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Autore: OrganizzationXV    18/02/2009    1 recensioni
Tutto cominciò da un desiderio; in fondo sia la luce, che l'oscurità vogliono la stessa cosa. Da questo desiderio nacque una lotta, una lotta che dura da sempre. Ma in fondo non sono ne buone, ne cattive, ma tutto nasce da una domanda: "E' così sbagliato voler esistere?". Ogni essere può scegliere da che parte stare: può schierarsi con la luce, o con l'oscurità. In quanto a noi... la verità sta nel mezzo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Organizzazione XIII
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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cap2 Prima di presentarvi il capitolo vorrei ringraziare chiunque segue questa storia, e vorrei farvi una domanda... potreste mettere una piccola recensione? Non so se la storia vi piace, se la dovrei modificare, in che punto va migliorata, se mi esponete le vostre idee farò il possibile per non deludervi (nd TheKeyOfDestiny)

Capitolo 2                                                              Sacrificio Macchiato Di Tradimento

Camminava solo in una stanza bianca, bianca come il camice che indossava, reggendo in mano una cartella grigia, sulla quale erano segnati quattordici nomi.
Osservava con aria triste le capsule della stanza, in cui erano i riposti i corpi di qualcuno, destinati a un sonno eterno.
Si avvicinava ad ognuno di essi, e dopo aver dato una rapida occhiata ai valori, segnava gli sviluppi sul foglio.
"Numero I: Xemnas...positivo"
"Numero II: Xigbar... positivo"
"Numero III: Xaldin....positivo"
"Numero IV: Vexen...positivo"
"Numero V: Lexeaus...positivo"
"Numero VI: Zexion...positivo"
"Numero VII: Saix...positivo
"Numero VIII: Axel...positivo"
"Numero IX: Demix... positivo"
"Numero X: Luxord....positivo"
"Numero XI: Marluxia...positivo"
"Numero XII: Larxene...positivo"
"Numero XIII: Roxas...positivo"
"Numero XIV: Xion...positivo

Xemnas, Xigbar, Xaldin, Vexen, Lexeaus, Zexion, Saix, Axel, Demix, Luxord, Marluxia, Larxene, Roxas, Xion, questi erano i nomi dei ragazzi che dormivano in quelle capsule, rinchiusi per qualche strano motivo.
La porta della stanza si apri silenziosamente, permettendo l'entrata di una seconda figura.

"Come stanno i nostri 'ospiti' oggi?"
"Oh, maestro Xehanort, stanno bene, sembrano sopportare magnificamente le varie sostanze che gli iniettiamo a dosi regolari, da ormai un mese"
Queste ultime parole nascondevano un non so che di tristezza, ripugnanza per quello che gli stavano facendo, ma continuando" Maestro, come sta il quindicesimo?"
"Sembra che sopporti bene l'oscurità, ogni giorno aumento la dose, e la regge quasi completamente, soffre un po' all'inizio ma... poi si arrende"
"Non pensa di esagerare?"
"Ricorda quello che ti ho detto: grandi fini richiedono grandi sacrifici"
"Come sempre ha ragione..." annuì l'assistente, e aspettando che il Maestro fosse uscito dalla stanza, si girò verso le capsule, e pensò: (per l'ultimo si può fare ben poco... ma almeno loro si possono salvare).

