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Autore: Scarcy90    18/02/2009    15 recensioni
Avevo sempre vissuto a Forks. Fin dalla mia nascita quella piccola cittadina era stata la mia casa, anche se una casa vista solo di notte e mai in presenza di esseri umani che potessero vedermi. Come mai? Be’ la velocità con cui tendevo a cambiare aspetto ed età non avrebbe contribuito a non far nascere sospetti negli umani che mi stavano intorno.
Per questo, nonostante avessi sempre vissuto a Forks, quella mattina mi stavo preparando ad affrontare il mio primo giorno di scuola. Sarei stata la nuova arrivata, quella che viene da un posto lontano… Talmente lontano che nessuno si sarebbe realmente messo ad indagare sulle mie origini. Nessuno doveva sapere dove avevo passato i miei lunghi sette anni di vita, e avrei dovuto fingere di non conoscere nessun ragazzo della mia scuola, mentre invece sapevo a memoria i volti e i nomi della maggior parte di loro. Nella mia mente c’era abbastanza spazio per questo e per molto altro.
Ufficialmente sarei stata la dolce figlia del defunto fratello di Edward Cullen: il figlio del dottore e il marito di Isabella Swan, la figlia del capo della polizia.
In realtà invece ero Renesmee Carlie Cullen, detta Nessie, unica figlia di Edward e Bella Cullen.

Questa è la mia seconda Nessie/Jake. Romantica ma anche con una buona dose di mistero e suspence, infatti i nostri due protagonisti insieme alla famiglia Cullen dovranno affrontare una situazione difficile dovuta dall'arrivo di un nemico misterioso che Alice ha visto non troppo chiaramente in una delle sue visioni. Chi sarà questo nemico? I Volturi o qualcuno che i Cullen non hanno mai conosciuto?
Preparatevi a vedere un Jacob diverso da quello di Eclipse e Breaking Dawn, molto più seducente e dolce... Attraente come una calamita...
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sunbeam- Capitolo 9




Capitolo 9: Moonlight

 
 Distrarmi, era questo l’unico obbiettivo che aveva per me l’escursione di biologia. Avevo pianificato ogni minuto della mia giornata in modo che niente e nessuno mi costringesse a pensare ancora a Jacob. Nel caso in cui il professore ci avesse lasciati liberi avevo programmato passeggiate e chiacchierate infinite con Sophia e gli altri, mentre per quello che riguardava la notte, per essere sicura di essere così stanca da dormire il più profondamente possibile, avevamo intenzione di rimanere alzati fino a tardi a raccontarci storie dell’orrore- non che su di me avessero effetto dato che io potevo tranquillamente passare per la protagonista di una di quelle storie.
 Il mio programma era così preciso e perfetto che naturalmente risultò impossibile da realizzare, perché nella vita le cose perfette non esistono.
 La prima cosa che cominciò ad andare storta riguardava proprio Sophia, colei che avevo considerato la mia ancora di salvezza nel mio piano di distrazione. Aveva dichiarato di aver voluto partecipare all’escursione per divertirsi insieme a noi, ma fu subito chiaro che il suo vero obbiettivo era un altro: Jason Sullivan, l’asso della squadra di nuoto.
 Sophia aveva scoperto che Jason amava il campeggio e che avrebbe preso parte al nostro, perciò ci si era fiondata anche lei senza pensarci e questo fu letale per me, dato che la mia amica per tutto il tempo mi parlava delle qualità di Jason, degli occhi di Jason, dei capelli di Jason, dei muscoli di Jason, del fondoschiena di Jason… Chissà perché quel ragazzo stava cominciando a starmi antipatico nonostante non lo conoscessi affatto.
 La cosa peggiore di tutta quella storia fu vedere Lance abbattuto come un abete pochi giorni prima di Natale. Sembrava che gli avessero investito il gatto e che poi fossero tornati indietro in retromarcia spiaccicandolo ancora di più. Ci misi poco a capire che era stato il suo cuore ad essere stato schiacciato, visto che per tutto il tragitto fino allo spiazzo in cui avremmo piantato le tende, Sophia non fece altro che parlare di Jason. Io la stavo sopportando a malapena, e sapevo che Lance la sopportava ancor meno di me.
 In più vedere i sentimenti di Lance calpestati in quel modo mi fece stare male anche per un altro motivo: che lo volessi o no, io ero sulla sua stessa barca. Jacob amava Leah e non faceva altro che ferire il mio cuore senza pietà.
