo. Amavo stare in compagnia del mio migliore amico ma quel giorno, di certo, la sua presenza non era gradita, non quando avrei passato un pomeriggio da solo con Harry. Ecco.

Mi incamminai verso la porta, presi un bel respiro e aprii la porta. Più bello che mai, mi ritrovai un Harry sorridente davanti casa. Sorrisi di ricambio, quanto poteva essere adorabile?

«Hey Harry! Entra dai, starai morendo di freddo!» esclamai al nuovo arrivato.

«Ciao Zayn! Grazie mille ancora, non so come avrei fatto senza di te» mi disse sorridendomi.

“Questo e altro per te” pensai. Ah, che mi stava succedendo? Zayn torna in te!

«D-di niente, tranquillo» sorrisi timidamente.

«Ma salve a tutti!» esclamò una voce dietro di me. Louis.

«C-ciao... » rispose timidamente Harry, mentre le sue guance si imporporavano sempre di più. Cazzo, cazzo, cazzo. No, dannazione.

«Lou, se non ti dispiace, ora dovremmo studiare, tu fa quel che ti pare, basta che non bruci casa okay?» dissi, rivolgendomi al mio migliore amico.

«Per farti stare più tranquillo starò con voi. Non mi farà male sentire lezioni di….?» domandò, rivolgendosi al riccio.

Harry lo guardò esitante mentre si mordeva un labbro, mentre Louis gli sorrideva amorevolmente. Mancava solo una Kiss-Cam e si sarebbero baciati in quel momento. Odio profondo.

«Fisica» risposi velocemente e «Andiamo?» feci, spingendo delicatamente Harry verso il tavolo dove avremmo studiato.

I miei piani per conquistare Harry stavano andando in fumo.

 

 

LOUIS


*un'ora dopo*

«Quindi, ricapitolando: un punto materiale è in equilibrio statico quando la risultante delle forze che agiscono su di esso è nulla. Giusto?» 

Tralasciando il fatto che non ci stavo capendo assolutamente niente, mi stavo annoiando. Sembravano degli alieni, erano super attenti e concentrati, capivano quelle diavolerie come se fossero una ricetta per principianti. A quanto pare, erano davvero portati per quella materia. Zayn spiegava abbastanza bene, lo si vedeva dai risultati sorprendenti di Harry.
Dal canto mio, oltre a sguardi e sorrisi rubati al riccio, alle mie battute fuori luogo e a doppi sensi, non stavo ottenendo i risultati sperati. La situazione non era a mio favore.

«Facciamo una pausa? Che ne dici se ti porto qualcosa?» chiese Zayn

«Sì, qualche minuto per staccare la spina sarebbe l’ideale. Potresti portarmi un bicchiere d'acqua?»  chiese al moro. Zayn prima guardò me, poi rivolgendosi al riccio disse «Certo, arrivo subito!» e se ne andò in cucina.

Eravamo soli nella stanza.

«Sul serio capisci quelle cose?» chiesi, per rompere il ghiaccio.

«Si, basta che segui attentamente, non è una passeggiata, ma non è nemmeno impossibile» rispose il ricciolino, sorridendomi con tanto di fossette. Le sue fossette. Me le  sarei mangiate al momento, aw. Ok, Louis smettila.

«Niente è impossibile, riccio» constatai, facendogli l’occhiolino.

«Ecco a te!» quasi urlò Zayn, porgendo un bicchiere d'acqua all'ospite e uno sguardo minaccioso nei miei confronti. Che cazzo voleva? Che gli avevo fatto?

«Grazie mille» rispose gentilmente Harry e Zayn gli rivolgeva un’alzata di spalle sorridendo.

L'osservai mentre beveva. Un po' di acqua fuoriusciva dai lati della bocca, bagnando le sue labbra e rendendole invitanti. Ingoiai la saliva, merda quanto mi attraeva. Cosa avrei fatto a quelle labbra, cosa mi avrebbero fatto, se solo…
Pensieri poco casti mi stavano alleggiando in mente mentre qualcosina nasceva là sotto. Oh cielo!

Mi sentii osservato: Zayn mi stava fissando con aria sospetta. Abbassai lo sguardo, facendo finta di niente. Rialzai lo sguardo, Harry mi stava fissando. Okay era una situazione alquanto strana e decisamente imbarazzante così decisi di fare qualcosa.

«Zay ho fame, vado di là a preparare pane e Nutella. Harry tu ne vuoi?» chiesi, alzandomi dal divano.

«Ehm.. se ne volete anche voi, sì» rispose impacciato Harry, guardando Zayn aspettando un suo assenso.
«Okay vai Lou, prepara tre fette» mi congedò il moro.

Arrivai in cucina e iniziai a prendere delle fette di pane, un coltello e la Nutella, quando sentii Zayn che faceva un battuta ad Harry e lui che rideva di gusto. 
Oh, quindi era proprio deciso il mio amico di prendersi Harry? Non l’avevo mai visto comportarsi così con nessuno. Ma non riuscivo a stare fermo, Harry era di una bellezza disarmante e nutriva qualcosa nei miei  confronti, in fondo, arrossiva solo in mia presenza, qualcosa doveva pur sempre significare. Zayn aveva perso in partenza.

