Stai
zitta.
Lasciami
parlare, ma petite.
Mi
chiedo chi di noi due, ora, sia la Voce della Ragione.
Chissà,
forse è vero quell’adagio che recita:
“la Verità sta nel mezzo”.
Beh,
di certo a te le mezze misure non sono mai piaciute.
O
tutto o niente, o bianco o nero, o adesso o mai. Vuoi forse negarlo?
Perché
ti imbestialisci così tanto, eh?
Hai
scelto tutto, al posto del niente.
Nessuno ti ha costretta!
Non
ti sta bene? Prenditela con te stessa, cara.
Vorresti
il niente per avere tutto, ma non ne sei capace.
Hai
imparato a mentire così bene, che anche la psicologa crede
alle tue balle!
Quanto
ti senti patetica?
Molto.
Tantissimo.
Infinitamente.
Io
lo so: siamo la stessa persona, ricordi?
E io
la conosco, la Verità. Perché non la ammetti
anche a te stessa?
Di
cosa hai paura? Dubito che riusciresti a farti più schifo di
così.
Tutti
quei propositi, tutte quelle belle parole... cazzate!
Sei
un’ottima attrice. Accarezzerei l’idea di fare
teatro, se fossi in te.
Ah,
aspetta. Il Teatro è una delle tante cose che avresti voluto
fare, ma che non
hai mai avuto le palle di iniziare.
Hai finito,
maledizione?
Non so
più dove andare a sbattere
la testa.
Non
riesco più a scrivere.
Ci
riesci, invece. Ma ti fa schifo tutto ciò che butti
giù su questi dannati fogli!
Riesci
a demolirti con le tue stesse mani, ne sei consapevole?
Ti
abbatti, ti vomiti veleno addosso, ti disprezzi. Ti odi.
Come
pretendi di avere un minimo di controllo? Anche il cibo è
un’arma che utilizzi
contro te stessa.
Sai
dove andrai a finire!
No, Ossessione.
Questa volta sei
tu
a sbagliare.
E sai
perché? Perché la rotta
cambia insieme al vento...
Note:
Questo
scritto risale a più di due settimane fa. Adesso la situazione
è cambiata, ma
non so se in negativo o in positivo.
Ho
voluto pubblicare lo stesso queste riflessioni, perché
niente deve andare
perduto.
A
presto!