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Autore: Heart_break    17/10/2015    1 recensioni
Salve a te che stai leggendo, questa è la mia prima ff e parla di come ho pensato finisse Naruto dopo che lessi il cap. 692, quello in cui Sasuke dichiara guerra a tutti.
Questa vicenda con un pizzico d'azione si fonda principalmente sui forti legami che uniscono i personaggi principali e conclude, come anticipavo, la storia di Naruto.
Sono un po' fuori allenamento con i racconti quindi se ci fossero errori non esitare a farmeli presenti, accetto critiche, consigli e pareri ... ok ho smesso di parlare, bando alle ciance e buona lettura!
Ps: per arrivare alla fine come volevo mi sono focalizzata principalmente sui protagonisti e ho forse lasciato alcune cose che erano in sospeso un po' correre quindi puoi un po' immaginare la vicenda come in un universo parallelo, ma se avrai piacere a volerne discutere non ci saranno problemi per me.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache dell'uragano'
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Polvere, nuvole di polvere, solo polvere ovunque. Naruto puntò lo sguardo verso l'ombra di fronte a sé, man mano che si scopriva la figura di una persona altrettanto stanca e soddisfatta come lui: era Sasuke.
Dopo tanti anni di lontananza i due si guardavano come avevano sempre fatto al termine di una missione: stanchi sì, ma altrettanto compiaciuti di aver concluso bene il proprio dovere. 
Hagoromo si trovava con i demoni per annunciare loro che erano liberi, sebbene stesse scomparendo mentre parlava: ormai aveva trovato la pace eterna. 
“Naruto!” disse Sakura avvicinandosi a lui e poi anche lei guardando verso la stessa direzione dello sguardo del suo compagno di squadra, colma di lacrime per la felicità proferì “Sasuke... è finita”. Si passò una mano sul viso, ma la voglia di piangere era più forte così si lasciò andare e ne approfittò per piangere anche quello che avrebbe pianto, ma che trattenne, durante quella folle guerra. 
“Ottimo lavoro team sette ...” anche Kakashi stava avvicinandosi alla squadra quando Sasuke da ombra tra la polvere si trasformò in un lampo e in un attimo stese l'allieva di Tsunade. L'adagiò a terra. Prima di ferirla con un colpo che sembrava letale, le bisbigliò qualcosa all'orecchio, infine rivolto verso Naruto esclamò che avrebbe preso il controllo di tutti i Cercoteri per dominare il mondo.
“Ma cosa stai dicendo?! Sei impazzito?!” 
“Se pensi che sia un folle allora fermami”
“Cosa pensi di ottenere così!? Abbiamo appena salvato il nostro mondo!” 
“Questo mondo non avrà mai pace finché non verrà segnata una fine a tutto!” 
“Non so cos'hai in mente ... però sappi che difenderò tutti quanti come ho fatto fin'ora e ti riporterò a casa, hai capito?!” 
Kakashi non riusciva a seguire il discorso di Sasuke, gli sembrava che qualcosa non quadrasse, ma la sua priorità in quel momento era Sakura così si apprestò a darle i primi soccorsi mentre i due suoi migliori allievi condividevano almeno il pensiero di allontanarsi da lì. 
La forza portante di Konoha e l'ultimo degli Uchiha: una nuova battaglia che avrebbe deciso le sorti del pianeta si era presentata di nuovo senza lasciar spazio per riposare e di nuovo senza poter gioire per una fine che si faceva sempre più lontana. 
Arrivati dove il destino li aveva separati, Naruto e Sasuke, rispettivamente sulle teste grige del primo Hokage e di Madara, si scrutarono ben bene come fanno due esperti di duelli prima di iniziare a lottare. 
Cominciarono con dei kunai e lotta ravvicinata anche se il loro livello andava molto oltre: pugni, calci, suoni metallici. Naruto usa la tecnica della moltiplicazione, le copie attaccano Sasuke che risponde col fuoco balzando all'indietro; una delle copie lo afferra a mezz'aria, ma viene atterrata da una gomitata e con un pugno spazzata via. Il moro tocca il suolo, ma non fa in tempo a fermarsi che viene attaccato da sotto terra, un kunai lo ferisce alla testa di striscio. Nello stesso istante il clone sbucato dal sottosuolo si fa colpire in pieno petto, dal fumo, però, appare l'originale che sferra un pugno a Sasuke dritto sulla guancia mentre quest'ultimo lo ripaga sull'occhio.
Si fermarono studiandosi con gli occhi fissi l'uno sull'altro, Sasuke attivò il susanoo allora Naruto “Hai intenzione di fare sul serio dunque?” e l'altro “Se continui così non mi ucciderai mai”.
“Infatti! Non voglio ucciderti, per favore rifletti su quello che stai facendo...” 
“Se non lo farai tu, ci penserò io”
“Cosa vorresti di...” Naruto non fece in tempo a  finire di parlare che l'Uchiha sferrò un attacco, al quale il biondo contrattaccò in modalità eremitica delle sei vie e poi continuarono a evitarsi e colpirsi fino allo stremo. 
Dopo un po' sul campo di battaglia si sentivano solo respiri affannosi che portavano ancora il peso degli scontri precedenti e il suono dell'acqua che scorreva e rispecchiava lo scontro, l'aria invece immobile come se da anni il tempo si fosse soffermato sulla stessa diatriba che nessuno concludeva. La lotta continuava come un rito lento.
