Fandom scelto: Axis Powers Hetalia
Stagione: Estate
Numero parole: 447
Rating: Verde
Genere: Romantico, Fluff
Personaggi/Coppie: Russia (Ivan Braginskij); Nyo!Nord Italia (Margherita Vargas)
Note: Sì, la pubblicità è proprio quella…
ESTATE
Si limitò a seguire placidamente la ragazza che saltellava gioiosa sulla sabbia bagnata della battigia.
Non avrebbe mai pensato che l’arsura estiva italiana potesse raggiungere tali livelli. In Russia se lo sognava un caldo del genere.
Il sole aveva battuto sulle loro teste per tutto il pomeriggio, inondandoli di un soffocante calore durante l’intero tempo che avevano passato sotto l’ombrellone troppo piccolo per entrambi, mentre la povera Italiana abbozzava ogni pochi secondi un mesto sorriso di scuse per l’infinità di bambini che urlavano e sollevavano nuvole di sabbia correndo, mentre i genitori stanchi li rimproveravano inutilmente di non disturbare le persone. La nazione siberiana era circondata da fastidiose famiglie viaggiatrici di mete fisse e dalle scuse di Margherita che si dispiaceva in un sorriso di non aver scelto un luogo più calmo, lontano dagli schiamazzi della gente molesta e dall’imbarazzante pubblicità radiofonica di una nota marca di gelati italiana che aveva fatto ricredere Ivan sul fatto che il Bel Paese fosse davvero la patria della poesia.
Ma in quel momento era solo il rollio delle onde a riempirgli le orecchie con la tenue risacca, mentre osservava la ragazza che si era fermata a qualche metro da lui, rivolta verso il mare e il tramonto rossastro. I suoi capelli sembravano diventare ancora più ramati, una cortina di fiamme che si agitava, smossa dagli aliti di vento sottile che si divertivano a giocare con le sue ciocche. La vide allargare le braccia, come ad accogliere le folate del vento caldo e folle che scendeva dal cielo ormai cobalto, punteggiato dalle prime stelle argentate.
Tanto bella da rasentare un miraggio creato dalla mente ormai persa di un povero sventurato nel deserto; calda come il sole che sembrava esitare ad andarsene del tutto, attardandosi a renderla ancora più meravigliosa del solito.
La vide gonfiare il petto, riempirsi i polmoni di aria salmastra, con gli occhi chiusi a immaginare chissà quale lontano regno della fantasia, a un passo da lui.
Non esitò ad avvicinarsi, a ribadire con silenziosa infantilità quello che riteneva fosse proprio, passando le possenti braccia attorno alle minute e delicate spalle. Stava per sussurrarle qualcosa all'orecchio, un dolce motivo per cui non smetteva di amarla, ma in quel momento la jeep di un gruppo di giovani passò sulla spiaggia, rovinando l'attimo con la loro radio che sparava a tutto volume l'odioso spot pubblicitario del cono gelato.
Margherita si voltò a osservare l'auto che se ne andava.
Alzò il viso, mesta.
-Mi spiace se non è l'estate che avevi immaginato...-.
Scosse la testa e colmò la distanza che lo separava dalle sue sottili e morbide labbra.
Margherita sotto il sole, smossa dal vento di tramontana: quella era la sua estate italiana.