Dopo aver preparato le tre fette di pane, portai il vassoio da i miei amici.
«Ecco a voi!» feci mentre prendevo una fetta, mentre gli altri due facevano lo stesso.
Mi buttai con un salto sul divano e, non so come, mi ritrovai la fetta di pane e Nutella letteralmente spalmata sulla mia t-shirt. Merda. Mi alzai di scatto e lanciai la fetta, quasi fosse questa la colpevole, sul tavolo.

«Fanculo, la mia maglia preferita!» imprecai.

Zayn scoppiò a ridere, portandosi la mano alla bocca evitando di sputare fuori ciò che stava masticando; Harry, invece, mi guardò divertito e avanzò verso di me.

«Stai attento quando mangi, figliuolo. Non hai imparato nulla dalla tua mamma?» mi fece serio, ma con un sorriso che lo tradiva, mentre con un tovagliolo puliva l’eccesso di Nutella dalla mia maglia. Lo guardai a bocca aperta.

«Dovresti strofinarla con una spugna, acqua tiepida e detersivo per piatti se vuoi che se ne vada via subito…» mi fece il riccio.

Scoppiai a ridere. «Harry, ma sei davvero una mamma o?»

«Perché che credevi, scusa?» mi fece lui, scoppiando a ridere a sua volta.

L’unico che non rideva era Zayn. Ci stava osservando, serio, con una calma apparente che mi incuteva terrore: sarebbe scoppiato da un momento all’altro.

Volevo fotografare quella scena: era così ridicola! Se da una parte c’ero io ed Harry in piedi che ridevamo, dall’altra c’era Zayn che ci guardava come se volesse uccidere entrambi –o solo me?-.

Quel momento idilliaco terminò ben presto quando Zayn, evidentemente irritato, scattò in piedi e 
«Okay, Louis, potresti lasciarci? Abbiamo molto da studiare e se ci interrompi in continuazione non finiremmo mai. Avanti, ci vediamo domani!». Era parecchio incazzato.

«Mi stai per caso cacciando?» esclamai, con una punta di delusione. La stessa che leggevo negli occhi di Harry.

«Lou, non farmelo ripetere. Lasciaci studiare in santa pace! E poi faresti meglio ad andare a casa subito per togliere via quella macchia enorme che ti sei fatto!» sentenziò Zayn.

Sbuffai.

«Okay. Ciao Harry! Buona fortuna con Mr. Secchione e grazie per i consigli degni di una mamma con 10 figli!» dissi, uscendo di casa. Sentii un leggero «Fottiti» da parte del moro ma sinceramente, non mi importava poi così tanto. 
Perchè era così incazzato? Proprio lui mi ha sempre detto di dimenticare Liam e di andare avanti, ora che ho trovato Harry, me lo impedisce? Ma vaffanculo. E poi con lui avevo trovato sintonia e questo non accadeva da tempo. E poi, aspetta un po’… nonostante Harry mi piacesse, gli avevo rivolto la parola e avevo scherzato con lui! Che mi stava succedendo?

Mi incamminai verso casa, con le cuffie nelle orecchie e tanti pensieri nella mente.
Ero arrivato ad una conclusione: a entrambi piaceva Harry.

Ma Zayn era un bellissimo ragazzo, per di più bisex. Non avrebbe problemi a trovarsi qualcun’altro.

Io ero sempre rimasto a Liam. 
Era come se la vita mi avesse messo tanti muri davanti, uno più grande dell'altro. Ed ero riuscito a superarli, in parte, fino all'arrivo di Liam. Quel muro sembrava enorme, impossibile da superare. Ci provavo, prendevo la rincorsa, deciso, saltavo, ma ci andavo a sbattere contro, cadevo e mi facevo male. Ogni volta. 
Ora avevo incontrato Harry: una vita d'uscita. Come se su quel muro fatto di pietre, impossibile da rompere, ce ne fosse una che fuoriusciva, ottima per arrampicarsi e scavalcarlo. Non mi ero mai sentito così. 
Zayn l'avrebbe dovuto capire, Harry sarebbe stato mio.





Note d'autore

Ohii ohii! Chi c'è là?
 SIAMO VIVEEE!!! 
Siamo tornate con un nuovo capitolo. Scusateci e perdonateci e linciateci per il mega ritardone, ma abbiamo avute dei problemi che sicuramente non vorreste sapere lol No, vabbè, sempre le solite cose: tra Università e scuola non capiamo più nulla, ecco hahaha
A parte questo, ecco il capitolo! Come vi sembra? Ehehehe vediamo i nostri Zouis che si contengono il povero e innocente Harry, come andrà finire? Chi dei due farà il primo passo?
SONO APERTE LE SCOMMESSE lol
Anche se, poveri picci, due migliori amici che litigano per un ragazzo, eh male male!
Che ne pensa Harry di tutto questo?
Non ci resta che aspettare la prossima puntata! O meglio, capitolo! (Nella speranza di non fare un mega ritardo come questo,  il giorno prefissato dovrebbe essere giovedì, quindi ci mettiamo subito all'opera).
Buona scuola, buona settimana, buon lavoro, buono tutto. Alla prossima!
All the love xx
-Angi e Liuz
  
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