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Autore: LePableu    13/10/2015    1 recensioni
L'avventura di Timothy Clockton, agente delle tasse, nei peggiori segreti della città di Attville.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno che cominciai a lavorare alla Siel il sole splendeva su Attville e la luce si rifletteva attraverso le finestre della Siel. Camminavo lungo l’atrio osservando le facce dei nuovi colleghi e cercando con lo sguardo quella di Russel Kincald che, stranamente, non era venuto al lavoro. A un certo punto però sentii un grido e ebbi appena il tempo di alzare la testa che mi sentii travolto da un corpo molto pesante.
Sdraiato sul pavimento vidi alzarsi in piedi un uomo sulla cinquantina che indossava un curioso vestito rosso con una cravatta verde. Subito dopo gli si avvicinarono una giovane donna e un uomo che indossava una sorta di casco davanti agli occhi. Faticai a rialzarmi ma mi parve di sentire i tre discutere sopra di me.
-Che ci fai per terra? – fece l’uomo vestito di rosso.
-Quest’uomo ha attutito la caduta, le ha salvato la vita – disse la donna con una splendida voce che mi aiutò ad alzarmi in piedi.
-Timothy Clockton, lavoro qui. –
Quello vestito di rosso però sembrava non ascoltarmi, mi mise la mano sulla spalla e disse con un sorriso smagliante:
-Grazie mille George, Ami, fai immediatamente dirigente quest’uomo. – Poi si voltò con uno sguardo tenebroso verso l’altro uomo. – William, noi andiamo, siamo già in ritardo. –
Mentre guardavo i due allontanarsi verso gli uffici dalla mia bocca uscì un sommesso ‘Veramente… era Timothy’ Ma ormai i due erano lontani.
-Non preoccuparti, Le Pableu ha imparato il mio nome dopo due mesi. –
Disse una voce alle mie spalle.
Dunque quello era Le Pableu, il fantomatico uomo di platino: il mio obiettivo.
Mi voltai e mi trovai faccia a faccia con la donna segretaria del capo e pensai di approfittare dell’occasione per strappare qualche informazione a quella giovane dalla carnagione scura e dai profondi occhi marroni.
-Dunque lui è Le Pableu e lei è? –
-Ami Green, segretaria del capo. –
-Molto piacere, chi era il tizio con il casco? –
-Si chiama William Goode, è la guardia del corpo di Le Pableu. Quello che ha davanti agli occhi è un visore termico: tempo fa ha perso l’uso degli occhi e si serve del visore per distinguere ciò che ha intorno. –
-Poverino…-  dissi io assorto nei miei pensieri – Le Pableu era sarcastico sulla promozione no? –
- Credo di no, dopotutto gli hai salvato la vita attutendo la sua caduta dal piano di sopra… - e mentre lo diceva il mio sguardo tornava alla scalinata pericolosamente sospesa che portava al suo ufficio e da cui era caduto.  –Seguimi – concluse lei – parliamo della tua promozione a dirigente. –
Il resto della giornata passò in fretta e quella sera mi ritrovai di nuovo al bar con Karl a parlare del lavoro compiuto alla Siel.
-E così ora sei dirigente Tim? Ottimo, domani ruberai i registri bancari e la faremo finita. –
-è durata poco – osservai.
-Sì, abbiamo avuto fortuna. –
Fortuna… mentre tornavo a casa quella notte non smettevo di pensare alla mia fortuna: appena arrivato alla Siel l’addetto alle assunzioni mi si era presentato davanti con il solo obiettivo di farmi diventare parte dell’azienda, il giorno dopo il capo cade dal secondo piano, io lo salvo e divento dirigente. Per quanto queste coincidenze mi agevolassero il lavoro lasciavano dietro di sé un alone di mistero poco realistico che sarebbe poi stato incrementato dalle notizie che appresi qualche giorno dopo.
Infatti, la sera del secondo giorno della mia storia, un altro evento aveva turbato Attville. Col favore delle tenebre William Goode, la guardia del corpo di Le Pableu, si era intrufolato nella dimora del sindaco e uomo di platino Washington Mc Neely e l’aveva assassinato a sangue freddo portandogli i saluti del capo.
Ma per adesso la mia ristretta visione mi permetteva solo di vedere tutto come un enorme groviglio di fortuite coincidenze, era il secondo giorno ed ero ancora lontano dallo scoprire il misterioso segreto dei tre uomini di platino.
   
 
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