 Mentre montavamo le tende, capii un’altra cosa che il giorno prima mi era sfuggita: non era Lance ad odiare il campeggio, ma la stessa Sophia. Quello che in Lance avevo interpretato come un rigetto verso la natura incontaminata in realtà era la consapevolezza del fatto che Sophia aveva deciso di partecipare al campeggio per via di Jason, invece la gioia che avevo visto in Sophia per l’idea del campeggio, era dovuta semplicemente alla visione ventiquattr’ore su ventiquattro del fondoschiena di Jason. Io pensavo di avere una vita sentimentale ingarbugliata, ma di certo neanche quei due scherzavano. Già in quei primi momenti di campeggio intuii che il resto del mio piano sarebbe andato in fumo prima del tramonto. Tutto quello che mi stava intorno mi ricordava Jacob molto più di quanto me lo avrebbe fatto tornare alla mente la mia stanza. Guardando gli alberi rivedevo le nostre corse spensierate attraverso la foresta alla ricerca di qualche preda, il cielo sopra di noi, plumbeo e sempre grigio, che io e Jacob avevamo osservato tante volte insieme, per non parlare del profumo della foresta che era un po’ parte di Jake, il mio licantropo che passava metà della sua giornata tra quegli alberi.
 Tutto mi ricordava lui, tutto era lui, e questo mi feriva profondamente.
 Proprio mentre ero nel bel mezzo di una delle mie fantasie autolesioniste su Jacob sentii il professor Banner che ci divideva in gruppi da cinque per il primo compito che ci avrebbe affidato durante quell’escursione: trovare e catalogare tutti i funghi, i licheni e le piante riportate sulla lista che ci aveva distribuito durante il viaggio.
 L’aveva trasformata in una specie di competizione: la squadra che avrebbe recuperato più elementi della lista e in minor tempo avrebbe avuto il diritto di non fare nulla per tutto il resto della giornata.
 Ovviamente lo spirito di competizione dei Cullen si fece largo nella mia mente, accantonando momentaneamente in un angolino non tanto remoto il pensiero di Jacob.
 Dovevo vincere, e non solo perché non avevo alcuna voglia di dare ancora retta a Banner, ma anche perché Dio solo sapeva quanto avevo bisogno di stare un po’ sola con i miei amici, soprattutto con Sophia, avevo così tanta voglia di parlare.
 Il gene sfortunato di mia madre si rifece vivo nel momento in cui scoprii che la nostra squadra era formata da me, Richard, Lance, Sophia e niente popò di meno che… Jason Sullivan.
 Si prospettava una mattinata ricca di sguardi omicidi da parte di Lance e sguardi di ben altro genere da parte di Sophia rivolti allo statuario fisico di Jason. Come al solito tutte a me, eh?
 Decisi di non prestare troppa attenzione al piccolo triangolo amoroso che si era venuto a creare nella mia squadra e cominciai ad annusare discretamente l’aria per individuare i funghi della lista. Ci impiegai meno di due secondi per localizzarli tutti, dopodiché passai ai licheni e alle piante.
 Perfetto. Non ci avremmo messo più di mezz’ora camminando velocemente. Però dovevo ancora inventarmi qualcosa per convincere tutti a seguirmi senza fare troppe storie.
 -Ragazzi- cominciai facendo gli occhi dolci. –Mio zio Edward mi ha portato un sacco di volte a fare escursioni da queste parti perciò so già ad occhio e croce dove trovare le cose scritte nella lista.-
 Era indispensabile sembrare il meno frettolosa e saccente possibile.
 -Bene!- esclamò Jason sorridendo. –Odio perdere, il sapore della vittoria è decisamente migliore.-
 Ben detto fratello, pensai entusiasta. Un momento, ero d’accordo con un decerebrato componente della squadra di nuoto? Okay, adesso stavo cominciando seriamente a perdere la bussola, sia quella umana che quella da vampiro.
 -A questo punto- intervenne Richard con calma, -direi che la cosa migliore da fare è seguire Nessie. Siete d’accordo?-
 Gli altri tre annuirono e non potei fare a meno di notare l’occhiataccia che Lance aveva appena lanciato a Jason. Fortuna che Lance non era un vampiro altrimenti difficilmente Jason sarebbe tornato a casa tutto intero dopo aver trascorso due giorni con lui.
 Sorrisi al gruppo per cercare di convincerli della mia sicurezza in materia e cominciai a camminare spedita verso il primo campione di fungo da raccogliere.
 -Ecco- dissi quando arrivammo ai piedi di un’enorme sequoia. –Qui vicino ci dovrebbe essere il primo fungo della lista.-
 -Sicura?- chiese Sophia guardando con attenzione le radici dell’albero. –Io non vedo niente.-
 -Trovato!- esclamò Jason entusiasta.
 Sophia prese la palla al balzo senza esitare.
 -Oh, Jason- sibilò con voce mielosa. –Sei così acuto, sapevo che saresti stato l’unico a riuscirci, solo tu potevi vedere quel piccolo funghetto in mezzo a tutte queste erbacce.-
 Inutile stare a descrivere la faccia di Lance in quel momento, sembrava un arcobaleno per quanti colori aveva cambiato nel giro di pochi secondi. Dava l’impressione di uno che sperasse con tutte le sue forze che un fulmine si abbattesse su Jason e lo spaccasse in due.
 Ma come diavolo faceva Sophia a non rendersi conto che il suo comportamento creava solo danni? Come faceva a non accorgersi dei sentimenti di Lance? Eppure era palese… (Senti da che pulpito… nd Francy ^^)
 -Non è merito mio, ma di Nessie- ripose Jason.
