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Autore: Viandante88    18/02/2009    8 recensioni
Siamo sempre alle prese con i nostri amici Cullen, solo che la storia è un tantino diversa! Una nuova protagonista alla scoperta della sua vita e del suo passato, dovrà fare i conti con la sua diversità!
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INTRODUZIONE

Non ho mai capito perchè la mia diversità sia sempre stata considerata un anomalia,una difficoltà, un ostacolo.. ma soprattutto qualcosa di così spaventoso.


1: DIVERSA  o  SPECIALE?


il mio nome è Nayade, Naya per tutti,e quando avevo solo pochi mesi sono stata abbandonata dai miei genitori davanti al cancello di una, così detta, casa famiglia.
Con me non avevo nulla che potesse suggerire particolari del mio passato,della mia storia..
Ne braccialetti, ne medagliette, nulla che potesse ricollegarmi alla mia famiglia; solo io, un passeggino e una copertina con ricamato il mio nome, nient'altro.
Inizialmente mi accolsero proprio come si dovrebbe fare con una bambina "normale", bisognosa di affetto e di cure; ma col passare dei giorni anche la mia normalità passò.
Le istitutrici in principio mi ritennero solo particolarmente precoce, fino a quando a soli 6 mesi cominciai a camminare e a dire le mie prime parole.
Da quel giorno in poi tutto ciò che intorno a me si era creato, l'amore, il sostegno e l'affetto si trasformarono.
Le nuove parole d'ordine erano diventate paura, solitudine e diversità.
Ormai ero ritenuta un pericolo, un qualcosa di cui avere timore, da cui tenersi bene alla larga;
come se pensassero che qualsiasi cosa io avessi potesse contaggiarli, mi sentivo come una malattia per la quale non esisteva una cura.
Le istitutrici mi tenevano lontana dagli altri bambini, che in principio mi guardavano con curiosità, poi con timore ed infine non mi rivolsero più neanche uno sguardo.
Rimanevo tutto il giorno chiusa in una stanza, sola.
Avevo a mia disposizione tanti giocattoli, ma nessuno con cui usarli; un letto caldo ma nessuno a cui chiedere di rimboccarmi le coperte; tutto il cibo che volevo, cibo che però non mi saziava mai e tanto amore.. ma nessuno a cui dimostrarlo.
Da sola nel giro di un anno imparai a lavarmi, vestirmi e a leggere, anche se avevo ben poco a disposizione nella "mia bolla" considerata la mia età.
Tutte queste, da me considerate ottime capacità, erano invece viste dagli altri come frutto del demonio; e quando a pochi giorni dal mio secondo compleanno scoprì un altra mia sorprendente "capacità", ritenni giusto, se non obbligatorio, non solo nasconderla ma non usarla mai!
Io potevo muovere gli oggetti con la sola forza del pensiero, ma non solo, ero in grado di far fare loro qualsiasi cosa io volessi..
se funzionasse anche con le persone, ancora non lo sapevo.
La cosa più brutta di cui però mi resi conto è che cominciavo a temere me stessa, proprio come tutti gli altri.

.
Raggiunsi così i 17anni, col passare del tempo riuscì ad essere, per quanto potevo,esattamente come le altre persone mi volevano.. " normale" appunto.
Solo così sapevo di poter essere accettata... almeno dagli altri.
Volevo raggiungere al più presto possibile i 18 anni, volevo la mia indipendenza, volevo una vita, una vera! Questo era il mio unico scopo..
Fin quando un giorno fu tutto totalmente stravolto, dall'arrivo di un nuovo medico all'istituto;
una persona bella come un Dio che solo a guardarla ti mandava in estasi, una persona che come me nascondeva un segreto.
E me ne accorsi non appena incrociai il suo sguardo così intenso e dorato, non appena udì la sua voce così poetica, non appena mi disse:" Ciao Naya".
  
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