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Autore: Ellyna_Mel    17/02/2009    9 recensioni
" Avanti parla, cosa vuoi che faccia?" " Hey, hey! Vedi di calmarti bello. A me con questo tono non parli!" rispose il castano accendendosi una sigaretta " Ma sei impazzito??? Non si può fumare all'interno della Whammy's House! E poi hai solo 14 anni!" " E a te che te ne frega, cioccolatomane? ahah! pensa piuttosto al diabete che ti verrà invece di fare la predica a me...piuttosto..." " Ecco finiamola e dimmi cosa vuoi! Io mantengo i patti. Ho perso la sfida, ok. Di che penitenza si tratta?"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello, Near
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutte/i!!!! Eccomi di nuovo con il secondo capitolo della mia nuova Long Fiction. Come avrete capito nello scorso capitolo, quì non troverete il solito, dolce, premuroso, fedele "cagnolino domestico" Matt pronto a soddisfare ogni esigenza del nostro bel biondino...ma preferisco non dire altro!
Buona lettura!




Il silenzio regnò sovrano per alcuni istanti.

Una candida mano aggrappata alla sua maglia a righe. Due occhioni neri lo scrutavano attentamente posandosi, in seguito, sulla sigaretta lanciata a terra sull'erba fresca del prato.

< E tu chi diamine sei, piccoletto?>

Il ragazzino, dall'aspetto minuto e quasi infantile, non rispose. Si limitò a lasciare andare Matt ed avvicinarsi alla sigaretta per prenderla e buttarla via.

< Ti ho chiesto chi sei! Sei sordo forse?>

< Il mio nome è Near...> rispose lui voltandosi verso l'interlocutore.

Matt rimase perplesso osservandolo...era completamente bianco.
Capelli bianchissimi, carnagione chiara e vestiti del medesimo colore dei capelli. Una mano a torturarsi una ciocca di ricci capelli e l'altra ancora con l'oggetto tossico tra le dita.

< Non ti hanno detto che quì è vietato fumare? E poi non si buttano le sigarette per terra, specialmodo sull'erba.> riprese a parlare Near

< Ah...gurda, dimmi pure quello che ti pare ma a me un bimbetto non da certo ordini...>

< Ho 13 anni.>

< 13?! Azz...certo che sei proprio nanetto, ahah! in ogni caso...hai detto di chiamarti Near, giusto?>

Matt gli si avvicinò sporgendosi a pochi cm dal suo viso.
< Un tizio di nome Mello mi ha accennato qualcosa su di te, non che mi interessi, ovviamente...ma dimmi un po...che tipo è quel biondino? è sempre così spavaldo? Forse non ha capito con chi ha a che fare...>

< Non che mi importi di quello che pensi...ma a me l'unico spavaldo che non sa con chi ha a che fare sembri te. E in ogni caso non ho alcuna intenzione di dirti nulla su Mello. Se vuole parlartene sarà lui a farlo.>

Iniziava seriamente a dargli sui nervi quel piccolo mostriciattolo...possibile non sapesse assumere un tono diverso dal solito quando parlava? Quella voce piatta da menefreghista era troppo irritante.

Lo prese per il colletto della camicia sollevandolo di pochi cm ed avvicinandolo al proprio viso.

< Tu... vedi di non fare lo strafottente con me, chiaro?> gli ringhiò tenendo tra le labbra una sigaretta che si era acceso poco prima. Con la mano libera se la portò via dalle labbra alitando il fumo in faccia al più piccolo che, disgustato, iniziò a tossire contraendo i muscoli del viso.

Mollò la presa facendolo ricadere sull'erba fresca.

< Beh? Non dici più nulla, piccoletto?>

Tirò due colpi di tosse, Near, per poi riprendere a fissarlo con i suoi occhioni color pece ed aprire bocca.

< Mi fai pena >






< Hey Mello...ma chi era quel tipo? Lo conosci?>

< Macchè...> rispose il biondo continuando a calciare il pallone < e non me ne importa nulla. Gli conviene non avere a che fare con me, te lo dico io...e lo sai che quando dico una cosa, è quella...>

Il ragazzino che poco prima gli porse la domanda annuì con un leggero cenno del capo per poi tornare anch' egli a giocare.
In realtà Mello non aveva alcuna intenzione di lasciar perdere quello strano, quanto antipatico ragazzino. Non era certo il tipo da farsi insultare senza ribattere... e non l'avrebbe fatta passare liscia nemmeno ad un nuovo arrivato.

Non lo aveva colpito solo per non finire nei guai con L, per non dover rinunciare alla successione a causa di un ragazzino strafottente che nemmeno conosceva.
Calciò il pallone con tutta la rabbia che aveva in corpo faendolo così volare oltre il basso edificio accanto alla Cappella.

< Accidenti... scusatemi, vado a riprenderlo> disse  ai compagni con tono di stizza. Adesso non riusciva nemmeno a trattenere la rabbia a causa di uno sconosciuto.