 Il suo tono di voce non mi era piaciuto neanche un po’, era troppo dolce e gentile per i miei gusti.
 Lo fissai per un secondo indecisa su cosa dire.
 -Non ho fatto proprio niente, al massimo ringrazia mio zio che mi ha insegnato qualcosina sui funghi durante le escursioni di famiglia.-
 Cercai di risultare il più naturale possibile, ma lo sguardo di Jason non lasciava spazio ai fraintendimenti: ci stava provando con me.
 Guardai Sophia e vidi il suo volto diventare improvvisamente triste, doveva essersi accorta che io ero appena diventata l’oggetto dell’interesse di Jason.
 Magnifico! Lance geloso marcio, Jason arrapato e Sophia depressa… Ci mancava solo che Richard si rompesse una gamba e a quel punto mi sarei sentita in diritto di prendermela a morte con il destino.
 “Ma guarda tu che razza di situazione” pensai esasperata.
 Raccogliemmo la maggior parte degli elementi richiesti in meno di un quarto d’ora. Dal canto mio stavo cercando di fare il più in fretta possibile per uscire velocemente da quello che ormai era diventato un quadrato amoroso- nonostante la mia completa indifferenza.
 “Ci mancano solo Jacob e Leah e alla fine mi ritroverò con un esagono…”
 Fino a quel momento, come avevo immaginato, la gita scolastica non stava avendo per niente l’effetto che avevo sperato con tutte le mie forze poche ore prima. Nonostante la presenza dei miei amici, e nonostante fossi impegnata in una competizione il pensiero di Jacob non mi abbandonava neanche per un attimo.
 Una cosa mi era davvero chiara in mente: l’amore è un vero schifo.
 Continuammo a camminare per diversi metri, ormai mancavano solo un fungo e una pianta, che in base al mio infallibile olfatto si trovavano a poca distanza da noi.
 Ogni tanto lanciavo una piccola occhiata alle mie spalle e la scena che mi si presentava era sempre la stessa. Jason che era un paio di metri esattamente dietro di me e mi sorrideva come un imbecille. Non avevo bisogno del potere di mio padre per capire quello che aveva in mente: stava aspettando che facessi un passo falso in mezzo a tutto quel groviglio di radici per poter fare la parte dell’eroe e salvarmi pochi centimetri prima che mio sedere finisse a terra.
 Illuso. Una mezza vampira non può avere di questi problemi; avrebbe potuto camminare dietro di me ore e ore ma io non avrei mai corso il rischio di inciampare.
 Proprio mentre stavo formulando quei pensieri trionfanti sentii un piccolo urlo e un ragazzo che urlava: -Attenta!-
 Mi voltai di scatto.
 Sophia era inciampata ed era finita tra le braccia di Jason mentre Lance alle loro spalle era rimasto immobile in una posa che faceva pensare che avesse cercato di intervenire. Infondo era stato proprio lui a dirle di stare attenta.
 La delusione e l’amarezza che si leggevano sul volto di Lance vedendo Sophia sorridente tra le braccia di Jason erano così profonde e strazianti che solo qualcuno senza un briciolo di cuore non si sarebbe sentito in dovere di intervenire.
 Lanciai un’occhiata a Richard e lui sembrò capirmi al volo, annuendo si diresse immediatamente verso Jason e cercò di distrarlo con qualche argomento di sport mentre riprendevano a camminare.
 Io rimasi una decina di metri indietro con Lance e anche lui in silenzio riprese la marcia seguendo i tre che ci precedevano.  Camminai al suo fianco per qualche secondo poi decisi di cominciare.
 -Stai bene?- chiesi, meglio sondare il terreno prima di partire con il monologo.
 -Secondo te?- rispose lui sempre più avvilito. –Se fossi al mio posto capiresti come mi sento.-
 E no, questo era proprio troppo. Va bene essere tristi, depressi e arrabbiati con il mondo perché la ragazza che ami non ti fila neanche di striscio, ma da qui ad arrivare a dire che io non potevo capirlo… Be’ aveva bisogno di una ramanzina con i controfiocchi.
 -Dimmi una cosa razza di babbeo patentato, ma queste risposte te le sogni la notte o sono frutto del momento? No, perché se ti sento ancora parlare così ti prendo a pugni, e non te lo consiglio.-
 Lance si bloccò di colpo e mi fissò sorpreso probabilmente alla ricerca di una risposta che non gli diedi il tempo di esporre.
 -Mettiti una buona volta in quella zucca vuota che tu non sei l’unica persona su questo cavolo di mondo a soffrire per amore. Io… io posso capirti molto più di quanto immagini…-
 -Di che parli? Tu e Richard andate così d’accordo, non manca molto a una dichiarazione vera e propria- rispose lui stranito.
 -Io e… io e Richard. Ma si può sapere perché tutti pensate che tra me e Richard ci sia qualcosa?- sentivo il sangue che cominciava a salirmi al cervello e mi annebbiava la vista per la rabbia.
