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Autore: Viandante88    18/02/2009    2 recensioni
Siamo sempre alle prese con i nostri amici Cullen, solo che la storia è un tantino diversa! Una nuova protagonista alla scoperta della sua vita e del suo passato, dovrà fare i conti con la sua diversità!
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2: DAVVERO CERCANO ME?!


Rimasi senza parole, non riuscivo ad emettere un suono, non sensato almeno!
E mi accorsi con mio grande imbarazzo di essere diventata rossa; be rossa in verità è un neufemismo.. parevo un peperoncino, sicuramente non ero un bello spettacolo!
Dopo qualche minuto mi feci coraggio e riuscì finalmente a rispondere: " B-b-buongiorno signore.." con una voce talmente stridula da spaventarmi da sola;
il problema è che ormai il dottore..be, non c'era più, o meglio era entrato nel salone per presentarsi agli altri ragazzi preceduto dalla preside, la signorina Ada.
Quindi io non solo avevo fatto una gran bella figura del cavolo ma rischiavo di non essere presente alla sua presentazione!
Entrai nella grande stanza di scatto e chiusi alle mie spalle la porta con delicatezza, non volevo interrompere,  infatti nessuno si accorse della mia entrata da ritardataria, d'altra parte come avrebbero potuto con una divinità di fronte a loro.. mi sembrò di vedere persino qualcuna con la bava alla bocca, ma forse era solo un impressione!
Nonostante ciò mi sentivo osservata,notai subito che lo sguardo del dottore, anche se dava l'impressione di parlare all'intero istituto, era rivoltoa me, con insistenza.
Nessuno però pareva accorgarsene. Chissà..poteva essere una mia impressione? No, ero sicurissima delle mie sensazioni,
soprattutto perchè erano molto più sviluppate di quelle degli altri.
Subito dopo mi resi conto che non era l'unico a fissarmi.. vicino a lui era seduto infatti un ragazzo, anch'esso bellissimo, estremamente pallido e con delle grosse ed evidenti occhiaie, ma comunque stupendo. Aveva un fisico apparentemente normale, ma sotto il maglioncino aderente erano ben visibili le braccia muscolose
e il petto ben scolpito. Teneva le braccia incrociate, sembrava una statua dai capelli bronzei, completamente immobile, pareva non respirasse nemmeno;
e il suo sguardo era penetrante, indescrivibile, gli occhi erano però leggermente più scuri di quelli del dottore.
Mi risvegliai d'improvviso dai miei pensieri e mi resi conto che ero ancora in piedi in mezzo al salone, al mio fianco suor celya mi incoraggiava a prender posto,
senza però mai sfiorarmi, la mia infanzia era ancora ben presente nei loro ricordi. Mi avevano solo concesso il beneficio del dubbio.
Mi sedetti negli ultimi posti, al mio fianco non c'era nessuno, e rimasi ad ascoltare il discorso.
Il suo nome era Carlisle Cullen, Dottor Carlisle Cullen. A quanto pare stimato e rinomato medico che aveva fatto la scelta di rimanere ad esercitare nei piccoli paesi anzichè nelle grandi città, affermava di ricevere molto più affetto e calore da poche persone che da centinaia, e di sentirsi quindi molto più stimolato nello svolgere al meglio la propria professione.
Il ragazzo accanto a lui invece  si presentò come Edward Cullen, il figlio adottivo desideroso di imparare il mestiere del padre.
Mentre continuava a parlare notai  il Dottor Cullen girarsi di scatto verso di me, e fissandomi negli occhi come se stesse parlando a me soltanto, disse:
" Sono contento di essere qui,
ora che ho trovato ciò che stavo cercando da molto tempo in questo istituto, farò di tutto per non perderlo." poi concluse ringraziando e uscì dalla sala da una porta secondaria che portava al cortile interno, lasciandosi dietro una grande ondata di applausi e un euforia generale.
Rimasi sbalordita dall'intensità con la quale mi avevano colpita quelle parole, nessuno sembrava essersi accorto del fatto che il dottore aveva cambiato tono e sguardo nel pronunciare quella frase, e soprattutto, ne ero sicura, che era indirizzata a me, soltanto a me, nonostante tutti l'avevano inoltrato in tutto il suo discorso.
Ma non era così, io lo sapevo, ne avevo la certezza.. quell'uomo cercava me.
Mi alzai per ultima e uscita dal salone mi diressi verso la mia stanza, ora un pò più vicina alle altre, estremamente pensierosa e da un lato anche impaurita.
Insomma, per quanto ne sapevo io quell'uomo poteva essere uno scienziato, che avvisato dalle istitutrici del mio passato era venuto li per studiarmi,
analizzarmi o che so io, magari rinchiudermi per sempre in un laboratorio costantemente collegata a dei monitor, senza via di scampo.
O forse, altra teoria, io in verità ero un aliena caduta durante una pioggia di meteoriti, proprio come superman, e quei due erano venuti da chissà quale pianeta per riportarmi a casa. Il che spiegherebbe la loro estrema bellezza!
Continuavano a balenarmi per la testa una miriade di strani pensieri e la paura in me aumentava, quando ad un certo punto le mie fantasie furono interrotte
da una risatina allegra ma quasi inudibile,e da una voce che disse:" certo che ne pensi di fesserie!"
Stranita alzai la testa che fino a quel momento avevo tenuto china, e davanti alla porta della mia stanza lo vidi.
Quel ragazzo stupendo, statuario dai capelli bronzei, era li appoggiato al muretto che mi attendeva, e mi rivolse le parole che tanto temevo ma che nello stesso tempo
speravo di sentire. " Posso entrare? Avrei qualcosa da dirti, Nayade."
  
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