< Figurati...> rispose un ragazzino appoggiandosi ad un albero per aspettarlo.

Si diresse a passi veloci verso la palla, prendendola tra le mani. Fece per voltarsi e tornare indietro... ma si bloccò all'istante sentendo dei lamenti provenire dall'interno della cantina.

Lui conosceva fin troppo bene quei lamenti e forse era anche l'unico a poterli conoscere. Mollò all'istante il pallone, correndo verso la porta in legno ed iniziando a colpirla forte. Era chiusa a chiave.

< Aprite immediatamente questa porta!>

< Ancora tu? Ma non riesci proprio a starmi lontano, bimbetta?>


Matt. Di nuovo lui... e pergiunta i lamenti provenienti dall'interno erano senza dubbio quelli del suo piccolo rivale. Non era solito mettersi a piangere, Near... non aveva mai avuto nemmeno lui il privilegio di vedere dei lacrimoni solcare il suo pallido viso e non avrebbe certamente lasciato che fosse quella carogna di nome Matt a farlo.


Chiunque vivesse all'interno dell'istituto ne conosceva le regole: sia quelle ufficiali che quelle " non ufficiali"... e sapeva benissimo che il rispetto di queste ultime, forse, erano quelle che lo avrebbero salvaguardato da una cattiva permanenza.
Mello non era certo un ragazzino debole come dava a pensare la sua corporatura esile, soprattutto riguardo il temperamento... non esitava ad ulilizzare alcun mezzo per raggiungere i suoi obbiettivi, qualunque essi fossero.


Matt si voltò verso la porta chiusa a chiave, non udendo più il compagno biondo.
Ghignò, pensando di aver vinto ancora una volta e tornando a concentrarsi sul ragazzino che stava accucciato nell'angolino della stanza, accanto a lui.

Non avrebbe dovuto contraddirlo, ne tantomeno sfidarlo. Aveva avuto la lezione che si meritava e certamente non sarebbe morto per qualche cazzotto... gli si avvicinò, tirandolo su per il colletto della camicia bianca, adesso intrisa di sangue, sollevandolo fino alla sua altezza.

< Adesso hai capito chi è che comanda quì, moccioso...?>

L'albino, con respiro leggermente affannato alzò lo sguardo incrociando i suoi occhi. Era la prima volta che qualcuno che non portava il nome di Mello lo trattava a quel modo, solo quest' ultimo si era spinto a picchiarlo a sangue, in passato...
I suoi pensieri furono interrotti da un dolore lancinate allo stomaco, improvviso, esattamente come il pugno che gli era appena stato sferrato dall'altro.
Rovinò nuovamente a terra sputando sangue sotto lo sguardo beffardo di Matt.

Strinse gli occhi trattenendo le lacrime. Non doveva. Non poteva mettersi a piangere a causa di un bulletto appena arrivato...
Aprì di scatto le palpebre percependo a malapena dei forti rumori provenienti dalla porta, come qualcosa che si spaccava, il legno della porta.

< MAI! MAI SCHERZARE CON ME!!!! Non ci si prende gioco di Mello senza finire in infermeria! E presto lo capirai anche te, bastardo!>

Matt indietreggiò intravedendo il viso del biondino attraverso i resti della porta, spaccata da un' ascia che il più grande aveva trovato da qualche parte fuori dal capanno. Pazzo. Doveva essere un pazzo per arrivare a tanto.
La porta, lentamente fatta a pezzi da quella furia che non poteva minimamente vivere in un corpo simile. Era assurdo.
Se lo vide entrare nello stanzino con il fiatone, una mano che teneva stretta l'arma, mentre con l'altra si sorreggeva ad una parete... nonostante tutto il suo fisico non reggeva molto bene simili sforzi.

Gli occhi di ghiaccio incrociarono per un istante quelli del più piccolo.

Una lacrima solcò le gote arrossate del piccolo. Solo una.

...



E allora Mello non ci vide più





Continua...





Ed ecco terminato anche il secondo capitolo di questa FF! ... lo so Mello sembra un pazzo omicida con quell'ascia in mano ( a me ricorda il protagonista di Shining! XD), è solo che mi è venuta in mente una scena riguardante una persona che conosco che in passato ha avuto a che fare con questo oggetto ( e vi assicuro che quando me lo racconta non so se ridere o avere paura! XD) ed allora ho pensato che... beh! Che Mello non ci stesse poi così male a spaccare una porta a colpi di ascia!
...
Ok mi dileguo!
A prestooo!!!!


Ringrazio:

MetalPawa

Enne01

Mello sexy doll ( che a quanto pare "conoscevo" da mesi ma me ne sono resa conto solo Domenica scorsa a Viareggio! XD TVB!)

MiyuNamikaze

SPLITkosher

DarkRose86

Bea107

Grazie per le recensioni! ^^

  
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