 Lance continuava a guardarmi sorpreso.
 -Tu e Richard non…-
 -Assolutamente no. Magari fossi innamorata di lui così tutti i miei problemi si risolverebbero in un lampo. Ma naturalmente non potevo avere una vita semplice e alla fine mi sono innamorata dell’ultima persona al mondo per cui avrei mai potuto provare un sentimento del genere. Una persona già impegnata e che probabilmente si sposerà presto. Perciò ti comunico, mio caro ragazzo incompreso, che anch’io so perfettamente che significa vedere il tuo cuore calpestato e gettato via come carta straccia…-
 Sentivo le lacrime cominciare a salirmi agli occhi, ma dovevo resistere. Il mio scopo era quello di dare una smossa a Lance e di certo non ci sarei riuscita mettendomi a piangere come una frignona.
 Rimanemmo in silenzio mentre continuavamo a camminare verso l’altra parte del nostro gruppo che ci aveva distanziati di parecchi metri.
 -Secondo te cosa dovrei fare?- mi chiese infine.
 -Devi dirle la verità. Lo so che hai paura di perderla come amica, ma non ti rendi conto che anche comportandoti in questo modo non stai aiutando la vostra amicizia a sopravvivere? Purtroppo quando ci sono di mezzo i sentimenti anche l’amicizia più forte può spezzarsi e arrivati a questo punto l’unica soluzione è la sincerità.-
 Lo sentii sospirare. Non capiva quanto era fortunato, almeno Sophia non stava con nessuno quindi magari anche se in quel momento non provava nulla per lui forse un giorno si sarebbe resa conto di amarlo, per me invece la situazione era tremendamente diversa. Per il mio cuore non ci sarebbe mai stata una speranza simile.
 -Lo farai?- chiesi cercando di ritrovare la serenità.
 -Ci devo pensare un po’ su, ma se ti può far stare meglio credo che tu abbia perfettamente ragione.-
 Alla fine, come c’era da aspettarsi, fummo noi i vincitori; il professor Banner ci fece complimenti su complimenti per il nostro tempo record. La squadra che arrivò seconda ci impiegò quattro ore più di noi- ecco a cosa serve avere una mezza vampira in squadra.
 La sera accendemmo un falò tutti insieme e il professor Banner tentò di raccontare qualche storia dell’orrore, ma con quella sua voce soporifera e quel viso da angioletto non era facile avere paura delle sue parole. Ne racconto una anche Richard e dovevo ammettere che nonostante non avessi paura di niente che avesse zanne, sete di sangue o arti putridi, il modo in cui quel ragazzo raccontava le storie di orrore era assolutamente agghiacciante. Il suo sguardo era perfettamente calato nella parte e con una sola occhiata ti faceva venire i brividi- inutile dire che alcune ragazze cominciarono a strillare come tante oche impazzite per la paura.
 Mi voltai a guardare Sophia e notai che era stranamente silenziosa, nonostante stesse seduta accanto a Jason- che per inciso non mi aveva lasciato piede per tutto il giorno e anche durante tutta la serata mi lanciava occhiatine continue, se non avessi avuto un grande autocontrollo lo avrei già trasformato in mangime per pesci da un pezzo.
 Avevo la sensazione che fosse il caso di indagare più a fondo anche con Sophia, perciò mi alzai e avvicinandola le chiesi se mi accompagnava a fare una passeggiata visto che ero stanca di stare seduta a non fare niente. Inizialmente non mi sembrava troppo propensa ad accettare ma alla fine mi seguì senza fare troppe storie.
 Camminava al mio fianco senza dire una parola, a volte mi chiesi se stava respirando ma il mio udito sentiva il suo respiro nonostante fosse debole e irregolare.
 Vidi l’enorme radice di un albero e mi ci sedetti invitando Sophia a seguire il mio esempio. Come un automa la mia amica obbedì. Sembrava così diversa dalla solita Sophia, e a quel punto non ce la facevo più a tacere.
 -Sophy, si può sapere che ti prende?- chiesi preoccupata. –Sei stata seduta tutta la sera accanto a Jason e non hai sbavato neanche per un secondo, non lo credevo possibile.-
 Sophia abbozzò un sorriso.
 -Se lo vuoi te lo puoi prendere, tanto si è capito con chi preferirebbe stare.-
 La sua voce era normale, troppo normale per un tipo come lei. Non potevo credere che fosse sul serio gelosa del fatto che io piacessi a Jason.
 -Non sarai mica gelosa di quel manichino, vero?-
 A quel punto Sophia alzò di scatto lo sguardo e fissando i suoi occhi nei miei cominciò a ridere come una pazza.
 -Chi? Io? Gelosa di Jason? Ma non dire cretinate… E’ un gran bel fusto, ma intellettualmente non stimolerebbe neanche un criceto.-
 Mi sentii parecchio sollevata per quella risposta, mi sarebbe dispiaciuto saperla così depressa per un tipo insipido come Jason Sullivan.