Dopo qualche ora arrivò la notte, le sue tenebre avvolsero l'edifico in cui si trovavano le capsule, e permise all'assistente di far ciò che era giusto.
"Speriamo che il Maestro non se ne accorga, ma non posso permettere che faccia ancora del male a questi poveri ragazzi, l'ultimo è spacciato, ma loro possono vivere, non hanno più un cuore... ma possono vivere"
Dopo qualche minuto, il tempo necessario a portare i ragazzi fuori dall'edificio, fuori dalla loro prigionia.
"Per fortuna ho trovato un mondo adatto a loro, in cui potranno svegliarsi con calma, lontani da lui"
Aprì dei varchi oscuri, e vi ci buttò dentro i quattordici ma, quando ormai anche l'ultimo era salvo...
"Cosa stai facendo stupido?"
Qualcuno aveva scoperto quello che aveva fatto, ma ormai era tardi, erano in salvo.
"Sai che hai appena fatto? Hai trasgredito i miei ordini, hai fatto scappare le mie cavie"
"Non ho fatto scappare le sue cavie, ho salvato dei ragazzi dalla sua pazzia"
"Non osare metterti contro di me stupido, chiedimi perdono, e dimmi dove li hai nascosti!"
Nuvoloni neri iniziarono a fermarsi sui due.
"Non lo farò.. lei è pazzo! Che fine ha fatto il Maestro Xehanort di un tempo? Quello buono e saggio?"
Inziò a cadere qualche piccola goccia.
"Ora ho capito cosa intendi... comunque sono sempre io... il tuo maestro...Xehanort... come puoi non riconoscermi..."
"STAI ZITTO! Il mio maestro non avrebbe mai fatto tutto questo..."
"Ora ti farò vedere quello che avrebbe fatto il tuo maestro"
Le goccie si trasformarono in pioggia, accompagnata da tuoni e fulmini, avrebbe accompagnato quello che stava per diventare una scontro.
"Cosa avete intenzione di fare?"
"Darmi del voi non cambierebbe nulla... diventerai tu la mia prossima cavia"
Nella mano di Xehanort incominciò a concentrarsi una nube nera, la nube si cristallizzò in una spada, grigia come le intenzioni del controllore, e nera come il suo animo.
"Sembra che sia ora di mostrarle i miei miglioramenti"
L'assistente mise la mano perpendicolare alla sua spalla, un flusso di dati apparì intorno ad essa, dal flusso si generò una spada, simile a una chiave, di colore marrone sulla lama, verde mare sull'impugnatura.
"Non sarò un custode, questa non sarà una keyblade, ma io la fermerò, anche a costo della mia vita.
"Sei davvero disposto a morire per qualche ragazzetto?"
"Si..."
"Allora preparati a morire"
Nella mano sinistra di Xehanort si condensò un aria gelida, si concentrò in una sfera, sfera lanciata verso l'assistente.
La schivò con difficoltà, e all'impatto con un albero lì vicino, la sfera lo congelò all'istante.
(C'è mancato poco...)
Xehanort saltò verso il suo avversario, mirando al petto, voleva ucciderlo velocemente.
L'assistente riuscì a parare il fendente, ma il contraccolpo lo fece volare verso un muro, l'impatto generò un cratere.
(Non resisterò a lungo... ma da dove prende quella forza?)
"Povero il mio ex-assistente... sembra che sei già arrivato al limite? Peccato... volevo divertirmi ancora un po' con te..." Xehanort sembrava soddisfatto di quello che stava succedendo, sembrava che deridesse del suo avversario.
Non riusciva a staccarsi dal muro, era bloccato, sentiva la sua fine avvicinarsi lenta e inesorabile, ma era felice, avrebbe finalmente pagato per quello che avrebbe fatto, il suo sacrificio avrebbe permesso la salvezza dei ragazzi, anche se non si potevano più considerare umani...ora erano nessuno... ma 'grazie' a Xehanort aveva mantenuto il loro aspetto, ora avevano dei poteri non indifferenti, avrebbero potuto sconfiggerlo senza problemi.
"So il motivo del tuo sorriso, ma non pensare che mi uccideranno senza problemi"
"Mi dispiace maestro... ma sono più forti di quanto tu pensi, tra loro ci sono anche due custodi e, insieme ai loro amici, ti distruggeranno."
La lama di Xehanort si conficcò violentemente nel petto di colui che l'aveva tradito, il fendente fu tanto veloce che non sentì dolore, morì' sul colpo.
Il suo corpo rimase in quella posizione, il suo viso mostrava la sua felicità, una soddisfazione nata dal suo gesto, un sacrificio macchiato di tradimento verso colui che un tempo era il suo maestro.
  
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