Ormai a entrambi rimanevano poche gocce di chakra. Forse era giunto il momento di dire la verità, pensava Sasuke; interruppe lo scontro e si distanziò non troppo dall'avversario poi iniziò a prendere parola “Sai Naruto, non ho mai pensato che tu fossi un debole e non lo penso tutt'ora e proprio in questo momento ho bisogno che usi tutta la tua forza contro di me” Naruto non capiva cosa stesse accadendo, ma le parole continuavano “Durante l'ultimo scontro contro Kaguya, sono rimasto intrappolato nel suo mondo, come sai, ma ciò che non sai è che lei approfittando di un mio momento di debolezza mi ha marchiato con un sigillo indelebile...”
“Momento di debolezza? In che senso?” 
Sasuke cominciò a raccontare quello che era successo: una volta rimasto solo nel mondo del nemico, iniziò una battaglia contro delle illusioni che non erano del tutto tali (infatti potevano ferire), grazie al rinnegan era riuscito a tener loro testa. Sfortunatamente però, colto di sorpresa, venne intrappolato da Zetsu che con una tecnica superiore si sigillò in parte dentro di lui. Con questa mossa era stabilito che dopo qualche tempo Zetsu sarebbe rinato usando il corpo di Sasuke come mero involucro.Si trattò di una precauzione del nemico che però si stava rivelando più che azzeccata date le circostanze.
“Non c'è un modo migliore per eliminarlo che sfidarci?” 
“No, ci ho già provato: non posso eliminarlo da solo perché si difende con una tecnica irremovibile anche per i miei occhi, non posso nemmeno esaurire inutilmente il mio chakra perché se ne accorge e mi impedisce di sprecarlo, però se sono in pericolo e di conseguenza anche lui, abbassa le difese e si indebolisce. Me ne sono accorto combattendo. Speravo sarebbe scomparso a scontro vinto ma non è successo. In poche parole potrà sparire completamente solo se io ...” 
“Ma ...” rispose frettolosamente Naruto, non voleva sentire certe parole, eppure non seppe aggiungere altro.
“Farla finita da solo non mi è possibile come hai capito, ogni tentativo resta vano”
“E se aspettassimo, lo diremo agli altri, qualche ninja sarà in grado di spezzare questo sigillo, no?”
“Non credo e non abbiamo tutto questo tempo ... Naruto, se ci tieni davvero a questo mondo dovrai essere forte!” 
Sasuke stava caricando il chidori con la forza che gli rimaneva ancora in corpo, del sangue gli cadeva dalla fronte e si mescolava con il sudore e lo sporco. Naruto, invece, ancora sconvolto da ciò che aveva sentito non si dava pace, voleva pensare a una soluzione migliore, ma la fretta di Sasuke lo confondeva, tutta la faccenda in realtà lo stava facendo uscire fuori di testa ... in un attimo vide scorrere tutti i momenti passati col suo (considerato sempre e comunque) compagno di squadra, per poi sfogare i propri sentimenti “Io non posso” le lacrime volevano uscire, ma riusciva a trattenerle “non posso! Ti prego chiedilo a qualcun altro, ti devo riportare a Konoha ... io ... cosa dirò a Sakura!?” 
Sasuke smise di caricare il suo attacco e si rilassò per un momento.
“Credo che quelli con Sakura siano problemi miei.” un sospiro “Comunque, avrei voluto dirtelo da quando ho incontrato mio fratello l'ultima volta: sappi che mi considero già tornato indietro, anzi a dirla tutta non me ne sono mai andato dal mio villaggio. Finché tu, Sakura, il maestro Kakashi e tutti gli altri mi avete portato nel cuore io non me ne sono mai andato. In questo viaggio ho capito che non sono mai stato via  di casa, però ... se non sarò sconfitto in questo momento me ne andrò con molti rimpianti, testa quadra sei l'unico che può tenermi testa, se non superarmi”. 
“Io che voglio riportarti indietro e non ho mai avuto l'intenzione di ucciderti” un respiro affannoso e il discorso continuava “e ... e se non fossi all'altezza?!” 
“Se si presenterà uno scenario simile, ci penseremo” 
“Ci sarà un altro modo!” 
“Naruto, Sasuke ha ragione non ci sono altre possibilità” “Kurama...” “però se riuscirai a spezzare il sigillo, forse qualcosa potrò fare”
Ritornato alla realtà, affranto e allo stesso tempo orgoglioso del proprio amico, la forza portante rispose alla sfida che gli sembrava in assoluto la più dura della propria vita, ma cosa poteva fare? 
Aveva capito che il suo avversario gli stava chiedendo di sacrificarsi perché sarebbe stato più sicuro oltre che rispettoso così, piuttosto di perire inutilmente per dar vita a un mostro e mettendo ancora a rischio tutti. Non c'era via di scampo, Sasuke doveva essere eliminato. Questa era la più dura di tutte le verità.
“Se sei così determinato a sacrificarti per un nuovo mondo regnato dalla pace e per le persone che lo abiteranno allora lascia che ti restituisca una cosa...” Naruto portò il braccio sinistro nella tasca dei pantaloni corrispondente e ne trasse il copri-fronte del Villaggio della Foglia (proprio quello di Sasuke!) “sapevo che ti saresti fatto vedere se ce n'era bisogno così l'ho portato con me e speravo di trovare il momento giusto per restituirtelo, ma non avrei mai immaginato che fosse questo” glielo passò e questi lo prese al volo, dopo averlo guardato per un istante lo indossò legandolo ben stretto sulla testa. Sembrò quasi sorridere, ma la sua espressione era quella di una persona che constatava la testardaggine di un vecchio conoscente “Perfetto! Cominciamo o meglio, vediamo di finire questa guerra!” 
Sia Naruto sia Sasuke erano molto stanchi, ma sapevano che questa volta dovevano dare se stessi: uno doveva superare l'altro per infliggergli il colpo di grazia, l'altro doveva esaurire tutta la propria forza vitale, sperando di essere battuto contemporaneamente. 
   
 
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