 -Allora mi spieghi cos’hai? E tutto oggi che sei così diversa dal solito…- cercai di adottare il tono di voce più gentile e comprensivo che possedevo.
 Sophia abbassò ancora lo sguardo e sospirò talmente forte che mi sorprese non vedere tutte le foglie che avevamo intorno sollevarsi in volo.
 -Lance- rispose lei semplicemente, mentre io spalancavo gli occhi per la sorpresa. –Credo di essermi innamorata di lui.-
 Alleluia!!! Il mio cuore gridò di gioia. Finalmente qualcuno che sarebbe stato felice.
 -Non so cosa…-
 -Diglielo- risposi subito.
 -Come?- chiese lei perplessa per la velocità con cui le avevo risposto.
 -Devi confessargli tutto. Prendilo da una parte, diglielo e poi saltagli addosso.-
 Lei mi fissò ancora tremendamente confusa.
 -Nessie ti senti bene? Non è che hai toccato qualche fungo allucinogeno senza accorgertene?-
 Possibile che nessuno mi desse mai ascolto quando sapevo di avere ragione.
 Improvvisamente un profumo famigliare mi inondò le narici. Era Lance, non doveva essere molto lontano, e di sicuro sarebbe riuscito ad ascoltare quello che stavamo dicendo.
 -Sophia ascolta- dissi prendendole le mani tra le mie. –Adesso ti chiederò di fare una cosa che potrà sembrarti strana, ma tu falla e basta, tanto qui ci siamo solo noi due.-
 Lei mi fissò aggrottando la fronte, evidentemente non si fidava più di tanto.
 -Cosa dovrei fare?- chiese sempre meno convinta.
 A quel punto potevo soltanto sperare che Lance fosse seriamente a portata d’orecchio altrimenti tutto il mio piano sarebbe andato in fumo.
 -Devi ripetere quello che provi per lui- dissi con calma.
 -Cosa?!- esclamò lei.
 -Ti prego, fallo- la supplicai. –Devi solo dire quelle quattro parole e vedrai che domani mi ringrazierai.-
 -Ma…-
 Le sorrisi con tutto l’affetto che provavo per lei, sperando fermamente che fosse abbastanza da convincerla. Lei mi fissò più decisa e disse:
 -Sono innamorata di Lance- la frase era poco più di un sussurro, così non l’avrebbe sentita di certo.
 -Potresti aumentare un pochino il volume- forse le chiedevo troppo ma era necessario che Lance la sentisse.
 -Sono innamorata di quello stupido di Lance Norton.-
 Con mio sommo piacere questa volta aveva quasi urlato. Impossibile che Lance non l’avesse sentita, e infatti pochi secondi dopo avvertii i passi del mio pesciolino che si dirigeva a gran velocità verso l’amo che gli avevo appena lanciato.
 Quando vidi Sophia impallidire capii che Lance doveva appena aver fatto il suo ingresso dagli alberi alle mie spalle. Era arrivato il momento di levarmi di torno.
 -Buona fortuna- sussurrai dolcemente a Sophia, mentre le lasciavo le mani e mi alzavo dalla radice dell’enorme albero.
 Mi diressi con calma nella direzione in cui si trovava Lance, o almeno mi sembrava lui, visto che aveva una faccia talmente stravolta che avrebbe potuto passare tranquillamente per uno zombie. Appena lo incrociai dissi con voce appena udibile: -Pretendo che tu domani mi dica almeno grazie, razza di idiota fifone.-
 Detto questo mi dileguai tra gli alberi e appena fui abbastanza lontana mi misi a correre cercando di allontanarmi il più possibile da Lance e Sophia. Non avevo voglia di stare a sentire i loro discorsi, un po’ perché erano assolutamente fatti loro, ma soprattutto perché mi avrebbe fatto soffrire tremendamente vedere il loro lieto fine, nonostante fossi contenta per il loro amore.
 Non avrei potuto sopportare di vedere loro due raggiungere la felicità che io non avrei mai nemmeno sfiorato per quanto ci avessi provato e per quanto avessi pregato che avvenisse un miracolo.
 Rallentai abbassando lo sguardo. Avrei voluto piangere ma qualcosa dentro di me mi impediva di farlo, probabilmente il mio orgoglio ferito, quella parte testarda di me che ancora non accettava di soffrire così tanto. Ero talmente stanca di stare male e piangere in continuazione, ormai non mi riconoscevo più.
 Che fine aveva fatto la Nessie sempre allegra e solare? In quale recondita parte del mio cuore si era rintanata la mia voglia di vivere e di ridere?
 Jacob Black era stato come un uragano che aveva devastato la mia anima, portandosi via ogni cosa e lasciando solo lo sfacelo al suo passaggio, e adesso a me toccava cercare di rimettere a posto quel poco che era rimasto.
