Dove sei?
Ti ho
sempre amata fin dal primo giorno in cui ti ho vista, te lo ricordi
quando eravamo alla stazione della metro?
Soli dentro a quel vagone
diroccato, io ero seduto vicino
all'enorme finestra dal vetro opaco mentre tu eri bellissima
con i tuoi lunghi capelli corvini, la pelle rosea che odorava di
primule e il corpo dalle dolci curve femminili chiuso dentro ad abiti
aderenti. Eri da
sola, di sicuro tornavi a casa per preparare
una deliziosa cena o un bagno caldo in cui rilassarti, restavi seduta e
con imbarazzo leggevi un libro con la speranza
di distrarti. Già sapevi che i miei occhi erano fissi su di
te, ti
stavo letteralmente mangiando con gli occhi.
Ma
tu...Non mi amavi,
come ti amavo io.
Mi
lanciavi degli sguardi indiscreti che nascondevi inutilmente dietro
alla copertina rigida del manuale, un romanzo d'amore per l'esattezza,
e ti mordicchiavi con nervosismo quelle labbra carnose. Confesso che ho
perso la testa per te amore mio, dovevi essere mia.
Abbassai
lo sguardo quando il vagone terminò la corsa alla prima
fermata e tu, dolce creatura spaventata, avevi recuperato al volo le
tue cose prima di uscire e correre verso l'aria aperta. Io,
Oliver Riedel, incapace di abbandonarti tra la folla mi alzai pochi
istanti dopo e cominciai a seguirti in perfetto silenzio. Dovevo
sapere chi eri, dove abitavi, chi frequentavi... E poi
che cavaliere sarei, se ti avessi lasciato camminare lungo la strada
buia? Il mondo è sempre stato pieno di
pericoli amore mio, dovevo assicurarmi che nessuno ti seguisse.
Dovevo proteggerti, ad ogni costo.
Cominciai a seguirti
nel silenzio del buio, arrivando fino alla porta di casa tua.
Eri
così nervosa mentre infilavi la chiave nella toppa ma io,
con un
candido sorriso e il cuore pieno di speranze, mi ero avvicinato per
cominciare a chiacchierare con te. Volevo fare colpo.
Quello
era il nostro primo incontro ufficiale, te lo ricordi...Vero amore
mio?
Ma
tu...Non mi amavi,
come ti amavo io.
Adesso
sei distesa sul materasso della tua camera da letto e stai dormendo
pacificamente. Abbiamo appena finito di fare l'amore con una
dolcezza così unica che mi ha spezzato il fiato, il mio
cuore sta
ancora battendo dall'emozione. Ti guardo mentre comincio a indossare
i miei abiti e mi rendo conto che i tuoi capelli spettinati cadono
maestosamente sulla federa rossa del cuscino, le tue labbra ardono
come il fuoco e le tue guance mostrano un dolcissimo colorito
roseo...Sei stupenda sai?
Lo sei
sempre stata, in qualsiasi maniera e non ho mai smesso di
ripetertelo. Ancora
non riesco a credere che ti sei concessa a me, che hai deciso di
aprirti in un modo così incredibile. Ti amo
mia principessa.
Buona notte, io devo andare ma presto ci
incontreremo ancora.
* * *
“Ancora non riesco a crederci”
Mormora in lacrime Jonathan Hacker, il fidanzato della vittima, davanti ai microfoni dei nostri inviati.
“Dovevamo
vederci, era una serata
magnifica, dovevamo festeggiare il nostro primo anniversario
di coppia. Appena sono entrato in casa sua non ho trovato Ebrill in
cucina e mi sono
spaventato. Ho cominciato a cercarla in tutta la casa e,
appena sono entrato in camera, l'ho trovata.
Era
sdraiata sul suo letto, nuda, in un bagno di sangue...Ero
terrorizzato a morte quando ho posato gli occhi sul suo cadavere.
Ancora...Non
riesco a credere che...Sia morta così”
Questa è la drammatica storia della morte di Ebrill Stoker, 25 anni, la polizia è arrivata a casa della vittima dopo dieci minuti dalla chiamata del fidanzato. Trovando il corpo della giovane in un bagno di sangue, la donna è stata violentata prima di essere stata colpita al petto con trenta coltellate.
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“Dopo tanti anni di mestiere, trovarsi davanti agli occhi una scena del genere, è sempre un tuffo al cuore”
Commenta Christian Nickerson, ispettore di polizia.
“L'uomo
che ha fatto tutto questo deve essere un pazzo scatenato, speriamo di
poterlo trovare prima che possa seguire altre giovani ragazze.
Ancora
dobbiamo identificarlo ma, sappiamo, che si tratta di un pericoloso
stalker che si innamora perdutamente delle giovani donne che incontra
per caso. Avvisiamo tutte le donne che vivono da sole di
uscire con qualche compagnia, chiudersi in casa verso le ore notturne
e di avvertire la polizia appena viene rilevato un qualche sospetto.
Non
abbiamo molto su cui basarci, non è stata ritrovata alcuna
arma e le
impronte digitali devono ancora essere identificate, perciò
proseguiremo con le indagini”