 Ce l’avrei mai fatta? La risposta mi sovvenne direttamente dal mio cuore: no. Senza Jake mi sarebbe stato impossibile continuare ad essere quella di prima, esattamente come una pianta che ha perso il suo sole e che adesso è rimasta al buio. Lentamente mi sarei appassita sempre di più fino a perdere ogni linfa vitale. Avrei continuato a vivere, ma sarebbe stata veramente una vita la mia? Il solo pensiero di quello che mi aspettava nel mio futuro eterno mi fece rabbrividire.
 Mi guardai un attimo intorno e mi sentii strana, come se fossi a casa. Ero in una specie di radura, perfettamente circolare e piena di meravigliosi fiorellini lilla, bianchi e rosa. Una vera visione, che alla luce della luna piena sembrava appena uscita dal più meraviglioso e suggestivo dei sogni.
 “La radura” pensai con il cuore che cominciava a battermi più velocemente. Quella era la radura di cui mi aveva parlato mia madre, quella in cui papà le aveva mostrato la sua vera natura di vampiro. Non avevo mai avuto occasione di vederla di persona e adesso che l’avevo trovata così, per caso, avvertii un particolare senso di appartenenza a quel posto che non aveva nulla a che fare con la mia vita ma che per i miei genitori era stato speciale.
 Alzai di nuovo lo sguardo verso la luna che quella sera sembrava più grande e luminosa che mai. Era uno scenario così romantico che goderselo da soli diventava talmente deprimente da farti venire voglia di correre a sotterrarti.
 Sembrava una di quelle serate ideali da passare con la persona amata, e dopotutto per qualcuno lo era davvero. I miei pensieri tornarono fugacemente a quei due testoni di Sophy e Lance, sperando che non cominciassero a litigare come il loro solito…
 Sorrisi a quel pensiero, sarebbero davvero stati in grado di cominciare a litigare nel bel mezzo di una situazione come quella di aprire il proprio cuore alla persona che amavano.
 Per quanto mi riguardava avrei dato non so che cosa per poter avere Jacob accanto a me in quel momento. Ma non il Jacob migliore amico, o il Jacob amico di famiglia, o il Jacob fratello maggiore… volevo il Jacob uomo, il Jacob che mi faceva battere il cuore con un solo sguardo e che era in grado di farmi sentire al settimo cielo al minimo accenno di un sorriso.
 Sarebbe stato bello averlo accanto, ma era inutile negare che quello poteva e doveva restare solo un mio piccolo insignificante sogno.
 Sospirai mentre cercavo in ogni modo di allontanare quei pensieri dalla mente. Alzai lo sguardo e lo puntai in un punto indefinito in mezzo agli alberi, da dove all’improvviso stava venendo qualcuno… Qualcuno di enorme, alto, muscoloso… Qualcuno che sembrava…
 -Jacob…- sussurrai con gli occhi sbarrati dalla sorpresa.
 Era proprio lui, non era assolutamente frutto della mia immaginazione- anche perché voglio dire, la bussola l’avevo persa ma ancora ci arrivavo a distinguere la realtà da un sogno… o no? Ormai ero così fuori di testa che non mi sarei sorpresa neanche se all’improvviso avessi visto un delfino volare.
 Eppure Jacob –che fosse vero o no- stava avanzando verso di me e io non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso.
 Quando finalmente mise piede nella radura, lasciandosi alle spalle l’ombra creata dagli alberi che fino a quel momento lo avevano reso solo una creatura scura quasi intangibile, la luce della luna piena gli accarezzò la pelle del torace totalmente nudo. Quello che avevo davanti era una specie di dio, la pelle scura di Jacob baciata dal chiarore della luna piena era diventata di un meraviglioso argento e brillava. Era la cosa più bella che avessi mai visto e all’improvviso capii quello che doveva aver provato mia madre in quella stessa radura il giorno cui vide il suo Edward illuminato dai raggi del sole.
 Jacob si avvicinava sempre di più e finalmente i miei occhi incontrarono i suoi. Mi sentii come se mi avesse trapassato da parte a parte con la dolcezza che irradiava. Il cuore mi si era bloccato mentre in quegli occhi leggevo quello che non vedevo da tempo: affetto, felicità e gioia ma c’era anche qualcos’altro… qualcosa che conoscevo ma che non avevo mai visto negli occhi di Jacob, soprattutto quando guardava me.
 Jake mi fissava negli occhi con la stessa intensità con cui mio padre fissava mia madre, quello che leggevo in quel momento interminabile nelle iridi scure che più amavo al mondo era desiderio. Non sapevo se fosse la proiezione di una mia speranza o la realtà, ma quello sguardo era quello di un uomo che ha appena visto la donna della sua vita.
 La testa cominciò a girarmi mentre il corpo di Jacob era a pochi centimetri dal mio e cominciavo già a sentire il suo odore ma soprattutto il suo calore. Dio! Quanto mi era mancato il calore del suo corpo, solo adesso mi rendevo conto che senza di lui al mio fianco ero come un ghiacciolo.
 Da qualche parte nella mia mente trovai la forza per parlare.
 -Jake…- sussurrai con gli occhi lucidi. 
 Lui mi si avvicinò ancora di più continuando a fissarmi come se temesse di vedermi sfuggire dal suo campo visivo, come se avesse il timore di vedermi svanire all’improvviso senza sapere che piuttosto che scappare avrei dato via entrambi i reni.
 Posò una mano dietro la mia schiena e sentii il calore arrivare fin quasi dentro la colonna vertebrale, avvertendo solo in lontananza il tessuto della felpa che realmente separava la pelle della sua mano da quella della mia schiena.
 Prima che potessi rendermi conto di quello che stava accadendo mi attirò a sé con decisione e i nostri corpi aderirono l’uno all’altro in quel gesto che mi lasciò letteralmente senza fiato.
 Il suo viso era vicinissimo al mio, così vicino che potevo contare una a una le sue lunghe ciglia scure e anche osservare con attenzione le piccole pagliuzze dorate che si nascondevano nei suoi occhi marrone tendente al nero. Tutti particolari che non ero mai riuscita ad ammirare da una posizione così privilegiata.
 Alzò l’altra mano e la posò sulla mia guancia, poi con una lentezza disarmante mi sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Quel contatto mi fece avvertire come una specie di scossa elettrica a livello dello stomaco, facendomi confondere ancora di più.
 Il suo viso si fece sempre più vicino e le sue labbra si accostarono al mio orecchio mentre le nostre guance si sfioravano causandomi una serie di scompensi respiratori che mi fecero sentire sul punto di svenire.
 -Io e te dobbiamo parlare, Ness- sussurrò con un filo di voce così sensuale che per poco il cuore non mi si bloccò sul serio.
 Avevo il suo collo a meno di un centimetro dalla mia bocca e la tentazione di baciarlo era così forte da prosciugarmi tutte le forze. Poi il respiro cominciò ad accelerare come il battito del mio cuore che ormai stava cominciando a raggiungere velocità illecite.
 Jake allontanò il suo viso dal mio quel tanto che bastava perché i nostri occhi si incontrassero di nuovo.
 -Ma prima di parlare…- aggiunse con uno sguardo caldo e avvolgente.
 Ero ancora così persa in quegli occhi che non mi resi conto di quello che avvenne dopo, tutto quello che capii era che le labbra di Jacob Black, del mio amato Jacob Black, erano sulle mie e le stavano trasportando in un mondo tutto nuovo, mai esplorato.
 Jake mi stava baciando.







***L'Autrice***
 Scommetto che siete rimasti così O.O  E be' c'è da dire che il bacio non era assolutamente in programma per questo capitolo, solo che domani è il mio compleanno (si accettano auguri anche anticipati tanto sono già sfortunata di mio quindi se anche se ne aggiunge altra di sfortuna non mi succederà nulla...) e così mi sono detta: "Questi due prima o poi li devo far quagliare tanto vale che mi faccio un piccolo regalino per i miei 19 anni...
 Solo che questo piccolo colpo di testa mi ha sballato un po' la trama dei prossimi due o tre capitoli, ma riuscirò a sistemare tutte le idee per il prossimo capitolo...^^
 Anticipazioni: proprio perchè ho un po' sconvolto la mia trama mentale non sono sicura di quello che inserirò nel prossimo capitolo, ma di una cosa sono certa... Sarà totalmente incentrato su Nessie e Jacob... Spero che ne siate felici!

Ringraziamenti:
 sannychan: Ti ho quasi raggiunta, tra poco avrò anch'io diciannove anni... hihi!!! Ti ringrazio mille anzi un miglione di volte per tutti i complimenti che mi fai sempre nelle tue recensioni, mi lasci sempre senza parole... Spero proprio che questo capitolo ti sia piaciuto... Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTTTTB!
 Fede_Wanderer: Richard è un personaggio che non ho ancora descritto appieno, ma spero che con il prossimo capitolo lo troverai un po' più simpatico visto che darà una mano a Nessie e Jake... Be' spero che finora il campeggio sia stato di tuo gradimento, a me sta piacendo molto...^^ Ti ringrazio tanto per la recensione. Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTB!
 franci_cullen: l'amore di Bella ed Edward è leggenda, ora e per sempre. E poi, voglio dire, se una ragazza normale come Bella stesse con uno schianto come Edward neanche io riuscirei a dimenticare una cosa del genere così facilmente... Alla fine ho smosso la situazione tra Nessie e Jacob, e ho pensato che toccasse a lui fare qualcosa visto che Nessie non era nelle condizioni emotive per provarci con lui...^^ Grazie per i complimenti. Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTB!
 PrettyFairy: Ma quanto mi fanno piangere le tue recensioni, prima o poi ti menderò il conto di tutti i fazzoletti che mi stai facendo consumare. Non so che dire, grazie mi sembra troppo poco... ç__ç Sono così felice che il mio modo di scrivere ti emozioni così tanto... Sono contenta che i raggionamenti contorti della mia Nessie ti piacciano, confesso che a volte stento io stessa a seguirla... Si contraddice da sola in continuazione... ^^ E' ovvio che Alice sia fantastica... Alice è Alice, non ci servono altre parole per descriverla... Richard è un argomento topo secret, non posso rivelare niente su di lui, ma posso dirti che hai ragione quando dici che so essere imprevedibile, dubito che qualcuno stia riusciendo a capire dove ho intenzione di arrivare... Spero che questo capitolo ti sia piaciuto... Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTB!
 giunigiu95: Spero con questo capitolo di essermi riscattata per tutta la sofferenza che ho fatto provare a Nessie e a Jacob nei precedenti...^^ Adesso possiamo anche evitare di chiamarla pavera, no? XD Per quanto riguarda il volturo ed Edward... be' mi è venuto così e giuro che non c'era nulla di sadico dietro, però dai... deve essere divertente immaginare Edward costretto a baciare uno di quei cosi... Alice è sempre Alice, e spero di averla descritta come si deve... Be', grazie infinite per la recensione... Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTB!
 KikiCullen: Per quanto riguarda Jake idem... Io prima di leggere Breaking Dawn desideravo solo vederlo morto, sempre a intrommettersi tra Bella ed Edward, ma dopo che ha avuto il suo benedetto imprinting e si è tolto di torno ho cominciato a vederlo sotto una luce diversa, e quello che ho visto mi è piaciuto sul serio... Proprio per questo ho deciso di scrivere questa storia... Sì, molti mi hanno detto che sembro la Meyer ( e forse le somiglio anche fisicamente XD) e di certo non rifiuterei mai un complimento del genere, però io non mi sento neanche lontanamente paragonabile a lei... Comunque grazie lo stesso...^^ Purtroppo "la crisi della pagina bianca" mi prende spesso soprattutto quando di una storia ho già scritto diversi capitoli, ma con Sunbeam sto cercando di impegnarmi al massimo (infatti ho momentaneamente sospeso tutte le altre fanfiction). La musica la ascolto sempre ed è verissimo che aiuta l'ispirazione... Per quel che riguarda il mio libro... sì, ne sto scrivendo uno ma per il momento la trama è top secret, l'unica cosa che posso dire è che è ambientato ai giorni nostri, in un liceo italiano e che, ovviamente, è una storia d'amore che nessumo avrebbe mai creduto possibile (ma non è un fantasy). Probabilmente prima di proporlo ad una casa editrice lo ubblicherò su EFP, perciò potrai leggerlo tranquillamente qui tra qualche mese (appena la mia beta finirà di correggerlo...). Grazie ancora per tutti i complimenti. Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTTTTTTB!
 cicia123456: Mettiamo a braccetto e non se parla più... (come hai passato il maledetto San Valentino? Io ho raccimolato un paio di amiche single e ci siamo fatte l'ennesimo pianto liberatorio davanti a un camion di popcorn e all'intramontabile Titanic...) Come hai potuto vedere alla fine la mia mente contorta ha deciso di smuovere un po' le cose, ero stanca di scrivere sempre capitoli deprimenti... e al diavolo la trama a cui avevo pensato, quella si può sempre cambiare... XD Anche Lance e Sophia sono apposto, e darò più dettagli su quello che è successo tra loro nei capitolo successivi... Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTTTTTTTB!
 BellaLaVampira: Evviva il metodo dei punti! Così neanche io mi perdo quando devo rispondere... Allora... 1) Nessie cedere a Richard? Non ci ho pensato neanche per un attimo, ma sapevo che vi avrei fatto prendere un colpo...XD 2) Invidio Nessie dal più profondo del cuore, magari avessi potuto avere quei gran fichi sempre in giro per casa...*entra in SbavMode*... 3) E' vero per gli studenti Nessie e Richard sembrano Edward e Bella, ma questa volta la nostra Giulietta ha scelto Paride (che poi per lei è sempre Romeo...) 4) Piaciuto il campeggio? XD Grazie per tutti i complimenti. Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTTB!
 lilly95lilly: Tranquilla se mi vuoi fare i complimenti in ogni capitolo non sarò di certo io a fermarti. XD E se proprio non ti vengono le parole mi basta anche un "mi ha fatto emozionare molto" e allora sarò felicissima... ^^ Non c'è bisogno di usare superlativi o frasi elaborate... Come hai potuto vedere il "prima o poi" è arrivato, ho deciso di accorciare un po' i tempi, perchè mi stavo stancando di questa situazione di stallo... Grazie mille per i complimenti. Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTB!
 PatoPato: Per carita, mi ci manca una maledizione e poi cominceranno a studiarmi come fenomeno paranormale per tutta la sfortuna che mi perseguita (Bella umana mi fa un baffo! XD) Comunque sono veramente felicissima che la mia storia ti piaccia sul serio, te ne sei addirittura innamorata... Queste sono le recensioni che mi illuminano la giornata... Grazie, mille... Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTB!

 Ringrazio i 58 che hanno messo questa storia tra le preferite e un grazie enorme anche a chi ha solo letto.

 Ciao Kiss a tutti!!!

 Francesca
 
 

 
  
   
 
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